Principio attivo:Lacosamide
Gruppo terapeutico:Antiepilettici
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutinePresente
LattosioPresente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • epilessia
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    Posologia

    Posologia

    Lacosamide deve essere assunta due volte al giorno (di solito una volta al mattino ed una volta alla sera). La dose iniziale raccomandata è di 50 mg due volte al giorno, che deve essere incrementata fino ad una dose terapeutica iniziale di 100 mg due volte al giorno dopo una settimana. Il trattamento con lacosamide può anche essere iniziato con una singola dose di carico di 200 mg, seguita, approssimativamente 12 ore più tardi, da una dose di mantenimento di 100 mg due volte al giorno (200 mg/die). Una dose di carico può essere utilizzata per iniziare il trattamento dei pazienti in quelle situazioni in cui il medico stabilisce che debba essere garantito un rapido raggiungimento della concentrazione plasmatica di lacosamide allo steady state e dell’effetto terapeutico. Questa deve essere somministrata sotto supervisione medica tenendo in considerazione il potenziale incremento dell’incidenza delle reazioni avverse a carico del sistema nervoso centrale (vedere paragrafo 4.8). La somministrazione di una dose di carico non è stata studiata in condizioni acute come lo status epilepticus.

    La dose di mantenimento può essere ulteriormente aumentata di 50 mg due volte al giorno ogni settimana a seconda della risposta clinica e della tollerabilità, fino ad una dose massima raccomandata di 400 mg/die (200 mg due volte al giorno). Lacosamide può essere assunta con o senza cibo.

    In base alla pratica clinica corrente, nel caso in cui lacosamide debba essere sospesa, si raccomanda di farlo gradualmente (es. scalare la dose giornaliera di 200 mg ogni settimana).

    Popolazioni speciali

    Persone anziane (oltre i 65 anni di età)

    Non è necessaria alcuna riduzione della dose in pazienti anziani. L’esperienza con lacosamide in pazienti anziani con epilessia è limitata. Nei pazienti anziani deve essere presa in considerazione una riduzione della clearance renale, associata all’età, con aumento dei livelli di AUC (vedere il paragrafo seguente "Insufficienza renale" ed il paragrafo 5.2).

    Insufficienza renale

    Non è necessario alcun aggiustamento della dose in pazienti con insufficienza renale di grado lieve e moderato (CLCR >30 ml/min). Nei pazienti con insufficienza renale di grado lieve o moderato, una dose di carico di 200 mg può essere presa in considerazione, ma deve essere eseguita con cautela una successiva titolazione della dose (> 200 mg al giorno).

    Nei pazienti con insufficienza renale grave (CLCR ≤30 ml/min) e nei pazienti con insufficienza renale allo stadio finale, si raccomanda una dose massima di mantenimento di 250 mg/die. In questi pazienti la titolazione della dose deve essere eseguita con cautela. Qualora fosse indicata una dose di carico, deve essere utilizzata una dose iniziale di 100 mg seguita da un regime di 50 mg due volte al giorno per la prima settimana. Nei pazienti che richiedono emodialisi si raccomanda la somministrazione di una dose supplementare, fino al 50% della singola dose utilizzata per raggiungere la dose giornaliera, al termine di ogni seduta di dialisi. Il trattamento dei pazienti con insufficienza renale allo stadio finale deve essere effettuato con cautela, poiché vi è una esperienza clinica limitata ed esiste la possibilità di accumulo di un metabolita (privo di attività farmacologica nota).

    Insufficienza epatica

    Non è richiesto alcun aggiustamento della dose in pazienti con insufficienza epatica di grado da lieve a moderato. La titolazione in questi pazienti deve essere effettuata con cautela, tenendo in considerazione un’eventuale insufficienza renale coesistente. Una dose di carico di 200 mg può essere presa in considerazione, ma deve essere eseguita con cautela una successiva titolazione della dose (>200 mg al giorno). La farmacocinetica di lacosamide non è stata studiata in pazienti con insufficienza epatica grave (vedere paragrafo 5.2).

