Comtan (Novartis farma spa)

Compresse rivestite 100cpr riv 200mg

Principio attivo:Entacapone
Gruppo terapeutico:Sostanze dopaminergiche
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutinePresente
LattosioPresente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
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Posologia

Entacapone deve essere usato solo in associazione alle preparazioni a base di levodopa/benserazide o levodopa/carbidopa. Le informazioni per l’utilizzo di queste preparazioni a base di levodopa sono valide anche per l’uso in associazione ad entacapone.

Posologia

Una compressa da 200 mg viene assunta con ciascuna dose di levodopa/inibitori della dopa decarbossilasi. La dose massima raccomandata è 200 mg dieci volte al giorno, cioè 2.000 mg di entacapone.

Entacapone potenzia gli effetti della levodopa. Quindi, per ridurre le reazioni avverse dopaminergiche legate alla levodopa, ad esempio discinesia, nausea, vomito e allucinazioni, è spesso necessario aggiustare il dosaggio della levodopa nei primi giorni o nelle prime settimane di trattamento con entacapone. La dose giornaliera di levodopa può essere ridotta del 10–30% circa, prolungando l’intervallo tra le dosi e/o riducendo la quantità di levodopa ad ogni somministrazione, tenendo in considerazione le condizioni cliniche del paziente.

Se si interrompe il trattamento con entacapone, occorre aggiustare il dosaggio delle altre terapie antiparkinson, in particolare della levodopa, per raggiungere un sufficiente controllo dei sintomi parkinsoniani.

Entacapone aumenta leggermente (5–10%) la biodisponibilità della levodopa contenuta nelle preparazioni standard di levodopa/benserazide rispetto alle preparazioni standard di levodopa/carbidopa. Quindi, i pazienti che stanno assumendo preparazioni standard a base di levodopa/benserazide possono richiedere una riduzione maggiore del dosaggio di levodopa quando viene iniziato il trattamento con entacapone.

Pazienti con insufficienza renale

L’insufficienza renale non modifica la farmacocinetica di entacapone e non è necessario alcun aggiustamento posologico. Tuttavia, per i pazienti in dialisi, si può considerare la possibilità di prolungare l’intervallo tra le dosi (vedere paragrafo 5.2).

Pazienti con insufficienza epatica

Vedere paragrafo 4.3.

Pazienti anziani

Non è richiesto alcun aggiustamento posologico di entacapone per i pazienti anziani.

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l’efficacia di Comtan nei bambini di età inferiore a 18 anni non sono state stabilite.

Non ci sono dati disponibili.

Modo di somministrazione

Entacapone viene somministrato per via orale e contemporaneamente ad ogni somministrazione di levodopa/carbidopa o levodopa/benserazide.

Entacapone può essere assunto con o senza cibo (vedere paragrafo 5.2).

Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo
  • fenelzina
  • tranilcipromina
  • p
  • neurolettica
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    Interazioni
  • interazione
  • imipramina
  • osservate interazioni
  • altri medicinali
  • antidepressivi triciclici
  • noradrenalina
  • desipramina
  • isoprenalina
  • adrenalina
  • dopamina
  • metildopa
  • paroxetina
  • ferro
  • diazepam
  • ibuprofene
  • antiinfiammatori non steroidei
  • warfarin
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    Avvertenze

    In pazienti con malattia di Parkinson si è osservata raramente l’insorgenza di rabdomiolisi secondaria a gravi discinesie o a sindrome neurolettica maligna (NMS).

    La NMS, compresa la rabdomiolisi e l’ipertermia, è caratterizzata da sintomi motori (rigidità, mioclonia, tremore), cambiamenti dello stato mentale (es. agitazione, confusione, coma), ipertermia, disfunzioni del sistema nervoso autonomo (tachicardia, instabilità della pressione sanguigna) ed elevati livelli serici di creatinfosfochinasi. In casi particolari, solo alcuni di questi segni e/o sintomi possono risultare manifesti.

    Negli studi clinici controllati in cui entacapone è stato interrotto improvvisamente, non sono stati riportati casi nè di NMS nè di rabdomiolisi in associazione al trattamento con entacapone.

    Dall’immissione in commercio sono stati riportati isolati casi di NMS, che si sono verificati soprattutto dopo improvvisa riduzione o interruzione del trattamento con entacapone e con altri medicinali dopaminergici concomitanti. Quando necessario, l’interruzione del trattamento con entacapone e con altri medicinali dopaminergici deve avvenire progressivamente e, qualora si verificassero segni e/o sintomi nonostante la graduale interruzione del trattamento con entacapone, potrebbe essere necessario un incremento del dosaggio della levodopa.

