Navelbine (Pierre fabre pharma srl)

Capsule molli 1cps 20mg

da68.69 €
Principio attivo:Vinorelbina bitartrato
Gruppo terapeutico:Alcaloidi derivati da piante ed altri prodotti naturali
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rnrl - limitativa non ripetib.
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioPresente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • carcinoma mammario
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    Posologia

    Modo di somministrazione

    NAVELBINE capsule molli deve essere assunta rigorosamente per via orale

    Esclusivamente per uso orale.

    Le capsule di NAVELBINE vanno assunte con un po’ d’acqua, e non devono essere masticate né succhiate. Si consiglia l’assunzione con un po’ di cibo.

    Se il paziente dovesse per errore masticare o succhiare la capsula, è necessario procedere ad un risciacquo della bocca con acqua o, preferibilmente, con una normale soluzione fisiologica.

    Se la capsula risultasse tagliata o danneggiata: il liquido contenuto è irritante e pertanto potrebbe determinare lesioni in caso di contatto con la pelle o con le mucose o con gli occhi; le capsule danneggiate non devono essere ingerite e devono essere riportate in farmacia per poter essere distrutte in modo appropriato; in caso di contatto, lavarsi immediatamente con acqua o preferibilmente con una normale soluzione fisiologica.

    Posologia

    In monoterapia, la dose raccomandata è la seguente:

    Prime tre somministrazioni

    60 mg/m² di superficie corporea, in un’unica somministrazione settimanale.

    Somministrazioni successive

    Dopo la terza somministrazione si raccomanda di incrementare la dose di NAVELBINE capsule molli   a 80 mg/m sempre in un’unica somministrazione settimanale, tranne in quei pazienti che nel corso dei controlli ematologici effettuati in concomitanza con le prime tre somministrazioni a 60 mg/m² , abbiano avuto o un singolo episodio di neutropenia inferiore a 500/mm³ o neutropenia compresa tra 500 e 1000/mm³ in più di un controllo.

    Conta dei neutrofili durante le prime 3 somministrazioni a 60 mg/m² /settimana Neutrofili > 1000 Neutrofili >500 e < 1000 (1 episodio) Neutrofili >500 e < 1000 (2 episodi) Neutrofili < 500
    Dose consigliata per la 4^ somministrazione 80 80 60 60

    Se, prima di ogni somministrazione   alla dose di 80 mg/m² , si dovesse riscontrare una conta dei neutrofili inferiore a 500/mm³, la somministrazione deve essere ritardata fino al ritorno alla normalità ematologica e la dose va ridotta da 80 a 60 mg/m² alla settimana durante le 3 somministrazioni successive.

    Conta dei neutrofili dopo la 4^ somministrazione a 80 mg/m² /settimana Neutrofili > 1000 Neutrofili >500 e < 1000 (1 episodio) Neutrofili >500 e < 1000 (2 episodi) Neutrofili < 500
    Dose consigliata per la  somministrazione successiva 80 60

    E’ possibile incrementare nuovamente la dose da 60 a 80 mg/ m² alla settimana se non si riscontra alcun episodio di neutropenia inferiore a 500/ mm³, o nessun episodio di neutropenia compresa tra 500 e 1000 / mm³ in più di un controllo durante 3 somministrazioni a 60 mg/m² , secondo quanto definito per le prime 3 somministrazioni.

    Sulla base degli studi clinici effettuati, la dose orale di 80 mg/m² è risultata corrispondente a 30 mg/m² della formulazione per via endovenosa, quella di 60 mg/m² /os a 25 mg/m² /ev.

    Questi dati hanno rappresentato la base per i regimi combinati che alternavano la forma iniettabile alla forma orale, migliorando i vantaggi  per il paziente.

    In caso di polichemioterapia, la dose e lo schema posologico dovranno essere adattati al protocollo di trattamento.

    Sono disponibili capsule a diversi dosaggi (20 e 30 mg), per poter ottenere la corretta combinazione posologica.

    La  tabella seguente mostra le dosi richieste per i corrispondenti indici di superficie corporea:

    Superficie corporea Prime tre somministrazioni a 60 mg/m² Somministrazioni successive a 80 mg/m²
    (m²) Dose (mg) Dose(mg)
    Da 0.95 a 1 60 80
    1.05 a 1.14 70 90
    1.15 a 1.24 70 100
    1.25 a 1.34 80 100
    1.35 a 1.44 80 110
    1.45 a 1.54 90 120
    1.55 a 1.64 100 130
    1.65 a 1.74 100 140
    1.75 a 1.84 110 140
    1.85 a 1.94 110 150
    ≥ 95 120 160

    Anche per pazienti con una superficie corporea ³ 2 m² la dose totale non deve mai superare i 160 mg per settimana.

    Negli studi clinici non si sono osservate differenze significative nella risposta nei pazienti anziani o nei soggetti più giovani, ma non si può escludere una maggiore sensibilità in pazienti anziani.

