Principio attivo:Esomeprazolo magnesio triidrato
Gruppo terapeutico:Antiulcera peptica e malattia da reflusso gastroesof. (gord)
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • esofagite da reflusso
  • Leggi l'intera sezione del foglietto
    Posologia

    Posologia:

    Popolazione pediatrica:

    Bambini da 1 a 11 anni di età con peso corporeo > 10 kg

    Malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE)

    Trattamento dell’esofagite da reflusso erosiva dimostrata endoscopicamente

    Peso ≥ 10 – <20 kg: 10 mg una volta al giorno per 8 settimane.

    Peso ≥ 20 kg: 10 mg o 20 mg una volta al giorno per 8 settimane.

    Trattamento sintomatico della malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE)

    10 mg una volta al giorno fino ad 8 settimane.

    Dosi superiori a 1 mg/kg/die non sono state studiate.

    Bambini al di sotto di 1 anno di età

    L’esperienza di trattamento con esomeprazolo nei bambini al di sotto di 1 anno di età è limitata e pertanto il trattamento non è raccomandato in questa fascia di età (vedere paragrafo 5.1).

    Adulti ed adolescenti dai 12 anni di età

    Per la posologia nei pazienti dai 12 anni di età si rimanda al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di Nexium compresse gastroresistenti.

    Popolazioni speciali

    Pazienti con funzione renale compromessa

    Nei pazienti con ridotta funzionalità renale non sono necessari adattamenti di dosaggio.

    In considerazione della limitata esperienza clinica, i pazienti con grave insufficienza renale devono essere trattati con cautela (vedere paragrafo 5.2).

    Pazienti con funzione epatica compromessa

    Nei pazienti con compromissione epatica lieve o moderata non è richiesto un adattamento della dose. Nei pazienti di età ≥ 12 anni con compromissione epatica grave non deve essere superata la dose massima di 20 mg di Nexium. Nei bambini di 1–11 anni con compromissione epatica grave non deve essere superata la dose massima di 10 mg (vedere paragrafo 5.2).

    Modo di somministrazione

    Per la dose da 10 mg, svuotare il contenuto di una bustina da 10 mg in un bicchiere contenente 15 ml di acqua.

    Per la dose da 20 mg, svuotare il contenuto di due bustine da 10 mg in un bicchiere contenente 30 ml di acqua.

    Non usare acqua gasata.

    Mescolare il contenuto fino ad ottenere la dispersione del granulato e lasciare addensare per alcuni minuti. Mescolare di nuovo e bere il contenuto entro 30 minuti. I granuli non devono essere masticati o frantumati. Sciacquare il bicchiere con 15 ml di acqua per assumere tutti i granuli.

    Per i pazienti con sondino nasogastrico o gastrico: vedere paragrafo 6.6 per la preparazione e le istruzioni per la somministrazione.

    Controindicazioni
  • altro componente della formulazione
  • p
  • nelfinavir
  • ipersensibilità nota verso l’esomeprazolo
  • Leggi l'intera sezione del foglietto
    Interazioni
  • altri medicinali
  • ketoconazolo
  • itraconazolo
  • digossina
  • omeprazolo
  • state segnalate interazioni
  • noti
  • interazione
  • stata segnalata
  • nelfinavir
  • ritonavir
  • stati segnalati
  • saquinavir
  • diazepam
  • citalopram
  • imipramina
  • fenitoina
  • l’omeprazolo
  • voriconazolo
  • warfarin
  • evidenziato
  • dopo
  • derivati cumarinici
  • cisapride
  • amoxicillina
  • chinidina
  • state evidenziate interazioni
  • clopidogrel
  • metotressato
  • claritromicina
  • rifampicina
  • Leggi l'intera sezione del foglietto
    Avvertenze

    In presenza di qualsiasi sintomo allarmante (per esempio significativa perdita di peso non intenzionale, vomito ricorrente, disfagia, ematemesi o melena) e quando si sospetta o è confermata la presenza di un’ulcera gastrica, la natura maligna dell’ulcera deve essere esclusa in quanto la terapia con Nexium potrebbe alleviare i sintomi e ritardare la diagnosi.

