Ganfort (Allergan spa)

Collirio soluzione coll 3ml 300mcg+5mg/ml

Principio attivo:Timololo maleato/bimatoprost
Gruppo terapeutico:Preparati antiglaucoma e miotici
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioPresente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • glaucoma
  • ipertensione
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    Posologia

    Posologia

    Dosaggio raccomandato negli adulti (compresi gli anziani)

    La dose raccomandata è una goccia di GANFORT nell’occhio o negli occhi affetti, una volta al giorno, somministrata al mattino o alla sera. Deve essere somministrato ogni giorno alla stessa ora.

    I dati di letteratura disponibili su GANFORT suggeriscono che la somministrazione serale possa essere più efficace rispetto alla somministrazione mattutina nella riduzione della IOP. Tuttavia, è necessario prendere in considerazione la compliance del paziente nel decidere per la somministrazione mattutina o serale (vedere paragrafo 5.1).

    Se viene dimenticata una dose, il trattamento deve essere continuato con la dose successiva, secondo lo schema. Il dosaggio non deve superare quello di una goccia al giorno nell’occhio o negli occhi affetti.

    Insufficienza renale ed epatica

    GANFORT non è stato studiato in pazienti con insufficienza epatica o renale, per cui è necessario procedere con cautela nel trattamento di pazienti affetti da tali patologie.

    Popolazione pediatrica

    La sicurezza e l’efficacia di GANFORT nei bambini di età compresa tra 0 e 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili.

    Modo di somministrazione

    Qualora fosse necessario l’impiego di più di un medicinale oftalmico per uso topico, instillare ciascun medicinale con un intervallo di almeno 5 minuti l’uno dall’altro.

    Quando si utilizza un’occlusione nasolacrimale o se si chiudono le palpebre per 2 minuti, l’assorbimento sistemico è ridotto. Ciò potrebbe comportare una riduzione degli effetti indesiderati sistemici e un aumento dell’attività locale.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità ai principi attivi
  • asma bronchiale
  • broncopneumopatia cronica ostruttiva
  • blocco atrioventricolare
  • shock cardiogeno
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    Interazioni
  • stati effettuati studi di interazione specifici
  • beta–bloccanti
  • calcioantagonisti
  • agenti
  • parasimpaticomimetici
  • antiaritmici
  • amiodarone
  • glicosidi digitalici
  • chinidina
  • fluoxetina
  • paroxetina
  • adrenalina
  • guanetidina
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    Avvertenze

    Come altri medicinali oftalmici per uso topico, le sostanze attive (timololo/bimatoprost) presenti in GANFORT possono essere assorbite a livello sistemico. Non è stato osservato alcun incremento dell’assorbimento sistemico dei singoli principi attivi. A causa della componente beta–adrenergica, il timololo, potrebbe verificarsi lo stesso tipo di reazioni avverse cardiovascolari, polmonari e altre reazioni avverse di quelle che si verificano con i beta–bloccanti sistemici. L’incidenza di reazioni avverse sistemiche dopo la somministrazione di medicinali oftalmici per uso topico è inferiore rispetto a quella di reazioni conseguenti alla somministrazione sistemica. Per ridurre l’assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.

    Disordini cardiaci

    I pazienti con patologie cardiovascolari (per es. coronaropatie, angina di Prinzmetal e insufficienza cardiaca) e in terapia ipotensiva con beta–bloccanti devono essere valutati criticamente e deve essere considerata la terapia con altri principi attivi. I pazienti con malattie cardiovascolari devono essere monitorati per segni di peggioramento delle patologie ed eventi avversi.

    A causa del suo effetto negativo sul tempo di conduzione, i beta–bloccanti devono essere somministrati con cautela a pazienti con blocco cardiaco di primo grado.

    Disordini vascolari

    I pazienti con disturbi/disordini circolatori periferici gravi (cioè forme avanzate del fenomeno di Raynaud o della sindrome di Raynaud) vanno trattati con cautela.

