Principio attivo:Amoxicillina triidrato/potassio clavulanato
Gruppo terapeutico:Antibatterici beta-lattamici, penicilline
Tipo di farmaco:Farmaco generico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioPresente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • infezioni
  • sinusite
  • otite media
  • bronchite cronica
  • polmonite
  • cellulite
  • ascesso
  • osteomielite
  • cistite
  • pielonefrite
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    Posologia

    Le dosi sono sempre espresse in termini di contenuto di amoxicillina/acido clavulanico, tranne quando sono espresse in termini di contenuto di un singolo componente.

    Il dosaggio di Amoxicillina e Acido Clavulanico Sandoz stabilito per trattare un’infezione individuale deve tener conto:

    • dei patogeni previsti e della loro probabile sensibilità agli agenti antibatterici (vedere il paragrafo 4.4)

    • della gravità dell’infezione e del sito di infezione

    • del peso, dell’età e della funzionalità renale del paziente, come indicato di seguito.

    A seconda delle necessità, deve essere preso in considerazione l’uso di formulazioni alternative di Amoxicillina e Acido Clavulanico Sandoz (per esempio quelle che forniscono dosi più elevate di amoxicillina e/o rapporti differenti di amoxicillina/acido clavulanico – vedere i paragrafi 4.4 e 5.1).

    Per gli adulti e i bambini ≥ 40 kg questa formulazione di Amoxicillina e Acido Clavulanico Sandoz fornisce una dose giornaliera totale di 1750 mg di amoxicillina/250 mg di acido clavulanico con il dosaggio di due volte al giorno e di 2625 mg di amoxicillina/375 mg di acido clavulanico con il dosaggio di tre volte al giorno, quando somministrato come indicato di seguito. Per i bambini < 40 kg questa formulazione di Amoxicillina e Acido Clavulanico Sandoz fornisce una dose giornaliera massima di 1000–2800 mg di amoxicillina/143–400 mg di acido clavulanico, quando somministrato come indicato di seguito. Se si ritiene necessaria una dose giornaliera più elevata di amoxicillina, si consiglia di scegliere un’altra formulazione di Amoxicillina e Acido Clavulanico Sandoz, al fine di evitare la somministrazione quotidiana di dosi inutilmente elevate di acido clavulanico (vedere i paragrafi 4.4 e 5.1).

    La durata della terapia deve essere determinata in base alla risposta del paziente. Alcune infezioni (per esempio osteomielite) richiedono periodi di trattamento più lunghi. Il trattamento non deve essere esteso oltre i 14 giorni senza una revisione (vedere il paragrafo 4.4 per quanto riguarda la terapia prolungata).

    Adulti e bambini ≥ 40 kg

    Dosi raccomandate:

    • dose standard: (per tutte le indicazioni) 875 mg/125 mg due volte al giorno;

    • dose più elevata (in particolare per le infezioni come otite media, sinusite, infezioni delle basse vie respiratorie e infezioni delle vie urinarie): 875 mg/125 mg tre volte al giorno.

    Bambini < 40 kg

    I bambini possono essere trattati con Amoxicillina e Acido Clavulanico Sandoz compresse, sospensioni o bustine pediatriche.

    Dosi raccomandate:

    • da 25 mg/3,6 mg/kg/die a 45 mg/6,4 mg/kg/die somministrati in due dosi separate;

    • per alcune infezioni (come otite media, sinusite e infezioni delle basse vie respiratorie) possono essere considerati fino a 70 mg/10 mg/kg/die somministrati in due dosi separate.

    Nei bambini sotto i 2 anni non sono disponibili dati clinici per le formulazioni di Amoxicillina e Acido Clavulanico Sandoz nel rapporto di 7:1 relative a dosi superiori a 45 mg/6,4 mg/kg/die.

    Nei bambini sotto i 2 mesi non sono disponibili dati clinici per le formulazioni di Amoxicillina e Acido Clavulanico Sandoz nel rapporto di 7:1. In questa popolazione non possono quindi essere espresse raccomandazioni di dosaggio.

    Anziani

    Non si ritiene necessario alcun aggiustamento del dosaggio.

    Compromissione della funzionalità renale

    Nei pazienti con clearance della creatinina superiore a 30 ml/min non è necessario alcun aggiustamento del dosaggio.

    Nei pazienti con clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min l’uso di formulazioni di Amoxicillina e Acido Clavulanico Sandoz con un rapporto amoxicillina/acido clavulanico di 7:1 non è raccomandato, poiché non sono disponibili raccomandazioni per l’aggiustamento del dosaggio.

