Il dosaggio varia in funzione della indicazione, della gravità e della sede dell’infezione, della sensibilità dell’agente patogeno alla ciprofloxacina, della funzione renale del paziente e, nei bambini e negli adolescenti, del peso corporeo.
La durata del trattamento dipende dalla gravità della malattia, nonché dal suo decorso clinico e batteriologico.
Il trattamento delle infezioni sostenute da certi batteri (ad es . Pseudomonas aeruginosa, Acinetobacter o Staphylococci) può richiedere dosi di ciprofloxacina più elevate e l’associazione con altri agenti antibatterici appropriati.
Il trattamento di talune infezioni (ad es. la patologia infiammatoria pelvica, le infezioni intra–addominali, le infezioni in pazienti neutropenici e le infezioni ossee e articolari) può richiedere l’associazione con altri agenti antibatterici appropriati in funzione degli agenti patogeni coinvolti.
Adulti :
Indicazioni | Dose giornaliera in mg | Durata totale del trattamento (potenzialmente comprensiva di un trattamento parenterale iniziale con ciprofloxacina) | |
Infezioni delle basse vie respiratorie | da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno | da 7 a 14 giorni | |
Infezioni delle alte vie respiratorie | Riacutizzazione di sinusite cronica | da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno | da 7 a 14 giorni |
Otite media cronica suppurativa | da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno | da 7 a 14 giorni | |
Otite esterna maligna | 750 mg due volte al giorno | Da 28 giorni fino a 3 mesi | |
Infezioni delle vie urinarie | Cistite non complicata | da 250 mg due volte al giorno a 500 mg due volte al giorno | 3 giorni |
Nelle donne prima della menopausa, può essere usata una dose singola da 500 mg | |||
Cistite complicata, pielonefrite non complicata | 500 mg due volte al giorno | 7 giorni | |
Pielonefrite complicata | da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno | almeno 10 giorni, può essere proseguito per oltre 21 giorni in circostanze specifiche (ad es. in presenza di ascessi) | |
Prostatite | da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno | da 2–4 settimane (acuta) a 4–6 settimane (cronica) | |
Infezioni dell’apparato genitale | Uretrite e cervicite gonococciche | 500 mg come dose singola | 1 giorno (dose singola) |
Epididimo–orchite e patologia infiammatoria pelvica | da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno | almeno 14 giorni | |
Infezioni del tratto gastrointestinale e infezioni intra–addominali | Diarrea causata da patogeni batterici, inclusa Shigella spp. eccetto la Shigella dysenteriae tipo 1 e trattamento empirico della diarrea del viaggiatore grave | 500 mg due volte al giorno | 1 giorno |
Diarrea causata da Shigella dysenteriae tipo 1 | 500 mg due volte al giorno | 5 giorni | |
Diarrea causata da Vibriocholerae | 500 mg due volte al giorno | 3 giorni | |
Febbre tifoide | 500 mg due volte al giorno | 7 giorni | |
Infezioni intraaddominali sostenute da batteri Gram–negativi | da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno | Da 5 a 14 giorni | |
Infezioni della cute e dei tessuti molli | da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno | da 7 a 14 giorni | |
Infezioni ossee e articolari | da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno | Massimo 3 mesi | |
Pazienti neutropenici con febbre che si sospetta sia dovuta ad infezione batterica La ciprofloxacina deve essere somministrata in associazione con uno o più agenti antibatterici appropriati, in accordo con le linee guida ufficiali | da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno | La terapia deve proseguire per l’intero periodo della neutropenia | |
