Principio attivo:Ciprofloxacina cloridrato monoidrato
Gruppo terapeutico:Antibatterici chinolonici
Tipo di farmaco:Farmaco generico
Rimborsabilità:H
Ricetta:Osp - uso ospedaliero
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • batteri gram–negativi
  • infezione
  • fibrosi cistica
  • bronchiectasia
  • p
  • polmonite
  • otite media
  • sinusite
  • infezioni delle vie urinarie
  • diarrea
  • otite esterna
  • febbre
  • infezioni broncopolmonari
  • pseudomonas aeruginosa
  • pielonefrite
  • infezioni gravi
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    Posologia

    Posologia

    Il dosaggio è determinato dall’indicazione, dalla gravità e dal sito dell’infezione, dalla sensibilità a ciprofloxacina dell’organismo(i) scatenante(i), dalla funzionalità renale del paziente e, nei bambini e negli adolescenti, dal peso corporeo.

    La durata del trattamento dipende dalla gravità della malattia e dal decorso clinico e batteriologico.

    Dopo l’inizio per via endovenosa, è possibile passare alla somministrazione per via orale con compresse o sospensione, se clinicamente indicato e a discrezione del medico. Il trattamento per via endovenosa deve essere seguito da quello orale il prima possibile.

    Nei casi gravi o se il paziente non è in grado di assumere compresse (per esempio nel caso di pazienti nutriti per via enterale), si raccomanda di iniziare la terapia con ciprofloxacina per via endovenosa fino a quando non sia possibile passare alla somministrazione orale.

    Il trattamento delle infezioni causate da alcuni batteri (per esempio Pseudomonas aeruginosa, Acinetobacter o stafilococchi) può richiedere dosi più elevate di ciprofloxacina e la co–somministrazione di altri agenti antibatterici appropriati.

    Il trattamento di alcune infezioni (per esempio la malattia infiammatoria pelvica, le infezioni intraddominali, le infezioni nei pazienti neutropenici e le infezioni delle ossa e delle articolazioni) può richiedere la co–somministrazione di altri agenti antibatterici appropriati a seconda degli agenti patogeni coinvolti.

    Adulti

    Indicazione Dose giornaliera in mg Durata complessiva del trattamento (compreso il passaggio alla terapia per via orale il più presto possibile)
    Infezioni delle basse vie respiratorie Da 400 mg due volte al giorno a 400 mg tre volte al giorno Da 7 a 14 giorni
    Infezioni del tratto respiratorio superiore Esacerbazione acuta della sinusite cronica Da 400 mg due volte al giorno a 400 mg tre volte al giorno Da 7 a 14 giorni
    Otite media cronica suppurativa Da 400 mg due volte al giorno a 400 mg tre volte al giorno Da 7 a 14 giorni
    Otite esterna maligna 400 mg tre volte al giorno Da 28 giorni fino a 3 mesi
    Infezioni delle vie urinarie (vedere paragrafo 4.4) Pielonefrite complicata e non complicata Da 400 mg due volte al giorno a 400 mg tre volte al giorno Da 7 a 21 giorni; in alcune circostanze (per esempio in caso di ascessi) il trattamento può essere continuato per più di 21 giorni
    Prostatite Da 400 mg due volte al giorno a 400 mg tre volte al giorno 2–4 settimane (acuta)
    Infezioni del tratto genitale Epididimo–orchite e malattie infiammatorie pelviche Da 400 mg due volte al giorno a 400 mg tre volte al giorno Almeno 14 giorni
    Infezioni del tratto gastrointestinale e infezioni intraddominali Diarrea causata da batteri patogeni, incluso Shigella spp., ma diversi da Shigella dysenteriae di tipo 1 e trattamento empirico della diarrea del viaggiatore in forma grave 400 mg due volte al giorno 1 giorno
    Diarrea causata da Shigella dysenteriae di tipo 1 400 mg due volte al giorno 5 giorni
    Diarrea causata da Vibrio cholerae 400 mg due volte al giorno 3 giorni
    Febbre tifoide 400 mg due volte al giorno 7 giorni
    Infezioni intraddominali causate da batteri Gram–negativi Da 400 mg due volte al giorno a 400 mg tre volte al giorno Da 5 a 14 giorni
    Infezioni della pelle e dei tessuti molli Da 400 mg due volte al giorno a 400 mg tre volte al giorno Da 7 a 14 giorni
    Infezioni delle ossa e delle articolazioni Da 400 mg due volte al giorno a 400 mg tre volte al giorno Massimo 3 mesi
    Pazienti neutropenici con febbre che si sospetta sia dovuta ad infezione batterica. Ciprofloxacina deve essere co–somministrata con uno o più agenti antibatterici appropriati in conformità alle linee guida ufficiali Da 400 mg due volte al giorno a 400 mg tre volte al giorno La terapia deve essere continuata per l’intero decorso della neutropenia
    Inalazione di antrace profilassi post–esposizione e trattamento curativo per le persone che necessitano di trattamento parenterale. La somministrazione deve iniziare il più presto possibile dopo la sospetta o accertata esposizione. 400 mg due volte al giorno 60 giorni dalla conferma dell’esposizione al Bacillus anthracis

