Corixil (Sandoz spa)

Compresse rivestite 28cpr riv 160mg+25mg

Principio attivo:Valsartan/idroclorotiazide
Gruppo terapeutico:Antagonisti dell'angiotensina ii, associazioni
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • ipertensione arteriosa essenziale
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    Posologia

    Posologia

    La dose raccomandata di Corixil 160 mg/25 mg è una compressa rivestita con film una volta al giorno. Si raccomanda la titolazione della dose con i singoli componenti. In ciascun caso deve essere curata la titolazione dei singoli componenti alla dose successiva, allo scopo di ridurre il rischio di ipotensione e di altri eventi avversi.

    Se clinicamente appropriato, nei pazienti la cui pressione arteriosa non è adeguatamente controllata dalla monoterapia con valsartan o idroclorotiazide, si può considerare il passaggio diretto dalla monoterapia all’associazione fissa, purché sia seguita la sequenza raccomandata di titolazione della dose per i singoli componenti.

    Dopo l’inizio della terapia deve essere valutata la risposta clinica a Corixil e se la pressione arteriosa rimane non controllata può essere aumentata la dose di uno dei due componenti, fino ad una dose massima di Corixil 320 mg/25 mg.

    L’effetto antipertensivo è sostanzialmente presente entro 2 settimane.

    Nella maggioranza dei pazienti, l’effetto massimo si osserva entro 4 settimane. Per alcuni pazienti possono tuttavia essere necessarie 4–8 settimane di trattamento. Questo deve essere tenuto in considerazione durante la titolazione della dose.

    Metodo di somministrazione

    Corixil può essere preso con o senza cibo e deve essere somministrato con acqua.

    Popolazioni speciali

    Danno renale

    Non è richiesto alcun aggiustamento della dose in pazienti con danno renale da lieve a moderato (velocità di filtrazione glomerulare ≥30 ml/min). A causa della componente idroclorotiazide, Corixil è controindicato nei pazienti con grave danno renale (velocità di filtrazione glomerulare <30 ml/min) e anuria (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.2). Nei pazienti con danno renale (VFG < 60 ml/min/1,73 m²) è controindicato l’uso concomitante di valsartan con aliskiren (vedere paragrafo 4.3).

    Diabete mellito

    Nei pazienti con diabete mellito è controindicato l’uso concomitante di valsartan con aliskiren (vedere paragrafo 4.3).

    Insufficienza epatica

    In pazienti con insufficienza epatica lieve o moderata, senza colestasi, la dose di valsartan non deve superare gli 80 mg (vedere paragrafo 4.4). Non è richiesto alcun aggiustamento della dose di idroclorotiazide nei pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata. A seguito del componente valsartan,Corixil è controindicato nei pazienti con grave compromissione epatica o con cirrosi biliare e colestasi (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.2).

    Anziani

    Non è richiesto alcun aggiustamento della dose nei pazienti anziani.

    Pazienti pediatrici

    L’uso di Corixil non è raccomandato nei bambini al di sotto di 18 anni a causa della mancanza di dati sulla sicurezza e sull’efficacia.

    Controindicazioni
  • idroclorotiazide
  • gravidanza
  • grave compromissione epatica
  • cirrosi
  • anuria
  • iponatriemia
  • ipercalcemia
  • iperuricemia sintomatica
  • diabete mellito
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    Interazioni
  • idroclorotiazide
  • litio
  • agenti
  • antipertensivi
  • antipertensive
  • guanetidina
  • metildopa
  • vasodilatatori
  • beta–bloccanti
  • calcio
  • adrenalina
  • noradrenalina
  • amine pressorie
  • antinfiammatori
  • acido acetilsalicilico
  • antipertensivo
  • antagonisti dell’angiotensina
  • nota
  • rifampicina
  • ciclosporina
  • ritonavir
  • interazione
  • state riscontrate interazioni
  • cimetidina
  • warfarin
  • furosemide
  • digossina
  • atenololo
  • indometacina
  • corticosteroidi
  • lassativi
  • penicillina
  • acido salicilico
  • antiaritmici
  • antipsicotici
  • antidepressivi
  • antiepilettici
  • digitalici
  • digitale
  • vitamina
  • diuretici tiazidici
  • antidiabetici
  • insulina
  • tolleranza al glucosio
  • metformina
  • probenecid
  • sulfinpirazone
  • allopurinolo
  • uricosurici
  • altri medicinali
  • tiazidico
  • anticolinergici
  • atropina
  • biperiden
  • cisapride
  • amantadina
  • colestiramina
  • dopo
  • ciclofosfamide
  • metotrexato
  • tubocurarina
  • barbiturici
  • narcotici
  • diuretico
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    Avvertenze