    La terapia con entacapone deve essere somministrata con cautela nei pazienti con cardiopatia ischemica.

    A causa del suo meccanismo d’azione, entacapone può interferire con il metabolismo dei medicinali contenenti un gruppo catecolico e potenziarne l’azione. Pertanto entacapone va somministrato con cautela ai pazienti in trattamento con i medicinali metabolizzati dalle catecol–O–metil transferasi (COMT), quali ad esempio rimiterolo, isoprenalina, adrenalina, noradrenalina, dopamina, dobutamina, alfa–metildopa e apomorfina (vedere anche paragrafo 4.5).

    Entacapone viene sempre somministrato in aggiunta al trattamento con levodopa. Quindi le precauzioni che si applicano al trattamento con levodopa vanno tenute in considerazione anche per il trattamento con entacapone. Entacapone aumenta la biodisponibilità della levodopa contenuta nelle preparazioni standard di levodopa/benserazide maggiormente (5–10%) rispetto alle preparazioni standard di levodopa/carbidopa. Di conseguenza, le reazioni avverse dopaminergiche possono essere più frequenti quando entacapone è aggiunto al trattamento con levodopa/benserazide (vedere anche paragrafo 4.8). Per ridurre le reazioni avverse dopaminergiche legate alla levodopa, è spesso necessario aggiustare il dosaggio della levodopa nei primi giorni o nelle prime settimane di trattamento con entacapone, tenendo in considerazione le condizioni cliniche del paziente (vedere paragrafi 4.2 e 4.8).

    Entacapone può peggiorare l’ipotensione ortostatica indotta dalla levodopa. Entacapone deve essere somministrato con cautela ai pazienti che stanno assumendo altri medicinali che possono causare ipotensione ortostatica.

    Negli studi clinici, le reazioni avverse dopaminergiche (es. discinesia) sono risultate più frequenti nei pazienti in trattamento con entacapone e agonisti dopaminergici (es. bromocriptina), selegilina o amantadina, rispetto a quelli in trattamento con placebo e la stessa combinazione. Potrebbe essere necessario aggiustare le dosi degli altri medicinali antiparkinson quando si inizia il trattamento con entacapone.

    Entacapone in associazione con levodopa è stato associato a sonnolenza e ad episodi di attacchi di sonno improvviso in pazienti con malattia di Parkinson. Pertanto si deve usare cautela durante la guida o l’uso di macchine (vedere anche paragrafo 4.7).

    Nei pazienti che abbiano manifestato episodi di diarrea si raccomanda il monitoraggio del peso corporeo per evitare perdita eccessiva di peso. La diarrea persistente o prolungata che appare durante l’uso di entacapone, può essere un segno di colite. In caso di diarrea persistente o prolungata, si deve sospendere il medicinale e prendere in considerazione l’eventualità di procedere con indagini e una terapia medica appropriate.

    I pazienti devono essere monitorati regolarmente per lo sviluppo di disturbi del controllo degli impulsi. I pazienti e chi si prende cura di loro devono essere consapevoli che nei pazienti trattati con dopamino–agonisti e/o altri trattamenti dopaminergici, come Comtan in associazione a levodopa, possono verificarsi sintomi comportamentali da disturbi del controllo degli impulsi, comprendenti gioco d’azzardo patologico, aumento della libido, ipersessualità, spese o acquisti compulsivi, alimentazione incontrollata e alimentazione compulsiva. Se si sviluppano questi sintomi, si raccomanda di rivedere il trattamento.

    Per i pazienti che manifestano anoressia progressiva, astenia e diminuzione di peso in un arco di tempo relativamente breve, si deve prendere in considerazione l’eventualità di effettuare un controllo medico generale, incluso il controllo della funzionalità epatica.

    Le compresse di Comtan contengono saccarosio. Pertanto, i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio–galattosio, o da insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale.

    Gravidanza

    Gravidanza

    Non si sono osservati evidenti effetti teratogeni né effetti fetotossici primari negli studi condotti in animali in cui i livelli di esposizione ad entacapone erano marcatamente superiori ai livelli terapeutici.

    Poichè non vi è alcuna esperienza nelle donne gravide, entacapone non deve essere usato durante la gravidanza.

    Allattamento

    Dagli studi negli animali è risultato che l’entacapone viene escreto nel latte. Non è nota la sicurezza di entacapone nei neonati. Le donne non devono allattare durante il trattamento con entacapone.