    Non si hanno informazioni circa l’efficacia e la sicurezza nei bambini.

    Per l’aggiustamento posologico in specifici gruppi di pazienti, vedere al paragrafo 4.4 “Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso”

    Controindicazioni
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    Interazioni
  • cisplatino
  • interazione
  • omeprazolo
  • fluoxetina
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    Avvertenze

    NAVELBINE capsule molli deve essere usata sotto la supervisione di medici esperti in chemioterapia antitumorale.

    Occorre attuare tutte le misure preventive per ridurre l'incidenza di nausea e vomito. Una terapia di supporto (es. metoclopramide) potrebbe ridurne la comparsa.

    In caso di vomito entro poche ore dall’assunzione del farmaco, non ripetere mai la somministrazione di questa dose.

    Vanno curati opportunamente (con antidiarroici o lassativi) i disturbi della motilità intestinale che dovessero verificarsi. Relativamente all'impiego di questi farmaci, è opportuno controllare la contemporanea somministrazione di oppiacei.

    Il dosaggio deve essere stabilito sulla base del quadro ematologico.

    In presenza di neutropenia  minore di 1500/mm³ e/o piastrinopenia compresa fra 75000 e 100000/mm³, il trattamento deve essere ritardato fino a normalizzazione del quadro ematologico.

    Per poter effettuare l’incremento della dose da 60 a 80 mg/m² alla settimana, dopo la terza somministrazione fare riferimento a  quanto descritto nel paragrafo 4.2. "Posologia e Modo di somministrazione".

    Se durante la terapia alla dose di 80 mg/m² , si dovesse riscontrare ad un controllo ematologico una conta dei neutrofili inferiore a 500/mm³, o una neutropenia compresa tra 500 e 1000/mm³ in più di un controllo, non solo la somministrazione deve essere ritardata fino al ritorno alla normalità ematologica, ma anche  ridotta a 60 mg/m² alla settimana. E’ possibile incrementare nuovamente la dose da 60 mg/m² a 80 mg/m² alla settimana, facendo riferimento a quanto riportato nel paragrafo 4.2: “Posologia e modo di somministrazione”.

    Durante studi clinici in cui il trattamento era iniziato con 80 mg/m² , qualche paziente ha sviluppato una eccessiva neutropenia con complicazioni. Si raccomanda pertanto di iniziare la terapia con 60 mg/m² e di aumentare ad 80 mg/m² se la dose è tollerata secondo quanto sopraindicato.

    In presenza di segni o sintomi di infezione, si deve effettuare un accurato controllo del paziente.

    A causa della presenza di sorbitolo, pazienti con intolleranza ereditaria al fruttosio non devono assumere questo farmaco.

    Speciali precauzioni d’uso

    Un attento monitoraggio ematologico deve essere mantenuto durante il trattamento (valutazione dei livelli di emoglobina, globuli bianchi, conta dei neutrofili e delle piastrine il giorno di ogni nuova somministrazione)

    Speciale attenzione richiede l’impostazione della terapia in pazienti con anamnesi positiva per cardiopatie ischemiche.

    In pazienti con insufficienza epatica o renale non sono disponibili studi prospettici che possano stabilire delle linee-guida per la riduzione della dose di Navelbine capsule molli. Comunque, in presenza di una significativa insufficienza epatica, la dose deve essere ridotta.

    In pazienti con massive metastasi epatiche (es. >75% del volume del fegato interessato dal tumore) si suggerisce empiricamente di ridurre la dose del 25% e di monitorare con attenzione i parametri ematologici.

    NAVELBINE capsule molli non deve essere somministrata in concomitanza con trattamenti radioterapici nel caso in cui il fegato sia uno degli obiettivi della radioterapia.

    Non sussiste alcun razionale farmacocinetico per la riduzione della dose di NAVELBINE capsule molli in pazienti con insufficienza renale, dato il basso livello di escrezione renale.

    Non si hanno informazioni circa l’efficacia e la sicurezza di NAVELBINE nei bambini.

    Gravidanza

    Negli studi sulla funzione riproduttiva nell'animale  NAVELBINE è embrio-feto-letale e teratogena. Pertanto NAVELBINE capsule molli non deve essere somministrata in gravidanza. Se una gravidanza insorge durante la terapia, si dovrà informare la donna dei potenziali rischi per il feto. Non è noto se NAVELBINE viene escreto nel latte materno e pertanto l’allattamento al seno deve essere interrotto prima di iniziare la terapia con NAVELBINE capsule molli.

    Effetti Collaterali

    L’incidenza globale degli effetti indesiderati è stata determinata dagli studi clinici effettuati su 210 pazienti (76 pazienti affetti da carcinoma polmonare non a piccole cellule e 134 pazienti con carcinoma mammario) che sono stati trattati con NAVELBINE capsule molli secondo il regime posologico raccomandato (prime 3 somministrazioni a 60 mg/m² /settimana seguite da 80 mg/m² /settimana).