    Popolazione pediatrica

    La sicurezza e l’efficacia di lacosamide nei bambini di età inferiore ai 16 anni non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili.

    Modo di somministrazione

    Le compresse rivestite con film di lacosamide sono per uso orale. Lacosamide può essere assunta con o senza cibo.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo
  • blocco atrioventricolare
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    Interazioni
  • carbamazepina
  • lamotrigina
  • antiaritmici
  • evidenziato
  • interazione
  • midazolam
  • omeprazolo
  • fluconazolo
  • itraconazolo
  • ketoconazolo
  • ritonavir
  • claritromicina
  • induttori enzimatici
  • rifampicina
  • acido valproico
  • antiepilettici
  • noti
  • fenitoina
  • fenobarbitale
  • contraccettivi orali
  • etinilestradiolo
  • digossina
  • metformina
  • alcol
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    Avvertenze

    Idea e comportamento suicida

    Sono stati riportati casi di idea e comportamento suicida in pazienti trattati con farmaci antiepilettici nelle loro diverse indicazioni. Una meta-analisi di studi clinici randomizzati e controllati verso placebo, eseguiti con farmaci antiepilettici, ha anche evidenziato un lieve incremento del rischio di idea e comportamento suicida. Il meccanismo di tale rischio non è noto e i dati disponibili non escludono la possibilità di un aumentato rischio con lacosamide.

    Pertanto, i pazienti devono essere monitorati per la comparsa di segni di idea e comportamento suicida, e deve essere preso in considerazione un trattamento appropriato. I pazienti (e coloro che se ne prendono cura) devono essere avvisati di consultare il medico nel caso in cui emergano segni di idea o comportamento suicida (vedere paragrafo 4.8).

    Ritmo e conduzione cardiaca

    Durante gli studi clinici con lacosamide, è stato osservato un prolungamento dell’intervallo PR. Lacosamide deve essere somministrata con cautela in pazienti con preesistenti difetti della conduzione cardiaca, nonché in soggetti con gravi cardiopatie quali un’anamnesi di infarto del miocardio o insufficienza cardiaca. Lacosamide deve essere somministrata con cautela specialmente in pazienti anziani che potrebbero essere soggetti ad un aumentato rischio di disturbi cardiaci o quando lacosamide è utilizzata in associazione con prodotti che notoriamente portano ad un prolungamento dell’intervallo PR.

    Nell’esperienza post-marketing è stato riportato blocco AV di secondo grado o superiore. Negli studi clinici controllati con placebo con lacosamide in pazienti con epilessia, non sono stati riportati fibrillazione o flutter atriale; tuttavia, entrambi sono stati riportati negli studi sull’epilessia in aperto e nell’esperienza post-marketing (vedere paragrafo 4.8).

    I pazienti devono essere messi a conoscenza dei sintomi del blocco AV di secondo grado o superiore (ad es. polso lento o irregolare, sensazione di stordimento e svenimento) e dei sintomi della fibrillazione e del flutter atriale (ad es. palpitazioni, polso rapido o irregolare, mancanza di respiro). I pazienti devono essere avvisati di consultare il medico qualora si presenti uno qualsiasi di questi sintomi.

    Capogiro

    Il trattamento con lacosamide è associato alla comparsa di capogiro, che può aumentare il rischio di lesioni accidentali o cadute. I pazienti pertanto devono essere avvisati di prestare cautela fino a quando non hanno familiarizzato con i potenziali effetti del medicinale (vedere paragrafo 4.8).

    Gravidanza

    Gravidanza

    Rischio correlato all’epilessia ed ai medicinali antiepilettici in generale

    È stato dimostrato che nella progenie delle donne trattate con farmaci antiepilettici, la prevalenza di malformazioni è da due a tre volte superiore rispetto a quella, approssimativamente del 3%, della popolazione generale. Nella popolazione trattata, un aumento delle malformazioni è stato osservato nelle donne sottoposte a politerapia; tuttavia, non è stato possibile comprendere fino a che punto tali malformazioni fossero causate dal trattamento e/o dalla patologia. Inoltre, una terapia antiepilettica efficace non deve essere interrotta, in quanto una esacerbazione della malattia può essere nociva sia per la madre che per il feto.

