Per garantire che i pazienti possano essere trattati in base alle proprie esigenze individuali, le capsule molli sono disponibili con dosaggi compresi tra 13 e 200 mcg di levotiroxina sodica, in modo da rendere possibile, idealmente, l’assunzione di una sola capsula molle al giorno.
Le istruzioni sulla posologia devono essere interpretate come linee guida.
La dose giornaliera individuale deve essere determinata mediante test diagnostici di laboratorio ed indagini cliniche.
Considerato che alcuni pazienti in corso di terapia mostrano concentrazioni elevate di T4 e fT4, la misurazione della concentrazione sierica basale dell’ormone tireostimolante (TSH) è un parametro più affidabile per determinare le ulteriori procedure terapeutiche.
Ad eccezione dei neonati, nei quali è indicata una rapida terapia (ormonale) sostitutiva, il trattamento con ormoni tiroidei deve essere iniziato con un basso dosaggio che va aumentato in maniera continua ogni 2-4 settimane fino a completo raggiungimento della dose di mantenimento.
Nei pazienti anziani, in quelli affetti da malattia coronarica e nei pazienti nei quali l’ipotiroidismo sia grave o cronico, il trattamento con ormone tiroideo deve essere iniziato con particolare cautela. È necessario scegliere una bassa dose iniziale (ad es. 13 mcg /die) che va aumentata lentamente e ad intervalli prolungati (ad es. un aumento graduale della dose di 13 mcg ogni 14 giorni), monitorando di frequente i valori degli ormoni tiroidei. In questo caso deve essere presa in considerazione la somministrazione di una dose che sia inferiore a quella richiesta per la sostituzione completa e che non sia sufficiente a riportare completamente entro la norma il valore di TSH.
L’esperienza dimostra che le dosi più basse sono sufficienti anche nei casi di basso peso corporeo e di gozzo adenomatoso voluminoso.
Posologia: vedere la tabella.
La dose totale giornaliera può essere somministrata come singola dose.
Ingestione: la dose totale giornaliera deve essere ingoiata intera con del liquido (ad es. mezzo bicchiere d’acqua) al mattino, a stomaco vuoto, almeno mezz’ora prima della colazione.
Durata del trattamento: di regola trattamento ad vitam nei casi di ipotiroidismo, strumectomia o tiroidectomia per tumore maligno della tiroide, e nella profilassi di recidive dopo la strumectomia di un gozzo eutiroideo. Nella terapia di supporto dell’ipertiroidismo per la durata del trattamento con i farmaci tireostatici.
Nel gozzo benigno eutiroideo, il trattamento varia da un periodo di 6 mesi a 2 anni. Se il trattamento farmacologico non è sufficiente durante questo periodo, si deve prendere in considerazione l’intervento chirurgico o la terapia con iodio radioattivo per il gozzo.
Indicazione | Dose raccomandata (mcg di levotiroxina sodica/die) |
Gozzo benigno eutiroideo | 75-200 |
Profilassi di recidive dopo resezione di gozzo eutiroideo | 75-200 |
Terapia sostitutiva dell’ ormone tiroideo nell’ipotiroidismo negli adulti: | |
iniziale | 25-50 |
ose di mantenimento | 100-200 |
Terapia sostitutiva dell’ ormone tiroideo nell’ipotiroidismo nei bambini: | |
iniziale | 13 -50 |
dose di mantenimento | 100 -150 mcg /m² di superficie corporea |
Terapia di supporto nel trattamento tireostatico dell’ipertiroidismo | 50-100 |
Terapia soppressiva del tumore maligno della tiroide | 150-300 |
Uso diagnostico nel test di soppressione tiroidea | 2 x 100 o 1 x 200 (per 14 giorni prima della scintigrafia) oppure inizialmente: 1 x 75 per 14 giorni, iniziando 28 giorni prima della scintigrafia, seguita da: 1 x 150 per 14 giorni prima della scintigrafia |
Bambini
TICHE può essere somministrato ai bambini, ma solo se sono in grado di deglutire una capsula intera. TICHE è controindicato nei bambini di età inferiore ai 6 anni.
Per la dose raccomandata nei bambini, consultare la tabella.
Prima di iniziare la terapia con gli ormoni tiroidei o un test di soppressione tiroidea, si devono escludere o trattare i seguenti disturbi o condizioni mediche: insufficienza coronarica, angina pectoris, aterosclerosi, ipertensione, ipopituitarismo ed insufficienza adrenocorticale. In modo analogo, l’autonomia della ghiandola tiroidea deve essere esclusa o trattata prima di avviare la terapia con ormoni tiroidei.
