Neotigason (Aurobindo pharma italia srl)

Capsule rigide 20cps 25mg

da32.73 €
Principio attivo:Acitretina
Gruppo terapeutico:Antipsoriasici per uso sistemico
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rnr - non ripetibile (ex s/f)
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • psoriasi
  • lichen
  • dermatosi
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    Posologia

    Neotigason deve essere prescritto solo da medici che abbiano esperienza nell’impiego dei retinoidi sistemici e siano al corrente del rischio di teratogenicità associato al trattamento con acitretina. Vedere paragrafo 4.6

    Posologia

    A causa delle differenze nell’assorbimento e nel grado di metabolizzazione dell’acitretina, lo schema posologico andrà adattato individualmente. In via puramente indicativa si possono dare queste direttive.

    Adulti

    Terapia iniziale:

    25–30 mg/die per due–quattro settimane (1 capsula da 25 mg o 3 capsule da10 mg).

    Terapia di mantenimento:

    La dose di mantenimento andrà stabilita sulla base dell’efficacia clinica e della tollerabilità. In linea generale 25–50 mg/die somministrati per ulteriori sei–otto settimane raggiungono risultati terapeutici ottimali.

    Può essere talvolta necessario incrementare la dose fino ad un massimo di 75 mg/die (3 capsule da25 mg).

    Nei pazienti che presentano una sufficiente regressione delle lesioni psoriasiche la terapia può essere interrotta. Eventuali recidive andranno trattate come descritto in precedenza.

    Nel trattamento dei disturbi della cheratinizzazione è spesso necessario protrarre il mantenimento anche se a dosi molto basse (anche inferiori a 20 mg/die e non superiori a 50 mg/die).

    Bambini

    In caso di trattamenti a lungo termine, in considerazione della possibile insorgenza di effetti collaterali di una certa gravità, andrà attentamente valutato il rapporto rischio/beneficio. L’acitretina dovrebbe essere usata solo quando non risultassero efficaci le terapie alternative.

    Il dosaggio deve essere stabilito sulla base del peso corporeo. Si suggerisce una somministrazione giornaliera di 0,5 mg/kg. Dosi fino a 1 mg/Kg/die sipossono talvolta rendere necessarie per periodi limitati. Non si dovrebbero superare i 35 mg/die totali. La terapia di mantenimento dovrà essere effettuata alla dose minima efficace in considerazione della possibile insorgenza, nei trattamenti a lungo termine, di effetti collaterali.

    Terapia combinata:

    L’associazione di Neotigason con altre terapie e la risposta individuale che ne consegue potranno giustificare una riduzione del dosaggio del farmaco.

    L’utilizzo contemporaneo di terapie topiche standard non interferisce con Neotigason e può quindi continuare.

    Modo di somministrazione

    Le capsule vanno assunte preferibilmente una volta al giorno durante il pasto o con un po’ di latte.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo
  • donne
  • gravidanza
  • dopo
  • metotrexate
  • ipervitaminosi
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    Interazioni
  • metotrexato
  • tetracicline
  • vitamina
  • state osservate interazioni
  • contraccettivi orali
  • estrogeno
  • progestinico
  • alcool
  • noto
  • interazione
  • fenitoina
  • nota
  • digossina
  • cimetidina
  • anticoagulanti
  • cumarinici
  • warfarin
  • alcun
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    Avvertenze

    Il medico deve fornire a tutti i pazienti, donne e uomini, dettagliate informazioni riguardo il rischio di teratogenicità e le rigide misure contraccettive da adottare.

    Dati clinici hanno messo in evidenza che si può formare etretinato dalla contemporanea assunzione di acitretina e alcool etilico. L’etretinato è altamente teratogeno ed ha una emivita più lunga (circa 120 giorni) dell’acitretina. Le donne in età fertile non devono pertanto ingerire alcool (in bevande, cibo o farmaci) durante la terapia con acitretina e per due mesi dopo il termine della terapia con acitretina. Si devono prendere misure contraccettive ed effettuare test di gravidanza per 3 anni dopo la conclusione del trattamento con acitretina (vedere paragrafi 4.6 e 5.2).

    Le donne in età fertile non devono ricevere sangue trasfuso da pazienti in trattamento con acitretina. Pertanto la donazione di sangue da pazienti in trattamento con acitretina è proibita durante il trattamento con acitretina e per tre anni dopo la sospensione dello stesso.

    A causa del rischio di malformazioni fetali, il medicinale non deve essere dato ad altre persone. Il prodotto inutilizzato o scaduto deve essere riportato in farmacia per lo smaltimento.

