Malarone (Glaxosmithkline spa)

Compresse rivestite 12cpr riv 250mg+100mg

Principio attivo:Atovaquone/proguanile cloridrato
Gruppo terapeutico:Antimalarici
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:C
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutinePresente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • malaria
  • Leggi l'intera sezione del foglietto
    Posologia

    Modo di somministrazione

    La dose giornaliera deve essere assunta con il cibo o con una bevanda a base di latte (per garantire il massimo assorbimento) alla stessa ora ogni giorno.

    Se i pazienti non sono in grado di tollerare il cibo, Malarone deve essere somministrato ma l’esposizione sistemica di atovaquone sarà ridotta. In caso di vomito entro un’ora dalla somministrazione, deve essere assunta una seconda dose.

    Posologia

    Profilassi

    La profilassi deve:

    •  iniziare 24 o 48 ore prima di entrare in contatto con l’area endemica per la malaria,

    •  continuare durante il periodo di permanenza,

    •  continuare per 7 giorni dopo aver lasciato l’area.

    Nei residenti nelle aree endemiche (soggetti semi-immuni), la sicurezza e l’efficacia di Malarone sono state dimostrate in studi fino a 12 settimane.

    In soggetti non-immuni, la durata media dell’esposizione in studi clinici è stata di 27 giorni.

    Dosaggio negli adulti

    Una compressa di Malarone una volta al giorno.

    Le compresse di Malarone non sono raccomandate per la profilassi della malaria nelle persone con peso corporeo inferiore ai 40 kg.

    Trattamento

    Dosaggio negli adulti

    Quattro compresse di Malarone in un’unica somministrazione per tre giorni consecutivi.

    Dosaggio nei bambini

    11-20 kg di peso corporeo una compressa al giorno per tre giorni consecutivi
    21-30 kg di peso corporeo due compresse al giorno in un’unica somministrazione per tre giorni consecutivi
    31-40 kg di peso corporeo tre compresse al giorno in un’unica somministrazione per tre giorni consecutivi
    >40 kg di peso corporeo la dose consigliata per gli adulti

    Dosaggio negli anziani

    Uno studio di farmacocinetica indica che non è necessaria alcuna modifica del dosaggio negli anziani (vedere paragrafo 5.2).

    Dosaggio nei pazienti con ridotta funzionalità epatica

    Uno studio di farmacocinetica indica che non è necessaria alcuna modifica del dosaggio nei pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata. Benchè non siano stati condotti studi in pazienti con grave compromissione epatica, non si possono prevedere speciali precauzioni o aggiustamenti della posologia (vedere paragrafo 5.2).

    Dosaggio nei pazienti con ridotta funzionalità renale

    Gli studi di farmacocinetica indicano che non è necessaria alcuna modifica del dosaggio nei pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata. Nei pazienti con compromissione renale grave (clearance della creatinina < 30 mL/min) devono essere raccomandate, ove sia possibile, alternative terapeutiche al Malarone nel trattamento della malaria da P. falciparum in fase acuta (vedere paragrafo 4.4 e 5.2). Per la profilassi della malaria da P. falciparum in pazienti con grave compromissione renale vedere paragrafo 4.3.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti
  • Leggi l'intera sezione del foglietto
    Interazioni
  • rifampicina
  • noto
  • metoclopramide
  • efavirenz
  • warfarin
  • cumarinici
  • interazione
  • anticoagulanti orali
  • anticoaugulante
  • dopo
  • tetraciclina
  • sulfametossazolo
  • trimetoprim
  • fluvoxamina
  • carbamazepina
  • Leggi l'intera sezione del foglietto
    Avvertenze

    Qualora le persone che assumono Malarone per la profilassi o il trattamento della malaria vomitino entro un’ora dalla somministrazione, essi devono assumerne una seconda dose. Nel caso di diarrea, deve essere continuata la normale somministrazione. L’assorbimento di atovaquone può essere ridotto in pazienti con diarrea o vomito, ma queste condizioni non sono state associate ad una ridotta efficacia negli studi clinici di Malarone per la profilassi della malaria. Tuttavia, come per altri agenti antimalarici, i soggetti con diarrea o vomito devono essere avvertiti di continuare con le misure di prevenzione della malaria attraverso il rispetto delle misure personali di protezione (insetticidi, zanzariere).