    Rischio correlato a lacosamide

    Non esistono dati adeguati riguardanti l’utilizzo di lacosamide in donne in gravidanza. Dagli studi condotti sugli animali non risultano effetti teratogeni nei ratti o nei conigli, mentre sono stati osservati effetti embriotossici nei ratti e nei conigli in seguito alla somministrazione di dosi tossiche per la madre (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per la specie umana non è noto. Lacosamide non deve essere somministrata durante la gravidanza se non in caso di effettiva necessità (se il beneficio per la madre risulta chiaramente superiore al potenziale rischio per il feto). Se una donna sta pianificando una gravidanza, l’utilizzo di questo medicinale deve essere accuratamente rivalutato.

    Allattamento

    Non è noto se lacosamide sia escreta nel latte materno umano. Studi condotti nell’animale hanno dimostrato che lacosamide viene escreta nel latte materno. A scopo precauzionale, l’allattamento al seno deve essere interrotto durante la terapia con lacosamide.

    Fertilità

    Nei ratti non sono state osservate reazioni avverse sulla fertilità maschile o femminile o sulla riproduzione a dosi che hanno comportato una esposizione plasmatica (AUC) fino a circa 2 volte l’AUC plasmatica nell’uomo conseguente alla somministrazione della dose massima raccomandata per l’uomo (MRHD).

    Effetti Collaterali

    Riassunto del profilo di sicurezza

    In base ad una metanalisi degli studi clinici controllati verso placebo condotti in 1308 pazienti con crisi ad esordio parziale, il 61,9% dei pazienti randomizzati al gruppo lacosamide ed il 35,2% di quelli randomizzati al gruppo placebo hanno riportato almeno una reazione avversa. Le reazioni avverse più frequentemente riportate in seguito a trattamento con lacosamide sono state: capogiro, cefalea, nausea e diplopia. Tali reazioni erano solitamente di intensità da lieve a moderata. Alcune erano dose- dipendenti e miglioravano con la riduzione della dose. L’incidenza e la gravità delle reazioni avverse riguardanti il sistema nervoso centrale (SNC) ed il tratto gastrointestinale (GI) normalmente diminuivano nel tempo. In tutti gli studi controllati, la percentuale di pazienti che ha sospeso la terapia a causa di reazioni avverse è stata del 12,2% per i pazienti randomizzati al gruppo lacosamide e dell’1,6% per i pazienti randomizzati al gruppo placebo. La reazione avversa che più comunemente ha determinato la sospensione della terapia è stata il capogiro. L’incidenza delle reazioni avverse a carico del sistema nervoso centrale, come il capogiro, può essere più elevata a seguito di una dose di carico.

    Tabella delle reazioni avverse

    Nella tabella seguente sono elencate per frequenza le reazioni avverse segnalate nel corso degli studi clinici controllati contro placebo (con un tasso di incidenza ≥1% nel gruppo lacosamide e che sono >1% rispetto al placebo) e nell’esperienza post-marketing. Le frequenze sono definite come segue: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100 fino a <1/10); non comune (≥1/1000 fino a <1/100) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.

    Classificazione per sistemi e organi Molto comune Comune Non comune Non nota
    Patologie del sistema emolinfopoietico       Agranulocitosi(2)
    Disturbi del sistema immunitario     Ipersensibilità al farmaco(2)  
    Disturbi psichiatrici   Depressione Stato confusionale (1) Insonnia (2) Aggressività(2) Agitazione(2) Umore euforico(2) Disturbo psicotico(2) Tentato suicidio(2) Idea suicida(2) Allucinazione(2)  
    Patologie del sistema nervoso Capogiro Cefalea Disturbo dell’equilibrio Coordinazione anormale Deterioramento della memoria Disturbo cognitivo Sonnolenza Tremore Nistagmo Ipoestesia(1) Disartria(1) Disturbo dell’attenzione(1)    
    Patologie dell’occhio Diplopia Visione offuscata    
    Patologie dell’orecchio e del labirinto   Vertigine Tinnito(1)    
    Patologie cardiache     Blocco atrioventricolare(2) Bradicardia(2) Fibrillazione atriale(2) Flutter atriale(2)  
    Patologie gastrointestinali Nausea Vomito Stipsi Flatulenza Dispepsia(1) Secchezza della bocca(1)    
    Patologie epatobiliari     Anormalità nei test di funzionalità epatica(2)  
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo   Prurito Eruzione cutanea(2) Angioedema(2) Orticaria(2)  
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo   Spasmi muscolari(1)    
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione   Alterazione dell’andatura Astenia Affaticamento Irritabilità(1)    
    Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura   Cadute Lacerazione della cute    