    Compromissione della funzionalità epatica

    Dosare con cautela e monitorare la funzionalità epatica a intervalli regolari (vedere i paragrafi 4.3 e 4.4).

    Modo di somministrazione

    Amoxicillina e Acido Clavulanico Sandoz è per uso orale.

    Somministrare all’inizio di un pasto, per ridurre al minimo la potenziale intolleranza gastrointestinale e ottimizzare l’assorbimento di amoxicillina/acido clavulanico.

    La terapia può essere iniziata sotto forma parenterale, seguendo le indicazioni del RCP della formulazione ev, e proseguita con una preparazione orale.

    Scuotere per allentare la polvere, aggiungere acqua come indicato, capovolgere e agitare.

    Agitare il flacone prima della somministrazione di ogni dose (vedere il paragrafo 6.6).

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo
  • penicillina
  • grave e immediata
  • reazione
  • altro
  • cefalosporine
  • ittero
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    Interazioni
  • anticoagulanti orali
  • antibiotici penicillinici
  • warfarin
  • amoxicillina
  • penicilline
  • metotressato
  • probenecid
  • acido clavulanico
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    Avvertenze

    Prima di iniziare una terapia con Amoxicillina e Acido Clavulanico Sandoz deve essere condotta una indagine accurata riguardante precedenti reazioni di ipersensibilità alle penicilline, alle cefalosporine o ad altri agenti beta–lattamici (vedere i paragrafi 4.3 e 4.8).

    Nei pazienti in terapia con penicilline sono state segnalate reazioni di ipersensibilità gravi e occasionalmente fatali (reazioni anafilattoidi). Tali reazioni sono più probabili nei pazienti con un’anamnesi di ipersensibilità alle penicilline e in quelli atopici. Se si verifica una reazione allergica, la terapia con amoxicillina/acido clavulanico deve essere interrotta e deve essere istituita una terapia alternativa appropriata.

    Nel caso in cui si dimostri che l’infezione è dovuta a uno o più organismi amoxicillina–sensibili, si deve prendere in considerazione il passaggio da amoxicillina/acido clavulanico ad amoxicillina, in conformità con le raccomandazioni ufficiali.

    L’uso di questa formulazione di Amoxicillina e Acido Clavulanico Sandoz non è adatto quando sussiste un rischio elevato che i presunti patogeni abbiano una ridotta sensibilità o resistenza agli agenti beta–lattamici, non mediati da beta–lattamasi sensibili all’inibizione da acido clavulanico. Questa formulazione non deve essere utilizzata per il trattamento di S. pneumoniae penicillina–resistente.

    Nei pazienti con compromissione della funzionalità renale o in quelli che ricevono dosaggi elevati possono verificarsi convulsioni (vedere il paragrafo 4.8).

    Amoxicillina/acido clavulanico deve essere evitato se si sospetta mononucleosi infettiva, poiché in seguito all’uso di amoxicillina a questo disturbo è stata associata l’insorgenza di un rash morbilliforme.

    L’uso concomitante di allopurinolo durante la terapia con amoxicillina può aumentare le probabilità di reazioni allergiche a livello cutaneo.

    L’uso prolungato può occasionalmente causare la proliferazione di organismi non sensibili.

    L’insorgenza, all’inizio del trattamento, di un eritema febbrile generalizzato associato a pustole può essere un sintomo di pustolosi esantematosa acuta generalizzata (vedere il paragrafo 4.8). Questa reazione richiede la sospensione di Amoxicillina e Acido Clavulanico Sandoz e qualsiasi somministrazione successiva di amoxicillina è controindicata.

    Amoxicillina/acido clavulanico deve essere usato con cautela nei pazienti con evidenza di compromissione della funzionalità epatica (vedere i paragrafi 4.2, 4.3 e 4.8).

    Gli eventi epatici sono stati riportati prevalentemente nei pazienti maschi e nei pazienti anziani e possono essere associati a un trattamento prolungato. Questi eventi sono stati segnalati molto raramente nei bambini. In tutte le popolazioni i segni e i sintomi di solito si manifestano durante o subito dopo il trattamento, ma in alcuni casi possono non manifestarsi fino a diverse settimane dopo il termine del trattamento. Questi eventi sono in genere reversibili. Gli eventi epatici possono essere gravi e, in casi estremamente rari, sono stati segnalati decessi. Questi si sono quasi sempre verificati in pazienti con una grave malattia basale o che assumevano farmaci concomitanti noti per possedere potenziali effetti epatici (vedere il paragrafo 4.8).

