Nella maggioranza dei casi è indicata la dose di 1-3 compresse da 25 mg da somministrarsi in unica volta, preferibilmente al mattino o comunque scegliendo l'ora più idonea in cui si desidera ottenere l'effetto. A seconda della risposta ottenuta la stessa dose può essere ripetuta a distanza di 4 ore. Qualora l'effetto saluretico non fosse sufficiente si consiglia di aumentare la posologia di 1-2 compresse ad intervalli di 4 ore, finché non si raggiunge l'effetto diuretico desiderato.
Per il trattamento dell'ipertensione possono essere sufficienti 1-3 compresse distribuite nelle 24 ore.
Nel caso di associazione con farmaci ipotensivi la posologia deve essere opportunamente regolata al fine di evitare fenomeni di potenziamento eccessivo.
É necessario assicurare il libero deflusso urinario. I pazienti con ostruzione parziale del deflusso urinario richiedono un monitoraggio particolarmente attento, specialmente durante le fasi iniziali del trattamento. Come per tutti i diuretici si consiglia di iniziare il trattamento della cirrosi epatica con ascite in ambiente ospedaliero, in modo da poter intervenire adeguatamente nel caso si manifesti nel corso della diuresi tendenza al coma epatico. Il trattamento con FUROSEMIDE DOC Generici necessita di regolari controlli medici. In particolare, è necessario un attento monitoraggio nei seguenti casi:
pazienti con ipotensione,
pazienti particolarmente a rischio in seguito ad una eccessiva caduta della pressione arteriosa, ad es. pazienti con stenosi significative delle arterie coronariche o dei vasi sanguigni che irrorano il cervello,
pazienti con diabete mellito latente o manifesto,
pazienti con gotta,
pazienti con sindrome epatorenale, ad es. con insufficienza renale funzionale associata a grave epatopatia,
pazienti con ipoproteinemia, ad es. associata a sindrome nefrosica (l’azione della furosemide può risultarne indebolita e la sua ototossicità potenziata). È richiesta particolare cautela nella determinazione del dosaggio.
neonati prematuri (per il possibile sviluppo di nefrocalcinosi/nefrolitiasi; è necessario effettuare ecografia renale e monitoraggio della funzione renale
In genere, nel corso di una terapia con furosemide si raccomanda il regolare monitoraggio di sodiemia, potassiemia e creatininemia; in particolare, un rigoroso controllo è richiesto per i pazienti ad elevato rischio di squilibrio elettrolitico o quando si verifica una ulteriore significativa eliminazione di liquidi (ad es. a seguito di vomito, diarrea od intensa sudorazione). Sebbene l'impiego di FUROSEMIDE DOC Generici porti solo raramente ad ipopotassiemia, si raccomanda dieta ricca di potassio (patate, banane, arance, pomodori, spinaci e frutta secca). Talvolta può essere anche necessaria adeguata correzione farmacologica.
In particolare, stati predisponenti a carenza potassica quali: cirrosi epatica, diarrea cronica, uso protratto di lassativi, alimentazione povera di potassio, concomitante impiego di mineralcorticoidi richiedono gli opportuni controlli ed integrazioni.
Ipovolemia, disidratazione e qualsiasi alterazione significativa del bilancio elettrolitico ed acido-basico devono essere corretti. Questo può richiedere una transitoria sospensione della somministrazione di furosemide.
È consigliabile effettuare anche regolari controlli della glicemia, della glicosuria e, dove necessario, del metabolismo dell'acido urico.
Da usare sotto il diretto controllo medico.
Attenzione per chi svolge attività sportive:
il prodotto contiene sostanze vietate per doping. E’ vietata un’assunzione diversa, per schema posologico e per via di somministrazione, da quelle riportate.
In gravidanza presunta o accertata FUROSEMIDE DOC Generici non deve essere somministrata (vedere sez. 4.3)
La furosemide passa nel latte materno e può inibire la lattazione, pertanto durante il trattamento con furosemide occorre interrompere l’allattamento al seno.
