Xatral (Sanofi spa)

Compresse rivestite 30cpr riv 2,5mg

Principio attivo:Alfuzosina cloridrato
Gruppo terapeutico:Farmaci usati nell'ipertrofia prostatica benigna
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
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Posologia

XATRAL 2,5 mg compresse rivestite

Adulti

La posologia raccomandata è di 1 compressa di XATRAL 2,5 mg compresse rivestite 3 volte al giorno (7,5 mg/die).

La prima compressa deve essere assunta subito prima di coricarsi.

Anziani e pazienti in trattamento con antiipertensivi

Di norma, come precauzione nel prescrivere alfuzosina nei pazienti anziani (di età superiore ai 65 anni) e nei pazienti in trattamento con antiipertensivi, la posologia iniziale dovrebbe essere di 1 compressa mattino e sera.

Queste dosi possono essere aumentate in funzione della risposta clinica, senza comunque superare le 4 compresse da 2,5 mg (10 mg) al giorno.

Insufficienza renale

In pazienti con insufficienza renale si raccomanda, per precauzione, che la posologia iniziale sia di 1 compressa di XATRAL 2,5 mg compresse rivestite 2 volte al giorno e che essa sia poi adattata in funzione della risposta clinica.

Insufficienza epatica

Si raccomanda che, in pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata, la terapia venga iniziata con una compressa al giorno di XATRAL 2,5 mg compresse rivestite, da aumentarsi a 2 compresse al giorno, in funzione della risposta clinica.

XATRAL 5 mg compresse rivestite a rilascio prolungato

Adulti

La posologia di XATRAL 5 mg compresse rivestite a rilascio prolungato è di 1 compressa 2 volte al giorno (mattino e sera).

La prima compressa deve essere assunta alla sera.

Anziani e pazienti in trattamento con antiipertensivi

Di norma, come precauzione nel prescrivere alfuzosina nei pazienti anziani (di età superiore ai 65 anni) e nei pazienti in trattamento con antiipertensivi, la posologia iniziale dovrebbe essere di una compressa di XATRAL 5 mg compresse rivestite a rilascio prolungato alla sera. Questa dose può essere aumentata in funzione della risposta clinica fino al dosaggio di una compressa di XATRAL 5 mg compresse rivestite a rilascio prolungato due volte al giorno (mattino e sera).

Insufficienza renale

In pazienti con insufficienza renale si raccomanda, per precauzione, che la posologia iniziale sia di una compressa di XATRAL 5 mg compresse rivestite a rilascio prolungato alla sera, che può essere aumentata a 2 compresse al giorno in funzione della risposta clinica.

Insufficienza epatica

Si raccomanda che, in pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata, la terapia venga iniziata con una dose singola di XATRAL 2,5 mg compresse rivestite, da aumentarsi a una compressa di XATRAL 2,5 mg compresse rivestite 2 volte al giorno, in funzione della risposta clinica.

Popolazione pediatrica

L’efficacia di alfuzosina non è stata dimostrata nei bambini di età tra 2 e 16 anni (vedere paragrafo 5.1). Pertanto l’alfuzosina non è indicata per l’utilizzo nella popolazione pediatrica.

Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti
  • ipotensione
  • insufficienza epatica
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    Interazioni
  • ipotensivo
  • antiipertensivi
  • ketoconazolo
  • itraconazolo
  • ritonavir
  • anestetici
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    Avvertenze

    L’alfuzosina deve essere somministrata con cautela ai pazienti in terapia con antipertensivi o nitrati. In alcuni pazienti può manifestarsi ipotensione ortostatica, con o senza sintomi (capogiri, affaticamento, sudorazione), nelle prime ore successive all’assunzione della alfuzosina. In questi casi il paziente dovrà essere posto in posizione supina sino alla completa risoluzione dei sintomi Questi fenomeni sono generalmente transitori, compaiono all’inizio della terapia e, di norma, non pregiudicano la prosecuzione del trattamento.

    Nella sorveglianza post–marketing è stato riportato un pronunciato calo della pressione sanguigna (collasso circolatorio) in pazienti con fattori di rischio preesistenti (come sottostanti malattie cardiache e/o il trattamento concomitante con farmaci antiipertensivi, età avanzata) (vedere paragrafo 4.8). Il rischio di sviluppare ipotensione e reazioni avverse correlate può essere maggiore nei pazienti anziani. Pertanto, l’alfuzosina deve essere somministrata con cautela in questo gruppo di pazienti.

    Il paziente deve essere informato sulla possibilità che si verifichino questi eventi.

    Occasionalmente, in pazienti trattati con XATRAL 5 mg compresse rivestite a rilascio prolungato, si possono riscontrare nelle feci compresse apparentemente intere, sebbene la cessione del principio attivo sia già avvenuta nel tratto gastrointestinale.

