Posologia
Ipertensione
La dose iniziale raccomandata di Valsacor è 80 mg una volta al giorno. L’effetto antipertensivo è presente in modo significativo entro 2 settimane e gli effetti massimi vengono raggiunti entro 4 settimane. In alcuni pazienti la cui pressione sanguigna non è adeguatamente controllata, la dose può essere aumentata a 160 mg e fino a un massimo di 320 mg.
Valsacor può anche essere somministrato con altri agenti antiipertensivi. In questi pazienti l’aggiunta di un diuretico come l’idroclorotiazide diminuirà ulteriormente la pressione sanguigna.
Informazioni aggiuntive su popolazioni speciali
Pazienti anziani
Nei pazienti anziani non è necessario alcun aggiustamento della dose.
Insufficienza renale
Nei pazienti adulti con clearance della creatinina > 10 ml/min non è necessario alcun aggiustamento della dose (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Insufficienza epatica
Valsartan è controindicato nei pazienti con compromissione epatica grave, cirrosi biliare e nei pazienti con colestasi (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.2). Nei pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata senza colestasi, la dose di valsartan non deve superare gli 80 mg.
Popolazione pediatrica
Ipertensione pediatrica
Bambini e adolescenti tra i 6 e i 18 anni di età
La dose iniziale è 40 mg una volta al giorno nei bambini con peso inferiore ai 35 kg e 80 mg una volta al giorno per quelli con peso pari o superiore ai 35 kg. La dose deve essere aggiustata sulla base della risposta pressoria. Per le dosi massime studiate negli studi clinici si prega di fare riferimento alla tabella sottostante.
Non sono state studiate dosi superiori a quelle elencate e pertanto non sono raccomandate.
Peso | Dose massima studiata negli studi clinici |
≥18 kg, <35 kg | 80 mg |
≥35 kg, <80 kg | 160 mg |
≥80 kg, ≤160 kg | 320 mg |
Bambini di età inferiore ai 6 anni.
I dati disponibili sono descritti nei paragrafi 4.8, 5.1 e 5.2. Tuttavia, la sicurezza e l’efficacia di Valsacor nei bambini di età compresa tra 1 e 6 anni non è stata stabilita.
Uso nei pazienti pediatrici dai 6 ai 18 anni di età con compromissione renale
Non è stato studiato l’uso nei pazienti pediatrici con clearance della creatinina <30 ml/min e nei pazienti pediatrici sottoposti a dialisi, pertanto valsartan non è raccomandato in questi pazienti. Non è richiesto alcun aggiustamento della dose nei pazienti pediatrici con una clearance della cretinina >30 ml/min. La funzione renale e il potassio sierico devono essere strettamente monitorate (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Uso nei pazienti pediatrici di età compresa tra i 6 e i 18 anni con compromissione epatica
Come per gli adulti, Valsacor è controindicato nei pazienti pediatrici con grave compromissione epatica, cirrosi biliare e in pazienti con colestasi (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.2). Esiste un’esperienza clinica limitata con Valsacor in pazienti pediatrici con compromissione epatica da lieve a moderata. La dose di valsartan non deve eccedere gli 80 mg in questi pazienti.
Insufficienza cardiaca pediatrica e infarto miocardico recente
Valsacor non è raccomandato per il trattamento dell’insufficienza cardiaca o di recente infarto del miocardio nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 18 anni di età a causa della mancanza di dati sulla sicurezza e efficacia.
Con Valsacor 320 mg compresse rivestite con film non sono possibili dosi inferiori a 160 mg.
Modo di somministrazione
Valsacor può essere assunto indipendentemente dai pasti e deve essere somministrato con acqua.
Iperkaliemia
Non è raccomandato l’uso concomitante di integratori di potassio, diuretici risparmiatori di potassio, sostituti del sale contenenti potassio o altri agenti che possono aumentare i livelli di potassio (eparina ecc.). Si deve eseguire un appropriato monitoraggio del potassio.
