La dose massima raccomandata per BASICAINA (Lidocaina alcalinizzata) è di 20 ml. La posologia deve essere opportunamente ridotta nei bambini e negli ammalati critici.
Attenzione: durante e dopo l’uso di un anestetico locale devono essere a disposizione e disponibili attrezzature e farmaci per la rianimazione.
La soluzione non va conservata a contatto con metalli, quali cannule e siringhe con parti metalliche, per evitare che possano liberarsi ioni metallici causando gonfiore nella sede di iniezione.
La sicurezza d’impiego della lidocaina dipende:
– da un opportuno dosaggio, per cui deve essere usata alla dose minima efficace determinata tenendo conto dell’età e dello stato fisico del paziente;
– da una corretta tecnica di utilizzazione, iniettando la soluzione lentamente e con frequenti aspirazioni;
– dall’adozione di misure precauzionali, che richiedono sempre l’immediata disponibilità di un idoneo equipaggiamento di rianimazione.
La somministrazione di dosi ripetute può determinare significativi aumenti del tasso plasmatico dovuto all’accumulo di lidocaina o dei suoi metaboliti. La sonnolenza rappresenta il primo segno di elevato tasso plasmatico che si può verificare anche in casi di rapido assorbimento o di accidentale iniezione intravenosa.
Si attira l’attenzione sul fatto che il principio attivo di questa specialità può dare reazione positiva ai test di controllo antidoping.
Particolari cautele debbono essere adottate:
– quando il tessuto o la sede di iniezione presentano segni di infiammazione e/o di infezione;
– quando si effettuano anestesie epidurali, subaracnoidee o caudali soprattutto in pazienti affetti da malattie neurologiche, deformità spinali, sepsi o ipertensione;
– nei pazienti con affezioni cardiovascolari e specialmente in caso di shock o di turbe della conduzione atrio–ventricolare.
In gravidanza il prodotto deve essere usato solo in caso di effettiva necessità.
L’anestesia paracervicale può essere seguita da bradicardia e da acidosi fetale.
Altri possibili rischi sono rappresentati da insufficienza utero–placentare e da alterazioni comportamentali del neonato.
Si tratta di effetti dose–dipendenti che possono derivare da alti livelli plasmatici conseguenti ad eccesso di dosaggio, al rapido assorbimento, ad accidentale iniezione intravasale oppure possono essere determinati da ipersensibilità, idiosincrasia o diminuita tolleranza da parte del paziente. Le reazioni di ipersensibilità comprendono: edemi, orticaria, prurito e reazioni anafilattiche che devono essere trattate con mezzi e presidi idonei.
Le reazioni da alto dosaggio coinvolgono:
– il Sistema Nervoso Centrale, con manifestazioni di eccitazione o di depressione associata a vertigini, sonnolenza, turbe della visione, ansietà, tremori seguiti da modificazioni dello stato di coscienza, convulsioni ed arresto respiratorio;
– l’apparato cardiovascolare, con ipotensione, bradicardia, turbe della conduzione, extrasistoli ventricolari, tachicardia e fibrillazione ventricolare, depressione miocardica fino all’arresto cardiaco.
Gli effetti collaterali gravi devono essere rapidamente trattati con la respirazione artificiale, il massaggio cardiaco, i barbiturici o il cloruro di succinilcolina per via endovenosa.
Sodio cloruro, sodio bicarbonato, acqua p.p.i.
Conservare a temperatura non superiore a 25° C.