CAFERGOT va assunto alla comparsa dei primi segni di un attacco incombente.
Adulti
Primo attacco: 2 compresse o 1 supposta.
Se dopo mezz’ora non si osserva alcun miglioramento, somministrare 1 compressa o ½ supposta; questa posologia può essere ripetuta ogni mezz’ora, senza superare la dose massima giornaliera di 6 compresse o di 3 supposte.
Attacchi successivi: la dose iniziale può essere aumentata a 3 compresse o 1 supposta e ½ in dose singola, a seconda della dose totale richiesta negli attacchi precedenti. Se il dolore persiste, assumere 1 compressa o ½ supposta ad intervalli di mezz’ora fino alla dose massima settimanale di 10 compresse o di 5 supposte.
Bambini (di età compresa tra 6 e 12 anni)
Primo attacco: ½ supposta.
Se dopo mezz’ora non si osserva alcun miglioramento, questa posologia può essere ulteriormente ripetuta, senza superare la dose massima giornaliera di 1 supposta.
Dosaggi massimi raccomandati
Dosaggio massimo per attacco o per giorno | Dosaggio massimo settimanale | |
Adulti | 6 compresse o 3 supposte | 10 compresse o 5 supposte |
Bambini (6 – 12 anni) | 1 supposta | 2 supposte e ½ |
Devono essere osservate le seguenti limitazioni:
Nel caso siano necessarie terapie antiemicraniche aggiuntive, deve essere evitata la somministrazione di ulteriori farmaci contenenti ergotamina, farmaci intranasali o parenterali contenenti diidroergotamina, sumatripan od altri agonisti del recettore 5HT1 (vedere paragrafo 4.3).
CAFERGOT è indicato solo per il trattamento dell’attacco acuto emicranico e non per la prevenzione.
L’utilizzo quotidiano prolungato di Cafergot o l’utilizzo di dosi superiori a quelle raccomandate deve essere evitato poiché può causare vasospasmo.
Date le sue proprietà vasocostrittrici, l’ergotamina può causare un’ischemia miocardica o, in rari casi, infarto anche in pazienti con una storia non nota di cardiopatia coronarica.
I pazienti in trattamento con Cafergot dovrebbero essere informati delle dosi massime permesse e dei primi sintomi da sovradosaggio: ipoestesia, parestesia, (es.: intorpidimento, formicolio) alle dita delle mani e dei piedi, vomito e nausea non legate all’emicrania, sintomi di ischemia miocardica (es.: dolore precordiale).
Se compaiono sintomi quali formicolio alle dita delle mani o dei piedi sospendere immediatamente la cura e consultare il medico.
Se, contrariamente alle raccomandazioni, farmaci contenenti ergotamina, incluso Cafergot, vengono utilizzati eccessivamente per anni, questi possono indurre modificazioni fibrotiche, in particolare alla pleura od al retroperitoneo. Sono stati anche segnalati rari casi di alterazioni fibrotiche a carico della valvola cardiaca.
Pazienti con danno epatico da lieve a moderato, soprattutto di tipo colestatico, dovrebbero essere opportunamente monitorati.
Durante trattamento prolungato ed ininterrotto con Cafergot è stata riportata la comparsa di mal di testa farmaco–indotto.
In seguito ad abuso di supposte contenenti ergotamina, solitamente con dosi superiori a quelle raccomandate o con dosi raccomandate somministrate continuativamente per molti anni sono stati riportati rari casi di ulcere rettali o anali.
Gravidanza
CAFERGOT è controindicato in gravidanza poichè l’ergotamina ha effetto ossitocico e vasocostrittore sulla placenta e sul cordone ombelicale.
Allattamento
L’ergotamina passa nel latte materno e può causare sintomi di vomito, diarrea, polso debole e pressione instabile nel neonato. Conseguentemente, Cafergot è controindicato in madri che allattano al seno.
I più comuni tra gli effetti collaterali sono nausea e vomito. Possono comparire altri segni e sintomi da vasocostrizione a seconda della dose di ergotamina assunta.
Gli effetti indesiderati sono elencati secondo frequenza utilizzando la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1000); molto raro (< 1/10.000), compresi casi isolati.
Disturbi del sistema immunitario:
Raro: Reazioni di ipersensibilità (come rash cutaneo, edema facciale, orticaria e dispnea)
Patologie del sistema nervoso:
Comune: capogiri
Non comune: parestesia (es. formicolio), ipoestesia (es. intorpidimento)
Patologie dell’orecchio e del labirinto
Raro: vertigini
Patologie cardiache:
Non comune: cianosi
Raro: bradicardia, tachicardia
Molto raro: ischemia miocardica, infarto miocardico
Patologie vascolari:
Non comune: vasocostrizione periferica
Raro: aumento della pressione sanguigna
Molto raro: gangrena
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Raro: dispnea
Patologie gastrointestinali
Comune: nausea e vomito (non legati ad emicrania), dolore addominale
Non comune: diarrea
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Raro: rash, edema facciale, orticaria
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Non comune: dolore alle estremità
Raro: mialgia
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Non comune: debolezza alle estremità
Esami diagnostici
Raro: assenza di polso
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura
Rari: ergotismo (definito come un’intensa vasocostrizione arteriosa che causa segni e sintomi di ischemia vascolare delle estremità e di altri tessuti come il vasospasmo renale o cerebrale).
L’assunzione eccessiva e prolungata di farmaci a base di ergotamina può causare alterazioni fibrotiche, in particolare a livello di pleura e retroperitoneo. Sono stati anche segnalati rari casi di alterazioni fibrotiche della valvola cardiaca (vedere anche paragrafo 4.4).
Il trattamento prolungato e continuo con Cafergot (vedere anche paragrafo 4.4) è stata segnalata la comparsa di mal di testa farmaco–indotto.
Possono comparire ulcere anali e rettali dopo un uso prolungato od a dosi superiori rispetto al dosaggio raccomandato di supposte contenenti ergotamina (vedere anche paragrafo 4.4).
CAFERGOT 1 mg + 100 mg compresse: acido tartarico, magnesio stearato, pigmento ossido ferro giallo, talco, amido di mais, cellulosa microcristallina.
CAFERGOT 2 mg + 100 mg supposte: acido tartarico, lattosio, gliceridi semisintetici.
CAFERGOT 1 mg + 100 mg compresse: Conservare a temperatura inferiore a 25° C e conservare nella confezione originale per tenerlo al riparo dalla luce.
CAFERGOT 2 mg + 100 mg supposte: Non conservare a temperatura superiore ai 25° C