Posologia
Il corso normale della terapia è di sette giorni (può variare da cinque a dieci giorni).
Tabella 1. Adulti e bambini (≥ 40 kg)
Indicazione | Dosaggio |
Tonsillite e faringite acute, sinusite batterica acuta | 250 mg due volte al giorno |
Otite media acuta | 500 mg due volte al giorno |
Riacutizzazioni acute di bronchite cronica | 500 mg due volte al giorno |
Cistite | 250 mg due volte al giorno |
Pielonefrite | 250 mg due volte al giorno |
Infezioni non complicate della cute e dei tessuti molli | 250 mg due volte al giorno |
Malattia di Lyme | 500 mg due volte al giorno per 14 giorni (intervallo da 10 a 21 giorni) |
Tabella 2. Bambini (< 40 kg)
Indicazione | Dosaggio |
Tonsillite e faringite acute, sinusite batterica acuta | 10 mg/kg due volte al giorno fino ad un massimo di 125 mg due volte al giorno |
Bambini di due anni di età o più grandi con otite media o, dove appropriato, con infezioni più gravi | 15 mg/kg due volte al giorno fino ad un massimo di 250 mg due volte al giorno |
Cistite | 15 mg/kg due volte al giorno fino ad un massimo di 250 mg due volte al giorno |
Pielonefrite | 15 mg/kg due volte al giorno fino ad un massimo di 250 mg due volte al giorno per 10 a 14 giorni |
Infezioni non complicate della cute e dei tessuti molli | 15 mg/kg due volte al giorno fino ad un massimo di 250 mg due volte al giorno |
Malattia di Lyme | 15 mg/kg due volte al giorno fino ad un massimo di 250 mg due volte al giorno per 14 giorni (da 10 a 21 giorni) |
Non vi è esperienza sull’impiego di Zoref nei bambini di età inferiore ai 3 mesi.
Acetossietilcefuroxima compresse e acetossietilcefuroxima granulato per sospensione orale non sono bioequivalenti e non sono sostituibili sulla base del milligrammo per milligrammo (vedere paragrafo 5.2).
125 mg/5 ml, 250 mg/5 ml granulato per sospensione orale
Nei neonati (dall’età di 3 mesi) e nei bambini con una massa corporea inferiore a 40 kg, può essere preferibile aggiustare la dose in base al peso o all’età. La dose nei neonati e nei bambini dai 3 mesi ai 18 anni è di 10 mg/kg due volte al giorno per la maggior parte delle infezioni, fino ad un massimo di 250 mg al giorno. Nell’otite media o nelle infezioni più gravi la dose raccomandata è di 15 mg/kg due volte al giorno fino ad un massimo di 500 mg al giorno.
Le seguenti due tabelle, divise per gruppi di età, servono come linea guida per una somministrazione semplificata ad esempi misurini (5 ml) se si impiegano la sospensione multi–dose da 125 mg/5 ml o da 250 mg/5 ml e le bustine a dose singola da 125 mg o 250 mg.
Tabella 3. Dosaggio 10 mg/kg per la maggior parte delle infezioni
Età | Dose (mg) due volte al giorno | Volume per dose (ml) | N. di bustine per dose | ||
125 mg | 250 mg | 125 mg | 250 mg | ||
da 3 a 6 mesi | da 40 a 60 | 2,5 | – | – | – |
da 6 mesi a 2 anni | da 60 a 120 | da 2,5 a 5 | – | – | – |
da 2 a 18 anni | 125 | 5 | 2,5 | 1 | – |
Tabella 4. Dosaggio 15 mg/kg per l’otite media e le infezioni più gravi
Età | Dose (mg) due volte al giorno | Volume per dose (ml) | N. di bustine per dose | ||
125 mg | 250 mg | 125 mg | 250 mg | ||
da 3 a 6 mesi | da 60 a 90 | 2,5 | – | – | – |
da 6 mesi a 2 anni | da 90 a 180 | da 5 a 7,5 | 2,5 | 1 (125 mg) | – |
da 2 a 18 anni | da 180 a 250 | da 7,5 a 10 | da 2,5 a 5 | 2 (250 mg) | 1 (250 mg) |
Insufficienza renale
La sicurezza e l’efficacia di acetossietilcefuroxima nei pazienti con insufficienza renale non è stata stabilita. La cefuroxima è eliminata principalmente per via renale. Nei pazienti con marcata compromissione della funzionalità renale si raccomanda che la dose di cefuroxima venga ridotta per compensare la sua escrezione più lenta. La cefuroxima è efficacemente rimossa dalla dialisi.
