Emoclot (Kedrion spa)

Soluzione per infus polv solv fl 500ui+fl 10ml+set

Principio attivo:Fattore viii di coagulazione del sangue umano liofilizzato
Gruppo terapeutico:Vitamina k ed altri emostatici
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • emorragie
  • emofilia
  • Leggi l'intera sezione del foglietto
    Posologia

    Il trattamento deve iniziare sotto la supervisione di un medico con esperienza nel trattamento dell’emofilia.

    Posologia

    Il dosaggio e la durata della terapia sostitutiva dipendono dalla gravità della deficienza di fattore VIII, dalla localizzazione ed entità dell’emorragia e dalla condizione clinica del paziente.

    Il numero di unità di fattore VIII somministrate è espresso in Unità Internazionali (UI), che sono correlate allo standard attuale dell’OMS per prodotti del fattore VIII. L’attività del fattore VIII nel plasma è espressa o come percentuale (relativa al plasma umano normale) o in Unità Internazionali (relative ad uno standard internazionale per il fattore VIII plasmatico).

    L’attività di una Unità Internazionale di fattore VIII è equivalente alla quantità di fattore VIII contenuta in un millilitro di plasma umano normale.

    Trattamento su richiesta

    Il calcolo della dose di fattore VIII necessaria si basa sulla osservazione empirica che 1 Unità Internazionale (UI) di fattore VIII per Kg di peso corporeo aumenta l’attività del fattore VIII plasmatico da 1,5% a 2% dell’attività normale. La dose necessaria viene determinata usando la seguente formula:

    Unità necessarie = peso corporeo (Kg) x aumento desiderato di fattore VIII (%)(UI/dl) x 0,4

    La quantità da somministrare e la frequenza delle applicazioni devono essere sempre guidate dall’efficacia clinica del singolo caso.

    Nel caso dei seguenti eventi emorragici, l’attività del fattore VIII nel periodo corrispondente, non deve scendere al di sotto del dato livello di attività plasmatica (in % del normale). La seguente tabella può essere usata come riferimento in episodi emorragici e chirurgici:

    Grado di emorragia/ Tipo di procedura chirurgica Livello di fattore VIII necessario (%) (UI/dl) Frequenza delle dosi (ore)/ Durata della terapia (giorni)
    Emorragia    
    Emartro precoce, emorragia muscolare o emorragia orale 20 – 40 Ripetere da 12 a 24 ore. Almeno 1 giorno, finché l’episodio emorragico indicato dal dolore è risolto o si è raggiunta la guarigione.
    Emartro più esteso, emorragia muscolare o ematoma 30 – 60 Ripetere l’infusione ogni 12 – 24 ore per 3 – 4 giorni o più, finché il dolore e l’invalidità grave sono passati.
    Emorragie a rischio di vita 60 – 100 Ripetere l’infusione da 8 a 24 ore finché il sintomo è passato.
    Chirurgia    
    Chirurgia minore incluse estrazioni dentarie 30 – 60 Ogni 24 ore, almeno 1 giorno, fino alla guarigione.
    Chirurgia maggiore 80 – 100 (pre– e post–operazione) Ripetere l’infusione da 8 a 24 ore fino ad una adeguata guarigione della ferita, poi terapia per almeno altri 7 giorni per mantenere un’attività di fattore VIII da 30% a 60% (30 UI/dl – 60 UI/dl).

    Profilassi

    Per la profilassi a lungo termine delle emorragie in pazienti con grave emofilia A le dosi usuali sono da 20 a 40 UI di fattore VIII per kg di peso corporeo a intervalli di 2 – 3 giorni. In alcuni casi, specialmente per i pazienti più giovani, possono essere necessari intervalli terapeutici più brevi o dosi più elevate.

    Durante il corso del trattamento, è richiesta una determinazione appropriata dei livelli di fattore VIII per regolare la dose da somministrare e la frequenza di infusioni ripetute. In particolare nel caso di grandi interventi chirurgici è indispensabile controllare precisamente la terapia sostitutiva per mezzo di analisi della coagulazione (attività plasmatica del fattore VIII). Le risposte al fattore VIII possono variare nei singoli pazienti, mostrando emivite e recuperi differenti.

    Popolazione pediatrica

    La sicurezza e l’efficacia di EMOCLOT nei bambini di età inferiore ai 12 anni non sono state ancora stabilite. Per gli adolescenti (12–18 anni) la posologia per ciascuna indicazione è data per peso corporeo.

    Modo di somministrazione

    Uso endovenoso, per iniezione o infusione lenta.