Profilassi di infezioni invasive da Neisseria meningitidis | 500 mg come dose singola | 1 giorno (dose singola) | |
Profilassi e trattamento curativo dopo esposizione all’antrace inalatorio in persone in grado di ricevere un trattamento orale, qualora clinicamente appropriata. La somministrazione del farmaco deve iniziare il più presto possibile dopo l’esposizione presunta o accertata. | 500 mg due volte al giorno | 60 giorni dalla conferma dell’esposizione al Bacillus anthracis |
Bambini e adolescenti
Indicazioni | Dose giornaliera in mg | Durata totale del trattamento (potenzialmente comprensiva di un trattamento parenterale iniziale con ciprofloxacina) |
Fibrosi cistica | 20 mg/kg di peso corporeo due volte al giorno, per un massimo di 750 mg per dose. | da 10 a 14 giorni |
Infezioni complicate delle vie urinarie e pielonefrite | da 10 mg/kg di peso corporeo due volte al giorno a 20 mg/kg di peso corporeo due volte al giorno, per un massimo di 750 mg per dose. | da 10 a 21 giorni |
Profilassi e trattamento curativo dopo esposizione all’antrace inalatorio in persone in grado di ricevere un trattamento orale, qualora clinicamente appropriato. La somministrazione del farmaco deve iniziare il più presto possibile dopo l’esposizione presunta o accertata. | da 10 mg/kg di peso corporeo due volte al giorno a 15 mg/kg di peso corporeo due volte al giorno, per un massimo di 500 mg per dose. | 60 giorni dalla conferma dell’esposizione al Bacillus anthracis |
Altre infezioni gravi | 20 mg/kg di peso corporeo due volte al giorno, per un massimo di 750 mg per dose. | Secondo il tipo diinfezioni |
Anziani :
I pazienti anziani devono essere trattati con una dose stabilita in funzione della gravità dell’infezione e della clearance della creatinina del paziente.
Compromissione renale e/o epatica :
Dosi iniziali e di mantenimento raccomandate per i pazienti con compromissione della funzione renale:
Clearance della creatinina [ml/min/1,73 m²] | Creatinina sierica [mcmol/l] | Dose orale [mg] |
> 60 | < 124 | Vedere dosaggio abituale |
30 – 60 | 124 – 168 | 250 –500 mg ogni 12 ore |
<30 | >169 | 250 –500 mg ogni 24 ore |
Pazienti emodializzati | >169 | 250 –500 mg ogni 24 ore (dopo la dialisi) |
Pazienti in dialisi peritoneale | >169 | 250 –500 mg ogni 24 ore |
Non è necessaria alcuna modifica di dosaggio nei pazienti con compromissione
della funzione epatica.
Il dosaggio nei bambini con compromissione della funzione renale e/o epatica non è stata oggetto di studio.
Modo di somministrazione
Le compresse devono essere deglutite con un po’ di liquido, senza masticarle, e possono essere assunte indipendentemente dai pasti. Se assunte a stomaco vuoto, l’assorbimento del principio attivo è più rapido. Le compresse di ciprofloxacina non devono essere ingerite insieme a prodotti caseari (ad es. latte, yogurt) o con succhi di frutta arricchiti con sali minerali (ad es. succo d’arancia addizionato di calcio) (vedere paragrafo 4.5).
In casi gravi o se il paziente non è in grado di assumere le compresse (ad es.
pazienti in nutrizione enterale), si raccomanda di iniziare la terapia con ciprofloxacina endovenosa, fino a quando non sia possibile passare alla somministrazione orale.
Infezioni gravi ed infezioni miste con patogeni Gram–positivi ed anaerobi
La monoterapia con ciprofloxacina non è adeguata per il trattamento di infezioni gravi e di infezioni che possono essere sostenute da patogeni Gram–positivi o anaerobi. In queste infezioni, la ciprofloxacina deve esse somministrata in associazione con altri agenti antibatterici appropriati.
Infezioni streptococciche (incluso Streptococcus pneumoniae)
La ciprofloxacina non è raccomandata per il trattamento delle infezioni streptococciche per inadeguata efficacia.