    Popolazione pediatrica

    Indicazione Dose giornaliera in mg Durata complessiva del trattamento (compreso il passaggio alla terapia orale non appena possibile)
    Fibrosi cistica 10 mg/kg di peso corporeo tre volte al giorno con un massimo di 400 mg per dose Da 10 a 14 giorni
    Infezioni complicate delle vie urinarie e pielonefrite Da 6 mg/kg di peso corporeo tre volte al giorno a 10 mg/kg di peso corporeo tre volte al giorno, con un massimo di 400 mg per dose Da 10 a 21 giorni
    Inalazione di antrace trattamento curativo post–esposizione per le persone che necessitano di trattamento parenterale. La somministrazione deve iniziare il più presto possibile dopo la sospetta o accertata esposizione Da 10 mg/kg di peso corporeo due volte al giorno a 15 mg/kg di peso corporeo due volte al giorno con un massimo di 400 mg per dose 60 giorni dalla conferma dell’esposizione al Bacillus anthracis
    Altre gravi infezioni 10 mg/kg di peso corporeo tre volte al giorno con un massimo di 400 mg per dose In funzione del tipo di infezione

    Pazienti anziani

    I pazienti anziani devono ricevere una dose stabilita sulla base della gravità dell’infezione e della clearance della creatinina.

    Pazienti con compromissione renale ed epatica

    Dosi iniziali e di mantenimento raccomandate per i pazienti con compromissione della funzionalità renale:

    Clearance della creatinina [ml/min/1,73 m²] Creatinina sierica [mcmol/L] Dose per via endovenosa [mg]
    >60 <124 Vedere dosaggio abituale
    30–60 124–168 200–400 mg ogni 12 ore
    <30 >169 200–400 mg ogni 24 ore
    Pazienti in emodialisi >169 200–400 mg ogni 24 ore (dopo la dialisi)
    Pazienti in dialisi peritoneale >169 200–400 mg ogni 24 ore

    Nei pazienti con compromissione della funzionalità epatica non sono necessari aggiustamenti posologici.

    La posologia nei bambini con compromissione della funzionalità renale e/o epatica non è stata studiata.

    Modo di somministrazione

    Ciprofloxacina Sandoz GmbH deve essere controllata visivamente prima dell’uso. Non deve essere utilizzata in presenza di torbidità.

    Ciprofloxacina Sandoz GmbH deve essere somministrata per infusione endovenosa. Per i bambini, la durata dell’infusione è di 60 minuti.

    Nei pazienti adulti il tempo di infusione è di 60 minuti per 400 mg di ciprofloxacina e di 30 minuti per 200 mg di ciprofloxacina. Un’infusione lenta in una vena di grandi dimensioni riduce al minimo il disagio per il paziente e minimizza il rischio di irritazione venosa.

    La soluzione per l’infusione può essere infusa direttamente o dopo la miscelazione con altre soluzioni per infusione compatibili (vedere il paragrafo 6.6).

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo
  • chinoloni
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    Interazioni
  • altri medicinali
  • ciprofloxacina
  • noti
  • fluorochinoloni
  • antiaritmici
  • antidepressivi triciclici
  • macrolidi
  • antipsicotici
  • probenecid
  • ipotensivo
  • sedativo
  • metotressato
  • teofillina
  • vita
  • stati segnalati
  • fenitoina
  • ciclosporina
  • vitamina
  • anticoagulante
  • dopo
  • warfarin
  • fenprocumone
  • fluvoxamina
  • interazione
  • lidocaina
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    Avvertenze

    Infezioni gravi e infezioni miste con patogeni Gram–positivi e anaerobici

    La monoterapia con ciprofloxacina non è adatta al trattamento delle infezioni gravi e delle infezioni che potrebbero essere causate da patogeni Gram–positivi o anaerobici. In caso di tali infezioni ciprofloxacina deve essere somministrata insieme ad altri agenti antibatterici appropriati.

