Timod (Visufarma spa)

Collirio soluzione coll fl 5ml 2,5mg/ml

Principio attivo:Timololo maleato
Gruppo terapeutico:Preparati antiglaucoma e miotici
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • ipertensione
  • glaucoma
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    Posologia

    La terapia può essere iniziata con l’instillazione di una goccia di TIMOD 2,5mg/ml ogni 12 ore. Se la risposta terapeutica è insufficiente il dosaggio va aumentato somministrando una goccia di TIMOD 5mg/ml ogni 12 ore. In alcuni pazienti, quando la pressione endoculare si mantiene a livelli soddisfacenti è possibile proseguire la terapia con un’unica somministrazione giornaliera.

    L’assorbimento sistemico viene ridotto occludendo il condotto naso lacrimale o abbassando la palpebra per 2 minuti. In questo modo si può ottenere la riduzione degli effetti indesiderati sistemici e l’aumento dell’attività locale.

    Popolazione pediatrica

    A causa di dati limitati, l’uso del timololo per il glaucoma congenito primario e per il glaucoma giovanile primario può essere raccomandato solo per un periodo transitorio, in attesa della decisione di un approccio chirurgico ed in caso di fallimento dell’approccio chirurgico in attesa di ulteriori opzioni.

    Posologia

    Il medico deve valutare attentamente i rischi ed i benefici quando prende in considerazione la terapia con timololo in pazienti pediatrici. L’uso di timololo deve essere preceduto da una dettagliata analisi ed anamnesi pediatrica per determinare la presenza di anomalie sistemiche.

    Non è possibile raccomandare nessuna dose in quanto esistono dati clinici limitati (vedere anche paragrafo 5.1)

    Tuttavia, se il beneficio supera il rischio, si raccomanda di utilizzare la più bassa dose disponibile di principio attivo una volta al giorno. Se la IOP non può essere sufficientemente controllata, deve essere preso in considerazione un attento aumento della dose fino a 2 gocce al giorno in ogni occhio affetto. Se applicato due volte al giorno, si deve attendere 12 ore tra ogni somministrazione.

    Inoltre, i pazienti, specialmente i neonati, devono essere osservati attentamente nello studio del medico per una–due ore dopo l’applicazione della prima dose e gli effetti indesiderati oculari e sistemici devono essere strettamente monitorati fino all’operazione chirurgica.

    Per quanto riguarda l’uso pediatrico, il principio attivo alla concentrazione dello 0.1% può già essere sufficiente.

    Modo di somministrazione

    Per ridurre gli effetti indesiderati potenziali, deve essere instillata solo una goccia per ogni somministrazione.

    L’assorbimento sistemico di beta–bloccanti somministrati per via topica può essere ridotto occludendo il condotto naso lacrimale e tenendo gli occhi chiusi il più a lungo possibile (per esempio 3–5 minuti) dopo l’instillazione delle gocce.

    Vedere anche i paragrafi 4.4 e 5.2.

    Durata del trattamento

    Per un trattamento transitorio nella popolazione pediatrica (vedere anche paragrafo 4.2 "popolazione pediatrica")

    Controindicazioni
  • componenti
  • sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico
  • asma bronchiale
  • blocco atrioventricolare
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    Interazioni
  • interazione
  • beta bloccanti
  • calcioantagonisti
  • agenti
  • glicosidi digitalici
  • guanetidina
  • chinidina
  • paroxetina
  • betabloccanti
  • adrenalina
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    Avvertenze

    Il Timololo viene assorbito sistemicamente, al pari di altri agenti oftalmici applicati per via topica. Considerata l’azione beta adrenergica il timololo può provocare le stesse reazioni avverse di tipo cardiovascolare, polmonare ed altre reazioni avverse riscontrate con agenti sistemici beta bloccanti adrenergici per via sistemica. L’incidenza di reazioni avverse sistemiche (ADRs) dopo somministrazione per uso topico è minore rispetto a quella dopo somministrazione sistemica. Per ridurre l’assorbimento sistemico, vedere punto 4.2.

