Adulti: la dose iniziale consigliata è di 90 mg due volte al giorno. Tale dose può essere aumentata ad una capsula da 120 mg due volte al giorno o una da 300 mg al giorno, in funzione della risposta terapeutica e della tollerabilità.
Anziani: la dose dovrebbe essere iniziata al più basso livello e quindi essere incrementata gradualmente.
Le capsule non devono essere masticate, ma deglutite intere con un po’ di liquido.
Diltiazem Sandoz 120 mg Capsule rigide a rilascio prolungato e Diltiazem Sandoz 300 mg Capsule rigide a rilascio prolungato sono forme farmaceutiche indicate per la terapia di mantenimento.
Popolazioni speciali
Età pediatrica
Non sono state accertate la sicurezza di impiego e l’efficacia nei bambini. L’uso di diltiazem non è raccomandato nei bambini.
Pazienti Anziani
Nei pazienti anziani e in quelli con insufficienza renale o epatica o che assumono contemporaneamente altri farmaci antipertensivi, utilizzare la dose minima efficace.
Particolare cautela è richiesta all’inizio del trattamento.
E’ necessario un attento monitoraggio nei pazienti con ridotta funzionalità del ventricolo sinistro, bradicardia (rischio di esacerbazioni) o con blocco atrio-ventricolare di primo grado evidenziato da ECG (rischio di esacerbazione e raramente di blocco completo).
Durante il trattamento è opportuno eseguire periodici controlli della funzione epatica e renale.
Le concentrazioni plasmatiche di diltiazem possono risultare aumentate nei pazienti con insufficienza renale o epatica.
La somministrazione concomitante di altri antiipertensivi può potenziare l’effetto ipotensivo del diltiazem. Pertanto, in tutti questi casi, può essere necessaria una modifica della posologia.
Nei pazienti anziani e in quelli con insufficienza renale o epatica o che assumono contemporaneamente altri farmaci antipertensivi, utilizzare la dose minima efficace.
Particolare cautela è richiesta all’inizio del trattamento
I calcio-antagonisti come il diltiazem, possono essere associati a cambiamenti dell’umore, inclusa depressione.
Come altri calcio antagonisti, il diltiazem ha un effetto inibitorio sulla motilità intestinale. Pertanto deve essere usato con cautela nei pazienti a rischio di sviluppare un’ostruzione intestinale. I residui delle compresse derivanti dalle formulazioni del prodotto a lento rilascio possono passare nelle feci del paziente; tuttavia il ritrovamento di tali residui nelle feci non ha rilevanza clinica.
Le controindicazioni e le precauzioni devono essere osservate scrupolosamente e deve esservi un controllo costante, in particolare della frequenza cardiaca, all’inizio del trattamento.
La brusca interruzione del trattamento può essere associata ad un peggioramento dell’angina.
Il diltiazem può essere impiegato senza rischio nei pazienti affetti da disturbi respiratori cronici.
In caso di anestesia generale, l’anestesista deve essere informato che il paziente sta assumendo diltiazem. La depressione della contrattilità, della conduttività e dell’automatismo cardiaci e la vasodilatazione associati agli anestetici possono essere potenziati dai bloccanti dei canali del calcio.
Poiché le formulazioni a rilascio prolungato di diltiazem sono caratterizzate da un diverso meccanismo per il rilascio del principio attivo e da velocità di dissoluzione differenti, è improbabile che abbiano lo stesso profilo farmacocinetico. Pertanto si sconsiglia la sostituzione di una formulazione di diltiazem a pronto rilascio con un’altra a rilascio prolungato.
In caso di cardiomegalia o ipotensione il trattamento deve essere intrapreso solo in ambiente ospedaliero.
Particolare cautela è richiesta all’inizio del trattamento.
Le capsule rigide a rilascio prolungato contengono saccarosio quindi i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, sindrome da malassorbimento di glucosio/galattosio o da insufficienza di sucrasi - isomaltasi non devono assumere questo medicinale.
Sono disponibili dati molto limitati sull’uso di diltiazem nelle pazienti in gravidanza. Il diltiazem ha mostrato tossicità riproduttiva in alcune specie animali (ratto, topo, coniglio). Il diltiazem è perciò controindicato in gravidanza, così come nelle donne in età fertile che non utilizzano anticoncezionali efficaci.
