Principio attivo:Diflucortolone valerato
Gruppo terapeutico:Corticosteroidi, non associati
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:C
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • dermatite da contatto
  • eczema da contatto
  • eczema volgare
  • eczema del condotto uditivo
  • eczema disidrosico
  • eczema anale
  • neurodermite
  • dermatite atopica
  • psoriasi
  • lichen
  • ustioni
  • eritema solare
  • punture d’insetti
  • forfora
  • dermopatie
  • desquamazione
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    Posologia

    Salvo diversa prescrizione medica, iniziare spalmando il preparato nella forma più idonea alla situazione cutanea, in strato sottile 2–3 volte al giorno.

    Ottenuto il miglioramento, è sufficiente una sola applicazione al giorno.

    Lattanti, bambini e adulti non devono essere trattati più a lungo di 3 settimane.

    Nerisona è disponibile in quattro forme farmaceutiche: crema, crema idrofoba, unguento e soluzione cutanea. Queste forme farmaceutiche possono essere utilizzate a seconda delle caratteristiche cutanee di ogni singolo caso:

    Nerisona crema nelle forme secernenti;

    Nerisona crema idrofoba in condizioni cutanee né umide né troppo secche;

    Nerisona unguento in presenza di cute molto secca;

    Nerisona soluzione cutanea per le aree ricoperte da peli.

    Nerisona crema:

    per il suo elevato contenuto in acqua e basso livello di grassi è elettiva per le dermatosi secernenti dove contribuisce all’allontanamento delle secrezioni, ottenendone una rapida diminuzione e un essiccamento della cute. Nerisona crema è anche indicata per l’applicazione sulle parti scoperte del corpo, su quelle coperte da peli e sulle aree umide.

    Nerisona crema idrofoba:

    per l’equilibrato rapporto tra acqua e grassi contenuti nel veicolo trova possibile impiego in condizioni cutanee né umide né troppo secche. Il preparato assicura alla cute un appropriato apporto lipidico senza bloccare gli scambi di calore o la traspirazione. Delle forme di Nerisona, la crema idrofoba è quella che garantisce una più ampia possibilità d’uso.

    Nerisona unguento:

    Grazie al suo eccipiente completamente anidro, si presta in modo particolare al trattamento di forme secche e stadi cronici. La base dell’unguento esercita un effetto occlusivo che favorisce il processo di guarigione.

    Nerisona soluzione cutanea:

    Il veicolo idroalcolico la rende particolarmente indicata nelle dermatosi del cuoio capelluto, delle parti ricoperte da peli e su cute assai grassa o sensibile ai grassi, consentendo un’omogenea distribuzione e di conseguenza penetrazione del principio attivo.

    Bendaggio occlusivo:

    In casi particolari resistenti alla terapia il medico può prescrivere un trattamento sotto bendaggio occlusivo. La zona cutanea malata trattata col preparato verrà ricoperta da una pellicola di materiale impermeabile che va fissata alla cute sana circostante mediante adesivo plastico. Per l’occlusione alle mani possono essere usati guanti di plastica.

    La durata dell’occlusione sarà fissata dal medico, ma non deve essere superiore alle 24 ore. Il bendaggio occlusivo può essere eventualmente ripetuto più volte sostituendolo ogni 12 ore.

    Se nel corso del trattamento dovessero comparire processi infettivi sarà necessario interrompere il trattamento occlusivo.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti
  • varicella
  • herpes zoster
  • rosacea
  • dermatite periorale
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    Interazioni
  • note né prevedibili interazioni
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    Avvertenze

    Lattanti, bambini e adulti non devono essere trattati per periodi superiori a 3 settimane,

    In particolare, nei lattanti e nei bambini si consiglia di non protrarre la terapia oltre i 5 – 7 giorni, se le zone da trattare sono coperte da pannolini o mutandine di plastica. In caso di lesioni estese è opportuno trattare in successione, una alla volta, aree parziali.

    Nelle malattie cutanee accompagnate da infezioni batteriche o micotiche è opportuno associare un trattamento specifico locale.

    L’applicazione percutanea di corticosteroidi nel trattamento di dermatosi estese e/o per lunghi periodi di tempo, può determinare fenomeni secondari di assorbimento sistemico (sindrome di Cushing, inibizione dell’asse ipotalamo–ipofisario). Tale evenienza è  più frequente nei bambini e in caso di bendaggio occlusivo. Nell’uso pediatrico le pieghe cutanee e il pannolino possono fungere da bendaggio occlusivo. Pertanto, nel trattamento di affezioni croniche che richiedano terapie prolungate, qualora sia stato raggiunto un favorevole effetto terapeutico, sarà opportuno ridurre il dosaggio e la frequenza delle applicazioni al minimo necessario per controllare i sintomi ed evitare le recidive, sospendendo l’uso del preparato appena possibile.

