Posologia
Dosaggio raccomandato negli adulti (compresi gli anziani)
La dose raccomandata è una goccia di GANFORT monodose nell’occhio o negli occhi affetti, una volta al giorno, somministrata al mattino o alla sera. Deve essere somministrato ogni giorno alla stessa ora.
I dati di letteratura disponibili su GANFORT (formulazione multidose) suggeriscono che la somministrazione serale possa essere più efficace rispetto alla somministrazione mattutina nella riduzione della PIO. Tuttavia, è necessario prendere in considerazione la compliance del paziente nel decidere per la somministrazione mattutina o serale (vedere paragrafo 5.1).
Il contenitore monodose è esclusivamente monouso; un contenitore è sufficiente per il trattamento di entrambi gli occhi. Eventuale soluzione non utilizzata deve essere gettata immediatamente dopo l’uso. Se viene dimenticata una dose, il trattamento deve essere continuato con la dose successiva, secondo lo schema. Il dosaggio non deve superare quello di una goccia al giorno nell’occhio o negli occhi affetti.
Insufficienza renale ed epatica
GANFORT monodose non è stato studiato in pazienti con insufficienza epatica o renale, per cui è necessario procedere con cautela nel trattamento di pazienti affetti da tali patologie.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l’efficacia di GANFORT monodose nei bambini di età inferiore a 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili.
Modo di somministrazione
Qualora fosse necessario l’impiego di più di un medicinale oftalmico per uso topico, instillare ciascun medicinale con un intervallo di almeno 5 minuti l’uno dall’altro.
Quando si utilizza un’occlusione nasolacrimale o se si chiudono le palpebre per 2 minuti, l’assorbimento sistemico è ridotto. Ciò potrebbe comportare una riduzione degli effetti indesiderati sistemici e un aumento dell’attività locale.
Come altri medicinali oftalmici per uso topico, le sostanze attive (timololo/bimatoprost) presenti in GANFORT monodose possono essere assorbite a livello sistemico. Con GANFORT (formulazione multidose) non è stato osservato alcun incremento dell’assorbimento sistemico dei singoli principi attivi. A causa della componente beta–adrenergica, il timololo, potrebbe verificarsi lo stesso tipo di reazioni avverse cardiovascolari, polmonari e altre reazioni avverse (ADR) di quelle che si verificano con i beta–bloccanti sistemici. L’incidenza di reazioni avverse sistemiche dopo la somministrazione di medicinali oftalmici per uso topico è inferiore rispetto a quella di reazioni conseguenti alla somministrazione sistemica. Per ridurre l’assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.
Disordini cardiaci
I pazienti con patologie cardiovascolari (per es. coronaropatie, angina di Prinzmetal e insufficienza cardiaca) e in terapia ipotensiva con beta–bloccanti devono essere valutati criticamente e deve essere considerata la terapia con altri principi attivi. I pazienti con malattie cardiovascolari devono essere monitorati per segni di peggioramento delle patologie ed eventi avversi.
A causa dell’effetto negativo sul tempo di conduzione, i beta–bloccanti devono essere somministrati con cautela a pazienti con blocco cardiaco di primo grado.
Patologie vascolari
I pazienti con disturbi/disordini circolatori periferici gravi (cioè forme avanzate del fenomeno di Raynaud o della sindrome di Raynaud) vanno trattati con cautela.
Patologie respiratorie
In seguito alla somministrazione di alcuni beta–bloccanti oftalmici sono state segnalate reazioni respiratorie, incluso il decesso per broncospasmo in pazienti asmatici.
GANFORT monodose deve essere usato con cautela, in pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva lieve/moderata (BPCO) e solo se il potenziale beneficio supera il potenziale rischio.
Ipoglicemia/diabete
I medicinali che inducono un blocco beta–adrenergico devono essere somministrati con cautela nei pazienti soggetti a ipoglicemia spontanea o nei pazienti con diabete instabile), dal momento che i beta–bloccanti possono mascherare i segni e i sintomi dell’ipoglicemia acuta.
I beta–bloccanti possono inoltre mascherare i segni di ipertiroidismo.
Patologie corneali
I beta–bloccanti oftalmici potrebbero indurre secchezza degli occhi. I pazienti con patologie corneali devono essere trattati con cautela.