    Modifiche degli elettroliti sierici

    Valsartan

    L’uso concomitante di integratori di potassio, diuretici risparmiatori di potassio, sostituti del sale contenenti potassio, o di altre sostanze che possono aumentare i livelli di potassio (eparina, ecc.) non è raccomandato. I livelli ematici di potassio devono essere controllati appropriatamente.

    Idroclorotiazide

    Durante il trattamento con diuretici tiazidici, compresa l’idroclorotiazide, è stata riportata ipokaliemia. Si raccomanda un monitoraggio frequente del potassio sierico.

    La terapia con diuretici tiazidici, compresa l’idroclorotiazide, è stata associata con iponatriemia e alcalosi ipocloremica. Le tiazidi, compresa l’idroclorotiazide, aumentano l’escrezione urinaria di magnesio e pertanto è possibile che si verifichi ipomagnesiemia. L’escrezione di calcio viene ridotta dai diuretici tiazidici e ciò può provocare ipercalcemia.

    Come per tutti i pazienti in terapia diuretica, deve essere effettuato un controllo periodico degli elettroliti sierici, ad intervalli appropriati.

    Pazienti sodio e/o volume depleti

    I pazienti che assumono diuretici tiazidici, compresa l’idroclorotiazide, devono essere tenuti sotto osservazione per segni clinici di squilibrio idrico o elettrolitico.

    In pazienti fortemente sodio e/o volume depleti, come coloro che ricevono elevate dosi di diuretici, può, in rari casi, verificarsi ipotensione sintomatica dopo l’inizio della terapia con Corixil. La deplezione di sodio e/o di volume deve essere corretta prima di iniziare il trattamento con Corixil.

    Pazienti con grave insufficienza cardiaca cronica o altre condizioni che stimolino il sistema renina–angiotensina–aldosterone

    Nei pazienti in cui la funzionalità renale può dipendere dall’attività del sistema renina–angiotensina–aldosterone (ad es. pazienti con grave insufficienza cardiaca congestizia), il trattamento con gli inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina è stato associato a oliguria e/o progressiva azotemia e, in rari casi, a insufficienza renale acuta. L’uso di Corixil nei pazienti con grave insufficienza cardiaca cronica non è stato stabilito.

    Pertanto non può essere escluso che, a causa dell’inibizione del sistema renina–angiotensina–aldosterone, anche la somministrazione di Corixil possa essere associata con una compromissione della funzionalità renale. Corixil non deve essere utilizzato in questi pazienti.

    Stenosi dell’arteria renale

    Corixil non deve essere utilizzato come antipertensivo in pazienti con stenosi unilaterale o bilaterale dell’arteria renale o stenosi dell’arteria di rene unico perché in questi pazienti possono aumentare l’azotemia e la creatinina sierica.

    Iperaldosteronismo primario

    I pazienti con iperaldosteronismo primario non devono essere trattati con Corixil in quanto il loro sistema renina–angiotensina non è attivato.

    Stenosi della valvola aortica e mitralica, cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva

    Come per tutti gli altri vasodilatatori, è necessaria particolare cautela nei pazienti affetti da stenosi aortica o mitralica o da cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva.

    Danno renale

    Non è richiesto alcun aggiustamento della dose nei pazienti con danno renale con clearance della creatinina ≥30 ml/min (vedere paragrafo 4.2). Quando Corixil è utilizzato in pazienti con danno renale si raccomandano controlli periodici del potassio sierico, della creatinina e dei livelli di acido urico.

    L’uso concomitante degli ARB – incluso valsartan – o degli ACEI con aliskiren è controindicato nei pazienti con danno renale (VFG < 60 ml/min/1,73 m²) (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).