Infezioni dell’apparato genitale
Le uretriti gonococciche, le cerviciti, le epididimo–orchiti e la malattia infiammatoria pelvica possono essere causate da Neisseria gonorrhoeae isolata resistente ai fluorochinoloni.
Quindi, la ciprofloxacina deve essere somministrata per il trattamento delle uretriti gonococchiche o delle cerviciti solo se può essere esclusa la Neisseria gonorrhoeae resistente ai fluorochinoloni.
L’epididimo–orchite e la patologia infiammatoria pelvica possono essere causate da Neisseria gonorrhoeae resistente ai fluorochinoloni. La ciprofloxacina deve essere somministrata in associazione con un altro agente antibatterico appropriato, a meno che non possa essere esclusa la presenza di Neisseria gonorrhoea resistente alla ciprofloxacina. Se dopo 3 giorni di trattamento non si ottiene un miglioramento clinico, la terapia deve essere riconsiderata.
Infezioni del tratto urinario
La resistenza dell’Escherichia coli – il più comune patogeno coinvolto nelle
infezioni del tratto urinario – varia in tutta l’Unione Europea. I medici prescrittori sono invitati a prendere in considerazione la prevalenza di resistenze locali dell’Escherichia coli ai fluorochinoloni. È prevedibile che la singola dose di ciprofloxacina, che può essere usata nelle cistiti non complicate sia associata ad una efficacia inferiore rispetto al trattamento di più lunga durata. Questo è tanto più da prendere in considerazione a causa del livello di resistenza crescente di Escherichia coli ai chinoloni.
Infezioni intra–addominali
Sono disponibili dati limitati sull’efficacia della ciprofloxacina nel trattamento delle infezioni intra–addominali post–chirurgiche.
Diarrea del viaggiatore
La scelta della ciprofloxacina deve tenere conto delle informazioni sulla resistenza alla ciprofloxacina dei patogeni rilevanti nei paesi visitati.
Infezioni ossee ed articolari
La ciprofloxacina deve essere usata in associazione con altri agenti antimicrobici in relazione ai risultati della documentazione microbiologica.
Antrace inalatorio
L’uso nell’uomo si basa su dati di sensibilità in vitro e dati sperimentali nell’animale, unitamente a dati limitati sull’uomo. Il medico deve fare riferimento ai documenti ufficiali nazionali e/o internazionali inerenti il trattamento dell’antrace.
Bambini e adolescenti
Nell’uso di ciprofloxacina nei bambini e negli adolescenti è necessario attenersi alle linee guida ufficiali. Il trattamento con ciprofloxacina deve essere iniziato solo da medici con esperienza nel trattamento della fibrosi cistica e/o di infezioni gravi nei bambini e negli adolescenti.
E’ stato dimostrato che la ciprofloxacina provoca artropatia nelle articolazioni portanti degli animali in accrescimento. I dati di sicurezza ricavati da uno studio randomizzato in doppio cieco sull’uso della ciprofloxacina nei bambini (ciprofloxacina: n=335, età media = 6,3 anni; medicinali di confronto: n=349, età media = 6,2 anni; intervallo di età = da 1 a 17 anni) hanno rivelato un’incidenza di sospetta artropatia correlata al farmaco (desunta da segni clinici e sintomi articolari) del 7,2% e 4,6% dal giorno +42. Ad 1 anno, l’incidenza di artropatia correlata al farmaco è risultata pari al 9,0% ed al 5,7%, rispettivamente. L’incremento di sospetti casi di artropatia correlata al farmaco nel tempo non è risultato statisticamente significativo tra i due gruppi. Il trattamento deve essere iniziato soltanto dopo un’attenta valutazione del rischio/beneficio, per la possibilità di effetti indesiderati a carico delle articolazioni e/o dei tessuti circostanti.
Infezioni bronco polmonari in corso di fibrosi cistica
Gli studi clinici sono stati condotti in bambini e adolescenti di età compresa tra i 5 e i 17 anni. L’esperienza nel trattamento di bambini di età compresa tra 1 e 5 anni è più limitata.