Il diltiazem viene escreto nel latte materno in basse concentrazioni. L’allattamento durante l’assunzione di questo medicinale deve essere evitato. Se l’utilizzo di diltiazem è considerato clinicamente essenziale, deve essere utilizzato un metodo alternativo per nutrire il bambino.
È usata, quando possibile, la seguente frequenza CIOMS: molto comune (≥ 1/10); comune (da ≥ 1/100 a < 1/10); non comune (da ≥ 1/1000 a < 1/100); raro (da ≥ 1/10.000 a < 1/1000); molto raro (≤ 1/10.000); non nota (non può essere stabilita sulla base dei dati disponibili).
Nei diversi gruppi di frequenza, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine decrescente di gravità.
Molto comune | Comune | Non comune | Raro | Non nota | |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Trombocitopenia,leucopenia, allungamento del tempo di emorragia, | ||||
Disturbi psichiatrici | Nervosismo, insonnia | Amnesia, depressione, cambiamento della personalità, allucinazioni, sonnolenza | Cambiamenti d’umore (compresa depressione) | ||
Patologie del sistema nervoso | Cefalea, capogiri | Parestesie, tinnito,tremore | Sindrome extrapiramidale | ||
Patologie cardiache | Blocco atrioventricolare (può essere di primo, secondo o terzo grado; può presentarsi blocco del fascio di His), palpitazioni | Bradicardia | Palpitazioni, aritmia,asistolia,sincope,angina | Blocco seno atriale, insufficienza cardiaca congestizia | |
Patologie vascolari | Vampate | Ipotensione ortostatica | Vasculite (compresa vasculite leucocito clastica) Edema (soprattutto degli arti inferiori), sudorazione | ||
Patologie gastrointestinali | Costipazione, dispepsia, dolore gastrico, nausea | Vomito, diarrea | Secchezza delle fauci Alterazione del gusto Dolore addominale | Iperplasia delle gengive | |
Patologie epatobiliari | Aumento degli enzimi epatici (aumento di AST, ALT, ALP), | Epatite | |||
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Anoressia, aumento ponderale | Iperglicemia | |||
Patologie renali e urinarie | Nicturia, poliuria, Nefrite interstiziale (molto raro) | ||||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Eritema | Orticaria Petecchie prurito | Fotosensibilità (compresa cheratosi lichenoide nelle aree di pelle esposte al sole), edema angioneurotico, eruzione cutanea, eritema multiforme (compresa sindrome di Steven-Johnson e necrolisi epidermica tossica), sudorazione, dermatite esfoliativa, pustolosi esantematosa acuta generalizzata, occasionalmente eritema desquamativo con o senza febbre | ||
Patologia del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo | Dolore osteoarticolare | ||||
Patologie dell’occhio | Ambliopia, irritazione oculare | ||||
Patologie respiratorie,toraciche e mediastiniche | Dispnea | Epistassi | |||
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Impotenza | Ginecomastia | |||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Edema periferico | Malessere | astenia | ||
Esami diagnostici | Aumento dei livelli ematici di LDH e CPK | iperglicemia |
Diltiazem Sandoz 90 mg capsule rigide a rilascio prolungato.
Eccipienti: microgranuli di saccarosio e amido di mais, povidone, talco, acquacoat ECD 30, dibutilsebacato, etilcellulosa, saccarosio.
Composizione della capsula: gelatina, titanio diossido (E171).
Diltiazem Sandoz 120 mg capsule rigide a rilascio prolungato.
Eccipienti: microgranuli di saccarosio e amido di mais, povidone, talco, acquacoat ECD 30, dibutilsebacato, etilcellulosa, saccarosio.
Composizione della capsula: gelatina, titanio diossido (E171), eritrosina (E127), indigotina (E132).
Diltiazem Sandoz 300 mg capsule rigide a rilascio prolungato.
Eccipienti: microgranuli di saccarosio e amido di mais, povidone, talco, acquacoat ECD 30, dibutilsebacato, etilcellulosa, saccarosio.
Composizione della capsula: gelatina, titanio diossido (E171), eritrosina (E127), indigotina (E132).
Conservare a temperatura inferiore ai 30° C.
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall’umidità.