Dosanloc (Sandoz spa)

Compresse gastroresistenti 14cpr 20mg

Principio attivo:Pantoprazolo sodico sesquidrato
Gruppo terapeutico:Antiulcera peptica e malattia da reflusso gastroesof. (gord)
Tipo di farmaco:Farmaco da banco
Rimborsabilità:C
Ricetta:Otc - libera vendita
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • pirosi
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    Posologia

    Posologia

    La dose raccomandata è 20 mg di pantoprazolo (una compressa) al giorno.

    Può essere necessario assumere le compresse per 2–3 giorni consecutivi per ottenere un miglioramento dei sintomi. Una volta raggiunta la completa guarigione dai sintomi, il trattamento deve essere sospeso.

    Il trattamento non deve superare le 4 settimane senza la preventiva consulenza di un medico.

    Se entro 2 settimane di trattamento continuo non si nota alcun miglioramento dei sintomi, il paziente deve essere istruito a rivolgersi a un medico.

    Popolazioni speciali

    Nei pazienti anziani o nei pazienti con compromissione della funzionalità renale o epatica non è necessario alcun aggiustamento della dose.

    Popolazione pediatrica

    L’uso di Dosanloc non è raccomandato nei bambini e negli adolescenti sotto i 18 anni, a causa dell’insufficienza di dati sulla sua sicurezza ed efficacia.

    Modo di somministrazione

    Le compresse di Dosanloc non devono essere masticate né frantumate e devono essere deglutite intere con del liquido prima di un pasto.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo
  • atazanavir
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    Interazioni
  • ketoconazolo
  • ritonavir
  • omeprazolo
  • interazione
  • carbamazepina
  • diazepam
  • digossina
  • metoprololo
  • nifedipina
  • fenitoina
  • teofillina
  • contraccettivo orale
  • etinilestradiolo
  • state osservate interazioni
  • fenprocumone
  • warfarina
  • anticoagulanti
  • cumarinici
  • stato segnalato
  • metotrexato
  • state rilevate interazioni
  • antiacidi
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    Avvertenze

    I pazienti devono essere istruiti a rivolgersi al proprio medico se:

    • soffrono di perdita di peso involontaria, anemia, sanguinamento gastrointestinale, disfagia, vomito persistente o vomito con sangue, poiché il medicinale può alleviare i sintomi e ritardare la diagnosi di un grave disturbo. In questi casi, deve essere esclusa una forma maligna

    • hanno sofferto in precedenza di ulcere gastriche o hanno subito interventi chirurgici gastrointestinali

    • sono in trattamento sintomatico continuo per l’indigestione o per la pirosi da 4 settimane o più

    • soffrono di ittero, compromissione epatica o malattia epatica

    • soffrono di una qualsiasi altra grave patologia che compromette il benessere generale

    • hanno più di 55 anni e presentano sintomi nuovi o cambiati di recente.

    I pazienti con sintomi ricorrenti cronici di indigestione o pirosi devono consultare il loro medico a intervalli regolari. In particolare i pazienti di oltre 55 anni che assumono quotidianamente qualsiasi medicinale da banco per l’indigestione o la pirosi devono informare il farmacista o il medico curante.

    I pazienti non devono assumere contemporaneamente alcun altro inibitore della pompa protonica o antagonista H2.

    I pazienti che devono essere sottoposti ad endoscopia o a test del respiro (UBT) devono consultare il medico prima di assumere questo medicinale.

    I pazienti devono essere avvertiti che le compresse non hanno lo scopo di fornire un sollievo immediato. I pazienti possono iniziare ad avvertire un miglioramento dei sintomi dopo circa un giorno di trattamento con pantoprazolo, ma può essere necessario assumerlo per 7 giorni per ottenere un controllo completo della pirosi. I pazienti non devono assumere pantoprazolo come farmaco preventivo.

    Infezioni gastrointestinali causate dai batteri

    Una diminuzione dell’acidità gastrica dovuta a qualsiasi motivo, compreso l’uso di inibitori della pompa protonica, aumenta la conta gastrica dei batteri normalmente presenti nel tratto gastrointestinale. Il trattamento con prodotti medicinali che riducono l’acidità provoca un leggero aumento del rischio di infezioni gastrointestinali come Salmonella, Campylobacter o Clostridium difficile.

    Questo prodotto medicinale contiene l’agente colorante Ponceau 4R lacca di alluminio (E 124), che può causare reazioni allergiche.