Infezioni complicate delle vie urinarie e pielonefrite
Il trattamento delle infezioni delle vie urinarie con ciprofloxacina deve essere preso in considerazione quando non possono essere usati altri trattamenti e deve essere basato sugli esami microbiologici.
Gli studi clinici sono stati condotti in bambini e adolescenti di età compresa tra 1 e 17 anni.
Altre particolari infezioni gravi
Altre infezioni gravi in conformità alle linee guida ufficiali o dopo attenta valutazione del rischio–beneficio, quando non possono essere usati altri trattamenti, o dopo l’insuccesso della terapia convenzionale e quando la documentazione microbiologica può giustificare l’utilizzo della ciprofloxacina.
L’uso della ciprofloxacina per particolari altre infezioni gravi, oltre quelle sopra citate, non è stato oggetto di sperimentazione clinica e l’esperienza clinica è limitata. Di conseguenza, si consiglia cautela nel trattare pazienti con queste infezioni.
Ipersensibilità
Reazioni allergiche e di ipersensibilità, comprese l’anafilassi e le reazioni anafilattoidi, possono verificarsi dopo una dose singola (vedere paragrafo 4.8) e possono mettere il paziente in pericolo di vita. Con reazioni di questo tipo, si deve interrompere la somministrazione di ciprofloxacina ed è richiesto un trattamento medico adeguato.
Sistema muscoloscheletrico
Di norma la ciprofloxacina non deve essere usata in pazienti con un’anamnesi di patologia/disturbo dei tendini correlati al trattamento con chinoloni. Ciò nonostante, in casi molto rari, dopo documentazione microbiologica dell’agente causale e valutazione del rapporto rischio/beneficio, la ciprofloxacina può essere prescritta a questi pazienti per il trattamento di talune infezioni gravi, particolarmente in caso di fallimento della terapia standard o di resistenza batterica, qualora i dati microbiologici possono giustificare l’impiego della ciprofloxacina.
Con l’uso della ciprofloxacina, possono manifestarsi tendinite e rottura dei tendini (soprattutto a carico del tendine d’Achille), talvolta bilaterale, già entro le prime 48 ore di trattamento. L’infiammazione e le rotture dei tendini possono verificarsi anche fino a diversi mesi dopo la sospensione della terapia con ciprofloxacina. Il rischio di tendinopatia può essere aumentato nei pazienti anziani o in quelli in trattamento concomitante con corticosteroidi (vedere paragrafo 4.8).
Alla comparsa di qualsiasi segno di tendinite (ad es. edema doloroso, infiammazione) il trattamento con ciprofloxacina deve essere interrotto. È necessario tenere l’arto interessato a riposo.
La ciprofloxacina deve essere usata con cautela nei pazienti affetti da miastenia grave perché i sintomi si possono aggravare (vedere paragrafo 4.8).
Fotosensibilità
La ciprofloxacina può provocare reazioni di fotosensibilità. Durante il trattamento, i pazienti che assumono ciprofloxacina devono evitare l’esposizione diretta alla luce solare eccessiva o ai raggi ultravioletti (vedere paragrafo 4.8).
Sistema nervoso centrale :
È noto che, come altri chinoloni, la ciprofloxacina provoca convulsioni o abbassa la soglia convulsiva. Sono stati riferiti casi di stato epilettico. La ciprofloxacina deve essere usata con cautela in pazienti con disturbi del SNC che possono essere predisposti a convulsioni. Se compaiono le convulsioni, il trattamento con ciprofloxacina deve essere interrotto (vedere paragrafo 4.8). Reazioni psichiatriche possono comparire anche dopo la prima somministrazione di ciprofloxacina. In rari casi, la depressione o la psicosi possono progredire fino a pensieri/ideazione suicidari che possono culminare in tentativo di suicidio o suicidio. In questi casi deve essere sospeso il trattamento con ciprofloxacina.