    Trapianto renale

    Ad oggi non vi è esperienza sulla sicurezza di impiego di Corixil in pazienti sottoposti a trapianto renale recente.

    Compromissione epatica

    Nei pazienti con compromissione epatica lieve o moderata, senza colestasi, Corixil deve essere utilizzato con cautela (vedere paragrafi 4.2 e 5.2). I diuretici tiazidici devono essere usati con cautela nei pazienti con compromissione della funzionalità epatica o malattia epatica progressiva, poichè minime alterazioni del bilancio idrico ed elettrolitico possono causare il coma epatico.

    Precedenti episodi di angioedema

    In pazienti trattati con valsartan sono stati segnalati episodi di angioedema, con ingrossamento della laringe e della glottide, che hanno causato ostruzione delle vie respiratorie e/o gonfiore della faccia, delle labbra, della faringe e/o della lingua; alcuni di questi pazienti avevano avuto precedenti episodi di angioedema con altri medicinali, compresi gli ACE inibitori. Nei pazienti che sviluppano angioedema, il trattamento con Corixil deve essere interrotto immediatamente e non deve essere più ripreso (vedere paragrafo 4.8).

    Lupus eritematoso sistemico

    E’ stato osservato che i diuretici tiazidici, compresa l’idroclorotiazide, possono esacerbare o attivare il lupus eritematoso sistemico.

    Altri disturbi metabolici

    I diuretici tiazidici, compresa l’idroclorotiazide, possono alterare la tolleranza al glucosio ed innalzare i livelli sierici di colesterolo, trigliceridi ed acido urico. Nei pazienti diabetici può essere necessario l’aggiustamento del dosaggio di insulina o degli ipoglicemizzanti orali.

    Le tiazidi possono ridurre l’escrezione urinaria di calcio e causare un aumento lieve e intermittente del calcio sierico in assenza di disordini accertati del metabolismo del calcio. Una marcata ipercalcemia può essere evidenza di un sottostante iperparatiroidismo. Prima di effettuare gli esami sulla funzionalità della paratiroide si deve interrompere il trattamento con le tiazidi.

    Fotosensibilità

    Durante il trattamento con diuretici tiazidici sono stati riportati casi di reazioni di fotosensibilità (vedere paragrafo 4.8). Se si verificano reazioni di fotosensibilità, si raccomanda di sospendere il trattamento. Se si ritiene necessario riprendere la somministrazione del diuretico, si raccomanda di proteggere le parti esposte al sole o ai raggi UVA artificiali.

    Gravidanza

    La terapia con antagonisti del recettore dell’angiotensina II (AIIRA) non deve essere iniziata durante la gravidanza. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere ad un trattamento antipertensivo alternativo, con comprovato profilo di sicurezza per l’uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un AIIRA. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con AIIRA deve essere interrotto immediatamente e, se appropriato, deve essere iniziata una terapia alternativa (vedere paragrafi 4.3 e 4.6).

    Generali

    E’ necessaria particolare cautela in pazienti che hanno avuto in precedenza reazioni di ipersensibilità ad altri antagonisti dei recettori dell’angiotensina II. Le reazioni di ipersensibilità all’idroclorotiazide sono più probabili in pazienti con allergia e asma.

    Glaucoma acuto ad angolo chiuso

    L’idroclorotiazide, una sulfonamide, è stata associata con una reazione idiosincratica, con conseguente miopia transitoria acuta e glaucoma acuto ad angolo chiuso. I sintomi comprendono l’insorgenza acuta di ridotta acuità visiva o dolore oculare e compaiono in genere da entro poche ore a una settimana dall’inizio del trattamento. Se non trattato, il glaucoma acuto ad angolo chiuso può causare la perdita permanente della vista.

    Il trattamento primario consiste nell’interrompere la somministrazione di idroclorotiazide il più rapidamente possibile. Un pronto intervento medico o chirurgico può essere necessario qualora la pressione intraoculare dovesse rimanere non controllata. I fattori di rischio per sviluppare il glaucoma acuto ad angolo chiuso possono includere una storia di allergia alla sulfonamide o alla penicillina.