Altri agenti beta–bloccanti
L’effetto sulla pressione intraoculare o gli effetti sistemici noti dei beta–bloccanti possono essere potenziati quando il timololo viene somministrato a pazienti già in trattamento con un beta–bloccante sistemico. La risposta di questi pazienti deve essere attentamente monitorata. L’uso di due agenti topici beta–bloccanti adrenergici non è raccomandato (vedere paragrafo 4.5).
Reazioni anafilattiche
Durante il trattamento con i beta–bloccanti, i pazienti con anamnesi positiva di atopia o di gravi reazioni anafilattiche causate da allergeni di varia natura, possono essere più responsivi allo stimolo ripetuto con tali allergeni e non rispondere alla dose di adrenalina impiegata abitualmente per il trattamento delle reazioni anafilattiche.
Distacco della coroide
Il distacco della coroide è stato riportato con la somministrazione di terapie inibenti la produzione dell’acqueo (es. timololo, acetazolamide) dopo procedure di filtrazione.
Anestesia chirurgica
Le preparazioni oftalmiche a base di beta–bloccanti possono bloccare gli effetti sistemici dei beta–agonisti, per esempio dell’adrenalina. L’anestesista deve essere informato se il paziente assume timololo.
Epatiche
Nei pazienti con anamnesi positiva di epatopatia lieve o con livelli iniziali anomali di alanina aminotransferasi (ALT), aspartato aminotransferasi (AST) e/o bilirubina, il bimatoprost collirio non ha causato reazioni avverse relative alla funzione epatica per oltre 24 mesi. Non si conoscono reazioni avverse causate dal timololo per via oftalmica sulla funzione epatica.
Oculari
Prima di iniziare il trattamento, i pazienti devono essere informati della possibilità di allungamento delle ciglia e della iperpigmentazione della cute periorbitale poiché tali reazioni sono state rilevate durante il trattamento con GANFORT monodose. Durante il trattamento con GANFORT (formulazione multidose) è stato inoltre osservato un aumento della pigmentazione marrone dell’iride. L’aumento della pigmentazione iridea potrebbe essere permanente e potrebbe causare differenze di aspetto tra i due occhi quando è solo un occhio ad essere sottoposto a trattamento. Dopo la sospensione di GANFORT la pigmentazione dell’iride può essere permanente. Dopo 12 mesi di trattamento con GANFORT (formulazione multidose), l’incidenza della pigmentazione dell’iride è risultata pari allo 0,2%. Dopo 12 mesi di trattamento con un collirio contenente il solo bimatoprost, l’incidenza è stata dell’1,5% e non è aumentata dopo 3 anni di trattamento. Il cambiamento nella pigmentazione dipende dall’aumento del contenuto di melanina nei melanociti piuttosto che dall’aumento del numero di melanociti. Gli effetti a lungo termine della maggiore pigmentazione iridea non sono noti. Le variazioni di colore dell’iride rilevate con la somministrazione oftalmica di bimatoprost potrebbero non essere osservabili per diversi mesi o anni. Né i nevi né le macchie iridee sembrano essere interessate dal trattamento. Per alcuni pazienti è stata riportata la reversibilità della pigmentazione dei tessuti periorbitali.
Casi di edema maculare, compreso edema maculare cistoide, sono stati riportati con GANFORT (formulazione multidose). GANFORT monodose deve quindi essere impiegato con cautela nei pazienti afachici, nei pazienti pseudofachici con rottura della capsula posteriore del cristallino o nei pazienti con fattori di rischio noti per l’edema maculare (ad esempio, intervento chirurgico intraoculare, occlusioni venose retiniche, malattia infiammatoria oculare e retinopatia diabetica).
GANFORT deve essere utilizzato con cautela nei pazienti affetti da infiammazione intraoculare attiva (ad esempio uveite) poiché l’infiammazione potrebbe essere esacerbata.
Cute
Esiste la possibilità che si verifichi crescita di peli nelle aree cutanee che vengono ripetutamente in contatto con GANFORT. Pertanto è importante applicare GANFORT secondo le istruzioni ed evitare che coli sulla guancia o su altre aree cutanee.
Altre patologie
GANFORT monodose non è stato studiato in pazienti affetti da malattie infiammatorie oculari, glaucoma neovascolare, infiammatorio, ad angolo chiuso, congenito o ad angolo stretto.