In pazienti trattati con ciprofloxacina sono stati segnalati casi di polineuropatia (basati su sintomi neurologici, quali dolore, bruciore, disturbi sensoriali o debolezza muscolare, da soli o in combinazione). La ciprofloxacina deve essere sospesa in pazienti con sintomi di neuropatia, tra cui dolore, bruciore, formicolio, intorpidimento e/o debolezza al fine di prevenire lo sviluppo di una condizione irreversibile (vedere paragrafo 4.8).
Disturbi cardiaci
Si deve usare cautela quando si usano fluorochinoloni, inclusa ciprofloxacina, in pazienti con noti fattori di rischio per il prolungamento dell’intervallo QT, come, ad esempio:
• sindrome congenita dell’intervallo QT allungato
• uso concomitante di farmaci noti per prolungare l’intervallo QT (ad es. antiaritimici di classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi, antipsicotici)
• squilibri elettrolitici non compensati (ad es. ipokaliemia, ipomagnesemia)
• patologie cardiache (ad es. insufficienza cardiaca, infarto miocardico, bradicardia)
I pazienti anziani e le donne possono essere più sensibili ai medicinali che prolungano il QTc. Di conseguenza, in queste popolazioni, si deve prestare cautela quando si usano i fluorochinoloni, inclusa ciprofloxacina.
(Vedere paragrafo 4.2 Anziani, e paragrafi 4.5, 4.8 e 4.9).
Ipoglicemia
Come con gli altri chinoloni, l’ipoglicemia è stata riportata più spesso nei pazienti diabetici, prevalentemente nella popolazione anziana. In tutti i pazienti diabetici viene raccomandato un attento monitoraggio del glucosio nel sangue (vedere paragrafo 4.8).
Apparato gastrointestinale
L’insorgenza di diarrea grave e persistente durante o dopo il trattamento (anche a distanza di diverse settimane dal trattamento) può indicare la presenza di una colite da antibiotici (pericolosa per la vita, con possibile esito fatale), che va trattata immediatamente (vedere paragrafo 4.8). In questi casi, il trattamento con ciprofloxacina deve essere sospeso immediatamente e deve essere adottata una terapia appropriata. In questa situazione è controindicato l’uso di farmaci che inibiscono la peristalsi.
Apparato renale ed urinario
È stata segnalatala comparsa di cristalluria in associazione con l’uso di ciprofloxacina (vedere paragrafo 4.8). I pazienti in trattamento con ciprofloxacina devono essere ben idratati ed in tali pazienti deve essere evitata un’eccessiva alcalinità delle urine.
Compromissione della funzione renale
Poiché la ciprofloxacina viene escreta principalmente in forma immodificata per via renale, è necessario aggiustamento del dosaggio in pazienti con compromissione della funzione renale, come descritto nel paragrafo 4.2, per evitare un aumento delle reazioni avverse al farmaco per accumulo di ciprofloxacina.
Apparato epatobiliare
Con l’uso di ciprofloxacina sono stati segnalati casi di necrosi epatica e di insufficienza epatica pericolose per la vita (vedere paragrafo 4.8). In caso di segni e sintomi di patologia epatica (quali anoressia, itterizia, urine scure, prurito o addome indolenzito), il trattamento deve essere interrotto.
Deficit di glucosio–6–fosfato deidrogenasi
Con ciprofloxacina sono stati segnalati casi di reazioni emolitiche in pazienti affetti da deficit di glucosio–6–fosfato deidrogenasi. La ciprofloxacina deve essere evitata in questi pazienti, a meno che non si consideri che il potenziale beneficio superi il possibile rischio. In questo caso, deve essere monitorata la potenziale insorgenza di emolisi.