    (1) reazioni avverse al farmaco potenzialmente importanti riportate negli studi clinici con un tasso di incidenza non corrispondente ai criteri sopramenzionati.

    (2) reazioni avverse riportate nell’esperienza post-marketing.

    Descrizione di reazioni avverse selezionate

    L’utilizzo di lacosamide è associato ad un prolungamento dose-dipendente dell’intervallo PR. È possibile il manifestarsi di reazioni avverse (es. blocco atrioventricolare, sincope, bradicardia) associate con tale prolungamento. Negli studi clinici in pazienti con epilessia, il tasso di incidenza del blocco atrioventricolare (AV) di primo grado riportato è non comune, dello 0,7%, 0%, 0,5% e 0% nei gruppi lacosamide 200 mg, 400 mg, 600 mg o placebo, rispettivamente. Non sono stati osservati episodi di blocco AV di secondo grado o maggiore in questi studi. Tuttavia, casi di blocco AV di secondo e terzo grado associati al trattamento con lacosamide sono stati riportati nell’esperienza post-marketing. Il tasso di incidenza della sincope negli studi clinici è non comune e non differisce nei pazienti epilettici del gruppo lacosamide (0,1%) e del gruppo placebo (0,3%). Negli studi clinici di breve durata non sono stati riportati fibrillazione o flutter atriale; tuttavia, entrambi sono stati riportati negli studi clinici in aperto in pazienti con epilessia e nell’esperienza post-marketing.

    Anormalità nei test di laboratorio

    Negli studi clinici controllati con lacosamide sono state osservate anormalità nei test di funzionalità epatica in pazienti adulti con crisi ad esordio parziale che assumevano concomitantemente da 1 a 3 farmaci antiepilettici. Incrementi della ALT fino a ≥3 x LSN (Limite Superiore della Norma) si sono verificati nello 0,7% (7/935) dei pazienti trattati con Vimpat e nello 0% (0/356) dei pazienti trattati con placebo.

    Reazioni di ipersensibilità multiorgano

    In pazienti trattati con alcuni farmaci antiepilettici sono state riportate reazioni di ipersensibilità multiorgano. Tali reazioni si manifestano in maniera variabile, ma tipicamente si presentano con febbre ed eruzione cutanea e possono essere associate con il coinvolgimento di diversi sistemi di organi. Casi potenziali sono stati riportati raramente con lacosamide; se si sospetta una reazione di ipersensibilità multiorgano, il trattamento con lacosamide deve essere interrotto.

    Popolazione pediatrica

    Si suppone che la frequenza, il tipo e l’intensità delle reazioni avverse negli adolescenti di età compresa tra 16 e 18 anni siano le stesse degli adulti. La sicurezza di lacosamide nei bambini di età inferiore ai 16 anni non è stata ancora stabilita. Non ci sono dati disponibili.

    Segnalazione delle reazioni avverse sospette

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.

    Eccipienti

    Nucleo della compressa:

    Cellulosa microcristallina

    Idrossipropilcellulosa

    Idrossipropilcellulosa a bassa sostituzione

    Silice colloidale anidra

    Crospovidone (poliplasdone XL-10 di grado farmaceutico)

    Magnesio stearato

    Rivestimento della compressa:

    Alcol polivinilico

    Glicole polietilenico 3350

    Talco

    Titanio diossido (E171)

    Ossido di ferro giallo (E172), ossido di ferro rosso (E172), ossido di ferro nero (E172)

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.