    Con quasi tutti gli antibatterici è stata riportata colite associata ad antibiotici, la quale può variare in intensità da lieve a potenzialmente fatale (vedere il paragrafo 4.8). Pertanto è importante considerare questa diagnosi nei pazienti che sperimentano diarrea durante o dopo la somministrazione di un qualsiasi antibiotico. Nel caso si verifichi colite associata ad antibiotici è necessario interrompere immediatamente amoxicillina/acido clavulanico, consultare un medico e istituire una terapia appropriata. In questa situazione i medicinali anti–peristaltici sono controindicati.

    Durante una terapia prolungata è consigliabile la valutazione periodica delle funzioni sistemiche organiche, tra le quali le funzionalità renale, epatica ed ematopoietica.

    Raramente nei pazienti trattati con amoxicillina/acido clavulanico è stato riportato un prolungamento del tempo di protrombina. Quando vengono prescritti anticoagulanti in concomitanza, deve essere effettuato un adeguato monitoraggio. Per mantenere il livello desiderato di anticoagulazione può essere necessario aggiustare il dosaggio degli anticoagulanti orali (vedere i paragrafi 4.5 e 4.8).

    Nei pazienti con compromissione della funzionalità renale la dose deve essere aggiustata in base al grado di compromissione (vedere il paragrafo 4.2).

    Nei pazienti con ridotta produzione di urina è stata osservata molto raramente cristalluria, prevalentemente con la terapia parenterale. Durante la somministrazione di dosi elevate di amoxicillina si consiglia di mantenere un’adeguata assunzione di liquidi e un appropriato flusso urinario, al fine di ridurre la possibilità di cristalluria da amoxicillina. Nei pazienti con cateteri vescicali deve essere mantenuto un regolare controllo della pervietà (vedere il paragrafo 4.9).

    Durante il trattamento con amoxicillina devono essere utilizzati metodi enzimatici della glucosio ossidasi ogni volta che si effettuano test per la presenza di glucosio nelle urine, poiché con i metodi non enzimatici possono verificarsi risultati falsi positivi.

    La presenza di acido clavulanico in Amoxicillina e Acido Clavulanico Sandoz può causare un legame non specifico di IgG e albumina da parte delle membrane dei globuli rossi, con un conseguente falso positivo nel test di Coombs.

    Ci sono state segnalazioni di risultati positivi con il test Bio–Rad Laboratories Platelia Aspergillus EIA nei pazienti trattati con amoxicillina/acido clavulanico, i quali in seguito sono stati trovati privi di infezioni da Aspergillus. Con il test Bio–Rad Laboratories Platelia Aspergillus EIA sono state segnalate reazioni crociate con polisaccaridi non–Aspergillus e polifuranosi. Pertanto i risultati positivi nei pazienti trattati con amoxicillina/acido clavulanico devono essere interpretati con cautela e confermati da altri metodi diagnostici.

    Amoxicillina e Acido Clavulanico Sandoz contiene 1,7 mg di aspartame (E951) per ml, una fonte di fenilalanina. Questo farmaco deve essere usato con cautela nei pazienti affetti da fenilchetonuria.

    I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio o di malassorbimento di glucosio–galattosio non devono assumere questo medicinale.

    Gravidanza

    Gravidanza

    Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo post–natale (vedere il paragrafo 5.3). I dati limitati sull’utilizzo di amoxicillina/acido clavulanico durante la gravidanza negli esseri umani non indicano un aumento del rischio di malformazioni congenite. In un singolo studio condotto su donne con rottura pretermine e prematura delle membrane fetali è stato riportato che il trattamento profilattico con amoxicillina/acido clavulanico può essere associato a un aumentato rischio di enterocolite necrotizzante nei neonati. L’uso del medicinale deve essere evitato durante la gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale da parte del medico.

    Allattamento

    Entrambe le sostanze vengono escrete nel latte materno (non si sa nulla degli effetti di acido clavulanico sul neonato allattato al seno). Di conseguenza nel neonato allattato al seno possono insorgere diarrea e infezioni fungine delle mucose, nel qual caso l’allattamento al seno potrebbe dover essere interrotto. Amoxicillina/acido clavulanico deve essere utilizzato durante l’allattamento solo dopo la valutazione del rapporto rischi/benefici da parte del medico.

    Effetti Collaterali

    Le reazioni avverse da farmaci (ADR) più comunemente riportate sono diarrea, nausea e vomito.