    Si raccomanda nel caso dell’iniezione endovenosa un tempo di somministrazione compreso tra 3 e 5 minuti, controllando il polso del paziente e interrompendo o diminuendo la velocità d’iniezione se la frequenza del polso aumenta.

    La velocità di infusione deve essere valutata per ogni singolo paziente.

    Per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione vedere la sezione 6.6.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo
  • Leggi l'intera sezione del foglietto
    Interazioni
  • state riportate interazioni
  • Leggi l'intera sezione del foglietto
    Avvertenze

    Ipersensibilità

    Sono possibili reazioni di ipersensibilità di tipo allergico con EMOCLOT.

    Il prodotto contiene tracce di proteine umane diverse dal fattore VIII. I pazienti devono essere avvisati di interrompere immediatamente la somministrazione del prodotto e di contattare il proprio medico se si manifestano segni di ipersensibilità. I pazienti devono essere informati sui primi segni di reazioni di ipersensibilità incluso orticaria, orticaria generalizzata, senso di costrizione toracica, respiro sibilante, ipotensione e anafilassi.

    In caso di shock devono essere seguite le linee guida standard relative allo shock.

    Inibitori

    La formazione di anticorpi neutralizzanti del fattore VIII (inibitori) è una complicazione nota nel trattamento di individui con emofilia A. Questi inibitori sono di solito immunoglobuline IgG dirette contro l’attività procoagulante del fattore VIII, e sono quantificati in Unità Bethesda (BU) per ml di plasma usando il saggio modificato. Il rischio dello sviluppo degli inibitori è correlato alla esposizione al fattore VIII. Questo rischio è maggiore entro i primi 20 giorni di esposizione. Raramente gli inibitori possono svilupparsi dopo i primi 100 giorni di esposizione.

    Dopo il passaggio da un prodotto a base di fattore VIII ad un altro sono stati osservati casi di inibitori ricorrenti (a basso titolo) in pazienti precedentemente trattati con più di 100 giorni di esposizione e con una anamnesi pregressa di sviluppo di inibitori. Perciò, si raccomanda di controllare attentamente tutti i pazienti per il manifestarsi di inibitori a seguito di qualsiasi cambio di prodotto.

    In generale, tutti i pazienti trattati con prodotti a base di fattore VIII della coagulazione devono essere attentamente controllati per lo sviluppo di inibitori mediante appropriata osservazione clinica ed esami di laboratorio. Se i livelli di attività plasmatica di fattore VIII attesi non sono raggiunti, o se l’emorragia non è controllata con una dose appropriata, deve essere eseguito un esame per la presenza di inibitori del fattore VIII. In pazienti con alti livelli di inibitore, la terapia con fattore VIII può non essere efficace ed altre opzioni terapeutiche devono essere prese in considerazione. Il trattamento di tali pazienti deve essere diretto da un medico con esperienza nel trattamento dell’emofilia e degli inibitori del fattore VIII.

    Complicanze legate all’uso di catetere

    Se è richiesto un dispositivo di accesso venoso centrale, deve essere considerato il rischio di complicanze legate al dispositivo, incluse infezioni locali, batteriemia e trombosi nel sito del catetere.

    Sicurezza virale

    Misure standard per prevenire le infezioni conseguenti all’uso di prodotti medicinali preparati da sangue o plasma umano comprendono la selezione dei donatori, lo screening delle donazioni individuali e dei pool plasmatici per specifici marcatori di infezione e l’inclusione di step di produzione efficaci per l’inattivazione/rimozione dei virus.

    Ciò nonostante, quando si somministrano specialità medicinali preparate da sangue o plasma umano non può essere totalmente esclusa la possibilità di trasmissione di agenti infettivi. Ciò si applica anche a virus e altri patogeni emergenti o sconosciuti.

    Le misure prese sono considerate efficaci per i virus con involucro lipidico come il virus dell’immunodeficienza umana (HIV), il virus dell’epatite B (HBV) e il virus dell’epatite C (HCV) e per il virus dell’epatite A (HAV), privo di involucro lipidico. Le misure prese possono avere un effetto limitato contro i virus senza involucro lipidico come il parvovirus B19. L’infezione da parvovirus B19 può essere grave in gravidanza (infezione fetale) ed in individui con immunodeficienza o eritropoiesi aumentata (es. anemia emolitica).

    Una vaccinazione appropriata (epatite A e B) deve essere presa in considerazione per i pazienti che ricevono regolarmente/ripetutamente fattore VIII della coagulazione derivato da plasma umano.