    Nei pazienti con malaria acuta che manifestano diarrea o vomito, deve essere presa in considerazione una terapia alternativa. Se il Malarone viene impiegato per trattare la malaria in questi pazienti, devono essere strettamente controllate la parassitemia e le condizioni cliniche del paziente.

    Malarone non è stato valutato per il trattamento della malaria cerebrale o altre gravi manifestazioni della malaria con complicanze, compresa la iperparassitemia, l’edema polmonare o l’insufficienza renale.

    Occasionalmente sono state riportate reazioni allergiche gravi (inclusa anafilassi) in pazienti che assumevano Malarone. Se i pazienti vanno incontro ad una reazione allergica (vedere paragrafo 4.8) l’assunzione di Malarone deve essere immediatamente interrotta e si deve iniziare un appropriato trattamento.

    Malarone ha mostrato di non avere efficacia contro gli ipnozoiti del Plasmodium vivax poichè si sono verificate comunemente recidive quando la malaria da P. vivax è stata trattata con il solo Malarone. I viaggiatori che sono esposti in maniera intensa al P. vivax o al P. ovale e quelli che sviluppano la malaria causata da entrambi i parassiti, richiederanno un trattamento addizionale con un farmaco che è attivo contro gli ipnozoiti.

    Nel caso di infezioni causate dal P. falciparum che riacutizzano dopo il trattamento con Malarone o nel caso di fallimento della chemioprofilassi dopo il trattamento con Malarone, i pazienti devono essere trattati con un diverso agente schizonticida ematico poichè tali eventi possono riflettere una resistenza del parassita.

    La parassitemia deve essere attentamente controllata in pazienti che ricevono un trattamento concomitante con tetraciclina (vedere paragrafo 4.5).

    La somministrazione concomitante di Malarone e efavirenz o di inibitori della proteasi potenziati deve essere evitata quando possibile (vedere paragrafo 4.5).

    La somministrazione concomitante di Malarone e rifampicina o rifabutina non è raccomandata (vedere paragrafo 4.5).

    L’uso concomitante di metoclopramide non è raccomandato. Deve essere somministrato un altro trattamento antiemetico (vedere paragrafo 4.5).

    Si consiglia cautela quando si inizia o si sospende la profilassi o il trattamento della malaria con Malarone nei pazienti in trattamento continuo con warfarin o con altri anticoagulanti a base cumarinica (vedere paragrafo 4.5).

    Atovaquone può aumentare i livelli di etoposide e del suo metabolita (vedere paragrafo 4.5).

    Nei pazienti con grave compromissione renale (clearance della creatinina <30 mL/min) devono essere raccomandate, ove sia possibile, alternative terapeutiche al Malarone nel trattamento della malaria da P. falciparum in fase acuta (vedere paragrafi 4.2, 4.3 e 5.2).

    Non sono state stabilite l’efficacia e la sicurezza del Malarone (atovaquone 250 mg/proguanile cloridrato 100 mg compresse) nella profilassi della malaria in pazienti che pesano meno di 40 kg, o nel trattamento della malaria in pazienti pediatrici che pesano meno di 11kg.

    Gravidanza

    Non è stata stabilita la sicurezza dell’atovaquone e del proguanile cloridrato somministrati contemporaneamente durante la gravidanza nella specie umana e quindi il potenziale rischio è sconosciuto.

    Gli studi negli animali non hanno mostrato alcuna evidenza di teratogenicità della associazione. I singoli componenti non hanno mostrato alcun effetto sul parto o sullo sviluppo pre- e post-natale.

    Tossicità materna è stata evidenziata nelle coniglie gravide durante uno studio di teratogenesi (vedere paragrafo 5.3).

    L’uso di Malarone in gravidanza deve essere preso in considerazione solo se il beneficio atteso per la madre superi ogni potenziale rischio per il feto.