    Doppio blocco del Sistema Renina–Angiotensina–Aldosterone (RAAS)

    In soggetti sensibili sono stati riportati ipotensione, sincope, ictus, iperkaliemia e alterazioni della funzione renale (inclusa insufficienza renale acuta), specialmente se vengono associati diversi medicinali che agiscono su questo sistema. Il doppio blocco del sistema renina–angiotensina–aldosterone attraverso la combinazione di aliskiren con un inibitore dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACEI) o un bloccante del recettore dell’angiotensina II (ARB) è pertanto non raccomandato.

    L’uso di aliskiren in combinazione con Cotareg è controindicato nei pazienti con diabete mellito o danno renale (VFG < 60 ml/min/1.73 m²) (vedere paragrafo 4.3).

    Gravidanza

    Gravidanza

    Valsartan

    L’uso degli antagonisti del recettore dell’angiotensina II (AIIRA) non è raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.4).L’uso degli AIIRA è controindicato durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).

    L’evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicità a seguito dell’esposizione ad ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia non può essere escluso un lieve aumento del rischio. Sebbene non siano disponibili dati epidemiologici controllati sul rischio con antagonisti del recettore dell’angiotensina II (AIIRA), un simile rischio può esistere anche per questa classe di medicinali. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere ad un trattamento antipertensivo alternativo, con comprovato profilo di sicurezza per l’uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un AIIRA. Quando viene accertata una gravidanza, il trattamento con AIIRA deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa.

    E’ noto che l’esposizione ad AIIRA durante il secondo ed il terzo trimestre induce nell’uomo tossicità fetale (ridotta funzionalità renale, oligoidramnios, ritardo nell’ossificazione del cranio) e tossicità neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia) (vedere anche paragrafo 5.3).

    Se dovesse verificarsi esposizione ad un AIIRA dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalità renale e del cranio.

    I neonati le cui madri abbiano assunto AIIRA devono essere attentamente seguiti per quanto riguarda l’ipotensione (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).

    Idroclorotiazide

    L’esperienza sull’uso di idroclorotiazide durante la gravidanza, specialmente durante il primo trimestre, è limitata. Gli studi condotti su animali sono insufficienti. L’idroclorotiazide attraversa la placenta. In base al meccanismo di azione farmacologico dell’idroclorotiazide, il suo uso durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza può compromettere la perfusione feto–placentale e causare effetti fetali e neonatali come ittero, disturbo dell’equilibrio elettrolitico e trombocitopenia.

    Allattamento

    Non sono disponibili dati riguardanti l’uso di valsartan durante l’allattamento. L’idroclorotiazide viene escreta nel latte materno. Non è quindi raccomandato l’uso di Corixil durante l’allattamento. Si devono preferire terapie alternative con comprovato profilo di sicurezza per l’uso durante l’allattamento, specialmente in caso di allattamento di neonati e prematuri.

    Effetti Collaterali

    Le reazioni avverse riportate negli studi clinici ed i rilievi di laboratorio verificatisi con maggior frequenza con valsartan + idroclorotiazide rispetto al placebo e le segnalazioni post–marketing individuali sono presentate di seguito secondo la classificazione per sistemi e organi. In corso di trattamento con valsartan/idroclorotiazide possono verificarsi anche reazioni avverse note per ogni singolo componente in monoterapia ma che non sono state osservate negli studi clinici.

    Le reazioni avverse sono classificate in base alla frequenza, a partire da quelle più frequenti, utilizzando la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000,1/1.000); molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.

