Somministrare esclusivamente per via intramuscolare. Trattamento palliativo delle neoplasie ormono–dipendenti: generalmente la posologia varia, a seconda della localizzazione, da 1.000 a 3.000 mg per settimana (da frazionare in 2–3 somministrazioni; iniezioni intramuscolari profonde).
Normalmente i dosaggi più bassi sono stati utilizzati nel c.a dell’endometrio, quelli più elevati nel ca. della mammella in fase avanzata e metastatizzata.
In casi particolari sono stati impiegati dosaggi giornalieri di 500–1.500 mg.
• Nel caso di perdite ematiche vaginali si consiglia un accertamento diagnostico.
• Poiché i progestinici possono causare un certo grado di ritenzione idrica devono essere tenute sotto osservazione le condizioni che potrebbero essere influenzate da questo fattore.
• Pazienti con anamnesi di depressione clinica devono essere attentamente monitorati durante la terapia con medrossiprogesterone.
• È stata notata una diminuzione nella tolleranza al glucosio durante il trattamento con progestinici. Per questo motivo i pazienti diabetici devono essere tenuti sotto stretta sorveglianza nel corso della terapia progestinica.
• I patologi (laboratorio) devono essere informati dell’uso di medrossiprogesterone da parte del paziente se il tessuto endometriale o endocervicale viene sottoposto ad esame.
• Il medico/laboratorio devono essere informati che l’uso di medrossiprogesterone può diminuire i livelli dei seguenti markers endocrini:
a. steroidi del plasma/urine (ad es. cortisolo, estrogeno, pregnandiolo, progesterone,
testosterone)
b. Gonadotropine del plasma/urine (ad es. LH e FSH)
c. Globulina legante l’ormone sessuale
• Se si dovesse verificare un’improvvisa parziale o totale perdita della vista o in caso di esoftalmo, diplopia o emicrania, prima di continuare il trattamento effettuare un controllo oftalmico onde escludere la presenza di edema della papilla e di lesione vascolare retinica.
• Il medrossiprogesterone non è stato associato con l’induzione di disturbi trombotici o tromboembolitici, tuttavia non è raccomandato in pazienti con un’anamnesi di tromboembolismo venoso (TEV). Si raccomanda l’interruzione del trattamento con medrossiprogesterone in pazienti che sviluppano TEV durante la terapia.
• Il medrossiprogesterone acetato può determinare sintomi cushingoidi.
• Alcuni pazienti in trattamento con il medrossiprogesterone possono manifestare una
funzionalità adrenale soppressa il medrossiprogesterone può diminuire i livelli sanguigni di ACTH e di idrocortisone.
• Il medico/ laboratorio devono essere informati che in aggiunta ai biomarkers endocrini elencati nel paragrafo "Avvertenze speciali ed opportune precauzioni d’impiego"(paragrafo 4.4), l’uso di medrossiprogestrone acetato per indicazione oncologica può inoltre determinare un’insufficienza parziale surrenalica (diminuzione della risposta dell’asse ipofisi–surrene) durante il test al metopirone. Cosi è necessario dimostrare l’abilità della corteccia surrenalica di rispondere all’ACTH prima di somministrare il metopirone.
• La somministrazione sia di una singola dose che di dosi multiple di medrossiprogesterone acetato iniettabile può determinare una prolungata anovulazione con amenorrea e/o flussi mestruali irregolari.
• Ipercalcemia in pazienti portatori di metastasi ossee.
• Insufficienza epatica (vedere paragrafo 4.3 "Controindicazioni").
• Insufficienza renale.
L’età non rappresenta un fattore limitante la terapia, tuttavia il trattamento progestinico può mascherare l’insorgenza del climaterio.
Il preparato può portare alla formazione di infiltrati glutei: è opportuno quindi agitare la sospensione prima dell’uso e iniettarla profondamente in zone muscolari indenni.
Diminuzione della densità minerale ossea
Non ci sono studi degli effetti sulla densità minerale ossea a seguito della somministrazione per via orale o di alte dosi per via parenterale del medrossiprogesterone acetato (ad es. per uso oncologico). Si consiglia a tutte le pazienti l’assunzione di un’adeguata quantità di calcio e vitamina D.
Sarebbe inoltre opportuna una valutazione della densità minerale ossea in quelle pazienti che assumono medrossiprogesterone acetato per trattamenti a lungo termine.(vedere paragrafo 4.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione)
La somministrazione concomitante di FARLUTAL con l’amminoglutetimmide può significativamente deprimere la biodisponibilità di FARLUTAL.
Le pazienti che fanno uso di dosi elevate di FARLUTAL devono essere avvertite della diminuzione dell’efficacia con l’uso di amminoglutetimmide.
