Adulti e adolescenti (a partire da 12 anni di età): una compressa una volta al giorno, in concomitanza o meno con un pasto, per il sollievo dei sintomi associati alla rinite allergica (incluse rinite allergica intermittente e persistente) e all’orticaria (vedere il paragrafo 5.1).
Esiste un’esperienza limitata derivante da studi clinici sull’efficacia di desloratadina negli adolescenti di età compresa tra i 12 e i 17 anni (vedere i paragrafi 4.8 e 5.1).
La rinite allergica intermittente (presenza dei sintomi per meno di 4 giorni nel corso di una settimana o per meno di 4 settimane) deve essere trattata in accordo con la valutazione dell’anamnesi clinica del paziente e il trattamento può essere interrotto dopo la risoluzione dei sintomi e iniziato nuovamente dopo la loro ricomparsa.
Nel caso di rinite allergica persistente (presenza dei sintomi per 4 giorni o più nel corso di una settimana e per più di 4 settimane) si può proporre ai pazienti un trattamento continuativo durante il periodo di esposizione agli allergeni.
L’efficacia e la sicurezza di desloratadina compresse nei bambini di età inferiore ai 12 anni non sono state stabilite.
In caso di grave insufficienza renale, la desloratadina deve essere usata con cautela (vedere il paragrafo 5.2).
Negli studi sugli animali la desloratadina si è dimostrata non teratogena. Non è stata stabilita la sicurezza d’impiego del medicinale durante la gravidanza. Pertanto l’utilizzo di desloratadina durante la gravidanza non è raccomandato.
La desloratadina viene escreta nel latte materno, pertanto l’uso di desloratadina da parte delle donne che allattano non è raccomandato.
Nel corso di studi clinici in cui è stato valutato un determinato range di indicazioni, comprese la rinite allergica e l’orticaria cronica idiopatica, sono stati segnalati effetti indesiderati con la desloratadina, utilizzata alla dose raccomandata di 5 mg al giorno, in un numero di pazienti superiore del 3% rispetto a quelli trattati con placebo. Gli effetti indesiderati segnalati con maggiore frequenza in eccesso rispetto al placebo sono stati affaticamento (1,2%), secchezza delle fauci (0,8%) e cefalea (0,6%). In uno studio clinico condotto su 587 pazienti adolescenti di età compresa tra 12 e 17 anni l’effetto indesiderato più comune è stato la cefalea; questa si è verificata nel 5,9% dei pazienti trattati con desloratadina e nel 6,9% dei pazienti che avevano ricevuto il placebo.
Altri effetti indesiderati segnalati molto raramente durante la commercializzazione sono elencati nella tabella seguente.
Disturbi psichiatrici | Allucinazioni |
Patologie del sistema nervoso | Capogiri, sonnolenza, insonnia, iperattività psicomotoria, convulsioni |
Patologie cardiache | Tachicardia, palpitazioni |
Patologie gastrointestinali | Dolore addominale, nausea, vomito, dispepsia, diarrea |
Patologie epatobiliari | Aumento degli enzimi epatici, aumento della bilirubina, epatite |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Mialgia |
Patologie sistemiche | Reazioni di ipersensibilità (come anafilassi, angioedema, dispnea, prurito, eruzioni cutanee e orticaria) |
Nucleo della compressa
Amido di mais
Cellulosa microcristallina
Ipromellosa
Silice colloidale anidra
Olio vegetale idrogenato (tipo 1)
Rivestimento della compressa
Blu opadry 03B50689 (Ipromellosa E464, biossido di titanio E171, Macrogol 400 E1521, indigotina lacca di alluminio E132)
Questo medicinale non richiede alcuna particolare precauzione di conservazione.