    Patologie respiratorie

    In seguito alla somministrazione di alcuni beta–bloccanti oftalmici sono state segnalate reazioni respiratorie, incluso il decesso per broncospasmo in pazienti asmatici.

    GANFORT deve essere usato con cautela, in pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva lieve/moderata (BPCO) e solo se il potenziale beneficio supera il potenziale rischio.

    Ipoglicemia/diabete

    I medicinali che inducono un blocco beta–adrenergico devono essere somministrati con cautela nei pazienti soggetti a ipoglicemia spontanea o nei pazienti con diabete instabile), dal momento che i betabloccanti possono mascherare i segni e i sintomi dell’ipoglicemia acuta.

    I beta–bloccanti possono inoltre mascherare i segni di ipertiroidismo.

    Patologie corneali

    I β–bloccanti oftalmici potrebbero indurre secchezza degli occhi. I pazienti con patologie corneali devono essere trattati con cautela.

    Altri agenti beta–bloccanti

    L’effetto sulla pressione intraoculare o gli effetti sistemici noti dei beta–bloccanti possono essere potenziati quando il timololo viene somministrato a pazienti già in trattamento con un beta–bloccante sistemico. La risposta di questi pazienti deve essere attentamente monitorata. L’uso di due agenti topici beta–bloccanti adrenergici non è raccomandato (vedere paragrafo 4.5).

    Reazioni anafilattiche

    Durante il trattamento con i beta–bloccanti, i pazienti con anamnesi positiva di atopia o di gravi reazioni anafilattiche causate da allergeni di varia natura, possono essere più responsivi allo stimolo ripetuto con tali allergeni e non rispondere alla dose di adrenalina impiegata abitualmente per il trattamento delle reazioni anafilattiche.

    Distacco della coroide

    Il distacco della coroide è stato riportato con la somministrazione di terapie inibenti la produzione dell’acqueo (es. timololo, acetazolamide) dopo procedure di filtrazione.

    Anestesia chirurgica

    Le preparazioni oftalmiche a base di β–bloccanti possono bloccare gli effetti sistemici dei β–agonisti, per esempio dell’adrenalina. L’anestesista deve essere informato se il paziente assume timololo.

    Epatiche

    Nei pazienti con anamnesi positiva di epatopatia lieve o con livelli iniziali anomali di alanina aminotransferasi (ALT), aspartato aminotransferasi (AST) e/o bilirubina, il bimatoprost non ha causato reazioni avverse relative alla funzione epatica per oltre 24 mesi. Non si conoscono reazioni avverse causate dal timololo per via oftalmica sulla funzione epatica.

    Oculari

    Prima di iniziare il trattamento, i pazienti devono essere informati della possibilità di allungamento delle ciglia, imbrunimento della pelle delle palpebre e aumento della pigmentazione iridea poiché tali reazioni sono state rilevate durante il trattamento con bimatoprost e con GANFORT. Taluni di questi cambiamenti potrebbero essere permanenti e potrebbero causare differenze di aspetto tra i due occhi quando è solo un occhio ad essere sottoposto a trattamento. Dopo la sospensione di GANFORT la pigmentazione dell’iride può essere permanente. Dopo 12 mesi di trattamento con GANFORT, l’incidenza della pigmentazione dell’iride è risultata pari allo 0,2%. Dopo 12 mesi di trattamento con un collirio contenente il solo bimatoprost, l’incidenza è stata dell’1,5% e non è aumentata dopo 3 anni di trattamento.

    Casi di edema maculare cistoide sono stati riportati con GANFORT. GANFORT deve quindi essere impiegato con cautela nei pazienti con fattori di rischio noti per l’edema maculare (es. pazienti afachici, pazienti pseudofachici con rottura della capsula posteriore del cristallino).

    Eccipienti

    Il conservante presente in GANFORT, il benzalconio cloruro, può irritare gli occhi. Le lenti a contatto devono essere rimosse prima dell’applicazione e si devono attendere almeno 15 minuti prima della successiva applicazione. È noto che il benzalconio cloruro opacizza le lenti a contatto morbide, per cui il contatto con le lenti deve essere evitato.