    Infezioni da streptococco (compreso Streptococcus pneumoniae)

    Ciprofloxacina non è raccomandata per il trattamento delle infezioni da streptococco a causa della sua scarsa efficacia.

    Infezioni del tratto genitale

    L’epididimo–orchite e le malattie infiammatorie pelviche possono essere causate da Neisseria gonorrhoeae isolata resistente ai fluorochinoloni.

    Per le epididimo–orchiti e la malattia infiammatoria pelvica la Ciprofloxacina deve essere somministrata solo in associazione a un altro agente antibatterico appropriato (per esempio una cefalosporina) a meno che non sia possibile escludere la presenza di Neisseria gonorrhoeae ciprofloxacina–resistente. Se dopo 3 giorni di trattamento non si raggiunge un miglioramento clinico, la terapia deve essere rivalutata.

    Infezioni del tratto urinario

    La resistenza dell’Escherichia coli – il più comune patogeno coinvolto nelle infezioni del tratto urinario – varia in tutta l’Unione europea. I medici prescrittori sono invitati a prendere in considerazione la prevalenza di resistenze locali dell’Escherichia coli ai fluorochinoloni.

    Infezioni intraddominali

    I dati sull’efficacia di ciprofloxacina nel trattamento delle infezioni intraddominali post–chirurgiche sono limitati.

    Diarrea del viaggiatore

    La scelta di ciprofloxacina deve tener conto delle informazioni sulla resistenza a ciprofloxacina degli agenti patogeni coinvolti nei Paesi visitati.

    Infezioni delle ossa e delle articolazioni

    Ciprofloxacina deve essere usata in combinazione con altri agenti antimicrobici in funzione dei risultati forniti dalla documentazione microbiologica.

    Inalazione di antrace

    L’uso nell’uomo si basa su dati di sensibilità in vitro e su dati sperimentali sugli animali insieme a limitati dati sull’uomo. I medici curanti devono fare riferimento alla documentazione nazionale e/o internazionale accettata relativa al trattamento delle infezioni da antrace.

    Popolazione pediatrica

    L’uso di ciprofloxacina nei bambini e negli adolescenti deve seguire le linee guida ufficiali disponibili. Il trattamento con ciprofloxacina deve essere iniziato solo da medici esperti nel trattamento della fibrosi cistica e/o delle infezioni gravi nei bambini e negli adolescenti.

    Ciprofloxacina ha dimostrato di causare artropatia nelle articolazioni portanti degli animali immaturi. I dati sulla sicurezza di uno studio randomizzato in doppio cieco sull’uso di ciprofloxacina nei bambini (ciprofloxacina: n=335, età media=6,3 anni; comparatori: n=349, età media=6,2 anni, range di età=1–17 anni) hanno rivelato un’incidenza di artropatia che si sospetta farmaco–correlata (desunta dai segni e dai sintomi clinici correlati alle articolazioni) entro il giorno +42 nel 7,2% e nel 4,6%. L’incidenza di artropatia farmaco–correlata dopo un follow–up di un anno è stata rispettivamente del 9,0% e del 5,7%. L’aumento nel corso del tempo dei casi di artropatia che si sospetta farmaco–correlata non è stato statisticamente significativo tra i gruppi. Il trattamento deve essere iniziato solo dopo un’attenta valutazione del rapporto rischi/benefici, a causa di possibili eventi avversi a carico delle articolazioni e/o dei tessuti circostanti.

    Infezioni broncopolmonari nella fibrosi cistica

    Gli studi clinici hanno incluso bambini e adolescenti di età compresa tra 5–17 anni. Nel trattamento dei bambini tra 1 e 5 anni di età è disponibile un’esperienza più limitata.

    Infezioni complicate delle vie urinarie e pielonefrite

    Il trattamento con ciprofloxacina delle infezioni del tratto urinario deve essere considerato quando altri trattamenti non possono essere utilizzati, e deve essere basato sui risultati della documentazione microbiologica. Gli studi clinici hanno incluso bambini e adolescenti di età compresa tra 1–17 anni.

