Noxafil (Msd italia srl)

Compresse gastroresistenti 24cpr gastr 100mg

Principio attivo:Posaconazolo
Gruppo terapeutico:Antimicotici per uso sistemico
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rnrl - limitativa non ripetib.
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • infezioni
  • infezione
  • leucemia
  • candidiasi
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    Posologia

    Il trattamento deve essere iniziato da un medico esperto nel trattamento delle infezioni fungine o nella terapia di supporto in pazienti ad alto rischio per i quali è indicata la profilassi con posaconazolo.

    Posologia

    Noxafil è anche disponibile in sospensione orale da 40 mg/mL e in concentrato per soluzione per infusione da 300 mg. Le compresse di Noxafil sono la formulazione preferita per ottimizzare le concentrazioni plasmatiche e in genere forniscono esposizioni plasmatiche al farmaco più elevate rispetto a Noxafil sospensione orale. La compressa e la sospensione orale non vanno usate in modo intercambiabile a causa delle differenze nel dosaggio di ogni formulazione.

    La dose raccomandata è indicata nella Tabella 1.

    Tabella 1. Dose raccomandata in base all’indicazione

    Indicazione Dose e durata della terapia (Vedere paragrafo 5.2)
    Infezioni fungine invasive refrattarie (IFI)/Pazienti con IFI intolleranti alla 1alinea di trattamento Dose di carico di 300 mg (tre compresse da 100 mg) due volte al giorno il primo giorno, seguita da 300 mg (tre compresse da 100 mg) una volta al giorno successivamente. Ogni dose può essere assunta indipendentemente dall’assunzione di cibo. La durata della terapia deve essere basata sulla gravità della malattia di base, sulla guarigione dalla immunosoppressione e sulla risposta clinica.
    Profilassi di infezioni fungine invasive Dose di carico di 300 mg (tre compresse da 100 mg) due volte al giorno il primo giorno, seguita da 300 mg (tre compresse da 100 mg) una volta al giorno successivamente. Ogni dose può essere assunta indipendentemente dall’assunzione di cibo. La durata della terapia deve essere basata sulla guarigione dalla neutropenia o dalla immunosoppressione. In pazienti con leucemia mieloide acuta o sindromi mielodisplastiche, la profilassi con Noxafil deve iniziare parecchi giorni prima della prevista insorgenza di neutropenia e proseguire per 7 giorni dopo che la conta dei neutrofili è salita sopra le 500 cellule per mm³.

    Popolazioni speciali

    Danno renale

    Non è atteso un effetto del danno renale sulla farmacocinetica del posaconazolo e non è raccomandato alcun aggiustamento della dose (vedere paragrafo 5.2).

    Compromissione epatica

    I dati limitati sull’effetto della compromissione epatica (compresa la classificazione Child–Pugh C della malattia epatica cronica) sulla farmacocinetica di posaconazolo, dimostrano un aumento dell’esposizione plasmatica rispetto ai soggetti con funzionalità epatica normale, ma non suggeriscono che sia necessario un aggiustamento della dose (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Si raccomanda di prestare cautela a causa del potenziale aumento dell’esposizione plasmatica.

    Popolazione pediatrica

    La sicurezza e l’efficacia di Noxafil nei bambini di età inferiore ai 18 anni non sono state stabilite. I dati attualmente disponibili sono descritti nei paragrafi 5.1 e 5.2, ma non può essere fornita alcuna raccomandazione sulla dose.

    Non sono disponibili dati per la formulazione in compresse.

    Modo di somministrazione

    Per uso orale

    Le compresse gastroresistenti di Noxafil possono essere prese con o senza cibo (vedere paragrafo 5.2). Le compresse devono essere deglutite intere con acqua e non devono essere frantumate, masticate o rotte.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo
  • terfenadina
  • astemizolo
  • cisapride
  • pimozide
  • chinidina
  • torsione di punta
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    Interazioni
  • altri medicinali
  • verapamil
  • ciclosporina
  • chinidina
  • claritromicina
  • eritromicina
  • rifampicina
  • anticonvulsivanti
  • efavirenz
  • noto
  • ritonavir
  • fenitoina
  • carbamazepina
  • fenobarbital
  • primidone
  • antiacidi
  • tacrolimus
  • midazolam
  • interazione
  • astemizolo
  • cisapride
  • pimozide
  • terfenadina
  • alcaloidi
  • ergotamina
  • simvastatina
  • lovastatina
  • atorvastatina
  • state riportate interazioni
  • agenti
  • benzodiazepine
  • benzodiazepina
  • triazolam
  • diltiazem
  • nifedipina
  • calcio
  • digossina
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    Avvertenze

    Ipersensibilità

    Non sono disponibili informazioni riguardo la sensibilità crociata fra posaconazolo e altri agenti antifungini azolici. Deve essere usata cautela quando Noxafil viene prescritto a pazienti con ipersensibilità ad altri azoli.