Funzione renale compromessa
Attualmente non c’è esperienza sulla sicurezza d’impiego nei pazienti con una clearance della creatinina <10 ml/min e in pazienti sottoposti a dialisi, pertanto valsartan deve essere usato con cautela in questi pazienti. Nei pazienti con clearance della creatinina > 10 ml/min non è necessario alcun aggiustamento di dose (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).
Compromissione epatica
Nei pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata senza colestasi, valsartan deve essere usato con cautela (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).
Pazienti con deplezione di sodio e/o di volume
In pazienti con grave deplezione di sodio e/o di volume, come i pazienti trattati con dosi elevate di diuretici, in rari casi può verificarsi ipotensione sintomatica dopo l’inizio della terapia con valsartan.
La deplezione di sodio e/o volume deve essere corretta prima di iniziare il trattamento con valsartan, ad esempio riducendo la dose del diuretico.
Stenosi dell’arteria renale
Non è stata stabilita la sicurezza d’impiego in pazienti con stenosi bilaterale dell’arteria renale o stenosi dell’arteria di un rene solitario.
La somministrazione a breve termine di valsartan a dodici pazienti con ipertensione renovascolare secondaria a stenosi dell’arteria renale unilaterale non ha indotto alcun cambiamento significativo nell’emodinamica renale, nella creatinina sierica o nella concentrazione dell’azoto ureico nel sangue (BUN). Tuttavia altri agenti che influenzano il sistema renina–angiotensina possono aumentare la concentrazione dell’azoto ureico nel sangue e della creatinina sierica, nei pazienti con stenosi dell’arteria renale unilaterale, pertanto, quando i pazienti vengono trattati con valsartan, si raccomanda il monitoraggio della funzione renale.
Trapianto di rene
Attualmente non c’è esperienza sulla sicurezza di impiego di valsartan in pazienti sottoposti recentemente a trapianto di rene.
Iperaldosteronismo primario
I pazienti con iperaldosteronismo primario non devono essere trattati con valsartan, poiché il loro sistema renina–angiotensina non è attivato.
Stenosi della valvola aortica e mitrale, cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva
Come con altri vasodilatatori, è indicata particolare cautela nei pazienti che soffrono di stenosi aortica o mitrale, o di cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva (HOCM).
Gravidanza
La terapia con Antagonisti del Recettore dell’Angiotensina II (AIIRA) non deve essere iniziata durante la gravidanza. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antiipertensivi alternativi, con comprovato profilo di sicurezza per l’uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un AIIRA. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con AIIRA deve essere interrotto immediatamente e, se appropriato, deve essere iniziata una terapia alternativa (vedere paragrafi 4.3 e 4.6).
Altre condizioni in seguito alla stimolazione del sistema renina–angiotensina
Nei pazienti in cui la funzionalità renale può dipendere dall’attività del sistema renina–angiotensina (es. pazienti con grave insufficienza cardiaca congestizia), il trattamento con inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina è associato con oliguria e/o progressiva azotemia e in rari casi con insufficienza renale acuta e/o morte. Essendo il valsartan un antagonista dell’angiotensina II, non si può escludere che il valsartan possa essere associato a una compromissione della funzionalità renale.
Popolazione pediatrica
Compromissione della funzione renale
Non è stato studiato l’uso in pazienti con clearance della creatinina <30 ml/min e nei pazienti pediatrici sottoposti a dialisi, pertanto valsartan non è raccomandato in questi pazienti. Nei pazienti pediatrici con una clearance della creatinina >30 ml/min non è necessario alcun aggiustamento di dose (vedere paragrafi 4.2 e 5.2). Durante il trattamento con valsartan la funzionalità renale e il potassio sierico devono essere strettamente monitorati. Ciò si applica in particolare quando valsartan viene somministrato in presenza di altre condizioni (febbre, disidratazione), che possono compromettere la funzionalità renale
Compromissione della funzionalità epatica
Come per gli adulti, Valsacor è controindicato nei pazienti pediatrici con grave compromissione epatica, cirrosi biliare e in pazienti con colestasi (vedere paragrafi 4.3 e 5.2). Esiste un’esperienza clinica limitata con valsartan in pazienti pediatrici con compromissione epatica da lieve a moderata. In questi pazienti la dose di valsartan non deve eccedere gli 80 mg.