Resistenza
Durante o successivamente al trattamento con ciprofloxacina, possono essere isolati i batteri che mostrano resistenza alla ciprofloxacina, con o senza superinfezione clinicamente apparente. Durante periodi estesi di trattamento e quando si trattano infezioni ospedaliere e/o infezioni causate dalle specie Staphylococcus e Pseudomonas può esserci particolare rischio di selezionare batteri resistenti alla ciprofloxacina.
Citocromo P450
La ciprofloxacina inibisce il CYP1A2 causando così un aumento nelle concentrazioni sieriche di sostanze somministrate in concomitanza e metabolizzate da questo enzima (ad es. teofillina, clozapina, olanzapina, ropinirolo, tizanidina e duloxetina). E’ controindicata la somministrazione concomitante di ciprofloxacina e tizanidina. Pertanto, i pazienti che assumono queste sostanze in concomitanza con ciprofloxacina devono essere attentamente monitorati per eventuali segni clinici di sovradosaggio, e può essere necessario determinare le concentrazioni sieriche (ad es. di teofillina) (vedere paragrafo 4.5).
Metotrexato
L’uso concomitante di ciprofloxacina con metotrexato non è raccomandato (vedere paragrafo 4.5).
Interazione con i test
L’attività in vitro della ciprofloxacina nei confronti del Mycobacterium tuberculosis può dare luogo a falsi negativi nei test batteriologici eseguiti sui campioni prelevati da pazienti in trattamento con ciprofloxacina.
Questo medicinale contiene lattosio monoidrato.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi o da malassorbimento di glucosio–galattosio non devono assumere questo medicinale.
Gravidanza
I dati disponibili sulla somministrazione di ciprofloxacina nelle donne in gravidanza non
indicano un effetto teratogeno o una tossicità feto/neonatale della ciprofloxacina. Gli studi sugli animali non hanno dimostrato effetti dannosi diretti o indiretti in termini di tossicità riproduttiva. Negli animali esposti ai chinoloni in età giovanile e nel periodo prenatale, sono stati osservati effetti sulla cartilagine immatura, perciò non si può escludere che il farmaco possa danneggiare la cartilagine articolare nell’organismo umano non ancora sviluppato o nel feto (vedere paragrafo 5.3).
Come misura precauzionale, è preferibile evitare l’uso di Ciprofloxacina Accord in gravidanza.
Allattamento
La ciprofloxacina viene escreta nel latte materno. A causa del possibile rischio di danno articolare, la ciprofloxacina non deve essere utilizzata durante l’allattamento.
Le reazioni avverse al farmaco (ADR) più comunemente segnalate sono nausea e diarrea.
Le ADR segnalate con ciprofloxacina (terapia orale, endovenosa e sequenziale) nell’ambito delle sperimentazioni cliniche e durante la fase post marketing sono elencate di seguito, classificate per frequenza. L’analisi di frequenza tiene conto dei dati derivati sia dalla somministrazione orale sia dalla somministrazione endovenosa di ciprofloxacina.