    Sistema emopoietico

    - Neutropenia è l'effetto indesiderato più importante. Una neutropenia di grado 1-2 è stata osservata nel 24% dei pazienti. Una neutropenia di grado 3 (numero di neutrofili tra 1000 e 500/mm³) è stata osservata nel1' 19% dei pazienti, mentre il grado 4 (< 500/ mm³) è stato riportato nel 23,8% dei casi, con  febbre oltre i 38° nel 2.9% dei casi. Sono state osservate infezioni nel 15,2% dei pazienti, ma gravi solo nel 5.2% di essi.

    - Anemia, molto comune, ma di solito di intensità da lieve a moderata (69,5% dei pazienti con grado 1 o 2, 4,3% di grado 3,  0,5% di grado 4).

    Si può osservare trombocitopenia che raramente è grave (12,9% dei pazienti con grado 1-2).

    Apparato gastrointestinale

    Effetti indesiderati gastrointestinali sono stati riportati e comprendono: nausea (70,5% di grado 1-2, 8,6% di grado 3, 0,5% di grado 4), vomito (52,9% di grado 1-2, 4,3% di grado 3, 3,3% di grado 4) e diarrea (41,9% di grado 1-2, 2,9% di grado 3, 2,4% di grado 4) e anoressia (grado 1-2: 26,7%; grado 3: 4,8%; grado 4: 1%). Sintomi di grave intensità si sono osservati raramente. Un’idonea terapia di supporto ( per es. con  antagonisti della serotonina per via  orale o metoclopramide) può ridurre la comparsa. Sono stati riportati episodi di stomatite da lieve a moderata nell’8,7% (grado 1-2) dei pazienti. Esofagite è stata osservata nel 4,8% dei pazienti (di grado 3 nello 0,5%).

    Sistema Nervoso Centrale e Periferico :

    I disturbi neurosensoriali generalmente sono limitati alla riduzione dei riflessi osteotendinei (12,4% dei pazienti, grado 1-2) e sono raramente severi. Un paziente ha presentato un’atassia parzialmente reversibile di grado 3.

    Disturbi neuromotori sono stati osservati nel 10% dei pazienti (1% di grado 3)

    Stipsi neurovegetativa si è manifestata nell’11,3% dei pazienti (10% grado 1-2) e raramente si è trasformata in ileo paralitico (1,4%). E’ stato riportato un episodio di ileo paralitico fatale. Può essere indicata la prescrizione di lassativi in pazienti con anamnesi di stipsi e/o che hanno ricevuto un concomitante trattamento con morfina o morfinomimetici.

    Cute

    Alopecia può manifestarsi progressivamente in caso di trattamenti prolungati.

    Nel 25,4% dei pazienti è stata segnalata alopecia, di solito lieve (24% grado 1-2,1,4% grado 3).

    Altri effetti collaterali:

    Senso di affaticamento (19,5% dei pazienti di grado 1-2, 6,7% di grado 3), febbre (12,4 di grado 1-2), artralgia, inclusi dolori mascellari, mialgia (9% di grado 1-2), dolori al petto e in sede tumorale (5.2% di grado 1-2) sono stati segnalati da pazienti in trattamento con NAVELBINE capsule molli.

    Inoltre, non si può escludere che si possano osservare i seguenti effetti (segnalati con la somministrazione endovenosa) riscontrabili con altri alcaloidi della vinca:

    Sistema cardiovascolare

    Sono stati segnalati rari casi di cardiopatia ischemica (angina pectoris e di infarto del miocardio).

    Fegato

    Aumenti transitori dei parametri di funzionalità epatica senza sintomatologia clinica.

    Apparato respiratorio

    Come con altri alcaloidi della vinca, la somministrazione endovenosa di NAVELBINE è stata associata a dispnea, broncospasmo e rari casi di pneumopatia interstiziale, in particolare in pazienti trattati con Navelbine iniettabile in polichemioterapia con mitomicina.

    Cute

    Gli alcaloidi della vinca raramente possono indurre reazioni cutanee generalizzate.

    Eccipienti

    Soluzione di riempimento: Etanolo anidro, acqua depurata, glicerolo , macrogol 400

    Capsula: gelatina, glicerolo 85%, anidrisorb 85/70 (contiene D-sorbitolo,  sorbitani, mannitolo, prodotti di idrogenazione dei polioli, acqua) agenti coloranti (E172 e E171), trigliceridi a catena media, PHOSAL 53 MCT (soluzione di fosfatidilcolina in gliceridi ed etanolo), inchiostro commestibile (E120, ipromellosa, propilenglicole).

    Conservazione

    Conservare a 2°C - 8°C (in frigorifero). Conservare nell'imballo originale sigillato.