CALFOLEX può essere somministrato per via orale, per via intramuscolo o per via endovenosa. La somministrazione parenterale è generalmente preferita nella chemioterapia con antagonisti dell'acido folico quando nel paziente vi siano reazioni di vomito che potrebbero impedire l'assorbimento del farmaco per via orale.
CALFOLEX si è dimostrato efficace nel migliorare l'indice terapeutico del metotressato, contrastandone allo stesso tempo l'aumento degli effetti tossici dovuti alla somministrazione ad alte dosi. A questo scopo CALFOLEX deve essere somministrato entro 6/24 ore dall'infusione di metotressato.
La dose e la posologia usati dipendono dalla concentrazione di metotressato nel sangue e il monitoraggio plasmatico del farmaco è essenziale. Uno degli schemi terapeutici più diffusi consiste nella somministrazione di 10-12 mg/m² per 4 volte ogni 6 ore.
Un protocollo alternativo prevede la somministrazione di una dose di folinato di calcio (fino ad un massimo di 500 mg), pari al 10% della dose di metotressato in 200 ml di soluzione salina per 2 ore, 24 ore dopo l'inizio dell'infusione di metotressato. La terapia deve tuttavia essere eseguita in base ad un protocollo specifico, definito di volta in volta, in funzione della comparsa di tossicità.
Nei casi di sovradosaggio di metotressato, trimetoprim o pirimetamina CALFOLEX agisce da antidoto specifico, neutralizzando gli effetti tossici dell'antimetabolita sul sistema ematopoietico e sulle mucose dell'apparato digerente.
Nel caso di sovradosaggio accidentale di metotressato, CALFOLEX deve essere somministrato possibilmente entro la prima ora in dosi uguali o superiori a quelle del metotressato in quanto la sua somministrazione risulta generalmente inefficace dopo 4 ore. L'acido folinico infatti compete con il metotressato per i siti attivi di trasporto della cellula e la loro saturazione comporta una diminuzione della concentrazione intracellulare di metotressato.
In questi casi per ottenere un effetto di competizione si consigliano fino a 100 mg di calcio folinato per e.v. entro 12 ore e per ottenere un effetto metabolico si consigliano dosi di calcio folinato pari a 10 - 12 mg ogni 6 ore per 4 dosi per via i.m. o e.v. o 15 mg ogni 6 ore per 4 dosi per via orale.
Nella terapia delle anemie megaloblastiche da carenza di folati, CALFOLEX può essere somministrato per via orale o per via parenterale. Il trattamento per os prevede l'assunzione di una compressa al giorno (mg 15) per 10 / 15 giorni; per via parenterale la dose è di 10 mg al giorno per 10/15 giorni. In caso di risposta al trattamento, la dose può essere dimezzata continuando fino alla normalizzazione del quadro ematologico ed alla scomparsa dei segni clinici.
L'uso di CALFOLEX nella terapia dell'anemia perniciosa o di altre anemie magaloblastiche conseguenti a carenza di vitamina B12 può comportare la remissione ematica, senza arrestare la progressione delle manifestazioni neurologiche. La terapia, pertanto, deve essere seguita con controlli ematologici.
Nel somministrare il farmaco deve essere fatta particolare attenzione al pericolo di eventuali reazioni allergiche.
Il calcio folinato può aumentare la tossicità del 5-fluoro-uracile. Sono stati riportati casi fatali di enterocolite con diarrea e disidratazione a seguito della somministrazione settimanale in pazienti anziani di fluorouracile e calcio folinato. In alcuni pazienti erano presenti anche concomitanti granulocitopenia e febbre.
Tenere il medicinale fuori dalla portata dei bambini.
La somministrazione di acido folico può migliorare o normalizzare le forme di anemia megaloblastica in gravidanza dovute all'aumentato fabbisogno di folati. Dal momento che non si hanno evidenze del passaggio del folinato di calcio nel latte, il farmaco deve essere usato con precauzione durante l'allattamento.
Gli effetti tossici del calcio folinato sono rari e inusuali. Sono stati riportati fenomeni di sensibilizzazione allergica quali febbre, orticaria, ipotensione arteriosa, tachicardia, broncospasmo, shock anafilattico.
Nausea e vomito possono talvolta insorgere in seguito a somministrazione intravenosa ad alta dose.
CALFOLEX 3 mg e 15 mg polvere e solvente per soluzione iniettabile: sodio cloruro, metile p-ossibenzoato, propile p-ossibenzoato
Fiala solvente: acqua per preparazioni iniettabili
CALFOLEX 50 mg polvere per soluzione iniettabile: sodio cloruro, metile p-ossibenzoato, propile p-ossibenzoato
CALFOLEX 15 mg compresse: calcio fosfato bibasico, amido di mais, gomma arabica, magnesio stearato.
La sostanza liofilizzata in flacone può essere ricostituita con 5 ml di acqua per preparazioni iniettabili o con soluzione fisiologica in caso di infusione. La soluzione ottenuta da fiale e flaconi liofili può essere conservata per 12 ore ad una temperatura inferiore a 8°C.