Clinimix n17g35e (Baxter spa)

Soluzione per infusione 4sacc 1lt/1l

Principio attivo:Aminoacidi/elettroliti/glucosio (destrosio)/calcio
Gruppo terapeutico:Soluzioni endovena
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:C
Ricetta:Rnrl - limitativa non ripetib.
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioPresente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • nutrizione parenterale
  • Leggi l'intera sezione del foglietto
    Posologia

    Il dosaggio viene scelto in funzione delle necessita' metaboliche, del dispendio energetico e dello stato clinico del paziente.

    Negli adulti, il fabbisogno varia da 0,16 g di azoto/kg/die (circa 1 g di aminoacidi/kg/die) a 0,35 g di azoto/kg/die (circa 2 g di aminoacidi/kg/die).

    Nei bambini, il fabbisogno varia da a 0,35 g di azoto/kg/die (circa 2 g di aminoacidi/kg/die) a 0,45 g di azoto/kg/die (circa 3 g di aminoacidi/kg/die).

    Il fabbisogno calorico varia da 25 kcal/kg/die a 40 kcal/kg/die, a seconda dello stato nutrizionale del paziente e del grado di catabolismo. In alcuni casi si raccomanda l'addizione di una emulsione lipidica a CLINIMIX.

    Il tempo di somministrazione deve essere modificato in funzione del dosaggio scelto, delle caratteristiche della soluzione infusa, del volume totale da somministrare nel corso delle 24 ore e del tempo di infusione. Il tempo di infusione deve essere superiore alle 8 ore.

    La velocità massima di infusione è di 1,4 ml/kg/ora o di 85/100 ml/ora (per un paziente che pesi da 60 a 70 kg).

    La dose massima giomaliera è di 30 ml/kg o di 1800 - 2100 ml (per un paziente che pesi da 60 a 70 kg).

    Vie di somministrazione

    Le soluzioni di aminoacidi e di glucosio devono essere infuse in vena centrale.

    Le soluzioni di aminoacidi e glucosio vengono solitamente somministrate insieme ad una emulsione lipidica. Le soluzioni o le miscele aventi una osmolarita' superiore a 800 mOsm/l devono essere infuse in vena centrale.

    Controindicazioni
  • componenti
  • ipopotassiemia
  • iponatremia
  • iperpotassiemia
  • ipernatremia
  • Leggi l'intera sezione del foglietto
    Interazioni
  • pertinente
  • Leggi l'intera sezione del foglietto
    Avvertenze

    • Prima di intraprendere una infusione intravenosa è necessario effettuare un monitoraggio clinico accurato. Se si verificano eventi anormali, l'infusione deve essere bloccata.

    • Le soluzioni ìpertoniche se infuse in vena periferica possono causare irritazione venosa. La scelta di una somministrazione per vena periferica o centrale dipende dalla osmolarità finale della miscela da infondere. Il limite di osmolarità generalmente accettato per una somministrazione in vena periferica è di 800 mOsm/l ma può variare considerevolmente in funzione dell'età, delle condizioni generali del soggetto e delle caratteristiche delle vene periferiche.

    • Per un corretto monitoraggio in fase di somministrazione sono necessarie valutazioni cliniche ed esami di laboratorio frequenti. Questi devono includere il glucosio ematico, lo ionogramma (tracciato elettroforetico) ed i tests di funzionalità epatica e renale.

    • I fabbisogni di elettroliti in pazienti trattati con le soluzioni devono essere accuratamente determinati e monitorati, specialmente per quanto riguarda le soluzioni prive di elettroliti.

    • L'intolleranza al glucosio è una complicazione metabolica comune nei pazienti gravemente depleti. A seguito dell'infusione delle soluzioni possono insorgere iperglicemia, glicosuria e sindrome da iperosmolarità. Il livello di glucosio nel sangue e nelle urine deve essere monitorato di routine e, per i pazienti diabetici, il dosaggio dell'insulina, se necessario, deve essere conseguentemente adattato.

    • Il bilancio dei fluidi deve essere monitorato durante la terapia.

    • Evitare sovraccarichi circolatori particolarmente in pazienti con insufficienza e/o scompenso cardiaco.

    Oltre ai test di routine, in pazienti con insufficienza epatica, devono essere controllati eventuali sintomi di iperammoniemia.

    Le soluzioni contenenti elettroliti devono essere infuse con precauzione in pazienti con livelli sierici particolarmente elevati in questi elementi, specialmente in pazienti con funzionalità renale alterata.

    Se non è prevista un'infusione continua nell'arco delle 24 ore, mantenere una velocità di infusione appropriata; possibilmente con un aumento graduale nella prima ora e una diminuzione graduale nell'ultima ora per evitare picchi glicemici abnormi.

    In caso di insufficienza renale utilizzare soluzioni aminoacidiche specificamente formulate.

    Fornire vitamine ed oligoelementi ai pazienti sottoposti a nutrizione parenterale prolungata.

    Gravidanza

    La sicurezza d'impiego di CLINIMIX durante la gravidanza o l'allattamento non è stata accertata per la mancanza di studi clinici. Il medico prescrittore deve valutare il rapporto rischio/beneficio al fine di somministrare CLINIMIX durante la gravidanza o l'allattamento.

    Effetti Collaterali

    Gli effetti che possono verificarsi e che richiedono la sospensione del trattamento sono i seguenti:

    nausea, vomito e brividi

    Questi potenziali effetti indesiderati si possono verificare come risultato di un utilizzo non appropriato: per esempio, sovradosaggio eccessiva velocità di infusione (vedere i paragrafi 4.4 "Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego" ed il 4.9 "Sovradosaggio")

    L'intolleranza al glucosio è una comune coplicazione metabolica in pazienti seriamente stressati. Con l'infusione del prodotto possono verificarsi iperglicemia glicosuria e sindrome iperosmolare.

    Eccipienti

    Soluzione di aminoacidi: Acido acetico

    Acqua per preparazioni iniettabili

    Soluzione di glucosio: Acido cloridrico

    Acqua per preparazioni iniettabili

    Conservazione

    Non congelare.

    Per il prodotto fornito con l'involucro esterno trasparente, mantenere il contenitore nella scatola di cartone.