Una fiala ogni 3 – 4 settimane per via intramuscolare profonda
In genere, salvo diverso parere del medico, nell’ipogonadismo maschile una fiala di TESTO ENANT da 250 mg/ 2 ml ogni 3 settimane; nell’oligospermia una fiala di TESTO ENANT da 100 mg/ 1 ml ogni 4 settimane.
Se somministrato a bambini piccoli può provocare gravi disturbi nella crescita e nello sviluppo sessuale. Nelle donne può verificarsi irsutismo ed alterazioni della voce a volte irreversibili.
Per chi svolge attività sportiva: l’uso del farmaco senza necessità terapeutica costituisce doping e può determinare comunque positività ai test anti–doping.
Se si verifica ipercalcemia sintomatica, si deve interrompere la terapia androgena ed istituire misure appropriate.
Nei cardiopazienti e nei soggetti con malattie renali o epatiche può verificarsi edema, che può venire accentuato dalla concomitante somministrazione di corticosteroidi o di ACTH.
Come tutti gli steroidi anabolizzanti, il TESTO ENANT può aumentare la risposta agli anticoagulanti, e può rendersi necessaria la riduzione del loro dosaggio onde mantenere il tempo di protrombina a livello desiderato.
I pazienti diabetici devono essere seguiti attentamente, e la posologia degli ipoglicemizzanti deve essere regolata di conseguenza. A causa della sua azione ipercolesterolemizzante, si deve porre attenzione quando si somministra il TESTO ENANT a pazienti che hanno avuto un infarto o una malattia delle arterie coronarie.
Quando il farmaco viene somministrato a dosi superiori a quelle impiegate nella terapia sostitutiva in uomini con ipogonadismo, può verificarsi inibizione della funzione testicolare e diminuzione del volume dell’eiaculato. Per questa ragione si consigliano cicli di cura di 4 settimane da intervallare con uguali periodi di pausa.
Tenere il medicinale fuori dalla portata e dalla vista dei bambini
E’ da evitare l’uso di TESTO ENANT in caso di gravidanza e allattamento.
Nei maschi adulti si sono verificati i seguenti effetti indesiderati: inibizione della funzione testicolare, atrofia testicolare ed oligospermia, impotenza, priapismo cronico, ginecomastia, epididimite, irritabilità vescicale. Sono inoltre note le seguenti reazioni secondarie all’uso degli steroidi anabolizzanti in genere: aumento o diminuzione della libido, iperemia cutanea, acne, assuefazione, eccitazione o sonnolenza, brividi, leucopenia e, nei pazienti in concomitante trattamento anticoagulante, emorragie. Orticaria, infiltrazione nella sede dell’iniezione e foruncolosi sono stati associati alla loro iniezione intramuscolare.
Possono verificarsi modifiche delle seguenti prove di laboratorio: test del metirapone, glicemia a digiuno e dopo carico, test della funzione tiroidea (diminuzione dello PBJ, del potere legante della tiroxina e dell’uptake dello iodio radioattivo; aumento dell’uptake del T3 da parte degli eritrociti o della resina; i livelli di tiroxina libera rimangono normali, mentre i test alterati persistono, in genere, per 2 – 3 settimane dopo la sospensione della terapia anabolizzante), elettroliti, test dell’emocoagulazione (aumento dei fattori di coagulazione II, V, VII, e X) ed altri ancora (diminuzione dell’escrezione della creatinina e della creatina della durata fino a 2 settimane dopo la sospensione del trattamento ed aumento dei 17–chetosteroidi).
Una fiala contiene: Eccipienti: Olio di sesamo
Conservare al riparo dalla luce.