    Il componente proguanile di Malarone agisce inibendo la diidrofolato reduttasi del parassita. Non ci sono dati clinici indicativi che un’integrazione di folato diminuisca l’efficacia del farmaco. Per le donne in età fertile che assumono integrazioni di folati per prevenire difetti del tubo neurale nei nascituri, tali integrazioni devono essere continuate durante l’assunzione di Malarone.

    Allattamento

    Le concentrazioni di atovaquone nel latte, in uno studio nel ratto, erano pari al 30% delle concomitanti concentrazioni plasmatiche di atovaquone nella madre. Non è noto se l’atovaquone sia escreto nel latte materno nella specie umana.

    Il proguanile è escreto nel latte materno umano in modeste quantità.

    Malarone non deve essere assunto dalle donne che allattano al seno.

    Effetti Collaterali

    Negli studi clinici di Malarone per il trattamento della malaria, le reazioni avverse più comunemente riportate sono state dolore addominale, cefalea, anoressia, nausea, vomito, diarrea e tosse.

    Negli studi clinici di Malarone per la profilassi della malaria, le reazioni avverse più comunemente riportate sono state cefalea, dolore addominale e diarrea.

    La seguente tabella fornisce un riassunto delle reazioni avverse che sono state segnalate per avere una sospetta (o almeno possibile) correlazione causale con il trattamento con atovaquone proguanile negli studi clinici e nelle segnalazioni spontanee successive alla commercializzazione.

    La seguente convenzione viene utilizzata per la classificazione della frequenza: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

    Sono disponibili dati limitati di sicurezza a lungo termine nei bambini. In particolare, gli effetti a lungo termine di Malarone sulla crescita, pubertà e sviluppo generale non sono stati studiati.

    Classificazione per sistemi e organi Molto comune Comune Non comune Nota²
    Patologie del sistema emolinfopoietico   Anemia, neutropenia¹   Pancitopenia
    Disturbi del sistema immunitario   Reazioni allergiche   Angioedema³, anafilassi (vedere paragrafo 4.4), vasculite³
    Disturbi del metabolismo e della nustrizione   Iponatriemia¹, anoressia Livelli elevati di amilasi¹  
    Disturbi psichiatrici   Sogni anomali, depresisone Ansia Attacco di panico², pianto², allucinazioni², incubi²
    Patologie del sistema nervoso Cefalea Insonnia, vertigini   Convulsioni²
    Patologie cardiache     Palpitazioni Tachicardia²
    Patologie gastrointestinali Nausea¹, vomito, diarrea, dolore addominale   Stomatite Intolleranza gastrica³, ulcerazioni orali³
    Patologie epatobiliari   Livelli elevati degli enzimi epatici¹   Epatite², colestasi³
        Prurito, rash Perdita di capelli, orticaria Sindrome di Stevens-Johnson², eritema multiforme², vescicole², esfoliazione cutanea², reazioni di fotosensibilità
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede si somministrazione   Febbre    
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche   Tosse    

    ¹  Frequenza ricavata dal Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto dell’atovaquone. I pazienti partecipanti agli studi clinici con atovaquone hanno ricevuto dosi più alte e spesso manifestavano già le complicanze della malattia avanzata dell’immuno-deficienza umana (HIV). Questi eventi possono essere stati osservati con bassa frequenza o non rilevati negli studi clinici con atovaquone-proguanile.

    ²  Osservato nelle segnalazioni spontanee successive alla commercializzazione, la cui frequenza è pertanto non nota

    ³  Osservata con proguanile

    Eccipienti

    Nucleo:

    Polossamero 188

    Cellulosa microcristallina

    Idrossipropilcellulosa a basso grado di sostituzione

    Povidone K 30

    Carbossimetilamido sodico (Tipo A)

    Magnesio stearato

    Rivestimento:

    Ipromellosa

    Titanio diossido E171

    Ossido di ferro rosso E172

    Macrogol 400

    Polietilenglicole 8000

    Conservazione

    Questo prodotto medicinale non richiede particolari condizioni di conservazione.