Avvertenze speciali sugli eccipienti
Valsacor contiene lattosio. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficienza di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio–galattosio non devono assumere questo medicinale.
Gravidanza
L’uso di Antagonisti del recettore dell’angiotensina II (AIIRA) non è raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.4). L’uso di AIIRA è controindicato durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
L’evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicità a seguito dell’esposizione ad ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia non può essere escluso un piccolo aumento del rischio. Benché non vi siano dati epidemiologici controllati sul rischio con AIIRA, rischi simili possono esistere per questa classe di farmaci.
Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antiipertensivi alternativi, con comprovato profilo di sicurezza per l’uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un AIIRA. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con AIIRA deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa.
Nell’uomo è noto che l’esposizione alla terapia a base di AIIRA durante il secondo ed il terzo trimestre induce tossicità fetale (ridotta funzionalità renale, oligoidramnios, ritardo nell’ossificazione del cranio) e tossicità neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia) vedere anche paragrafo 5.3 "Dati preclinici di sicurezza".
Se dovesse verificarsi un’esposizione ad AIIRA dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalità renale e del cranio.
I neonati le cui madri abbiano assunto AIIRA devono essere attentamente seguiti per quanto riguarda l’ipotensione (vedere anche i paragrafi 4.3 e 4.4).
Allattamento
Poiché non sono disponibili informazioni sull’uso di valsartan durante l’allattamento, valsartan non è raccomandato ed è preferibile ricorrere a trattamenti alternativi con profilo di sicurezza meglio stabilito durante l’allattamento, specialmente quando si allatta un neonato o un neonato pretermine.
Fertilità
Valsartan non ha effetti avversi sulla performance riproduttiva dei ratti maschi e femmine a dosi orali fino a 200 mg/kg/die. Questa dose è 6 volte la dose massima raccomandata nell’uomo su base mg/m²(i calcoli presumono una dose orale di 320 mg/die e un paziente di 60 kg).
Negli studi clinici controllati in pazienti adulti con ipertensione, l’incidenza globale delle reazioni avverse era paragonabile al placebo e è coerente con la farmacologia del valsartan. L’incidenza delle reazioni averse non appariva correlata alla dose o alla durata del trattamento e non ha neanche mostrato alcuna associazione con il sesso, l’età o la razza.
Le reazioni avverse riportate negli studi clinici nell’esperienza post–marketing e dei risultati di laboratorio sono elencate di seguito secondo la classificazione per sistemi e organi.
Le reazioni avverse sono ordinate secondo la frequenza, a partire dalla più frequente, utilizzando la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10); comune (da ≥ 1/100 a < 1/10); non comune (da ≥ 1/1,000 a < 1/100); raro (da ≥ 1/10,000 a < 1/1,000) molto raro (< 1/10,000), inclusi i casi isolati.
All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.
Tutte quelle reazioni avverse riportate dall’esperienza post–marketing e dai risultati di laboratorio per le quali non è possibile applicare nessuna frequenza sono indicate con una frequenza "non nota".