    Altre gravi infezioni specifiche

    Altre infezioni gravi devono essere trattate in conformità alle linee guida ufficiali, o dopo un’attenta valutazione del rapporto rischi/benefici quando non possono essere utilizzati altri trattamenti, o dopo il fallimento alla terapia convenzionale e quando la documentazione microbiologica può giustificare l’uso di ciprofloxacina.

    L’uso di ciprofloxacina per specifiche infezioni gravi diverse da quelle sopra menzionate non è stato valutato negli studi clinici e l’esperienza clinica è limitata. Di conseguenza, si consiglia cautela nel trattare pazienti affetti da queste infezioni.

    Ipersensibilità

    In seguito alla somministrazione di una singola dose possono verificarsi ipersensibilità e reazioni allergiche, incluse reazioni anafilattiche e anafilattoidi, che possono essere pericolose per la vita (vedere il paragrafo 4.8). Se si verificano tali reazioni, ciprofloxacina deve essere interrotta ed è necessario istituire un trattamento medico adeguato.

    Sistema muscoloscheletrico

    In genere ciprofloxacina non deve essere somministrata a pazienti con un’anamnesi di malattie/disturbi dei tendini correlati al trattamento con chinoloni. Tuttavia, in casi molto rari, dopo aver analizzato la documentazione microbiologica dell’agente patogeno e valutato il rapporto rischi/benefici, ciprofloxacina può essere prescritta a questi pazienti per il trattamento di alcune infezioni gravi, in particolare nel caso di fallimento della terapia standard o di resistenza batterica, quando i dati microbiologici possano giustificare l’uso di ciprofloxacina. Con ciprofloxacina possono verificarsi tendiniti e rotture dei tendini (specialmente del tendine di Achille), talvolta bilaterali, anche entro le prime 48 ore di trattamento. L’infiammazione e la rottura del tendine possono avvenire perfino diversi mesi dopo la sospensione della terapia con ciprofloxacina. Il rischio di tendinopatia può aumentare nei pazienti anziani o nei pazienti trattati contemporaneamente con corticosteroidi (vedere il paragrafo 4.8). In presenza di qualsiasi segno di tendinite (per esempio gonfiore doloroso, infiammazione) il trattamento con ciprofloxacina deve essere interrotto. Si raccomanda di mantenere l’arto interessato a riposo.

    Ciprofloxacina deve essere usata con cautela nei pazienti con miastenia grave perchè i sintomi si possono aggravare (vedere il paragrafo 4.8).

    Fotosensibilità

    Ciprofloxacina ha dimostrato di provocare reazioni di fotosensibilità. I pazienti che assumono ciprofloxacina devono essere avvertiti affinché evitino l’esposizione diretta e prolungata alla luce solare o ai raggi UV durante il trattamento (vedere il paragrafo 4.8).

    Sistema Nervoso Centrale

    Come altri chinoloni ciprofloxacina è nota per scatenare convulsioni o per abbassare la soglia convulsiva. Sono stati segnalati casi di stato epilettico. Ciprofloxacina deve essere usata con cautela nei pazienti con disturbi del sistema nervoso centrale che possono essere predisposti a convulsioni. Se si verificano crisi convulsive ciprofloxacina deve essere interrotta (vedere il paragrafo 4.8). Possono verificarsi reazioni psichiatriche anche dopo la prima somministrazione di ciprofloxacina. In rari casi, depressione o psicosi possono degenerare in ideazioni/pensieri suicidi e culminare in tentativi di suicidio o in suicidio. In questi casi ciprofloxacina deve essere interrotta.

    Nei pazienti trattati con ciprofloxacina sono stati riportati casi di polineuropatia (sulla base di sintomi neurologici come dolore, bruciore, disturbi sensoriali o debolezza muscolare, da soli o in combinazione). Ciprofloxacina deve essere interrotta nei pazienti con sintomi di neuropatia, compresi dolore, bruciore, formicolio, intorpidimento e/o debolezza al fine di prevenire lo sviluppo di una condizione irreversibile (vedere il paragrafo 4.8).