    Disturbi cardiaci

    In pazienti con malattie cardiovascolari (es. malattie coronariche, angina di Prinzmetal e scompenso cardiaco) e ipotensione, la terapia con beta bloccanti dovrebbe essere seriamente ponderata e considerata una terapia alternativa. I Pazienti con malattie cardiovascolari dovrebbero essere tenuti sotto osservazione in caso di peggioramento o per possibile insorgenza di reazioni avverse. A causa degli effetti negativi sul tempo di conduzione, i betabloccanti dovrebbero essere dati con cautela nei pazienti con blocco di primo grado.

    Disturbi vascolari

    I pazienti con disturbi gravi della circolazione periferica (es. gravi forme della malattia di Raynauld o sindrome di Raynaud) dovrebbero essere trattati con cautela.

    Disturbi respiratori

    Sono state riportate reazioni respiratorie, inclusa morte dovuta a broncospasmo nei pazienti affetti da asma dopo somministrazione di alcuni betabloccanti oftalmici.

    TIMOD dovrebbe essere usato con cautela nei pazienti con malattia polmonare ostruttiva cronica (COPD) da lieve a moderata e solo se i benefici potenziali superano il rischio potenziale

    Ipoglicemia/diabete

    I beta bloccanti dovrebbero essere somministrati con cautela nei pazienti soggetti a ipoglicemia spontanea o in quelli con diabete labile, poiché i betabloccanti possono mascherare segni e sintomi di ipoglicemia acuta.

    I betabloccanti possono anche mascherare segni di ipertiroidismo.

    Malattie corneali

    I beta bloccanti oftalmici possono indurre secchezza oculare. I pazienti con malattie corneali dovrebbero essere trattati con cautela.

    Altri agenti betabloccanti

    Gli effetti sulla pressione intra–oculare e i noti effetti sistemici dei betabloccanti possono essere potenziati quando il timololo viene somministrato a pazienti che ricevono già un agente beta bloccante per via sistemica. La risposta di questi pazienti dovrebbe essere monitorata con attenzione. Non è raccomandato l’uso di due agenti beta bloccanti adrenergici (vedere par. 4.5)

    Reazioni anafilattiche

    L’assunzione di betabloccanti in pazienti con un’anamnesi di atopia o di reazione anafilattica grave a diversi allergeni possono essere più reattivi al contatto ripetuto con tali allergeni e possono non rispondere alle dosi usuali di adrenalina impiegate per il trattamento di reazioni anafilattiche.

    Distacco di Coroide

    Distacco di Coroide è stato descritto in caso di trattamento con sostanze che riducono la produzione dell’umore acqueo (es. timololo, acetazolamide) dopo procedure filtranti.

    Anestesia chirurgica

    I Betabloccanti per uso topico possono bloccare gli effetti sistemici dei beta antagonisti, es adrenalina. L’anestesista deve essere informato se il paziente assume timololo.

    Se il paziente è portatore di glaucoma ad angolo chiuso si dovranno impiegare contemporaneamente dei miotici poiché TIMOD ha uno scarso o nessun effetto sulla pupilla.

    Come con l’uso di altri farmaci antiglaucoma, è stata riferita in alcuni pazienti una diminuita risposta al TIMOD dopo terapia prolungata.

    Anche se TIMOD non contiene benzalconio cloruro si consiglia di evitare di portare lenti a contatto morbide durante il trattamento con TIMOD.

    Togliere le lenti a contatto rigide prima di applicare le gocce oculari e aspettare 15 minuti prima di indossarle nuovamente.

    Popolazione pediatrica

    Il timololo deve essere usato con cautela nei giovani pazienti con glaucoma (vedere anche paragrafo 5.2). È importante informare i genitori dei potenziali effetti indesiderati così che possano interrompere immediatamente la terapia. Tosse e sibili, per esempio, sono segni da tenere in considerazione.

    Il medicinale deve essere usato con estrema cautela nei neonati e nei bambini più piccoli a causa della possibilità di apnea e di respiro di Cheyne–Stokes. Un monitor portatile per apnea può essere utile per i neonati in trattamento con timololo.