    E’ fortemente consigliato che ogni volta che si somministra EMOCLOT ad un paziente, siano registrati sia il nome che il numero di lotto del prodotto, in modo tale da mantenere la tracciabilità tra il paziente ed il lotto del prodotto medicinale.

    Popolazione pediatrica

    Non sono disponibili dati specifici per la popolazione pediatrica.

    Gravidanza

    Non sono stati condotti studi sulla riproduzione animale con fattore VIII. In base al raro manifestarsi dell’emofilia A nelle donne, dati sull’uso del fattore VIII durante la gravidanza e l’allattamento non sono disponibili. Quindi, il fattore VIII deve essere usato durante la gravidanza e l’allattamento solo se chiaramente indicato.

    Effetti Collaterali

    Riassunto del profilo di sicurezza

    Raramente sono state osservate ipersensibilità o reazioni allergiche (che possono includere angioedema, sensazione di bruciore e dolore pungente in sede di infusione, brividi, rossore, orticaria generalizzata, cefalea, ponfi, ipotensione, letargia, nausea, irrequietezza, tachicardia, senso di costrizione toracica, parestesia, vomito, respiro sibilante) e che possono in alcuni casi portare ad anafilassi acuta (incluso lo shock). E’ stata osservata anche febbre.

    Pazienti con emofilia A possono sviluppare anticorpi neutralizzanti verso il fattore VIII (inibitori). La presenza di questi inibitori si manifesta con una insufficiente risposta clinica. In tali casi, è consigliabile contattare un centro specializzato nel trattamento dell’emofilia.

    Per la sicurezza nei confronti di agenti trasmissibili, vedere la sezione 4.4.

    Elenco delle Reazioni Avverse

    Gli effetti indesiderati che possono manifestarsi con fattore VIII della coagulazione umano sono riportati nella tabella seguente, stilata in base alla classificazione per sistemi e organi MedDRA (SOC) e per livello termine preferito (PT).

    La frequenza delle reazioni avverse è stata valutata secondo i seguenti criteri: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

    Non ci sono dati consistenti sulla frequenza delle reazioni avverse ricavate da studi clinici.

    I seguenti dati sono in linea con il profilo di sicurezza dei prodotti contenenti fattore VIII e sono stati in parte osservati dopo la commercializzazione del prodotto (nell’esperienza post marketing); poiché la segnalazione post–marketing delle reazioni avverse è volontaria e relativa ad una popolazione di dimensioni non note, non risulta possibile stimare con attendibilità la frequenza di queste reazioni.

    Classificazione per Sistemi e Organi secondo MedDRA (SOC) Reazioni avverse (Termine MedDRA Preferito [PT]) Frequenza
    Patologie del sistema emolinfopoietico Inibizione del fattore VIII Non nota
    Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità Non nota
    Reazione allergica (Ipersensibilità)* Non nota
    Reazione anafilattica Non nota
    Shock anafilattico Non nota
    Disturbi psichiatrici Irrequietezza Non nota
    Patologie del sistema nervoso Cefalea Non nota
    Letargia Non nota
    Parestesia Non nota
    Patologie cardiache Tachicardia Non nota
    Patologie vascolari Rossore Non nota
    Ipotensione Non nota
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Sibilo Non nota
    Patologie gastrointestinali Nausea Non nota
    Vomito Non nota
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Angioedema Non nota
    Orticaria generalizzata (Orticaria)* Non nota
    Pomfi (Orticaria)* Non nota
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Bruciore in sede di infusione (Dolore in sede di infusione)* Non nota
    Sensazione urticante in sede di infusione (Dolore in sede di infusione)* Non nota
    Brividi Non nota
    Costrizione toracica (Fastidio al torace)* Non nota
    Piressia Non nota

    * I termini MedDRA di livello più basso (LLT) sono più appropriati per la descrizione di queste reazioni avverse; i relativi termini MedDRA preferiti (PT) sono riportati tra parentesi.

    Popolazione pediatrica

    Non sono disponibili dati specifici per la popolazione pediatrica.

    Segnalazione delle reazioni avverse sospette

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite Agenzia Italiana del Farmaco Sito web: http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili

    Eccipienti

    Flaconcino di polvere :

    Sodio citrato tribasico

    Sodio cloruro

    Glicina

    Calcio cloruro

    Flaconcino di solvente :

    Acqua per preparazioni iniettabili.

    Conservazione

    Conservare in frigorifero (2°C – 8°C). Non congelare.

    Tenere il flaconcino nell’imballaggio esterno, per proteggere il medicinale dalla luce.