    Disturbi cardiaci

    Deve essere esercitata cautela quando si usano i fluorochinoloni, compresa ciprofloxacina, nei pazienti con fattori di rischio noti per il prolungamento dell’intervallo QT, quali:

    • sindrome congenita del QT lungo

    • uso concomitante di farmaci noti per prolungare l’intervallo QT (per esempio antiaritmici di classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi, antipsicotici)

    • squilibrio elettrolitico non corretto (per esempio ipokaliemia, ipomagnesemia)

    • malattia cardiaca (per esempio insufficienza cardiaca, infarto del miocardio, bradicardia)

    I pazienti anziani e le donne possono essere più sensibili ai medicinali che prolungano il QTc. Pertanto, in queste popolazioni, si deve usare cautela quando si usano fluorochinoloni, tra cui la ciprofloxacina (Vedere i paragrafi 4.2 "Pazienti anziani", 4.5, 4.8 e 4.9).

    Ipoglicemia

    Come con gli altri chinoloni, l’ipoglicemia è stata riportata più spesso nei pazienti diabetici, prevalentemente nella popolazione anziana. In tutti i pazienti diabetici viene raccomandato un attento monitoraggio del glucosio nel sangue (vedere paragrafo 4.8).

    Sistema gastrointestinale

    L’insorgenza di diarrea grave e persistente durante o dopo il trattamento (anche diverse settimane dopo il termine) può indicare una colite associata agli antibiotici (pericolosa per la vita e potenzialmente fatale), che richiede un trattamento immediato (vedere il paragrafo 4.8). In tali casi, ciprofloxacina deve essere immediatamente interrotta e deve essere iniziata una terapia appropriata. I farmaci anti–peristaltici sono controindicati in questa situazione.

    Sistema renale e urinario

    È stata riportata cristalluria correlata all’uso di ciprofloxacina (vedere il paragrafo 4.8). I pazienti che ricevono ciprofloxacina devono essere ben idratati e deve essere evitata un’eccessiva alcalinità delle urine.

    Compromissione della funzionalità renale

    Poiché ciprofloxacina viene in gran parte escreta in forma immodificata per via renale nei pazienti con funzionalità renale compromessa è necessario l’aggiustamento del dosaggio come descritto nel paragrafo 4.2 per evitare un aumento delle reazioni avverse ai farmaci causato dall’accumulo di ciprofloxacina.

    Sistema epatobiliare

    Con ciprofloxacina sono stati riportati casi di necrosi epatica e di insufficienza epatica potenzialmente fatale (vedere il paragrafo 4.8). In caso di eventuali segni e sintomi di malattia epatica (come anoressia, ittero, urine scure, prurito o tenerezza addominale), il trattamento deve essere interrotto.

    Patologie della vista

    Se la vista diventa compromessa o si verificano qualsiasi effetto sugli occhi, si deve consultare immediatamente un medico oculista (vedere paragrafi 4.7 e 4.8).

    Deficit di glucosio–6–fosfato deidrogenasi

    Nei pazienti con deficit di glucosio–6–fosfato deidrogenasi che ricevevano ciprofloxacina sono state riportate reazioni emolitiche. In questi pazienti ciprofloxacina deve essere evitata, a meno che i potenziali benefici non siano considerati superiori ai possibili rischi. In questo caso deve essere monitorata la potenziale insorgenza di emolisi.

    Resistenza

    Durante o dopo un corso di trattamento con ciprofloxacina i batteri che dimostrano resistenza a ciprofloxacina possono essere isolati, con o senza una superinfezione clinicamente apparente. Nel caso di un prolungamento del trattamento e durante il trattamento delle infezioni nosocomiali e/o delle infezioni causate dalle specie Staphylococcus e Pseudomonas può sussistere un particolare rischio di selezionare batteri resistenti a ciprofloxacina.

    Citocromo P450

    Ciprofloxacina inibisce il CYP1A2 e può quindi causare un aumento della concentrazione sierica delle sostanze somministrate in concomitanza e metabolizzate da questo enzima (per esempio teofillina, clozapina, olanzapina, ropinirolo, tizanidina, duloxetina). La somministrazione concomitante di ciprofloxacina e tizanidina è controindicata. I pazienti che assumono queste sostanze in concomitanza con ciprofloxacina devono pertanto essere monitorati attentamente per segni clinici di sovradosaggio e può essere necessaria la determinazione delle concentrazioni sieriche (per esempio di teofillina – vedere il paragrafo 4.5).