FARLUTAL può essere opportunamente associato ad altre modalità di trattamento antineoplastico (chemioterapia, radioterapia).
Informazioni importanti su alcuni eccipienti:
FARLUTAL contiene metile para–idrossibenzoato. Può causare reazioni allergiche (anche ritardate) e, eccezionalmente, broncospasmo.
FARLUTAL contiene propile para–idrossibenzoato. Può causare reazioni allergiche (anche ritardate) e, eccezionalmente, broncospasmo.
FARLUTAL contiene meno di 1mmol (23mg) di sodio per fiala, cioè è praticamente "senza sodio".
Gravidanza
Il medrossiprogesterone acetato è sconsigliato in donne in gravidanza.
Alcuni dati suggeriscono una possibile relazione tra la somministrazione di progestinici nel primo trimestre della gravidanza e la presenza di malformazioni genitali congenite nei feti in particolari circostanze.
I neonati nati da gravidanze inaspettate, che si verificano 1 o 2 mesi dopo l’iniezione del medrossiprogesterone acetato, possono essere esposti ad un maggior rischio di basso peso alla nascita, che, di conseguenza, è associato ad un aumento del rischio di morte neonatale. Il rischio attribuibile è basso poiché è bassa la probabilità di gravidanza mentre si fa uso di medrossiprogesterone acetato. Non ci sono informazioni definitive per le altre formulazioni di medrossiprogesterone acetato.
Se la paziente resta incinta durante l’uso di questo farmaco, deve essere informata del potenziale rischio per il feto.
Allattamento
Il medrossiprogesterone acetato ed i suoi metaboliti vengono escreti nel latte materno. Non ci sono evidenze che suggeriscano che questo rappresenta un rischio per il lattante (vedere paragrafo 5.2 "Proprietà farmacocinetiche").
Tabella delle reazioni avverse
Classificazione per sistemi e organi | Molto comune (≥1/10) | Comune (≥1/100, <1/10) | Non comune (≥1/1.000, <1/100) | Raro (≥1/10.000, <1/1.000) | Molto raro (<1/10.000) | non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili) |
Infezioni ed infestazioni | Ipersensibilità al farmaco | Reazione anafilattica, Reazione anafilattoide | ||||
Patologie endocrine | Effetti simil–corticoidi (es. Sindrome di Cushing) | Prolungata anovulazione | ||||
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Alterazioni del peso corporeo, Aumento dell’appetito | Esacerbazione del diabete mellito, Ipercalcemia | ||||
Disturbi psichiatrici | Insonnia | Depressione, Euforia, Modifica della libido | Nervosismo | Confusione | ||
Patologie del sistema nervoso | Mal di testa, Vertigini, Tremori | Infarto cerebrale, Sonnolenza | Perdita di concentrazione, Effetti simil–adrenergici | |||
Patologie dell’occhio | Embolia e trombosi retinica, Cataratta diabetica, Alterazione della visiva | |||||
Patologie cardiache | Insufficienza cardiaca congestizia | Infarto del miocardio | Tachicardia, Palpitazioni | |||
Patologie vascolari | Tromboflebite | Embolia e trombosi | ||||
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Embolia polmonare | |||||
Patologie gastrointestinali | Vomito, Stipsi, Nausea, | Diarrea, Bocca secca | ||||
Patologie epatobiliari | Ittero | |||||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Iperidrosi | Angioedema, Acne, Irsutismo | Alopecia, Rash | Orticaria, Prurito | ||
Patologie renali e urinarie | Glicosuria | |||||
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Disfunzione erettile | Sanguinamento uterino disfunzionale (irregolare, aumento, diminuzione), Dolore al seno. | Amenorrea, Erosioni cervicali uterine, perdite cervicali, Galattorrea. | |||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Reazione al sito di iniezione, Ritenzione di liquidi/edema, Affaticamento | Malessere, Piressia | ||||
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Spasmi muscolari | Osteoporosi, incluse fratture osteoporotiche | ||||
Esami diagnostici | Diminuita tolleranza al glucosio, Aumento della pressione del sangue | Test della funzionalità epatica alterati, Aumento della conta dei globuli bianchi, Aumento della conta piastrinica. |
Ulteriori eventi avversi segnalati nella fase di commercializzazione
Nella fase di commercializzazione del prodotto sono stati segnalati rari casi di osteoporosi incluso fratture osteoporotiche in pazienti che assumevano medrossiprogesterone acetato per via intramuscolare.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: "www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili".
Macrogol 4000; polisorbato 80; metile–para–idrossibenzoato; propile–para–idrossibenzoato; sodio cloruro; acqua per preparazioni iniettabili.
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.