    Tossicità epatica

    Reazioni epatiche (ad esempio da lieve a moderato innalzamento di ALT, AST, fosfatasi alcalina, bilirubina totale e/o epatite clinica) sono state riportate durante il trattamento con posaconazolo. L’aumento dei parametri di funzionalità epatica è stato generalmente reversibile dopo interruzione della terapia e in qualche caso questi parametri si sono normalizzati senza interrompere la terapia. Reazioni epatiche più gravi con esito fatale sono state riportate raramente.

    Posaconazolo deve essere usato con cautela in pazienti con compromissione epatica, a causa di una limitata esperienza clinica e per il possibile aumento dei livelli plasmatici di posaconazolo in questi pazienti (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).

    Monitoraggio della funzionalità epatica

    I test di funzionalità epatica devono essere valutati all’inizio e durante il corso della terapia con posaconazolo.

    I pazienti che sviluppano test di funzionalità epatica anomali durante la terapia con Noxafil, devono essere monitorati di routine per lo sviluppo di un danno epatico più grave. La gestione del paziente deve comprendere la valutazione dei parametri di laboratorio della funzionalità epatica (in particolare test della funzionalità del fegato e bilirubina). Deve essere presa in considerazione l’interruzione di Noxafil se i segni e sintomi clinici sono corrispondenti allo sviluppo di malattia epatica.

    Prolungamento dell’intervallo QTc

    Alcuni azoli sono stati associati ad un prolungamento dell’intervallo QTc. Noxafil non deve essere somministrato con medicinali che sono substrati per CYP3A4 e che sono noti per il loro effetto di prolungare l’intervallo QTc (vedere paragrafi 4.3 e 4.5). Noxafil deve essere somministrato con cautela ai pazienti che presentano condizioni potenzialmente favorenti una aritmia quali:

    • Prolungamento congenito o acquisito dell’intervallo QTc

    • Cardiomiopatia, soprattutto in presenza di insufficienza cardiaca

    • Bradicardia sinusale

    • Preesistenti aritmie sintomatiche

    • Uso concomitante di medicinali che notoriamente prolungano l’intervallo QTc (oltre quelli citati al paragrafo 4.3).

    I disordini degli elettroliti, soprattutto quelli che coinvolgono i livelli di potassio, magnesio o calcio, devono essere monitorati e se necessario corretti prima e durante la terapia con posaconazolo.

    Posaconazolo è un inibitore di CYP3A4 e deve essere usato solo in particolari situazioni durante il trattamento con altri medicinali che vengono metabolizzati da CYP3A4 (vedere paragrafo 4.5).

    Disfunzioni gastrointestinali

    Sono disponibili dati limitati di farmacocinetica nei pazienti con grave disfunzione gastrointestinale (quali diarrea grave). I pazienti con diarrea grave o vomito devono essere attentamente monitorati per le infezioni fungine intercorrenti.

    Antibatterici a base di rifamicina (rifampicina, rifabutina), alcuni anticonvulsivanti (fenitoina, carbamazepina, fenobarbital, primidone) e efavirenz.

    Le concentrazioni di posaconazolo possono essere significativamente ridotte in combinazione; per questo motivo, l’uso concomitante con posaconazolo deve essere evitato a meno che il beneficio per il paziente superi il rischio (vedere paragrafo 4.5).

    Midazolam e altre benzodiazepine metabolizzate da CYP3A4

    A causa del rischio di una sedazione prolungata e di una possibile depressione respiratoria, la somministrazione concomitante di posaconazolo con qualsiasi altra benzodiazepina metabolizzata attraverso CYP3A4 (ad es. midazolam, triazolam, alprazolam) deve essere presa in considerazione solo se chiaramente necessaria. Va valutata l’opportunità di un aggiustamento della dose di benzodiazepine metabolizzate da CYP3A4 (vedere paragrafo 4.5).