    Istruzioni per l’uso:

    Svitare il tappino di protezione del beccuccio, con un dito tenere abbassata la palpebra inferiore fino a scoprire la superficie interna del sacco congiuntivale e instillare il numero di gocce prescritto sulla parte, tenendo la testa leggermente piegata all’indietro. Dopo l’uso richiudere accuratamente il flacone.

    Tenere il medicinale fuori dalla portata e dalla vista dei bambini

    Gravidanza

    Gravidanza

    Non sono stati condotti studi sufficienti sull’utilizzo del timololo in gravidanza. Il timololo non dovrebbe essere usato in gravidanza a meno che non sia chiaramente necessario. Per ridurre l’assorbimento sistemico, guardare par. 4.2

    Gli studi epidemiologici non hanno rilevato possibili effetti malformativi ma, quando i betabloccanti sono somministrati per bocca, è dimostrato un rischio di ritardo della crescita intrauterina. Inoltre, sono stati riportati sintomi da blocco β recettoriale (es bradicardia, ipotensione, stress respiratorio e ipoglicemia) nei neonati, le cui madri avevano assunto betabloccanti fino al parto. Se Timod venisse somministrato fino al parto, il neonato dovrebbe essere strettamente monitorato nei primi giorni di vita.

    Allattamento

    I betabloccanti sono secreti nel latte materno. Tuttavia, alle dosi terapeutiche di somministrazione del timololo è improbabile che nel latte materno siano presenti quantità sufficienti a a indurre sintomi clinici da blocco β–recettoriale nel neonato. Per ridurre l’assorbimento sistemico, vedere par. 4.2.

    Effetti Collaterali

    Come altri farmaci oftalmici per uso topico, il timololo viene assorbito nel sistema circolatorio. Questo può causare effetti indesiderati, simili a quelli rilevati con agenti betabloccanti sistemici. L’incidenza di reazioni avverse sistemiche (ADR) dopo somministrazione per uso topico è minore rispetto a quella dopo somministrazione sistemica.

    Le reazioni avverse in elenco includono quelle osservate per la categoria dei betabloccanti per uso oftalmico.

    Disturbi del sistema immunitario

    Reazioni allergiche sistemiche incluso angioedema, orticaria, rash localizzato e generalizzato, prurito, reazioni anafilattiche

    Disturbi del metabolismo e della nutrizione

    Ipoglicemia

    Disturbi psichiatrici

    Insonnia, depressione, incubi e perdita della memoria

    Patologie del sistema nervoso

    Sincope, accidenti cerebrovascolari, ischemia cerebrale, aumento dei sintomi da miastenia grave, vertigine, parestesia e cefalea.

    Patologie dell’occhio

    Sintomi da irritazione oculare (es bruciore, sensazione di corpo estraneo, prurito, lacrimazione, rossore), blefariti, cheratiti, visione offuscata e distacco di coroide dopo chirurgia filtrante (vedere avvertenze speciali 4.4 e speciali precauzioni per l’uso), diminuzione della sensibilità corneale, occhio secco, erosione corneale, ptosi, diplopia.

    Patologie cardiache

    Bradicardia, dolore al petto, palpitazioni, edema, aritmia, insufficienza cardiaca congestizia, blocco atrioventricolare, arresto cardiaco, scompenso cardiaco.

    Patologie vascolari

    Ipotensione, fenomeno di Raynaud, mani e piedi freddi

    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

    Broncospasmo (soprattutto in pazienti con preesistente malattia respiratoria, malattia broncospastica), dispnea, tosse

    Patologie gastrointestinali

    Disgeusia, nausea, dispepsia, diarrea, secchezza delle fauci, dolore addominale, vomito

    P atologie della cute e del tessuto sottocutaneo :

    Alopecia, rash psoriasiforme o esacerbazione della psoriasi, rash cutaneo

    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

    Mialgia

    Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella

    Disfunzione sessuale, riduzione della libido

    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

    Astenia/affaticamento

    Eccipienti

    Sodio fosfato monobasico; sodio fosfato dibasico; acqua per preparazioni iniettabili.

    Conservazione

    Conservare a temperatura non superiore ai 25° C.

    Il periodo di validità dopo prima apertura del flacone è di 12 settimane.