    Pazienti trattati per un lungo periodo (in particolare quelli sottoposti a trattamento per più di un anno) devono essere controllati regolarmente. Il trattamento a lungo termine è indicato negli adulti e negli adolescenti (dai 12 anni di età in poi, vedere paragrafo 4.1).

    I pazienti in regime terapeutico di trattamento al bisogno devono essere istruiti a contattare il loro medico qualora i sintomi avvertiti dovessero assumere un carattere diverso. Il trattamento al bisogno non è stato studiato nei bambini e quindi non è indicato in questo gruppo di pazienti.

    Nei pazienti che seguono questo regime terapeutico devono essere tenute in considerazione le implicazioni dovute alle fluttuazioni delle concentrazioni plasmatiche dell’esomeprazolo per le interazioni con altri farmaci (vedere paragrafo 4.5).

    La specialità medicinale contiene saccarosio e glucosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio–galattosio o da insufficienza di sucrasi–isomaltasi non devono assumere questo medicinale.

    Il trattamento con inibitori di pompa protonica può portare ad un lieve aumento del rischio di infezioni gastrointestinali da Salmonella e Campylobacter (vedere paragrafo 5.1).

    La co–somministrazione di esomeprazolo e atazanavir non è raccomandata (vedere paragrafo 4.5). Se l’associazione di atazanavir con un inibitore di pompa protonica è inevitabile, si raccomanda uno stretto monitoraggio clinico in associazione ad un aumento della dose di atazanavir a 400 mg con 100 mg di ritonavir; la dose di esomeprazolo non deve superare i 20 mg.

    Esomeprazolo, come tutti i farmaci acido–bloccanti, può ridurre l’assorbimento della vitamina B12 (cianocobalamina) a causa di ipo–o acloridria. Questo deve essere preso in considerazione in pazienti in terapia a lungo termine con riserve corporee ridotte o con fattori di rischio per ridotto assorbimento della vitamina B12.

    L’esomeprazolo è un inibitore del CYP2C19. All’inizio o alla fine del trattamento con esomeprazolo deve essere considerata la potenziale interazione con farmaci metabolizzati dal CYP2C19. È stata osservata un’interazione tra clopidogrel e omeprazolo (vedere paragrafo 4.5). La rilevanza clinica di questa interazione è incerta. A titolo precauzionale, deve essere scoraggiato l’uso concomitante di esomeprazolo e clopidogrel.

    È stato osservato che gli inibitori di pompa protonica (PPI) come esomeprazolo, in pazienti trattati per almeno tre mesi e in molti casi per un anno, possono causare grave ipomagnesiemia. Gravi sintomi di ipomagnesiemia includono stanchezza, tetania, delirio, convulsioni, vertigini e aritmia ventricolare. Essi, inizialmente, si possono manifestare in modo insidioso ed essere trascurati. L’ipomagnesiemia nella maggior parte dei pazienti, migliora dopo l’assunzione di magnesio e la sospensione dell’inibitore di pompa protonica. Gli operatori sanitari devono considerare l’eventuale misurazione dei livelli di magnesio prima di iniziare il trattamento con PPI e periodicamente durante il trattamento nei pazienti in terapia per un periodo prolungato o in terapia con digossina o medicinali che possono causare ipomagnesiemia (ad esempio diuretici).

    Gli inibitori di pompa protonica, specialmente se utilizzati a dosaggi elevati e per periodi prolungati (> 1 anno), potrebbero causare un lieve aumento di rischio di fratture dell’anca, del polso e della colonna vertebrale, soprattutto in pazienti anziani o in presenza di altri fattori di rischio conosciuti. Studi osservazionali suggeriscono che gli inibitori di pompa protonica potrebbero aumentare il rischio complessivo di frattura dal 10% al 40%. Tale aumento potrebbe essere in parte dovuto ad altri fattori di rischio. I pazienti a rischio di osteoporosi devono ricevere le cure in base alle attuali linee guida di pratica clinica e devono assumere un’adeguata quantità di vitamina D e calcio.

    Interferenza con gli esami di laboratorio

    Un aumentato livello di CgA può interferire con le indagini per i tumori neuroendocrini. Per evitare questa interferenza, il trattamento con esomeprazolo deve essere temporaneamente interrotto per almeno cinque giorni prima della determinazione di CgA.