    Esposizione plasmatica

    Le concentrazioni plasmatiche di posaconazolo successive alla somministrazione di posaconazolo compresse sono in genere più alte rispetto a quelle ottenute con posaconazolo sospensione orale. Le concentrazioni plasmatiche di posaconazolo successive alla somministrazione di posaconazolo compresse posso aumentare con il passare del tempo in alcuni pazienti (vedere paragrafo 5.2).

    I dati di sicurezza ottenuti ai massimi livelli di esposizione con posaconazolo compresse sono al momento limitati.

    Gravidanza

    Gravidanza

    Non vi sono sufficienti informazioni sull’uso di posaconazolo in donne in gravidanza. Gli studi effettuati su animali hanno evidenziato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto.

    Le donne in età fertile devono fare uso di un contraccettivo efficace durante il trattamento. Posaconazolo non deve essere usato durante la gravidanza a meno che il beneficio per la madre superi chiaramente il potenziale rischio per il feto.

    Allattamento

    Posaconazolo è escreto nel latte di ratti che allattano (vedere paragrafo 5.3). L’escrezione di posaconazolo nel latte materno umano non è stata studiata. L’allattamento deve essere interrotto prima di iniziare il trattamento con posaconazolo.

    Fertilità

    Posaconazolo non ha effetti sulla fertilità nei ratti maschi a dosi fino a 180 mg/kg (3,4 volte superiore alla dose da 300 mg in compresse, in base alle concentrazioni plasmatiche allo stato stazionario nei pazienti) o ratti femmine a dosi fino a 45 mg/kg (2,6 volte superiore alla dose da 300 mg in compresse, in base alle concentrazioni plasmatiche allo stato stazionario nei pazienti). Non c’è esperienza clinica che valuti l’impatto di posaconazolo sulla fertilità nell’uomo.

    Effetti Collaterali

    I dati relativi alla sicurezza derivano principalmente da studi con la sospensione orale.

    La formulazione in compresse è stata studiata soltanto in pazienti con AML e MDS e in quelli dopo HSCT con o a rischio di malattia del trapianto contro l’ospite (GvHD). La durata massima dell’esposizione alla formulazione in compresse è stata più breve rispetto alla sospensione orale. L’esposizione plasmatica derivante dalla formulazione in compresse è stata più alta di quella osservata con la sospensione orale. Non può essere esclusa un’incidenza più elevata di reazioni avverse.

    Riassunto del profilo di sicurezza

    Posaconazolo in compresse

    La sicurezza di posaconazolo in compresse è stata valutata in 230 pazienti arruolati nello studio clinico pilota. I pazienti sono stati arruolati in uno studio non–comparativo di farmacocinetica e di sicurezza di posaconazolo in compresse quando veniva somministrato come profilassi antifungina. I pazienti erano immunocompromessi con condizioni di base che comprendevano tumori maligni ematologici, neutropenia post–chemioterapia, GVHD e post HSCT. La terapia con posaconazolo è stata somministrata per una durata mediana di 28 giorni. Venti pazienti hanno ricevuto una dose giornaliera di 200 mg e 210 pazienti hanno ricevuto una dose giornaliera di 300 mg (a seguito della somministrazione di un dosaggio di due volte al giorno il Giorno 1 in ogni coorte).

    Sicurezza di posaconazolo in compresse e sospensione orale

    La sicurezza di posaconazolo sospensione orale è stata valutata in > 2.400 pazienti e volontari sani arruolati negli studi clinici e dall’esperienza post–marketing. Le reazioni avverse gravi correlate al trattamento riportate più frequentemente comprendevano nausea, vomito, diarrea, piressia e aumento della bilirubina.

    La sicurezza di posaconazolo in compresse è stata valutata in 336 pazienti e volontari sani arruolati negli studi clinici. Il profilo di sicurezza delle compresse è stato simile a quello della sospensione orale.

    Tabella delle reazioni avverse

    All’interno della classificazione per sistemi e organi, le reazioni avverse sono elencate in base alla frequenza utilizzando le seguenti categorie: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000); non nota.