    Metotressato

    L’uso concomitante di ciprofloxacina con metotressato non è raccomandato (vedere il paragrafo 4.5).

    Interazione con i test

    L’attività in vitro di ciprofloxacina contro il Mycobacterium tuberculosis può dare falsi risultati negativi nei test batteriologici sui campioni forniti da pazienti in trattamento con ciprofloxacina.

    Reazione nel sito di iniezione

    In seguito alla somministrazione endovenosa di ciprofloxacina sono state segnalate reazioni nella sede di iniezione. Queste reazioni sono più frequenti se il tempo di infusione è di 30 minuti o meno. Possono apparire come reazioni cutanee locali, che si risolvono rapidamente al termine dell’infusione. La successiva somministrazione endovenosa non è controindicata a meno che le reazioni non si ripetano o peggiorino.

    Livelli di NaCl

    Nei pazienti per i quali l’assunzione di sodio è di interesse medico (pazienti con insufficienza cardiaca congestizia, insufficienza renale, sindrome nefrotica ecc) deve essere preso in considerazione un possibile ulteriore aumento dei livelli di sodio (per il contenuto di sodio vedere il paragrafo 2).

    Gravidanza

    Gravidanza

    I dati disponibili sulla somministrazione di ciprofloxacina alle donne in gravidanza non indicano alcuna malformazione o tossicità feto/neonatale. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi indiretti o diretti per quanto riguarda la tossicità riproduttiva. Negli animali giovani e prenatali esposti ai chinoloni sono stati osservati effetti sulla cartilagine immatura; non si può pertanto escludere che il farmaco possa provocare danni alla cartilagine articolare anche nell’organismo umano immaturo/feto (vedere il paragrafo 5.3). Come misura precauzionale è preferibile evitare l’uso di ciprofloxacina durante la gravidanza.

    Allattamento

    Ciprofloxacina viene escreta nel latte materno. A causa del potenziale rischio di danni articolari, ciprofloxacina non deve essere utilizzata durante l’allattamento al seno.

    Effetti Collaterali

    Le reazioni avverse più comunemente riportate sono nausea, diarrea, vomito, aumento transitorio delle transaminasi, rash e reazioni nel sito di iniezione e di infusione.

    Di seguito sono elencate le reazioni avverse a ciprofloxacina (orale, endovenosa e terapia sequenziale) identificate nel corso di studi clinici e durante la sorveglianza post–marketing e suddivise per categorie di frequenza. L’analisi della frequenza prende in considerazione i dati relativi alla somministrazione di ciprofloxacina sia per via orale sia per via endovenosa.