    Tabella 1. Frequenza delle reazioni avverse con valsartan/idroclorotiazide

    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Non comune Disidratazione
    Patologie del sistema nervoso
    Molto raro Capogiri
    Non comune Parestesia
    Non nota Sincope
    Patologie dell’occhio
    Non comune Visione offuscata
    Patologie dell’orecchio e del labirinto
    Non comune Tinnito
    Patologie vascolari
    Non comune Ipotensione
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Non comune Tosse
    Non nota Edema polmonare non cardiogeno
    Patologie gastrointestinali
    Molto raro Diarrea
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Non comune Mialgia
    Molto raro Artralgia
    Patologie renali e urinarie
    Non nota Compromissione renale
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Non comune Affaticamento
    Esami diagnostici  
    Non nota Aumenti dell’acido urico sierico, aumenti della creatinina sierica e della bilirubina sierica, ipokaliemia, iponatriemia, aumento dell’azoto ureico ematico, neutropenia

    Ulteriori informazioni sui singoli componenti

    Le reazioni avverse già riportate per ciascuno dei singoli componenti possono essere potenziali effetti indesiderati anche per Corixil, anche se non osservate negli studi clinici o nel periodo di post–marketing.

    Tabella 2. Frequenza delle reazioni avverse con valsartan

    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Non nota Diminuzione dell’emoglobina, diminuzione dell’ematocrito, trombocitopenia
    Disturbi del sistema immunitario
    Non nota Altre reazioni allergiche/di ipersensibilità, compresa malattia da siero
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Non nota Aumento del potassio sierico, iponatriemia
    Patologie dell’orecchio e del labirinto
    Non comune Vertigine
    Patologie vascolari
    Non nota Vasculite
    Patologie gastrointestinali
    Non comune Dolore addominale
    Patologie epatobiliari
    Non nota Aumento dei valori di funzionalità epatica
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Non nota Angioedema, eruzione cutanea, prurito
    Patologie renali e urinarie
    Non nota Insufficienza renale

    Tabella 3. Frequenza delle reazioni avverse con idroclorotiazide

    L’idroclorotiazide è stata ampiamente prescritta per molti anni, spesso a dosi più elevate di quelle somministrate con Corixil. Le seguenti reazioni avverse sono state riportate in pazienti trattati in monoterapia con diuretici tiazidici, compresa l’idroclorotiazide.

    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Raro Trombocitopenia, talvolta con porpora
    Molto raro Agranulocitosi, leucopenia, anemia emolitica, insufficienza midollare
    Non nota Anemia aplastica
    Disturbi del sistema immunitario
    Molto raro Reazioni di ipersensibilità
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Molto comune Ipokaliemia, aumento dei lipidi ematici (soprattutto ad alte dosi)
    Comune Iponatriemia, ipomagnesiemia, iperuricemia
    Raro Ipercalcemia, iperglicemia, glicosuria e peggioramento dello stato metabolico diabetico
    Molto raro Alcalosi ipocloremica
    Disturbi psichiatrici
    Raro Depressione, disturbi del sonno
    Patologie del sistema nervoso
    Raro Cefalea, capogiro, parestesia
    Patologie cardiache
    Raro Aritmie cardiache
    Patologie dell’occhio
    Raro Compromissione della vista
    Non noto Glaucoma acuto ad angolo chiuso
    Patologie vascolari
    Comune Ipotensione posturale
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Molto raro Distress respiratorio, comprendente polmonite ed edema polmonare
    Patologie gastrointestinali
    Comune Perdita di appetito, nausea lieve e vomito
    Raro Stipsi, malessere gastrointestinale, diarrea
    Molto raro Pancreatite
    Patologie epatobiliari
    Raro Colestasi intraepatica o ittero
    Patologie renali e urinarie
    Non nota Disfunzione renale, insufficienza renale acuta
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Comune Orticaria ed altre forme di eruzione cutanea
    Raro Fotosensibilità
    Molto raro Vasculite necrotizzante e necrolisi epidermica tossica, reazioni cutanee simili al lupus eritematoso, riattivazione di lupus eritematoso cutaneo
    Non nota Eritema multiforme
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Non nota Piressia, astenia
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Non nota Spasmo muscolare
    Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
    Comune Impotenza

    Eccipienti

    Nucleo della compressa

    Cellulosa microcristallina

    Silice colloidale anidra

    Crospovidone

    Magnesio stearato.

    Rivestimento

    Ipromellosa

    Macrogol 4000

    Talco

    Titanio diossido (E 171)

    Ferro ossido rosso (E 172)

    Ferro ossido giallo (E 172)

    Ferro ossido nero (E 172).

    Conservazione

    Conservare a temperatura non superiore ai 30° C.

    Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall’umidità.