La furosemide determina una aumentata escrezione di ioni sodio e cloro e, conseguentemente, di acqua. Inoltre, risulta aumentata l’escrezione di altri elettroliti (in particolare: potassio, calcio e magnesio). Alterazioni sintomatiche degli elettroliti e alcalosi metabolica possono insorgere sotto forma di graduale aumento del deficit elettrolitico o di aumentata perdita acuta di elettroliti, ad esempio in caso di somministrazione di alte dosi di furosemide a pazienti con normale funzionalità renale.
I segni predittivi di alterazioni elettrolitiche consistono in aumento della sete, cefalea, stato confusionale, crampi muscolari, tetania, miastenia, alterazioni del ritmo cardiaco e disturbi gastrointestinali.
L’insorgenza di alterazioni elettrolitiche è influenzata da numerosi fattori, come le patologie di base (ad es. cirrosi epatica, insufficienza cardiaca), le terapie concomitanti (vedere sez. 4.5) e l’alimentazione. In particolare, vomito e diarrea possono provocare carenza di potassio.
L’azione diuretica della furosemide può determinare o contribuire all’insorgenza di ipovolemia e disidratazione, specialmente nei pazienti anziani. Una accentuata perdita di liquidi può determinare emoconcentrazione con tendenza alla trombosi.
La furosemide può causare diminuzione della pressione arteriosa che, soprattutto se marcata, può determinare una sintomatologia, quale alterata capacità di concentrazione e di reazione, confusione, cefalea, vertigini, sonnolenza, debolezza, disturbi visivi, secchezza delle fauci, incapacità ad assumere la posizione ortostatica.
L’aumentata produzione di urina può provocare od aggravare i disturbi nei pazienti con ostruzione delle vie urinarie. Pertanto, può presentarsi ritenzione urinaria acuta, con possibili complicanze, ad esempio, in pazienti con svuotamento vescicale alterato, iperplasia prostatica o stenosi dell’uretra.
Il trattamento con furosemide può determinare transitori incrementi delle concentrazioni ematiche di creatinina ed urea, nonché dei livelli sierici di colesterolo e trigliceridi. La stessa eventualità può verificarsi per l’acido urico, con possibili attacchi di gotta.
La tolleranza al glucosio può risultare ridotta in concomitanza con l’impiego di furosemide. Questo può condurre ad un peggioramento del controllo metabolico nei pazienti con diabete mellito che, se latente, può divenire manifesto.
Rara è la manifestazione di reazioni gastrointestinali come nausea, vomito o diarrea. In casi isolati possono manifestarsi colestasi intraepatica, aumento delle transaminasi epatiche o pancreatite acuta.
Disturbi a carico dell’udito e ronzio auricolare, sebbene di norma passeggeri, possono verificarsi in rari casi, specialmente in pazienti con insufficienza renale, ipoproteinemia (ad es. in presenza di sindrome nefrosica) e/o in caso di somministrazione endovenosa troppo rapida.
Occasionalmente sono state osservate reazioni cutanee ed a carico delle mucose, ad es. prurito, orticaria, rash o lesioni bollose, eritema multiforme, dermatite esfoliativa, porpora.
Raramente possono verificarsi gravi reazioni anafilattiche od anafilattoidi (ad es. accompagnate da shock).
Rara è la comparsa di nefrite interstiziale, vasculite od eosinofilia. Febbre e parestesie possono verificarsi raramente e occasionalmente, fotosensibilità.
Parimenti occasionale è stata l’insorgenza di trombocitopenia. In rari casi è stata osservata leucopenia e, in casi isolati, agranulocitosi, anemia aplastica od anemia emolitica.
Nei neonati prematuri la furosemide può precipitare nefrocalcinosi/nefrolitiasi. Perciò se viene somministrata ai prematuri durante le prime settimane di vita, può aumentare il rischio di ritardata chiusura del dotto arterioso.
In seguito ad iniezione intramuscolare possono insorgere reazioni di tipo locale, come dolore nel punto di iniezione.
Amido di mais, lattosio, talco, silice colloidale e magnesio stearato.
Proteggere dalla luce.