    Di seguito sono elencate le ADR con Amoxicillina e Acido Clavulanico Sandoz derivate dagli studi clinici e dalla sorveglianza post–marketing, secondo la classificazione organico–sistemica MedDRA.

    Per classificare la frequenza di insorgenza degli effetti indesiderati sono state usate le seguenti terminologie.

    Molto comune (≥ 1/10)

    Comune (≥ 1/100, < 1/10)

    Non comune (≥ 1/1.000, < 1/100)

    Raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000)

    Molto raro (< 1/10.000)

    Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

    Infezioni e infestazioni Frequenza
    Candidosi mucocutanea Comune
    Crescita eccessiva di organismi non sensibili Non nota
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Leucopenia reversibile (comprese neutropenia) Raro
    Trombocitopenia Raro
    Agranulocitosi reversibile Non nota
    Anemia emolitica Non nota
    Prolungamento del tempo di sanguinamento e del tempo di protrombina¹ Non nota
    Disturbi del sistema immunitario 10
    Edema angioneurotico Non nota
    Anafilassi Non nota
    Sindrome simile alla malattia da siero Non nota
    Vasculite da ipersensibilità Non nota
    Patologie del sistema nervoso
    Capogiro Non comune
    Cefalea Non comune
    Iperattività reversibile Non nota
    Convulsioni ² Non nota
    Patologie gastrointestinali
    Diarrea Comune
    Nausea ³ Comune
    Vomito Comune
    Indigestione Non comune
    Colite associata ad antibiotici 4 Non nota
    Lingua nera e pelosa Non nota
    Scolorimento dei denti 11 Non nota
    Patologie epatobiliari
    Aumenti dei valori di AST e/o ALT 5 Non comune
    Epatite 6 Non nota
    Ittero colestatico 6 Non nota
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo 7
    Esantema della cute Non comune
    Prurito Non comune
    Orticaria Non comune
    Eritema multiforme Raro
    Sindrome di Stevens–Johnson Non nota
    Necrolisi epidermica tossica Non nota
    Dermatite esfoliativa bollosa Non nota
    Pustolosi esantematosa acuta generalizzata (AGEP) 9 Non nota
    Patologie renali e urinarie
    Nefrite interstiziale Non nota
    Cristalluria 8 Non nota
    ¹ Vedere il paragrafo 4.4
    ² Vedere il paragrafo 4.4
    ³ La nausea è più spesso associata a dosi orali più elevate. Se si evidenziano reazioni gastrointestinali, queste possono essere ridotte assumendo Amoxicillina e Acido Clavulanico Sandoz all’inizio di un pasto
    4Comprese colite pseudomembranosa e colite emorragica (vedere il paragrafo 4.4)
    5Un aumento moderato di AST e/o ALT è stato osservato nei pazienti trattati con antibiotici della classe dei beta–lattamici, ma il significato di questi risultati è ignoto
    6Questi eventi sono stati segnalati con altre penicilline e cefalosporine (vedere il paragrafo 4.4)
    7Se si verifica una qualsiasi reazione di dermatite da ipersensibilità il trattamento deve essere sospeso (vedere il paragrafo 4.4)
    8Vedere il paragrafo 4.9
    9Vedere il paragrafo 4.4
    10Vedere i paragrafi 4.3 e 4.4
    11Lo scolorimento superficiale dei denti è stato riportato molto raramente nei bambini. Una buona igiene orale può aiutare a prevenire lo scolorimento dei denti, che in genere può essere rimosso con lo spazzolino.

    Eccipienti

    Acido citrico

    Citrato trisodico

    Aspartame (E951)

    Talco

    Guar galattomannano

    Biossido di silicio

    Aromatizzante al limone (materiali aromatizzanti naturali, materiali aromatizzanti identici a quelli naturali, destrosio, maltodestrina, butilidrossianisolo E320, sciroppo di sorbitolo E420, gomma di acacia E414)

    Aromatizzante alla pesca–albicocca (materiali aromatizzanti naturali, materiali aromatizzanti identici a quelli naturali, maltodestrina, butilidrossianisolo E320, sciroppo di sorbitolo E420, gomma di acacia E414)

    Aromatizzanti all’arancia (materiali aromatizzanti identici a quelli naturali, sostanze aromatizzanti artificiali, maltodestrina, alfa–tocoferolo E307)

    Conservazione

    La sospensione ricostituita deve essere conservata in frigorifero (2 – 8°C) e usata entro 7 giorni.

    Conservare nel contenitore originale. Tenere il contenitore ermeticamente chiuso.