    Gravidanza

    Per Nexium i dati clinici sull’esposizione in gravidanza sono insufficienti. Con omeprazolo, miscela racemica, non sono state osservate malformazioni o effetti fetotossici negli studi epidemiologici condotti su un vasto numero di donne in gravidanza. Studi condotti negli animali con esomeprazolo non indicano effetti dannosi diretti o indiretti a carico dello sviluppo embriofetale. Studi condotti negli animali con la miscela racemica non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, parto o sviluppo postnatale. La prescrizione del farmaco a donne in gravidanza deve avvenire con cautela.

    Non è noto se l’esomeprazolo sia escreto nel latte materno. Non sono stati condotti studi nelle donne che allattano, pertanto Nexium non deve essere usato durante l’allattamento.

    Effetti Collaterali

    Le seguenti reazioni avverse sono state identificate o sospettate durante gli studi clinici condotti con esomeprazolo e dopo la commercializzazione. Nessuna di queste è risultata dose–correlata. Le reazioni sono state classificate in base alla frequenza: molto comune >1/10; comune ≥1/100, <1/10; non comune ≥1/1.000, <1/100; raro ≥1/10.000, <1/1.000; molto raro < 1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

    Raro: malessere, aumentata sudorazione

    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

    Raro: broncospasmo

    Patologie del sistema emolinfopoietico

    Raro: leucopenia, trombocitopenia

    Molto raro: agranulocitosi, pancitopenia

    Patologie del sistema nervoso

    Comune: cefalea

    Non comune: capogiri, parestesia, sonnolenza

    Raro: disturbi del gusto

    Disturbi del sistema immunitario

    Raro: reazioni di ipersensibilità quali ad esempio febbre, angioedema e reazione/shock anafilattico

    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

    Non comune: dermatiti, prurito, eruzione cutanea, orticaria

    Raro: alopecia, fotosensibilità

    Molto raro: eritema multiforme, sindrome di Stevens–Johnson, necrolisi epidermica tossica (TEN)

    Patologie epatobiliari

    Non comune: innalzamento dei valori degli enzimi epatici

    Raro: epatiti con o senza ittero

    Molto raro: insufficienza epatica, encefalopatia nei pazienti con malattia epatica preesistente

    Patologie gastrointestinali

    Comune: dolore addominale, costipazione, diarrea, flatulenza, nausea/vomito

    Non comune: secchezza della bocca

    Raro: stomatite, candidosi gastrointestinale

    Non nota: Colite microscopica

    Disturbi del metabolismo e della nutrizione

    Non comune: edema periferico

    Raro: iponatriemia

    Non nota: ipomagnesiemia (vedere paragrafo 4.4); grave ipomagnesiemia può essere correlata ad ipocalcemia.

    Patologie del sistema muscolo–scheletrico e del tessuto connettivo

    Non comune: frattura dell’anca, del polso o della colonna vertebrale (vedere paragrafo 4.4)

    Raro: artralgia, mialgia

    Molto raro: debolezza muscolare

    Patologie renali e urinarie

    Molto raro: nefrite interstiziale

    Disturbi psichiatrici

    Non comune: insonnia

    Raro: agitazione, confusione, depressione

    Molto raro: aggressività, allucinazioni

    Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella

    Molto raro: ginecomastia

    Patologie dell’occhio

    Raro: offuscamento della vista

    Patologie dell’orecchio e del labirinto

    Non comune: vertigini

    Eccipienti

    Granuli di esomeprazolo:

    Glicerolo monostearato 40–55

    Idrossipropil cellulosa

    Ipromellosa

    Magnesio stearato

    Acido metacrilico etile acrilato copolimero (1:1) dispersione al 30%

    Polisorbato 80

    Saccarosio sfere (saccarosio e amido di mais)

    Talco

    Trietil citrato

    Granuli inerti:

    Acido citrico anidro (per la regolazione del pH)

    Crospovidone

    Glucosio

    Idrossipropil cellulosa

    Ferro ossido giallo (E172)

    Gomma Xantana.

    Conservazione

    Non ci sono istruzioni particolari per la conservazione.