In studi riguardanti la somministrazione di bimatoprost 0,3 mg/l in pazienti affetti da glaucoma o ipertensione oculare, è stato dimostrato che una più frequente esposizione dell’occhio a più di 1 dose giornaliera di bimatoprost potrebbe abbassare l’effetto di riduzione della PIO. I pazienti che utilizzano GANFORT con altri analoghi delle prostaglandine devono essere sottoposti a monitoraggio delle variazioni della pressione intraoculare.
Gravidanza
Non esistono dati adeguati sull’uso dell’associazione fissa di bimatoprost/timololo in donne in gravidanza. GANFORT monodose non deve essere usato durante la gravidanza se non strettamente necessario. Per ridurre l’assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.
Bimatoprost
Non sono disponibili dati clinici relativi a gravidanze esposte al medicinale. Gli studi sugli animali hanno evidenziato una tossicità riproduttiva a dosi elevate tossiche per la madre (vedere paragrafo 5.3).
Timololo
Gli studi epidemiologici non hanno rivelato effetti di malformazione, ma hanno mostrato un rischio di rallentamento della crescita intrauterina durante la somministrazione di beta–bloccanti per via orale.
Inoltre, nel neonato, sono stati osservati segni e sintomi di beta–blocco (es. bradicardia, ipotensione, distress respiratorio e ipoglicemia) quando i beta–bloccanti venivano somministrati alla madre fino al parto. Se si somministra GANFORT monodose fino al parto, il neonato deve essere monitorato accuratamente durante i primi giorni di vita. Gli studi condotti sugli animali trattati con timololo hanno mostrato tossicità riproduttiva a dosi significativamente più elevate rispetto a quelle impiegate nella pratica clinica (vedere paragrafo 5.3).
Allattamento
Timololo
I beta–bloccanti vengono escreti nel latte umano. Tuttavia, a dosi terapeutiche di timololo in collirio, è improbabile che nel latte materno siano presenti quantità sufficienti a produrre sintomi clinici dell’azione beta–bloccante nel neonato. Per ridurre l’assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.
Bimatoprost
Non è noto se il bimatoprost sia escreto nel latte umano, ma viene escreto nel latte dei ratti. GANFORT monodose non deve quindi essere utilizzato nelle donne che allattano.
Fertilità
Non esistono dati relativi agli effetti di GANFORT monodose sulla fertilità nell’uomo.
GANFORT monodose
Riepilogo del profilo di sicurezza
Le reazioni avverse segnalate nello studio clinico che prevedeva l’uso di GANFORT monodose sono state limitate a quelle riportate in precedenza per GANFORT (formulazione multidose) o per le singole sostanze attive bimatoprost o timololo. Nessuna nuova reazione avversa specifica per GANFORT monodose è stata osservata durante gli studi clinici.
La maggior parte delle reazioni avverse riportate con GANFORT monodose ha riguardato gli occhi, è stata lieve e nessuna grave. In base a uno studio di 12 settimane su GANFORT monodose somministrato una volta al giorno, la reazione avversa più comunemente riportata con GANFORT monodose è stata l’iperemia congiuntivale (prevalentemente da in traccia a lieve e ritenuta di natura non infiammatoria) nel 21% circa dei pazienti e ha portato alla sospensione del trattamento nell’1,4% dei pazienti.
Tabella delle reazioni avverse
La Tabella 1 illustra le reazioni avverse segnalate durante uno studio clinico di 12 settimane con GANFORT monodose (all’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità).
La frequenza delle possibili reazioni avverse elencate qui di seguito è definita mediante la seguente convenzione: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Tabella 1
Classificazione per sistemi e organi | Frequenza | Reazione avversa |
Patologie dell’occhio | Molto comune | iperemia congiuntivale |
Comune | cheratite puntata, irritazione oculare, irritazione congiuntivale, prurito oculare, dolore oculare, sensazione di corpo estraneo negli occhi, secchezza oculare, aumento della lacrimazione, eritema palpebrale, fotofobia, allungamento delle ciglia | |
Non comune | sensazione anomala nell’occhio, prurito palpebrale, edema palpebrale, astenopia, cambiamento del colore delle ciglia (imbrunimento) | |
Patologie del sistema nervoso | Comune | cefalea |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Non comune | affaticamento |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Comune | iperpigmentazione della cute (perioculare) |
La Tabella 2 elenca le altre reazioni avverse segnalate con GANFORT (formulazione multidose) e che possono eventualmente verificarsi con GANFORT monodose. Per la maggior parte si è trattato di reazioni oculari di gravità lieve.