Nei pazienti con insufficienza coronarica, insufficienza cardiaca o aritmia tachicardica, è essenziale evitare l’induzione di un ipertiroidismo farmacologico anche lieve. In questi casi, è necessario monitorare frequentemente i parametri degli ormoni tiroidei.
Nell’ipotiroidismo secondario, bisogna stabilirne la causa prima di intraprendere la terapia sostitutiva. Se viene diagnosticata un’insufficienza adrenocorticale compensata, si deve intraprendere, se necessario, una terapia sostitutiva appropriata.
In caso di sospetta autonomia tiroidea, si deve eseguire un test del TRH o una scintigrafia di soppressione.
Durante la terapia con levotiroxina nelle donne ipotiroidee in postmenopausa, che sono esposte ad un maggiore rischio di osteoporosi, è necessario uno stretto monitoraggio della funzione tiroidea per evitare concentrazioni ematiche di levotiroxina superiori a quelle fisiologiche.
La levotiroxina non deve essere somministrata in presenza di uno stato metabolico ipertiroideo, eccetto come terapia di supporto nel trattamento tireostatico dell’ipertiroidismo.
Gli ormoni tiroidei non sono indicati per la perdita di peso. Nei pazienti eutiroidei, le dosi che rientrano nell’intervallo dei requisiti ormonali giornalieri non sono efficaci per la riduzione del peso. Dosi superiori a quelle fisiologiche possono generare effetti collaterali gravi o pericolosi per la vita (vedere paragrafo 4.9).
Se un paziente in terapia ormai consolidata con levotiroxina passa ad un altro farmaco, si consiglia di regolare la dose in base alla risposta clinica del paziente e ai valori di laboratorio.
Per pazienti diabetici e in terapia con anticoagulanti vedere paragrafo 4.5.
Gravidanza
L’esperienza nell’uomo ha mostrato che non c’è evidenza di teratogenicità indotta da farmaco o tossicità per il feto/neonatale durante la gravidanza ai dosaggi terapeutici raccomandati.
Lo sviluppo neonatale dipende dalla funzionalità tiroidea materna. La tiroxina è necessaria per lo sviluppo cerebrale del neonato. Ne consegue che il trattamento continuo con gli ormoni tiroidei deve essere mantenuto, soprattutto durante la gravidanza. Un aumento del dosaggio potrebbe rendersi necessario durante la gravidanza.
Allattamento
La levotiroxina è secreta nel latte materno durante l’allattamento; comunque le concentrazioni raggiunte al regime posologico raccomandato non sono sufficienti per causare lo sviluppo di ipertiroidismo o la soppressione della secrezione di TSH nel neonato. La levotiroxina può essere utilizzata durante l’allattamento.
Impiego come terapia di supporto con tireostatici
La levotiroxina non deve essere somministrata in associazione con farmaci tireostatici per il trattamento dell’ipertiroidismo durante la gravidanza e l’allattamento. La levotiroxina può rendere necessaria una dose più elevata di farmaco tireostatico.
Poiché i farmaci tireostatici attraversano la placenta con maggior facilità della levotiroxina, una terapia combinata potrebbe indurre ipotiroidismo nel feto. Pertanto solo i tireostatici devono essere utilizzati nel trattamento dell’ipotiroidismo durante la gravidanza.
Con un utilizzo appropriato e il monitoraggio dei referti clinici e dei valori diagnostici di laboratorio, non si prevedono effetti indesiderati durante il trattamento con TICHE. In casi isolati, la dose potrebbe non essere tollerata, o il paziente potrebbe aver assunto una dose eccessiva. In questi casi, in particolare quando la dose è stata aumentata troppo rapidamente all’inizio del trattamento, possono manifestarsi sintomi analoghi a quelli osservati anche nell’ipertiroidismo, come tachicardia, palpitazioni, aritmie cardiache, angina pectoris, cefalea, debolezza e crampi muscolari, vampate, febbre, vomito, disturbi mestruali, pseudotumor cerebri, tremore, irrequietezza, insonnia, iperidrosi, perdita di peso e diarrea.
In questi casi, la dose giornaliera deve essere ridotta o il farmaco sospeso per diversi giorni. Non appena l’effetto avverso regredisce, è possibile riprendere il trattamento, con un attento regime posologico.
In caso di ipersensibilità ad uno qualsiasi degli eccipienti di TICHE, possono manifestarsi reazioni cutanee e del tratto respiratorio.
Gelatina
Glicerolo
Acqua depurata
Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.