    Si devono effettuare controlli della funzionalità epatica prima dell’inizio del trattamento con acitretina, ogni 1–2 settimane durante i primi due mesi e successivamente ogni tre mesi durante il trattamento. Nel caso in cui la funzionalità epatica risulti alterata il monitoraggio andrà ripetuto ad intervalli settimanali. Se in seguito a tali controlli i valori patologici dovessero permanere immodificati o peggiorassero ulteriormente, la terapia con acitretina andrà interrotta. È comunque consigliabile proseguire nel controllo della funzionalità epatica per almeno altri tre mesi (vedere paragrafo 4.8).

    I valori del colesterolo sierico e dei trigliceridi sierici (a digiuno) devono essere controllati prima di iniziare il trattamento, un mese dopo aver iniziato il trattamento e successivamente ogni tre mesi durante il trattamento.

    È stata osservata una riduzione della visione notturna in corso di trattamento con acitretina. Si devono informare i pazienti di questo possibile effetto indesiderato e avvertirli di fare attenzione nella guida di veicoli o nell’uso di macchinari nelle ore notturne. I problemi della vista devono essere tenuti attentamente sotto controllo (vedere paragrafo 4.8).

    Sono stati segnalati rari casi di ipertensione endocranica benigna. Pazienti con cefalea grave, nausea, vomito e disturbi visivi devono interrompere immediatamente il trattamento con acitretina ed essere sottoposti a valutazione neurologica e cura (vedere paragrafo 4.8).

    Negli adulti, particolarmente negli anziani, in terapia con acitretina a lungo termine, devono essere periodicamente eseguiti appropriati controlli in vista della possibile insorgenza di alterazioni dei processi di ossificazione (vedere paragrafo 4.8). Nel caso si manifestassero problemi dell’ossificazione, il medico deve discutere con il paziente l’eventualità di un proseguimento della terapia, sulla base della valutazione del rapporto rischio/beneficio.

    Ci sono state segnalazioni occasionali di modificazione ossee nei bambini, tra cui prematura saldatura epifisaria, iperostosi e calcificazione scheletrica extraosseous dopo il trattamento a lungo termine con l’etretinato; questi effetti possono essere previsti con l’uso di acitretina. Pertanto, nei bambini, si devono controllare accuratamente i parametri di crescita e lo sviluppo scheletrico.

    Va sottolineato che, a tutt’oggi, non sono note tutte le possibili conseguenze di un trattamento a lungo termine con acitretina.

    Gli effetti dei raggi UV sono accentuati dalla terapia con retinoidi; pertanto i pazienti devono evitare l’eccessiva esposizione alla luce solare e l’uso incontrollato di lampade solari. Se necessario, deve essere utilizzata una protezione solare con fattore di protezione elevato di almeno 15.

    Il trattamento con alte dosi di retinoidi può causare cambiamenti dell’umore inclusa irritabilità, aggressione e depressione.

    Pazienti ad alto rischio:

    Nei pazienti che soffrono di diabete, di alcolismo, di obesità, o che presentano fattori di rischio cardiovascolare o disturbi del metabolismo lipidico in trattamento con acitretina, è necessario un controllo più frequente dei valori sierici dei lipidi, e/o della glicemia e di altri indici di rischio cardiovascolare, per esempio la pressione sanguigna.

    Nei soggetti diabetici i retinoidi possono migliorare o peggiorare la tolleranza al glucosio; di conseguenza la glicemia deve essere controllata con maggior frequenza rispetto al normale nelle fasi iniziali del trattamento.

    In tutti i pazienti ad alto rischio in cui gli indici di rischio cardiovascolare non riescono a tornare nella norma o peggiorano ulteriormente, deve essere considerata una riduzione del dosaggio o l’interruzione della terapia con acitretina.

    Informazioni importanti su alcuni eccipienti

    Contiene glucosio. I pazienti affetti da rari problemi di malassorbimento di glucosio–galattosio, non devono assumere questo medicinale.

    Questo medicinale contiene meno di 1mmol (23mg) di sodio per dose, cioè è praticamente "senza sodio".

    Gravidanza

    Donne potenzialmente fertili / Contraccezione in maschi e femmine

    L’acitretina è altamente teratogena. Il suo impiego è controindicato nelle donne che potrebbero iniziare una gravidanza durante il trattamento o entro due anni dalla fine dello stesso. Il rischio di dare alla luce un bambino malformato è straordinariamente alto nel caso in cui acitretina sia stata somministrata prima o durante la gravidanza, indipendentemente dalla durata del trattamento e dalla posologia.