Tabella 2
Classificazione per sistemi e organi | Frequenza | Reazione avversa |
Patologie del sistema nervoso | Comune | capogiro |
Patologie dell’occhio | Comune | erosione corneale, secrezione oculare, disturbi visivi |
Non comune | irite, edema congiuntivale, blefarite, dolore palpebrale, peggioramento dell’acutezza visiva trichiasi, iperpigmentazioneiridea, approfondimento del solco palpebrale, retrazione palpebrale | |
Non nota | edema maculare cistoide | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Non comune | rinite, dispnea |
Non nota | broncospasmo (prevalentemente in pazienti con broncospasmo preesistente) | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Non comune | irsutismo |
Altre reazioni avverse che sono state osservate con una delle sostanze attive (bimatoprost o timololo) e che potrebbero quindi verificarsi anche con GANFORT monodose sono elencate qui di seguito nella Tabella 3 (bimatoprost) e nella Tabella 4 (timololo).
Bimatoprost 0,3 mg/ml (formulazioni multidose e monodose)
Tabella 3
Classificazione per sistemi e organi | Reazione avversa |
Patologie dell’occhio | congiuntivite allergica, blefarospasmo, emorragia retinica, uveite, offuscamento della vista |
Patologie vascolari | Ipertensione |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Astenia |
Patologie gastrointestinali | Nausea |
Esami diagnostici | anomalie negli esami di funzionalità epatica |
Timololo
Come altri medicinali oftalmici per uso topico, GANFORT (bimatoprost/timololo) viene assorbito nella circolazione sistemica. L’assorbimento del timololo può causare effetti indesiderati simili a quelli osservati con i beta–bloccanti sistemici. L’incidenza di reazioni avverse sistemiche dopo la somministrazione di medicinali oftalmici per uso topico è inferiore rispetto a quella di reazioni conseguenti alla somministrazione sistemica. Per ridurre l’assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.
Altre reazioni avverse osservate con i beta–bloccanti oftalmici e che possono eventualmente manifestarsi anche con GANFORT monodose sono riportate qui di seguito, nella Tabella 4:
Tabella 4
Classificazione per sistemi e organi | Reazione avversa |
Disturbi del sistema immunitario | reazioni allergiche sistemiche inclusi angioedema, orticaria, rash localizzato e generalizzato, prurito, anafilassi |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Ipoglicemia |
Disturbi psichiatrici | insonnia, depressione, incubi, perdita di memoria |
Patologie del sistema nervoso | sincope, accidente cerebrovascolare, peggioramento dei segni e dei sintomi della miastenia grave, parestesia, ischemia cerebrale |
Patologie dell’occhio | ridotta sensibilità corneale, diplopia, ptosi, distacco della coroide in seguito a chirurgia filtrante, (vedere paragrafo 4.4), cheratite, offuscamento della vista |
Patologie cardiache | blocco atrioventricolare, arresto cardiaco, aritmia, bradicardia, insufficienza cardiaca, insufficienza cardiaca congestizia, dolore toracico, palpitazioni, edema. |
Patologie vascolari | ipotensione, fenomeno di Raynaud, sensazione di freddo alle estremità. |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Tosse |
Patologie gastrointestinali | disgeusia, nausea, diarrea, dispepsia, secchezza della bocca, dolore addominale, vomito |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | alopecia, eruzione psoriasiforme o esacerbazione della psoriasi, rash cutaneo |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Mialgia |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | disfunzione sessuale, riduzione della libido |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Astenia |
Reazioni avverse segnalate con colliri contenenti fosfato
Molto raramente, in pazienti con grave compromissione della cornea, sono stati riportati casi di calcificazione corneale associata all’utilizzo di colliri contenenti fosfato.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V*.
Sodio cloruro; fosfato di sodio bibasico eptaidrato; acido citrico monoidrato; acido cloridrico o sodio idrossido (per correggere il pH); acqua depurata.
Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione.
Tenere i contenitori monodose nella bustina, per proteggere il medicinale dalla luce e dall’umidità.