Tabella 5. Dosi di Zoref raccomandate nell’insufficienza renale
Clearance della creatinin | T½ (ore) | Dosaggio raccomandato |
≥30 ml/min/1,73 m² | 1,4–2,4 | Non è necessario alcun aggiustamento della dose (dose standard da 125 mg a 500 mg somministrata due volte al giorno) |
10–29 ml/min/1,73 m² | 4,6 | Dose standard individuale somministrata ogni 24 ore |
<10 ml/min/1,73 m² | 16,8 | Dose standard individuale somministrata ogni 48 ore |
Pazienti in emodialisi | 2–4 | Un’ulteriore dose standard individuale deve essere somministrata alla fine di ogni dialisi |
Insufficienza epatica
Non ci sono dati disponibili per i pazienti con insufficienza epatica. Dal momento che la cefuroxima è eliminata principalmente dai reni, ci si attende che la presenza di disfunzione epatica non abbia alcun effetto sulla farmacocinetica della cefuroxima.
Modo di somministrazione
250 mg, 500 mg compresse rivestite con film
Uso orale
Per un assorbimento ottimale, le compresse di Zoref devono essere assunte dopo i pasti.
Le compresse di Zoref non devono essere schiacciate e pertanto non sono adatte per il trattamento di pazienti che non possono deglutire le compresse. Nei bambini può essere utilizzato Zoref sospensione orale.
125 mg/5 ml, 250 mg/5 ml granulato per sospensione orale
Uso orale
Per un assorbimento ottimale, acetossietilcefuroxima sospensione deve essere assunta con il cibo.
Per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.
Reazioni di ipersensibilità
Particolare attenzione è indicata in pazienti che hanno manifestato una reazione allergica alle penicilline o ad altri antibiotici beta–lattamici, perché esiste il rischio di sensibilità crociata. Come con tutti gli altri antibiotici beta–lattamici, sono state riportate reazioni di ipersensibilità gravi e talvolta fatali. In caso di gravi reazioni di ipersensibilità, il trattamento con cefuroxima deve essere sospeso immediatamente e devono essere intraprese adeguate misure d’emergenza.
Prima di iniziare il trattamento, deve essere accertato se il paziente abbia un’anamnesi di gravi reazioni di ipersensibilità alla cefuroxima, ad altre cefalosporine o a qualsiasi altro tipo di antibiotico beta–lattamico. Si deve porre cautela se la cefuroxima viene somministrata a pazienti con un’anamnesi di ipersensibilità non grave ad altri antibiotici beta–lattamici.
Reazione di Jarisch–Herxheimer
La reazione di Jarisch–Herxheimer è stata riportata a seguito del trattamento della malattia di Lyme con acetossietilcefuroxima. Ciò deriva direttamente dall’attività battericida dell’acetossietilcefuroxima sui batteri che causano la malattia di Lyme, la spirocheta Borrelia burgdorferi. I pazienti devono essere rassicurati sul fatto che questa è una conseguenza comune e di solito autolimitante del trattamento antibiotico della malattia di Lyme (vedere paragrafo 4.8).
Sovra crescita di microrganismi sensibili
Come con altri antibiotici, l’impiego di acetossietilcefuroxima può provocare la sovra crescita della Candida. L’uso prolungato può comportare la sovra crescita di altri microrganismi non sensibili (ad esempio, enterococchi e Clostridium difficile), che può richiedere l’interruzione del trattamento (vedere paragrafo 4.8).
La colite pseudomembranosa associata agli antibiotici è stata riportata con quasi tutti gli antibiotici, compresa la cefuroxima e può variare in gravità da lieve a pericolosa per la vita. Tale diagnosi deve essere considerata nei pazienti con diarrea durante o successivamente alla somministrazione di cefuroxima (vedere paragrafo 4.8). La sospensione della terapia con cefuroxima e la somministrazione di un trattamento specifico per il Clostridium difficile devono essere presi in considerazione. Non devono essere somministrati medicinali che inibiscono la peristalsi (vedere paragrafo 4.8).
Interferenza con i test diagnostici
Lo sviluppo di un test positivo di Coombs associato con l’uso di cefuroxima può interferire con i test di compatibilità del sangue (vedere paragrafo 4.8).
Poiché si può verificare un risultato falso negativo nel test ferricianuro, si raccomanda di usare sia il metodo della glucosio ossidasi o della esochinasi per determinare i livelli di glucosio nel sangue/plasma nei pazienti trattati con acetossietilcefuroxima.
Informazioni importanti sugli eccipienti
250 mg, 500 mg compresse rivestite con film
Zoref compresse contiene parabeni che possono causare reazioni allergiche (che possono insorgere con ritardo).
125 mg/5 ml, 250 mg/5 ml granulato per sospensione orale
Il contenuto di saccarosio della sospensione orale di acetossietilcefuroxima e del granulato deve essere preso in considerazione nel trattamento di pazienti diabetici e devono essere forniti consigli appropriati.
125 mg/5 ml granulato per sospensione orale
Contiene 3 g di saccarosio ogni dose da 5 ml
250 mg/5ml granulato per sospensione orale
Contiene 2,3 g di saccarosio ogni dose da 5 ml
L’acetossietilcefuroxima sospensione contiene aspartame, che è una fonte di fenilalanina e pertanto deve essere usata con cautela nei pazienti con fenilchetonuria.