    Classificazione per sistemi e organi Comune ≥1/100, <1/10 Non comune ≥1/1000, <1/100 Raro ≥1/10.000, <1/1000 Molto raro <1/10.000 Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
    Infezioni e infestazioni   Superinfezioni micotiche Colite associata agli antibiotici (molto raramente con possibile esito fatale – vedere il paragrafo 4.4)    
    Patologie del sistema emolinfopoietico   Eosinofilia Leucopenia, anemia, neutropenia, leucocitosi, trombocitopenia, trombocitemia Anemia emolitica, agranulocitosi, pancitopenia (potenzialmente fatale), depressione del midollo osseo (potenzialmente fatale)  
    Disturbi del sistema immunitario     Reazioni allergiche, edema allergico /angioedema Reazione anafilattica, shock anafilattico (potenzialmente fatale – vedere il paragrafo 4.4), reazione simile alla malattia da siero  
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione   Diminuzione dell’appetito Iperglicemia, ipoglicemia (vedere paragrafo 4.4)    
    Disturbi psichiatrici   Iperattività psicomotoria /agitazione Confusione e disorientamento, reazione d’ansia, sogni anomali, depressione (potenzialmente culminante in ideazioni/pensieri suicidi e in tentativi di suicidio o in suicidio – vedere il paragrafo 4.4), allucinazioni Reazioni psicotiche (potenzialmente culminanti in ideazioni/pensieri suicidi e in tentativi di suicidio o in suicidio – vedere il paragrafo 4.4)  
    Patologie del sistema nervoso   Mal di testa, capogiri, disturbi del sonno, disturbi del gusto Parestesia e disestesia, ipoestesia, tremore, convulsioni (incluso lo stato epilettico – vedere il paragrafo 4.4), vertigini Emicrania, disturbi della coordinazione, disturbi dell’andatura, disturbi del nervo olfattivo, ipertensione intracranica e pseudotumor cerebri Neuropatia periferica e polineuropatia (vedere il paragrafo 4.4)
    Patologie dell’occhio     Disturbi visivi (per esempio diplopia) Alterazione della percezione dei colori Transitoria perdita della vista
    Patologie dell’orecchio e del labirinto     Tinnito, perdita dell’udito /compromissione dell’udito    
    Patologie cardiache     Tachicardia   Aritmia ventricolare e torsioni di punta (segnalate principalmente nei pazienti con fattori di rischio per prolungamento dell’intervallo QT), prolungamento dell’intervallo QT elettrocardiografico (vedere i paragrafi 4.4 e 4.9)
    Patologie vascolari     Vasodilatazione, ipotensione, sincope Vasculite  
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche     Dispnea (compresa la condizione asmatica)    
    Patologie gastrointestinali Nausea, diarrea Vomito, dolori gastrointestinali e addominali, dispepsia, flatulenza   Pancreatite  
    Patologie epatobiliari   Aumento delle transaminasi, aumento della bilirubina Compromissione della funzionalità epatica, ittero colestatico, epatite Necrosi del fegato (che molto raramente può degenerare in insufficienza epatica potenzialmente fatale – vedere il paragrafo 4.4)  
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo   Eruzione cutanea, prurito, orticaria Reazioni di fotosensibilità (vedere il paragrafo 4.4) Petecchie, eritema multiforme, eritema nodoso, sindrome di Stevens–Johnson (potenzialmente fatale), necrolisi epidermica tossica (potenzialmente fatale) Pustolosi esantematosa generalizzata acuta (AGEP)
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo   Dolore muscoloscheletrico (per esempio dolore alle estremità, dolore alla schiena, dolore al petto), artralgia Mialgia, artrite, aumento del tono muscolare e crampi Debolezza Muscolare, tendinite, rottura del tendine (in prevalenza del tendine d’Achille • vedere il paragrafo 4.4), esacerbazione dei sintomi di miastenia gravis (vedere il paragrafo 4.4)  
    Patologie renali e urinarie   Compromissione della funzionalità renale Insufficienza renale, ematuria, cristalluria (vedere il paragrafo 4.4), nefrite tubulo–interstiziale    
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Reazioni nel sito di iniezione e di infusione (solo per la somministrazione endovenosa) Astenia, febbre Edema, sudorazione (iperidrosi)    
    Esami diagnostici   Aumento della fosfatasi alcalina plasmatica Aumento delle amilasi   Aumento dell’International Normalised Ratio (nei pazienti trattati con antagonisti della vitamina K)

    I seguenti effetti indesiderati appartengono a una categoria di frequenza superiore nei sottogruppi di pazienti in trattamento per via endovenosa o sequenziale (dalla via endovenosa a quella orale)

    Comune Vomito, aumento transitorio delle transaminasi, rash
    Non comune Trombocitopenia, trombocitemia, confusione e disorientamento, allucinazioni, parestesia e disestesia, convulsioni, vertigini, disturbi della vista, perdita dell’udito, tachicardia, vasodilatazione, ipotensione, compromissione transitoria della funzionalità epatica, ittero colestatico, insufficienza renale, edema
    Raro Pancitopenia, depressione midollare, shock anafilattico, reazioni psicotiche, emicrania, disturbi del nervo olfattivo, compromissione dell’udito, vasculite, pancreatite, necrosi epatica, petecchie, rottura del tendine

    Popolazione pediatrica

    L’incidenza di artropatia, menzionata sopra, si riferisce ai dati raccolti durante studi condotti sugli adulti. Nei bambini è stato segnalato che l’artropatia si verifica comunemente (vedere il paragrafo 4.4).

    Segnalazione delle reazioni avverse sospette

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l’Agenzia Italiana del Farmaco, Sito web: http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

    Eccipienti

    Acido lattico

    Cloruro di sodio

    Soluzione di idrossido di sodio (40%) per l’aggiustamento del pH

    Acido cloridrico (25%) per l’aggiustamento del pH

    Acqua per preparazioni iniettabili

    Conservazione

    Conservare le fiale nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.

    Non conservare in frigo o in freezer.

    Per le condizioni di conservazione della soluzione non diluita, vedere il paragrafo 6.3.