    È stato riportato che il benzalconio cloruro causa cheratopatia puntata e/o cheratopatia ulcerativa tossica. È quindi necessario un controllo clinico nei pazienti affetti da secchezza oculare o con cornea compromessa che facciano uso frequente o prolungato di GANFORT.

    Altre patologie

    GANFORT non è stato studiato in pazienti affetti da malattie infiammatorie oculari, glaucoma neovascolare, infiammatorio, ad angolo chiuso, glaucoma congenito o ad angolo stretto.

    Gravidanza

    Gravidanza

    Non esistono dati adeguati sull’uso dell’associazione fissa di bimatoprost/timololo in donne in gravidanza. GANFORT non deve essere usato durante la gravidanza se non strettamente necessario.

    Per ridurre l’assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.

    Bimatoprost

    Non sono disponibili dati clinici relativi a gravidanze esposte al medicinale. Gli studi sugli animali hanno evidenziato una tossicità riproduttiva a dosi elevate tossiche per la madre (vedere paragrafo 5.3).

    Timololo

    Gli studi epidemiologici non hanno rivelato effetti di malformazione, ma hanno mostrato un rischio di rallentamento della crescita intrauterina durante la somministrazione di beta–bloccanti per via orale.

    Inoltre, nel neonato, sono stati osservati segni e sintomi di beta–blocco (es. bradicardia, ipotensione, distress respiratorio e ipoglicemia) quando i beta–bloccanti venivano somministrati alla madre fino al parto. Se si somministra GANFORT fino al parto, il neonato deve essere monitorato accuratamente durante i primi giorni di vita. Gli studi condotti sugli animali trattati con timololo hanno mostrato tossicità riproduttiva a dosi significativamente più elevate rispetto a quelle impiegate nella pratica clinica (vedere paragrafo 5.3).

    Allattamento

    Timololo

    I beta–bloccanti vengono escreti nel latte umano. Tuttavia, a dosi terapeutiche di timololo in collirio, è improbabile che nel latte materno siano presenti quantità sufficienti a produrre sintomi clinici dell’azione beta–bloccante nel neonato. Per ridurre l’assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.

    Bimatoprost

    Non è noto se il bimatoprost sia escreto nel latte umano, ma viene escreto nel latte dei ratti.

    GANFORT non deve quindi essere utilizzato nelle donne che allattano.

    Fertilità

    Non esistono dati relativi agli effetti di GANFORT sulla fertilità nell’uomo.

    Effetti Collaterali

    GANFORT

    Riepilogo del profilo di sicurezza

    Le reazioni avverse segnalate negli studi clinici che utilizzavano GANFORT sono state limitate a quelle riportate in precedenza per le singole sostanze attive bimatoprost e timololo. Nessuna nuova reazione avversa specifica per GANFORT è stata osservata durante gli studi clinici.

    La maggior parte delle reazioni avverse riportate negli studi clinici che utilizzavano GANFORT ha riguardato gli occhi, è stata lieve e nessuna grave. In base ai dati clinici a 12 mesi, la reazione avversa più comunemente riportata è stata l’iperemia congiuntivale (prevalentemente da in traccia a lieve e ritenuta di natura non infiammatoria) nel 26% circa dei pazienti e ha portato alla sospensione del trattamento nell’1,5% dei pazienti.

    Tabella delle reazioni avverse

    Le seguenti reazioni avverse sono state segnalate negli studi clinici con GANFORT (all’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità).