    Se la pelle si secca troppo in condizioni di utilizzo prolungato di Nerisona crema o soluzione cutanea, il paziente deve passare ad una forma farmaceutica ad eccipiente più grasso (Nerisona crema idrofoba o Nerisona unguento).

    In caso di applicazione al viso evitare che il preparato venga a contatto con gli occhi.

    In presenza di rosacea o dermatite periorale, Nerisona non deve essere applicato al viso (vedere 4.3 Controindicazioni).

    Così come è noto per i corticosteroidi sistemici, anche con l’impiego dei corticosteroidi topici è possibile la comparsa di glaucoma (ad esempio dopo l’impiego di dosi eccessive o su aree estese per periodi prolungati, con tecniche di bendaggio occlusivo o dopo l’applicazione sulla cute intorno agli occhi).

    L’uso, specie se prolungato, dei medicinali corticosteroidi per uso topico può dar origine a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso occorre interrompere il trattamento ed istituire una terapia adeguata.

    Informazioni importanti su alcuni eccipienti

    Nerisona crema contiene alcool stearilico: può causare reazioni localizzate sulla pelle (ad es. dermatite da contatto).

    Nerisona crema contiene metile para–idrossibenzoato e propile para–idrossibenzoato: possono causare reazioni allergiche (anche ritardate).

    Gravidanza

    Come regola generale, le preparazioni topiche contenenti corticosteroidi non devono essere applicate durante il primo trimestre di gravidanza. L’indicazione clinica per il trattamento con Nerisona nelle donne in gravidanza e in allattamento deve essere attentamente esaminata e valutato se i benefici giustificano i potenziali rischi per il feto.

    In particolare, l’uso su zone estese o per un periodo prolungato devono essere evitati.

    Alcuni studi epidemiologici suggeriscono che ci potrebbe essere un aumentato rischio di palatoschisi nei neonati da donne che sono state trattate con corticosteroidi sistemici durante il primo trimestre di gravidanza.

    Effetti indesiderati non possono essere esclusi in neonati le cui madri sono state trattate su aree estese o per periodi prolungati durante la gravidanza o l’allattamento (per esempio, si può produrre una riduzione della funzione surrenalica a seguito di applicazione nelle ultime settimane di gravidanza).

    Le donne in allattamento non devono essere trattate sul seno.

    Effetti Collaterali

    Sintomi locali quali prurito, bruciore, eritema o vescicolazione possono verificarsi in casi isolati durante il trattamento con Nerisona.

    In rari casi possono intervenire reazioni allergiche cutanee (dermatite allergica da contatto), follicolite, decolorazione cutanea, dermatite periorale, aumentata crescita di peli corporei (ipertricosi).

    Nel corso di trattamento di estese aree cutanee (circa il 10% e più della superficie corporea) e/o di impiego prolungato (oltre le 3 settimane) specie sotto bendaggio occlusivo o uso di Nerisona unguento, non si possono escludere le seguenti reazioni concomitanti, proprie del resto di tutti i cortisonici topici: atrofie cutanee, decolorazione cutanea, teleangectasie, strie, manifestazioni acneiformi, dermatite periorale, aumentata crescita di peli corporei (ipertricosi) e sintomi sistemici da riassorbimento cutaneo di corticosteroidi quali soppressione reversibile dell’asse ipotalamo–ipofisi–surrene (HPA). I sintomi clinici includono Sindrome di Cushing, iperglicemia e glicosuria. Una maggiore incidenza si può osservare con l’uso di farmaci corticosteroidi su una superficie di grandi dimensioni, l’uso prolungato, l’aggiunta del bendaggio occlusivo, coesistenti ad insufficienza epatica. Dopo la sospensione del farmaco, il recupero dell’asse HPA è pronto e completo.

    Nei trattamenti occlusivi si tenga presente che le pellicole usate per il bendaggio possono essere esse stesse causa di fenomeni di sensibilizzazione.

    Segnalazione delle reazioni avverse sospette

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

    Eccipienti

    Nerisona crema:

    macrogol stearato, alcool stearilico, paraffina liquida, vaselina bianca, edetato disodico, acido poliacrilico, sodio idrossido, metile paraidrossibenzoato, propile paraidrossibenzoato, acqua depurata.

    Nerisona crema idrofoba:

    cera d’api bianca, paraffina liquida, vaselina bianca, esteri alifatici ad alto peso molecolare, acqua depurata.

    Nerisona unguento:

    paraffina liquida, vaselina bianca, cera microcristallina, olio di ricino idrogenato.

    Nerisona soluzione cutanea:

    etanolo 96%, glicerolo 85%, povidone, acqua depurata.

    Conservazione

    Crema, crema idrofoba: non conservare al di sopra di 25° C.

    Unguento: non conservare al di sopra di 30° C.

    Soluzione cutanea: nessuna particolare condizione di conservazione.