1 compressa 3 volte al dì
La posologia consigliata può essere elevata sino a 4 g giornalieri o più a seconda del giudizio del Medico.
Nel trattamento di infezioni da streptococchi beta–emolitici, la dose terapeutica deve essere somministrata per almeno 10 giorni.
È consigliabile evitare la somministrazione dei prodotto durante i pasti o subito dopo.
La somministrazione di Eritromicina a dosi elevate e per periodi di tempo superiori a due settimane, può determinare disturbi della funzionalità epatica, che va pertanto sorvegliata, sospendendo il trattamento in caso di reazioni anormali.
I sintomi possono comprendere malessere, nausea, vomito, crampi addominali e febbre. In taluni casi forti dolori addominali possono simulare una colica biliare, una pancreatite, un’ulcera perforata o un problema chirurgico addominale acuto.
Nel caso che ciò avvenga sospendere l’Eritromicina immediatamente
Il trattamento con Lauromicina, come con altri antibiotici, può dar luogo anche se in misura minore, a superinfezioni da agenti batterici resistenti o da miceti che richiedono l’interruzione del trattamento e l’istituzione di una terapia idonea.
Raramente sono stati osservati effetti secondari all’uso di Eritromicina, come orticaria o altre reazioni di tipo allergico. Se compaiono segni di ipersensibilità si deve interrompere la somministrazione ed usare adrenalina o steroidi.
Sono stati segnalati casi di stenosi pilorica ipertrofica infantile in bambini sottoposti a terapia con eritromicina. In particolare, vomito non biliare è stato riscontrato in neonati che avevano assunto eritromicina per la profilassi della pertosse; successivamente è stata loro diagnosticata una stenosi del piloro che ha reso necessaria la piloromiotomia chirurgica. Considerato che l’eritromicina viene impiegata nei bambini per il trattamento di affezioni associate ad una significativa mortalità o morbilità (quali la pertosse o le infezioni neonatali da Chlamydia trachomatis), bisogna attentamente valutare il beneficio della terapia con eritromicina rispetto al potenziale rischio di insorgenza di stenosi ipertrofica del piloro.
I genitori devono essere informati affinché segnalino al medico eventuali episodi di vomito o difficoltà all’allattamento del neonato.
Tenere fuori dalla portata dei bambini
Nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia, il farmaco va somministrato nei casi di effettiva necessità e sotto Il diretto controllo del Medico.
La sicurezza dell’Eritromicina durante la gravidanza e l’allattamento non è stata stabilita. L’Eritromicina attraversa la barriera placentare ed è nota anche la sua presenza nel latte materno.
L’Eritromicina è escreta nel latte. Nelle pazienti che allattano è necessario quindi decidere se rinunciare a nutrire al seno il lattante ed iniziare il trattamento o, viceversa, proseguire l’allattamento evitando la somministrazione del medicinale.
I più frequenti effetti collaterali del preparati di Eritromicina sono gastrointestinali, quali crampi e malesseri addominali, e dipendono dalle dosi. Tuttavia, nausea, vomito e diarrea, si manifestano raramente con le normali dosi orali.
Si possono manifestare segni di disfunzione epatica e i tests di funzionalità epatica possono essere alterati.
Raramente si sono verificati casi di colite pseudomembranosa in associazione con la somministrazione di Eritromicina.
Sono stati isolati casi di alterazioni del sistema nervoso centrale includenti confusione, allucinazioni, convulsioni, vertigini: comunque non é stato dimostrato un rapporto causa–effetto.
Sono stati documentati casi occasionali di aritmie cardiache in pazienti sottoposti a terapia con Eritromicina. Sono stati segnalati casi di altri sintomi a livello cardiovascolare come dolore toracico, palpitazioni: comunque non è stato dimostrato un rapporto causa–effetto.
Nel corso di terapie prolungate e ripetute, esiste la possibilità di una crescita eccessiva di batteri o funghi non sensibili: ove si manifestano tali infezioni, la somministrazione del farmaco deve essere sospesa e si deve ricorrere ad opportuna terapia.
Si sono verificate reazioni allergiche che vanno dall’orticaria e lievi eruzioni cutanee fino all’anafilassi.
Sono stati inoltre riferiti casi di sordità reversibile in pazienti con ridotta funzionalità renale ed in pazienti che ricevono alte dosi di Eritromicina.
Sono stati segnalati casi di stenosi pilorica ipertrofica in neonati che avevano assunto eritromicina (vedi paragrafo 4.4.)
Amido di riso, magnesio ossido, talco, polivinilpirrolidone, magnesio stearato.
Conservare a temperatura non superiore a 25° C.