    Tabella 2. Reazioni avverse suddivise secondo sistema corporeo e frequenza*

    Patologie del sistema emolinfopoietico  
    Comune: neutropenia
    Non comune: trombocitopenia, leucopenia, anemia, eosinofilia, linfoadenopatia, infarto della milza
    Raro: sindrome uremica emolitica, porpora trombotica trombocitopenica, pancitopenia, coagulopatia, emorragia
    Disturbi del sistema immunitario  
    Non comune: reazione allergica
    Raro: reazione da ipersensibilità
    Patologie endocrine  
    Raro: insufficienza surrenalica, diminuzione della gonadotropina sierica
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione  
    Comune: squilibrio elettrolitico, anoressia, diminuzione dell’appetito, ipopotassiemia, ipomagnesiemia
    Non comune: iperglicemia, ipoglicemia
    Disturbi psichiatrici  
    Non comune: Raro: sogni anormali, stato confusionale, disturbi del sonno disturbi psicotici, depressione
    Patologie del sistema nervoso  
    Comune: parestesia, capogiro, sonnolenza, cefalea, disgeusia
    Non comune: convulsioni, neuropatia, ipoestesia, tremore, afasia, insonnia
    Raro: accidente cerebrovascolare, encefalopatia, neuropatia periferica, sincope
    Patologie dell’occhio  
    Non comune: visione offuscata, fotofobia, acuità visiva ridotta
    Raro: diplopia, scotoma
    Patologie dell’orecchio e del labirinto  
    Raro: compromissione dell’udito
    Patologie cardiache  
    Non comune: sindrome del QT lungo§, elettrocardiogramma anormale§, palpitazioni, bradicardia, extrasistoli sopraventricolari, tachicardia
    Raro: torsione di punta, morte improvvisa, tachicardia ventricolare, arresto cardio–respiratorio, insufficienza cardiaca, infarto del miocardio
    Patologie vascolari  
    Comune: ipertensione
    Non comune: ipotensione, vasculite
    Raro: embolia polmonare, trombosi venosa profonda
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche  
    Non comune: tosse, epistassi, singhiozzo, congestione nasale, dolore pleuritico, tachipnea
    Raro: ipertensione polmonare, polmonite interstiziale, polmonite
    Patologie gastrointestinali  
    Molto comune: nausea
    Comune: vomito, dolore addominale, diarrea, dispepsia, bocca secca, flatulenza, stipsi, disturbo anorettale
    Non comune: pancreatite, distensione addominale, enterite, disturbo epigastrico, eruttazione, malattia da reflusso gastroesofageo, edema della bocca
    Raro: emorragia gastrointestinale, ileo
    Patologie epatobiliari  
    Comune: test di funzionalità epatica elevati (aumenti di ALT, AST, bilirubina, fosfatasi alcalina, GGT)
    Non comune: danno epatocellulare, epatite, ittero, epatomegalia, colestasi, tossicità epatica, funzionalità epatica anormale
    Raro: insufficienza epatica, epatite colestatica, epatosplenomegalia, dolorabilità epatica, asterissi
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo  
    Comune: eruzione cutanea, prurito
    Non comune: ulcerazione alla bocca, alopecia, dermatite, eritema, petecchie
    Raro: sindrome di Stevens Johnson, rash vescicolare
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo  
    Non comune: dolore alla schiena, dolore al collo, dolore muscoloscheletrico, dolore alle estremità
    Patologie renali e urinarie  
    Non comune: insufficienza renale acuta, insufficienza renale, aumento della creatinina sierica
    Raro: acidosi tubulare renale, nefrite interstiziale
    Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella  
    Non comune: disturbi mestruali
    Raro: dolore mammario
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione  
    Comune: piressia (febbre), astenia, affaticamento
    Non comune: edema, dolore, brividi, malessere, fastidio al torace, intolleranza al farmaco, senso di nervosismo, infiammazione delle mucose
    Raro: edema alla lingua, edema facciale
    Esami diagnostici  
    Non comune: alterazione dei livelli di medicinale, diminuzione del fosforo ematico, radiografia del torace anormale

    * Sulla base delle reazioni avverse osservate con la sospensione orale e con il concentrato per soluzione per infusione.

    §Vedere paragrafo 4.4.

    Descrizione di reazioni avverse selezionate

    Patologie epatobiliari

    Nel corso del monitoraggio post–marketing di posaconazolo sospensione orale, è stato riportato grave danno epatico con esito fatale (vedere paragrafo 4.4).

    Segnalazione delle reazioni avverse sospette

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.

    Eccipienti

    Nucleo della compressa

    Ipromellosa acetato succinato

    Cellulosa microcristallina

    Idrossipropilcellulosa (E463)

    Silice per uso dentale

    Croscarmellosa sodica

    Magnesio stearato

    Rivestimento della compressa

    alcol polivinilico;

    macrogol 3350;

    titanio diossido (E171);

    talco;

    ferro ossido giallo (E172).

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.