    Gravidanza

    Gravidanza

    Non vi sono dati adeguati riguardanti l’uso di pantoprazolo nelle donne in gravidanza. Gli studi condotti sugli animali hanno dimostrato tossicità riproduttiva. Gli studi preclinici non hanno rivelato segni di compromissione della fertilità o di effetti teratogeni (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto. Questo medicinale non deve essere usato in gravidanza.

    Allattamento al seno

    Non è noto se pantoprazolo venga escreto o meno nel latte umano. Gli studi sugli animali hanno dimostrato l’escrezione di pantoprazolo nel latte materno. Questo medicinale non deve essere usato durante l’allattamento al seno.

    Fertilità

    Non c’è evidenza di compromissione della fertilità in seguito alla somministrazione di pantoprazolo in studi animali (vedere paragrafo 5.3).

    Effetti Collaterali

    Sintesi del profilo di sicurezza.

    Si può prevedere che il 5% circa dei pazienti sperimenti reazioni avverse. Le reazioni avverse più comunemente riportate sono diarrea e mal di testa, entrambe verificatesi nell’1% circa dei pazienti.

    Tabella delle reazioni avverse

    Le seguenti reazioni avverse sono state osservate con pantoprazolo.

    Nell’ambito della seguente tabella le reazioni avverse sono classificate in base alla convenzione MedDRA relativa alla frequenza:

    molto comune (≥1/10); comune (da ≥1/100 a <1/10); non comune (da ≥1/1000 a <1/100); rara (da ≥1/10.000 a <1/1000); molto rara (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

    Nell’ambito di ciascuna classe di frequenza le reazioni avverse sono riportati in ordine decrescente di gravità.

    Tabella 1. Reazioni avverse con pantoprazolo nelle prove cliniche e nell’esperienza post–marketing

    Classificazione per sistemi e organi e frequenza Non comune Rara Molto rara Non nota
    Patologie del sistema emolinfopoietico   Agranulocitosi Trombocitopenia; leucopenia, pancitopenia  
    Disturbi del sistema immunitario   Ipersensibilità (incluse reazioni anafilattoidi e shock anafilattico)    
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione   Iperlipidemia e aumento dei lipidi (trigliceridi, colesterolo); Variazioni di peso   Iponatriemia Ipomagnesemia
    Disturbi psichiatrici Disturbi del sonno Depressione (e tutti gli aggravamenti di questo sintomo) Disorientamento (e tutti gli aggravamenti di questo sintomo) Allucinazioni; Confusione (specialmente nei pazienti predisposti, così come l’aggravamento di questi sintomi in caso di pre–esistenza)
    Patologie del sistema nervoso Mal di testa; capogiri Alterazioni del gusto    
    Patologie dell’occhio   Disturbi nella vista/offuscamento della vista    
    Patologie gastrointestinali Diarrea; nausea/vomito; distensione addominale e gonfiore; stipsi; secchezza della bocca; dolore e disturbi addominali      
    Patologie epatobiliari Aumento degli enzimi epatici (transaminasi, γ–GT) Aumento della bilirubina   Lesione epatocellulare; Ittero; Insufficienza epatocellulare
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Eruzione cutanea / esantema / eruzione; prurito Orticaria, angioedema   Sindrome di Stevens – Johnson; Sindrome di Lyell; Eritema multiforme; Fotosensibilità
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo   Artralgia; Mialgia    
    Patologie renali e urinarie       Nefrite interstiziale
    Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella   Ginecomastia    
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Astenia, affaticamento e malessere Aumento della temperatura corporea; edema periferico    

    Segnalazione delle reazioni avverse sospette

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

    Eccipienti

    Nucleo

    Stearato di calcio

    Cellulosa microcristallina

    Crospovidone (tipo A)

    Idrossipropilcellulosa (tipo EXF)

    Carbonato di sodio anidro

    Silice colloidale anidra

    Rivestimento

    Ipromellosa

    Ossido di ferro giallo (E 172)

    Macrogol 400

    Acido metacrilico–etile acrilato copolimero (1:1)

    Polisorbato 80

    Ponceau 4R lacca di alluminio (E 124)

    Lacca di alluminio giallo chinolina (E 104)

    Sodio laurilsolfato

    Biossido di titanio (E 171)

    Trietilcitrato

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna particolare precauzione di conservazione.