    Effetti Collaterali

    Riassunto del profilo di sicurezza

    Le reazioni avverse più frequenti causate da entacapone sono legate all’aumento dell’attività dopaminergica e si verificano più comunemente all’inizio del trattamento. La riduzione del dosaggio della levodopa diminuisce la gravità e la frequenza di tali reazioni. Altre reazioni avverse rilevanti sono rappresentate da sintomi gastrointestinali, tra cui nausea, vomito, dolore addominale, stitichezza e diarrea. Le urine possono assumere una colorazione marrone–rossiccia a causa dell’entacapone, ma questo rappresenta un fenomeno innocuo.

    Le reazioni avverse causate da entacapone sono in genere di intensità da lieve a moderata. Tra le reazioni avverse che hanno portato all’interruzione del trattamento con entacapone sono stati segnalati principalmente i sintomi gastrointestinali (es. diarrea, 2,5%) e l’aumento delle reazioni avverse dopaminergiche legate alla levodopa (es. discinesia, 1,7%).

    Discinesia (27%), nausea (11%), diarrea (8%), dolori addominali (7%) e secchezza delle fauci (4,2%) sono risultati significativamente più frequenti con entacapone che con placebo in un pool di dati ottenuti da studi clinici che hanno coinvolto 406 pazienti trattati con il farmaco attivo e 296 pazienti trattati con placebo.

    Alcune delle reazioni avverse, quali discinesia, nausea e dolori addominali, possono essere più frequenti con dosi più alte di entacapone (da 1.400 a 2.000 mg al giorno) che con dosi minori.

    Tabella delle reazioni avverse

    Le seguenti reazioni avverse, elencate sotto nella tabella 1, sono state raccolte sia dagli studi clinici sia dalle segnalazioni successive all’immissione in commercio di entacapone.

    Tabella 1* Reazioni avverse

    Disturbi psichiatrici
    Comune: Insonnia, allucinazioni, confusione, paroniria
    Molto raro: Agitazione
    Patologie del sistema nervoso
    Molto comune: Discinesia
    Comune: Peggioramento del parkinsonismo, capogiri, distonia, ipercinesia
    Patologie cardiache**
    Comune: Eventi ischemici cardiaci diversi dall’infarto miocardico (per es. angina pectoris)
    Non comune: Infarto miocardico
    Patologie gastrointestinali
    Molto comune: Nausea
    Comune: Diarrea, dolori addominali, secchezza delle fauci, stitichezza, vomito
    Molto raro: Anoressia
    Non nota: Colite
    Patologie epatobiliari
    Raro: Valori anomali dei test di funzionalità epatica
    Non nota: Epatite principalmente di tipo colestatico (vedere paragrafo 4.4)
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Raro: Rash eritematoso o maculopapuloso
    Molto raro: Orticaria
    Non nota: Alterazione del colore di pelle, capelli, barba e unghie
    Patologie renali e urinarie
    Molto comune: Alterazione del colore delle urine
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Comune: Spossatezza, aumento della sudorazione, cadute
    Molto raro: Diminuzione di peso

    * Le reazioni avverse sono classificate per frequenza, partendo dalle più frequenti e secondo la seguente scala convenzionale: Molto comune(≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili, poiché non si può ottenere nessuna valutazione affidabile dagli studi clinici o dagli studi epidemiologici).

    ** Le percentuali di incidenza dell’infarto miocardico e di altri eventi ischemici cardiaci (0,43% e 1,54%, rispettivamente) derivano da un’analisi di 13 studi in doppio cieco che hanno coinvolto 2082 pazienti con fluttuazioni motorie giornaliere di "fine dose" che assumevano entacapone.

    Descrizione di reazioni avverse selezionate

    In casi isolati entacapone in associazione con levodopa è stato associato a eccessiva sonnolenza giornaliera e ad episodi di attacchi di sonno improvviso.

    Disturbi del controllo degli impulsi: nei pazienti trattati con dopamino–agonisti e/o altri trattamenti dopaminergici, come Comtan in associazione a levodopa, possono verificarsi gioco d’azzardo patologico, aumento della libido, ipersessualità, spese o acquisti compulsivi, alimentazione incontrollata e alimentazione compulsiva (vedere paragrafo 4.4).

    Sono stati segnalati isolati casi di NMS, che si sono verificati dopo improvvisa riduzione o interruzione del trattamento con entacapone e con altri trattamenti dopaminergici.

    Sono stati segnalati isolati casi di rabdomiolisi.

    Eccipienti

    Nucleo della compressa

    Cellulosa microcristallina

    Mannitolo

    Croscarmellosio sodico

    Olio vegetale idrogenato

    Magnesio stearato.

    Rivestimento

    Ipromellosa

    Polisorbato 80

    Glicerolo 85%

    Saccarosio

    Ossido di ferro giallo (E172)

    Ossido di ferro rosso (E172)

    Titanio diossido (E171)

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.