    L’acitretina ècontroindicata in ogni donna potenzialmente fertile tranne quando si verifichino tutte le seguenti condizioni:

    1. La paziente presenta una grave alterazione della cheratinizzazione, resistente alle terapie standard;

    2. È in grado di capire e seguire le istruzioni fornite dal medico;

    3. È in grado di utilizzare la misura contraccettiva concordata, in modo affidabile e continuo senza sbagliare;

    4. È assolutamente necessario che ogni donna potenzialmente fertile sottoposta a terapia con acitretina faccia uso costante di un contraccettivo efficace (preferibilmente due metodi complementari) da iniziare 4 settimane prima e da continuare durante tutto il trattamento e per tre anni dopo la sua interruzione. La paziente deve contattare immediatamente un medico in caso di sospetta gravidanza.

    5. La terapia non deve essere iniziata fino al secondo o terzo giorno del successivo periodo mestruale;

    6. Prima di iniziare la terapia, si dovrà ottenere un test di gravidanza con esito negativo (sensibilità minima di 25 mIU/ml) fino a tre giorni prima della somministrazione della prima dose. Durante la terapia, test di gravidanza devono essere programmati ad intervalli di 28 giorni. Un test di gravidanza negativo non più vecchio di tre giorni è obbligatorio a queste visite prima di fare la prescrizione. Dopo l’interruzione della terapia, il test di gravidanza deve essere eseguito ogni 1–3 mesi per un periodo di3 anni dopo la somministrazione dell’ultima dose.

    7. Prima dell’inizio della terapia, il medico deve informare la paziente in età fertile in modo dettagliato sulle misure precauzionali da prendere, sui rischi di malformazioni fetali molto gravi e sulle eventuali conseguenze di una gravidanza iniziata durante il trattamento con acitretina così come nei tre anni successivi all’interruzione dello stesso;

    8. L’uso continuato di contraccettivi efficaci dovrà essere attuato ogni volta che la terapia è ripetuta, indipendentemente dalla lunghezza del periodo di trattamento, e continuato per tre anni dopo il termine della terapia;

    9. In caso di gravidanza, nonostante queste precauzioni, vi è un elevato rischio di gravi malformazioni per il feto (ad esempio: difetti cranio– facciali, malformazioni cardiache e vascolari o del SNC, difetti scheletrici e timici) e una aumentata incidenza di aborti spontanei. Questo rischio si verifica soprattutto durante il trattamento con acitretina e nei 2 mesi successivi al trattamento. Fino a 3 anni dopo l’interruzione del trattamento con acitretina, il rischio è più basso (in particolare nelle donne che non hanno consumato alcolici), ma non può essere del tutto escluso a causa della possibile formazione di etretinato.

    10. La paziente deve evitare il consumo di alcol durante il trattamento e nei 2 mesi successivi all’interruzione del trattamento (vedere paragrafo 4.4. e 4.5).

    Il metodo contraccettivo primario è un contraccettivo ormonale combinato o un dispositivo intrauterino e si raccomanda di usare anche un preservativo o diaframma. I preparati a base di solo progesterone a basso dosaggio (minipillole) non sono raccomandati a causa di possibili interferenze con il loro effetto contraccettivo.

    Per i pazienti maschi trattati con acitretina, i dati disponibili basati sul livello di esposizione materna allo sperma e al liquido seminale, indicano un minimo, se presente, rischio di effetti teratogeni.

    Gravidanza

    L’acitretina è controindicata in donne in gravidanza (vedere paragrafo 4.3).

    Allattamento

    L’acitretina non deve essere somministrata a donne che allattano (vedere paragrafo 4.3).

    Effetti Collaterali

    Sono stati osservati effetti indesiderati nella maggior parte dei pazienti che iniziano una terapia con acitretina. Tuttavia, questi effetti tendono a scomparire riducendo il dosaggio o sospendendo la terapia. Talvolta, all’inizio del trattamento, si è osservato anche un iniziale peggioramento dei sintomi della psoriasi.

    Gli effetti indesiderati osservati con maggiore frequenza sono sintomi di ipervitaminosi A, come la secchezza delle labbra, che può essere alleviata con l’applicazione di una pomata.