Gravidanza
Vi sono dati limitati sull’uso della cefuroxima nelle donne in stato di gravidanza. Studi negli animali non hanno mostrato alcun effetto dannoso sulla gravidanza, lo sviluppo embrionale o fetale, il parto o lo sviluppo post natale. Zoref deve essere prescritto alle donne in stato di gravidanza solo se il beneficio supera il rischio.
Allattamento
La cefuroxima è escreta nel latte materno in piccole quantità. Gli effetti indesiderati alle dosi terapeutiche non sono attesi, anche se non si può escludere un rischio di diarrea e infezioni fungine delle mucose.
L’allattamento al seno potrebbe dover essere interrotto a causa di questi effetti. La possibilità di sensibilizzazione deve essere presa in considerazione. La cefuroxima deve essere utilizzata durante l’allattamento solo dopo valutazione del rischio/beneficio da parte del medico curante.
Fertilità
Non vi sono dati disponibili sugli effetti dell’acetossietilcefuroxima sulla fertilità nell’uomo. Studi sulla riproduzione negli animali non hanno mostrato alcun effetto sulla fertilità.
Le reazioni avverse più comuni sono sovracrescita di Candida, eosinofilia, cefalea, capogiri, disturbi gastrointestinali e innalzamento transitorio degli enzimi epatici.
Le categorie di frequenza assegnate alle reazioni avverse di seguito sono delle stime, dal momento che per la maggior parte delle reazioni i dati idonei (per esempio dagli studi controllati con placebo) per calcolare l’incidenza non sono disponibili. Inoltre l’incidenza delle reazioni avverse associate con l’acetossietilcefuroxima può variare a seconda dell’indicazione.
Dati provenienti da ampi studi clinici sono stati utilizzati per determinare la frequenza degli effetti indesiderati da molto comuni a rari. Le frequenze assegnate a tutti gli altri effetti indesiderati (ad esempio quelli che si verificano a < 1/10.000) sono state determinate soprattutto utilizzando i dati post–marketing e si riferiscono alla frequenza di segnalazione piuttosto che alla frequenza reale. I dati provenienti dagli studi controllati con placebo non sono disponibili. Nei casi in cui le incidenze sono state calcolate dai dati provenienti dagli studi clinici, queste si basavano sui dati (giudicati dallo sperimentatore) correlati al farmaco. All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Le reazioni avverse correlate al trattamento, di tutti i gradi, sono elencate di seguito secondo la classificazione MedRA per sistemi e organi, per frequenza e livello di gravità. La seguente convenzione è stata usata per la classificazione della frequenza: molto comune ≥ 1/10; comune ≥ 1/100 a < 1/10; non comune ≥ 1/1.000 a < 1/100; raro ≥ 1/10.000 a < 1/1.000; molto raro < 1/10.000 e non nota (non può essere stimata dai dati disponibili).
Classificazione per sistemi e organi | Comune | Non comune | Non nota |
Infezioni ed infestazioni | sovracrescita di Candida | sovracrescita di Clostridium difficile | |
Patologie del sistema emolinfopoietico | eosinofilia | positività al test di Coombs, trombocitopenia, leucopenia (talvolta marcata) | anemia emolitica |
Disturbi del sistema immunitario | febbre da farmaco, malattia da siero, anafilassi, reazione di Jarisch–Herxheimer | ||
Patologie del sistema nervoso | cefalea, capogiri | ||
Patologie gastrointestinali | diarrea, nausea, dolore addominale | vomito | colite pseudomembranosa |
Patologie epatobiliari | innalzamenti transitori dei livelli degli enzimi epatici | ittero (prevalentemente colestatico), epatite | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | eruzioni cutanee | orticaria, prurito, eritema multiforme, sindrome di Stevens–Johnson, necrolisi epidermica tossica (necrolisi esantematica) (vedere Disturbi del sistema immunitario), edema angioneurotico | |
Descrizione delle reazioni avverse selezionate | |||
Le cefalosporine come classe tendono ad essere assorbite sulla superficie delle membrane degli eritrociti e reagiscono contro gli anticorpi diretti contro il farmaco tanto da produrre positività al test di Coombs (che può interferire con i testi di compatibilità del sangue) e molto raramente anemia emolitica. | |||
Sono stati osservati innalzamenti transitori degli enzimi epatici nel siero che sono generalmente reversibili |
Popolazione pediatrica
Il profilo di sicurezza per l’acetossietilcefuroxima nei bambini è come il profilo di sicurezza negli adulti.
Compresse
Cellulosa microcristallina, croscarmellosa sodica, sodio laurilsolfato, olio vegetale idrogenato, silice colloidale anidra, ipromellosa, glicole propilenico, titanio diossido (E171), sodio benzoato, metile para–idrossibenzoato, propile para–idrossibenzoato.
Granulato per sospensione orale
Acido stearico, saccarosio, aroma tutti frutti, povidone k30, acesulfame potassico, aspartame, gomma xanthan.
Non conservare al di sopra di 30°C.
Le sospensioni ricostituite (125 mg/5 ml e 250 mg/5 ml) devono essere conservate immediatamente in frigorifero a temperatura compresa fra 2°C e 8°C.