    Si deve prestare attenzione quando si somministra alfuzosina a pazienti nei quali altri a1–antagonisti hanno determinato un effetto ipotensivo pronunciato o in pazienti in cura con farmaci antiipertensivi o nitrati.

    Nei pazienti affetti da patologia coronarica, il trattamento specifico per l’insufficienza coronarica deve essere continuato. Se gli episodi anginosi riappaiono o peggiorano, il trattamento con alfuzosina deve essere interrotto.

    Come tutti gli a1–bloccanti, alfuzosina deve essere usata con cautela nei soggetti con insufficienza cardiaca acuta.

    I pazienti con un prolungamento congenito dell’intervallo QTc, con precedenti noti di prolungamento QTc acquisito o in terapia con farmaci che sono noti causare allungamento dell’intervallo QTc devono essere valutati prima e durante la terapia con alfuzosina.

    Durante interventi di chirurgia della cataratta alcuni pazienti, precedentemente trattati o in trattamento con a1–bloccanti, hanno manifestato la sindrome dell’iride a bandiera (IFIS – Intraoperative Floppy Iris Syndrome, una variante della sindrome della piccola pupilla). Anche se con alfuzosina il rischio di questo evento appare molto ridotto, il chirurgo oculista prima di procedere con l’intervento deve essere al corrente del trattamento in corso o precedente con a1–bloccanti poiché la comparsa di IFIS può aumentare le complicanze chirurgiche durante l’intervento.

    Le compresse da 2,5 mg contengono lattosio, quindi i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di lattasi, o da malassorbimento di glucosio/galattosio non devono assumere questo medicinale.

    Le compresse da 5 mg a rilascio prolungato contengono olio di ricino idrogenato che può causare disturbi di stomaco e diarrea.

    I pazienti devono essere avvertiti che le compresse devono essere inghiottite intere. Ogni altro modo di somministrazione, come sgranocchiare, frantumare, masticare, macinare o ridurle in polvere deve essere proibito. Queste azioni possono determinare un rilascio e un assorbimento impropri del principio attivo e quindi la possibile insorgenza di reazioni avverse.

    In pazienti con preesistenti disturbi cerebrovascolari, sintomatici o asintomatici, vi è il rischio di ischemia cerebrale, a causa dell’azione ipotensiva che si può sviluppare in seguito alla somministrazione di alfuzosina.

    Gravidanza

    Date le indicazioni terapeutiche questa sezione non si applica.

    Effetti Collaterali

    Classificazione delle frequenze attese:

    Molto comune (≥1/10), comune (≥1/100 e <1/10), non comune (≥1/1000 e <1/100), raro (≥1/10000 e <1/1000), molto raro (<1/10000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

    Patologie cardiache

    Non comuni: tachicardia, palpitazioni.

    Molto rari: episodi anginosi in pazienti con preesistenti patologie delle arterie coronari

    Non nota: fibrillazione atriale.

    Patologie dell’occhio

    Non comuni: visione anomala.

    Non nota: sindrome dell’iride a bandiera (IFIS).

    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

    Comuni: astenia, malessere.

    Non comuni: edemi, dolore toracico.

    Patologie gastrointestinali

    Comuni: nausea, dolore addominale, diarrea, secchezza della bocca.

    Non nota: vomito.

    Patologie epatobiliari

    Non nota: lesioni epatocellulari, epatopatia colestatica.

    Patologie del sistema nervoso

    Comuni: svenimento/capogiri, vertigini, cefalea.

    Non comuni: sonnolenza, sincope.

    Non nota: ischemia cerebrale in pazienti con sottostanti disturbi cerebrovascolari

    Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella

    Non nota: priapismo.

    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

    Non comuni: rinite.

    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

    Non comuni: rash, prurito.

    Molto rari: orticaria, angioedema.

    Patologie vascolari

    Comuni: ipotensione (ortostatica).

    Non comuni: flushing (rossore).

    Non nota: collasso circolatorio in pazienti con fattori di rischio preesistenti (vedere paragrafo 4.4).

    Patologie del sistema emolinfopoietico

    Non nota: neutropenia, trombocitopenia.

    Segnalazione delle reazioni avverse sospette.

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

    Eccipienti

    XATRAL 2,5 mg compresse rivestite

    Nucleo: lattosio, cellulosa microcristallina, povidone, sodio carbossimetilamido, magnesio stearato.

    Rivestimento: ipromellosa, macrogol 400, titanio diossido (E171).

    XATRAL 5 mg compresse rivestite a rilascio prolungato

    Nucleo: cellulosa microcristallina, povidone, fosfato bicalcico diidratato, magnesio stearato, olio di ricino idrogenato.

    Rivestimento: ipromellosa, glicole propilenico, titanio diossido (E171), ossidi di ferro (E172).

    Conservazione

    XATRAL 2,5 mg compresse rivestite

    Conservare a temperatura non superiore a 25° C.

    XATRAL 5 mg compresse rivestite a rilascio prolungato

    Nessuna speciale precauzione.