    La frequenza delle possibili reazioni avverse elencate qui di seguito è definita mediante la seguente convenzione:

    Molto comune ≥1/10
    Comune ≥1/100, <1/10
    Non comune ≥1/1.000, <1/100
    Raro ≥1/10.000, <1/1.000
    Molto raro <1/10.000
    Non nota la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili

     

    Classificazione per sistemi e organi Frequenza Reazione avversa
    Patologie del sistema nervoso Non comune Cefalea
    Patologie dell’occhio Molto comune iperemia congiuntivale, allungamento delle ciglia
    Comune cheratite puntata superficiale, erosione corneale, sensazione di bruciore, prurito oculare, sensazione di puntura nell’occhio, sensazione di corpo estraneo, secchezza oculare, eritema palpebrale, dolore all’occhio, fotofobia, secrezione oculare, disturbi visivi, prurito palpebrale
      Non comune irite, irritazione dell’occhio, edema congiuntivale, blefarite, epifora, edema palpebrale, dolore palpebrale, peggioramento dell’acutezza visiva, astenopia, trichiasi, iperpigmentazione iridea, approfondimento del solco palpebrale
      Non nota edema maculare cistoide
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non comune Rinite
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune pigmentazione delle palpebre, iperpigmentazione della cute perioculare
      Non comune irsutismo

    Altre reazioni avverse che sono state osservate con una delle sostanze attive (bimatoprost o timololo) e potrebbero quindi verificarsi anche con GANFORT sono elencate qui di seguito:

    Bimatoprost

    Classificazione per sistemi e organi Reazione avversa
    Patologie del sistema nervoso Capogiro
    Patologie dell’occhio congiuntivite allergica, scurimento delle ciglia, incremento della pigmentazione iridea, blefarospasmo, retrazione palpebrale, emorragia retinica, uveite
    Patologie vascolari Ipertensione
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Astenia
    Esami diagnostici anomalie negli esami di funzionalità epatica

    Timololo

    Come altri medicinali oftalmici per uso topico, GANFORT (bimatoprost/timololo) viene assorbito nella circolazione sistemica. L’assorbimento del timololo può causare effetti indesiderati simili a quelli osservati con i beta–bloccanti sistemici. L’incidenza di reazioni avverse sistemiche dopo la somministrazione di medicinali oftalmici per uso topico è inferiore rispetto a quella di reazioni conseguenti alla somministrazione sistemica. Per ridurre l’assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.

    Di seguito sono elencate altre reazioni avverse osservate con i beta–bloccanti oftalmici e che possono eventualmente manifestarsi anche con GANFORT:

    Classificazione per sistemi e organi Reazione avversa
    Disturbi del sistema immunitario Reazioni allergiche sistemiche inclusi angioedema, orticaria, rash localizzato e generalizzato, prurito, anafilassi
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione Ipoglicemia
    Disturbi psichiatrici Insonnia, depressione, incubi, perdita di memoria
    Patologie del sistema nervoso Sincope, accidente cerebrovascolare, capogiro, peggioramento dei segni e dei sintomi della miastenia grave, parestesia, ischemia cerebrale
    Patologie dell’occhio Ridotta sensibilità corneale, diplopia, ptosi, distacco della coroide in seguito a chirurgia filtrante, (vedere paragrafo 4.4), cheratite, offuscamento della vista
    Patologie cardiache Blocco atrioventricolare, arresto cardiaco, aritmia, bradicardia, insufficienza cardiaca, insufficienza cardiaca congestizia, dolore toracico, palpitazioni, edema.
    Patologie vascolari Ipotensione, fenomeno di Raynaud, sensazione di freddo alle estremità.
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Broncospasmo (prevalentemente in pazienti con broncospasmo preesistente), dispnea, tosse
    Patologie gastrointestinali Disgeusia, nausea, diarrea, dispepsia, secchezza delle fauci, dolore addominale, vomito
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Alopecia, eruzione psoriasiforme o esacerbazione della psoriasi, rash cutaneo
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Mialgia
    Patologie dell’apparato riproduttivo e della Mammella Disfunzione sessuale, riduzione della libido
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Astenia/affaticamento

    Eccipienti

    Benzalconio cloruro

    Sodio cloruro

    Fosfato di sodio bibasico eptaidrato

    Acido citrico monoidrato

    Acido cloridrico o idrossido di sodio (per correggere il pH)

    Acqua depurata

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.