Septanest (Ogna giovanni & figli spa)

Soluzione iniettabile 50tbf 1,7ml 1/200000

Principio attivo:Articaina cloridrato/adrenalina bitartrato
Gruppo terapeutico:Anestetici locali
Tipo di farmaco:Farmaco odontoiatrico
Rimborsabilità:C
Ricetta:Uspl - uso specialistico
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • anestesia
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    Posologia

    L'iniezione deve essere effettuata lentamente (1 ml/min. circa). In generale, è sufficiente una unica somministrazione.

    Adulti

    Per la maggior parte degli interventi abituali, una infiltrazione di 1,7 ml di soluzione è sufficiente.

    In ogni caso l'iniezione dovrà essere fatta lentamente (1 ml/min. circa); per un'infiltrazione a livello del setto interdentale è indicata e generalmente sufficiente una quantità pari a 0,3-0,5 ml. Non superare l'equivalente di 7 mg di articaina cloridrato per chilogrammo di peso corporeo, il che corrisponde per un soggetto di 60 kg a 6 fiale standard di 1,7 ml circa. In caso di estrazioni in serie di denti tra loro vicini è spesso possibile una riduzione delle dosi. La durata dell'anestesia durante la quale si può realizzare un intervento arriva almeno a 45 minuti (Septanest 1:200.000) e a 75 minuti (Septanest 1:100.000).

    Bambini

    Non somministrare ai bambini di età inferiore a 4 anni; La quantità del prodotto iniettato deve essere regolata in funzione del peso del bambino. In generale nei bambini di peso corporeo compreso tra 20 e 30 kg: sono sufficienti dosi da 0,25 a 1 ml. Non superare la dose di 2 ml durante l'intervento e la dose di 5 ml nelle 24 ore.

    Controindicazioni
  • inibitori delle monoaminoossidasi
  • antidepressivi triciclici
  • beta-bloccanti
  • bambini
  • infarto miocardico
  • insufficienza cardiaca
  • gravidanza
  • allattamento
  • ipersensibilità nota
  • asmatici
  • glaucoma
  • tachicardia
  • aritmia
  • ipertiroidismo
  • ipertensione
  • insufficienza renale ed epatica
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    Interazioni
  • adrenalina
  • analgesici
  • atropina
  • barbiturici
  • anestetici
  • vasocostrittori
  • simpaticomimetico
  • antidepressivi triciclici
  • noradrenalina
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    Avvertenze

    Come tutti gli anestetici iniettabili contenenti adrenalina, un'iniezione intravascolare deve essere assolutamente evitata. È dunque necessario assicurarsi che l'ago che serve per l'iniezione non sia impegnato in un vaso. Il paziente può consumare del cibo solo una volta ripristinata la sensibilità. Le tubofiale aperte non devono essere più usate (pericolo di epatite). Il prodotto contiene sodio metabisolfito; tale sostanza può provocare in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi. Proteggere dalla luce.

    Prima dell'uso il Medico deve accertarsi dello stato delle condizioni circolatorie dei soggetti da trattare. Occorre evitare qualsiasi sovradosaggio di anestetico e non somministrare due dosi massime di quest'ultimo senza che sia trascorso un intervallo minimo di 24 ore.

    È necessario, comunque, usare le dosi e le concentrazioni più basse che possano consentire di ottenere l'effetto ricercato. La soluzione anestetica deve essere iniettata con cautela in piccole dosi dopo 10 secondi circa da una preventiva aspirazione. Specialmente quando si devono infiltrare zone molto vascolarizzate è consigliabile lasciare trascorrere circa due minuti prima di procedere al blocco loco-regionale vero e proprio. Il paziente deve essere mantenuto sotto accurato controllo sospendendo immediatamente la somministrazione al primo segno di allarme (per esempio modificazioni del sensorio).

    È necessario avere la disponibilità immediata dell'equipaggiamento dei farmaci e del personale idonei al trattamento di emergenze, poiché in casi rari sono stati riferiti, a seguito dell'uso di anestetici locali, reazioni gravi, talora da esito infausto, anche in assenza di ipersensibilità individuale nell'anamnesi.

    Gravidanza

    Il prodotto non deve essere somministrato in caso di gravidanza o di allattamento poiché non esistono dati sufficienti relativi alla somministrazione del prodotto a donne in stato di gravidanza e non si sa ancora se i principi attivi contenuti nel farmaco passano nel latte materno.

    Effetti Collaterali

    Si possono avere reazioni tossiche e reazioni allergiche sia all'anestetico che al vasocostrittore. Fra le prime vengono riferiti fenomeni di stimolazione nervosa centrale con eccitazione, tremori, disorientamento, vertigini, midriasi, aumento del metabolismo e della temperatura corporea e per dosi molto elevate, trisma e convulsioni; se è interessato il midollo allungato si ha compartecipazione dei centri cardiovascolare, respiratorio ed emetico con sudorazione, aritmie, ipertensione, tachipnea, broncodilatazione, nausea e vomito. Effetti di tipo periferico possono interessare l'apparato cardiovascolare con bradicardia e vasodilatazione. Le reazioni allergiche si verificano per lo più in soggetti ipersensibili ma vengono riferiti molti casi con assenza di ipersensibilità individuale nell'anamnesi. Le manifestazioni a carattere locale comprendono eruzioni cutanee di tipo vario, orticaria, prurito; quelle a carattere generale broncospasmo, edema laringeo fino al collasso cardiorespiratorio da shock anafilattico. Il vasocostrittore, per la sua azione sul circolo, può determinare effetti abnormi di vario tipo specialmente nei soggetti non normali sotto il profilo cardiocircolatorio; ansia, sudorazione, ambascia respiratoria, aritmie cardiache, ipertensione (particolarmente grave nei soggetti già ipertesi e negli ipertiroidei), cefalea acuta, fotofobia, dolore retrosternale e faringeo, vomito; nel caso comparissero sintomi di questo tipo si deve sospendere subito la somministrazione.

    Eccipienti

    Sodio metabisolfito 0,85 mg (pari a 0,57 mg di SO2 ); sodio cloruro; sodio edetato; idrossido di sodio; acqua per preparazioni iniettabili.

    Conservazione

    Conservare a temperatura ambiente inferiore a 25 °C ed al riparo dalla luce. Proteggere dal freddo.