    Gli effetti indesiderati segnalati per l’acitretina negli studi clinici o come eventi post–marketing sono elencati di seguito secondo la classificazione per sistemi e organi e in base alla frequenza. Le frequenze sono definite come:

    Molto comune (≥1/10)

    Comune (≥1/100, 1/10)

    Non comune (≥1/1.000, 1/100) Raro (≥1/10.000, 1/1.000) Molto raro (1/10.000)

    Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

    Infezioni e infestazioni
    Frequenza non nota Vulvo–vaginiti causate da Candida Albicans
    Disturbi del sistema immunitario
    Frequenza non nota Ipersensibilità
    Patologie del sistema nervoso
    Comune Cefalea
    Non comune Capogiri
    Raro Neuropatia periferica
    Molto raro Ipertensione endocranica benigna (vedere paragrafo 4.4)
    Patologie dell’occhio
    Molto comune Secchezza e infiammazione delle mucose (ad esempio, congiuntivite, xeroftalmia), che possono portare ad intolleranza alle lenti a contatto
    Non comune Visione offuscata
    Molto raro Cecità notturna (vedere paragrafo 4.4), cheratite ulcerosa
    Patologie dell’orecchio e del labirinto
    Frequenza non nota Compromissione dell’udito, tinnito
    Patologie vascolari
    Frequenza non nota Vampate
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Molto comune Secchezza e infiammazione delle mucose (ad esempio epistassi e rinite)
    Patologie gastrointestinali
    Molto comune Secchezza delle fauci, sete
    Comune Stomatite, disturbi gastro–intestinali (es. dolore addominale, diarrea, nausea, vomito)
    Non comune Gengivite
    Frequenza non nota Disgeusia, emorragia rettale
    Patologie epatobiliari
    Non comune Epatite
    Molto raro Ittero
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Molto comune Cheilite, prurito, alopecia, esfoliazione della pelle (su tutto il corpo, in particolare sui palmi e sotto i piedi)
    Comune Fragilità della pelle, pelle appiccicosa, dermatiti, anormale consistenza dei capelli, unghie fragili, paronichia, eritema
    Non comune Ragadi, dermatite bollosa, reazioni di fotosensibilità
    Frequenza non nota Granuloma piogenico, madarosi, angioedema, orticaria
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Comune Artralgia, mialgia
    Molto raro Dolore osseo, esostosi (il trattamento di mantenimento può determinare la progressione di una pregressa iperostosi spinale, comparsa di nuove lesioni iperostotiche e calcificazioni extrascheletriche, come e stato osservato nel trattamento sistemico a lungo termine con retinoidi) (vedere paragrafo 4.4)
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Comune Edema periferico
    Esami diagnostici
    Molto comune Alterazione dei test sulla funzionalità epatica (aumento transitorio, di solito reversibile, delle transaminasi e fosfatasi alcaline) (vedere paragrafo 4.4). Alterazione dei lipidi (durante il trattamento con alte dosi di acitretina, si e verificato un aumento reversibile dei trigliceridi e del colesterolo sierici, soprattutto nei pazienti ad alto rischio e nel trattamento a lungo termine (vedere paragrafo 4.4). Non può essere escluso un rischio associato di aterogenesi quando persistono queste condizioni).

    Bambini

    Ci sono state segnalazioni occasionali di modificazioni ossee nei bambini, tra cui prematura saldatura epifisaria, iperostosi e calcificazione scheletrica extraosseous dopo il trattamento a lungo termine con l’etretinato, questi effetti possono essere previsti anche con l’uso di acitretina.

    Nei bambini, i parametri dicrescita e lo sviluppo delle ossa devono essere attentamente monitorati.

    Diabetici

    I retinoidi possono migliorare o peggiorare la tolleranza al glucosio (vedere paragrafo 4.4).

    Segnalazione delle reazioni avverse sospette.

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: "www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili".

    Eccipienti

    Neotigason 10 mg capsule rigide

    Cellulosa microcristallina, glucosio liquido nebulizzato essiccato, gelatina e sodio ascorbato.

    L’involucro della capsula contiene gelatina, titanio diossido (E 171), ossido di ferro rosso (E 172), ossido di ferro nero (E 172) e ossido di ferro giallo (E 172).

    L’inchiostro di stampa contiene gomma lacca, idrossido di ferro nero (E172), glicole propilenico e ammonio idrossido.

    Neotigason 25mg capsule rigide

    Cellulosa microcristallina, glucosio liquido nebulizzato essiccato, gelatina e sodio ascorbato.

    L’involucro della capsula contiene gelatina, titanio diossido (E 171), ossido di ferro rosso (E 172), ossido di ferro giallo (E 172) e ossido diferro nero (E 172).

    L’inchiostro di stampa contiene gomma lacca, idrossido di ferro nero (E172), glicole propilenico e ammonio idrossido.

    Conservazione

    Conservare a temperatura inferiore a 25° C. Conservare nel contenitore originale.