Ipertensione
Patologie del sistema emolinfopoietico | |
Non nota | Diminuzione dell’emoglobina. Diminuzione dell’ematocrito, neutropenia, trombocitopenia |
Disturbi del sistema immunitario | |
Non nota | Ipersensibilità inclusa malattia del siero |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | |
Non nota | Aumento del potassio nel siero, iponatriemia |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | |
Non comune | Vertigini |
Patologie vascolari | |
Non nota | Vasculite |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | |
Non comune | Tosse |
Patologie gastrointestinali | |
Non comune | Dolore addominale |
Patologie epatobiliari | |
Non nota | Aumento dei valori della funzione epatica incluso aumento della bilirubina sierica |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | |
Non nota | Angioedema, Rash, Prurito |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | |
Non nota | Mialgia |
Patologie renali e urinarie | |
Non nota | Insufficienza e compromissione renale, aumento della creatinina sierica |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | |
Non comune | Affaticamento |
Popolazione pediatrica
Ipertensione
L’effetto antipertensivo di valsartan è stato valutato in due studi clinici randomizzati in doppio cieco su 561 pazienti pediatrici dai 6 ai 18 anni di età. Con l’eccezione di disturbi gastrointestinali isolati (come dolore addominale, nausea, vomito) e capogiri, non sono state identificate differenze rilevanti in termini di tipologia, frequenza e gravità delle reazioni avverse tra il profilo di sicurezza per i pazienti padiatrici dai 6 ai 18 anni di età e quello precedentemente riferito per i pazienti adulti.
La valutazione neurocognitiva ed evolutiva dei pazienti pediatrici dai 6 ai 16 anni di età non ha rivelato impatto avverso generale clinicamente rilevante dopo il trattamento con valsartan fino ad 1 anno.
In uno studio randomizzato in doppio cieco su 90 bambini da 1 a 6 anni di età, seguito da un’estensione di un anno open–label, sono stati osservati due morti e casi isolati di aumento delle transaminasi epatiche. Questi casi si sono verificati in una popolazione con comorbilità significative. Non è stato stabilito un nesso causale con valsartan. In un secondo studio in cui sono stati randomizzati 75 bambini da 1 a 6 anni di età, con il trattamento con valsartan non si sono verificati aumenti delle transaminasi epatiche o morte.
Nei bambini e negli adolescenti tra i 6 e i 18 anni di età con malattia renale cronica latente è stata osservata più frequentemente iperkaliemia.
Il profilo di sicurezza osservato negli studi clinici controllati in pazienti adulti post–infarto del miocardio e/o con insufficienza cardiaca varia dal profilo di sicurezza generale osservato nei pazienti ipertesi. Ciò può essere legato alla patologia di base dei pazienti. Le reazioni avverse che si sono verificate nei pazienti adulti post–infarto del miocardio e/o insufficienza cardiaca sono elencate di seguito:
Post–infarto del miocardio e/o insufficienza cardiaca (studiato solo in pazienti adulti)
Patologie del sistema emolinfopoietico | |
Non nota | Trombocitopenia |
Disturbi del sistema immunitario | |
Non nota | Ipersensibilità inclusa malattia del siero |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | |
Non commune | Iperkaliemia |
Non nota | Aumento del potassio nel siero, iponatriemia |
Patologie del sistema nervoso | |
Comune | Vertigini, vertigini posturali |
Non comune | Sincope, cefalea |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | |
Non comune | Vertigini |
Patologie cardiache | |
Non comune | Insufficienza cardiaca |
Patologie vascolari | |
Comune | Ipotensione, ipotensione ortostatica |
Non nota | Vasculite |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | |
Non comune | Tosse |
Patologie gastrointestinali | |
Non comune | Nausea, Diarrea |
Patologie epatobiliari | |
Non nota | Aumento dei valori della funzione epatica |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | |
Non comune | Angioedema |
Non nota | Rash, Prurito |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | |
Non nota | Mialgia |
Patologie renali e urinarie | |
Comune | Disfunzione e compromissione renale |
Non comune | Disfunzione renale acuta, aumento della creatinina sierica |
Non nota | Aumento dell’azoto ureico |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | |
Non comune | Astenia, affaticamento |
Nucleo della compressa
Lattosio monoidrato
Cellulosa microcristallina
Povidone
Croscarmellosa sodica
Silice colloidale anidra
Magnesio stearato
Film di rivestimento
Ipromellosa
Titanio diossido (E171)
Macrogol 4000
Ferro ossido giallo (E172)
Ferro ossido rosso (E172)
Non conservare al di sopra dei 30° C.
Conservare nella confezione originaria per proteggere dall’umidità.