Classificazione per sistemi ed organi | Comune (da ≥ 1/100 a<1/10) | Non comune (da ≥ 1/1000 a<1/100) | Raro (da ≥1/10.000 a<1/1000) | Molto raro (<1/10.000) | Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili) |
Infezioni ed infestazioni | Superinfezioni micotiche | Colite associata a terapia antibiotica (molto raramente con possibile esito fatale) (vedere paragrafo 4.4) | |||
Patologie del sistema emolinfopoietico | Eosinofilia | Leucopenia Anemia Neutropenia Leucocitosi Trombocitopenia Trombocitosi | Anemia emolitica Agranulocitosi Pancitopenia (pericolosa per la vita) Depressione midollare (pericolosa per la vita) | ||
Disturbi del sistema immunitario | Reazione allergica Edema allergico/angioedema | Reazione anafilattica Shock anafilattico (pericoloso per la vita) (vedere paragrafo 4.4) Reazione similmalattia da siero | |||
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Anoressia | Iperglicemia Ipoglicemia (vedere paragrafo 4.4) | |||
Disturbi psichiatrici | Iperattività psicomotoria / agitazione | Confusione e disorientamento Reazione ansiosa Alterazione dell’attivita onirica Depressione (potenzialmente culminante in ideazioni suicidarie/ pensieri o tentativi di suicidio e suicidio) (vedere paragrafo 4.4) Allucinazioni | Reazioni psicotiche (potenzialmente culminanti in ideazioni suicidarie / pensieri suicidari o tentativi di suicidio e suicidio) (vedere paragrafo 4.4) | ||
Patologie del sistema nervoso | Cefalea Capogiri Disturbi del sonno Disturbi del gusto | Parestesia e disestesia Ipoestesia Tremore Convulsioni (incluso stato epilettico) (vedere paragrafo 4.4) Vertigini | Emicrania Alterazione della coordinazione Disturbi della deambulazione Disturbi del nervo olfattivo Ipertensione endocranica e pseudotumor cerebri | Neuropatia periferica (vedere paragrafo 4.4) | |
Patologie dell’occhio | Disturbi della vista (ad es. diplopia) | Alterazione della percezione cromatica | |||
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Tinnito Perdita dell’udito / alterazione dell’udito | ||||
Patologie cardiache | Tachicardia | Aritmia ventricolare e torsione di punta (riferite soprattutto in pazienti con fattori di rischio per il prolungamento QT), ECG con QT prolungato (vedere paragrafi 4.4 e 4.9) | |||
Patologie vascolari | Vasodilatazione Ipotensione Sincope | Vasculite | |||
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Dispnea (compresa asma) | ||||
Patologie gastrointestinali | Nausea Diarrea | Vomito Dolori gastrointestinali e addominali Dispepsia Flatulenza | Pancreatite | ||
Patologie epatobiliari | Incremento dei livelli delle transaminasi Incremento della bilirubina | Compromissione epatica Ittero colestatico Epatite | Necrosi epatica (che evolve molto raramente ad insufficienza epatica pericolosa per la vita) (vedere paragrafo 4.4) | ||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Eruzione cutanea Prurito Orticaria | Reazioni di fotosensibilità (vedere paragrafo 4.4) | Petecchie Eritema multiforme Eritema nodoso Sindrome di Stevens–Johnson (potenzialmente pericolosa per la vita) Necrolisi epidermica tossica (potenzialmente pericolosa per la vita) | Pustolosi Esantematosa generalizzata acuta (AGEP) | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Dolore muscoloscheletrico (ad es. dolore alle estremità, dolore lombare, dolore toracico) Artralgia | Mialgia Artrite Aumentato tono muscolare e crampi | Debolezza muscolare Tendinite Rottura di tendine (prevalentemente del tendine di Achille) (vedere paragrafo 4.4) Esacerbazione dei sintomi di miastenia grave (vedere paragrafo 4.4) | ||
Patologie renali e urinarie | Compromissione renale | Insufficienza renale Ematuria Cristalluria (vedere paragrafo 4.4) Nefrite tubulointerstiziale | |||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Astenia Febbre Edema Sudorazione (iperidrosi) | ||||
Esami diagnostici | Incremento della fosfatasi alcalina nel sangue | Incremento dell’amilasi | Incremento del rapporto standardizzato internazionale (in pazienti trattati con antagonisti della vitamina K) |
Pazienti pediatrici
L’incidenza di artropatia, menzionata sopra, si riferisce a dati raccolti negli studi negli adulti. Nei bambini l’artropatia è di riscontro comune (vedere paragrafo 4.4).
Croscarmellosa sodica
Cellulosa microcristallina
Povidone
Magnesio stearato
Ipromellosa
Lattosio monoidrato
Titanio diossido (E 171)
Macrogol
Sodio citrato diidrato (E331 iii)
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.