Somministrazione endovenosa
Intossicazione accidentale o volontaria da paracetamolo
- Dose iniziale di 150 mg/kg di peso corporeo addizionata ad un uguale volume di soluzione glucosata al 5% e iniettata per via endovenosa in 15 minuti.
- Dosi successive: 50 mg/kg da somministrare in 4 ore per fleboclisi con soluzione glucosata 5 % seguiti da una dose ulteriore di 100 mg/kg da perfondere per via venosa in 16 ore, sempre con soluzione glucosata al 5%.
Somministrazione aerosolica (da nebulizzare)
Si nebulizza una fiala ogni seduta, effettuando 1-2 sedute giornaliere per 5-10 giorni.
Data la elevata tollerabilità del preparato, la frequenza delle sedute e le dosi per ciascuna di esse possono essere modificate dal medico entro limiti abbastanza ampi, in rapporto alla forma clinica ed all’effetto terapeutico, e senza la necessità di differenziare nettamente le dosi per l’adulto da quelle pediatriche.
Instillazione endobronchiale
Si somministra, con le modalità prescelte (sondini permanenti, broncoscopio, ecc.) 1 fiala per volta 1-2 volte al giorno o in rapporto alle necessità.
La durata dei trattamenti è da stabilire in base all’evoluzione clinica; la elevata tollerabilità generale e locale del preparato consente comunque trattamenti anche prolungati. Eventuali aggiustamenti della posologia possono riguardare la frequenza delle somministrazioni o il frazionamento della dose ma devono comunque essere compresi entro il dosaggio massimo giornaliero di 600 mg.
In caso di ulcera gastro-duodenale il prodotto deve essere somministrato con cautela.
La somministrazione di acetilcisteina, specialmente per aerosol, all’inizio del trattamento può fluidificare le secrezioni bronchiali ed aumentare nello stesso tempo il volume; se il paziente è incapace di espettorare in modo efficace, per evitare la ritenzione di secreti, occorre ricorrere al drenaggio posturale o, eventualmente, alla broncoaspirazione.
I pazienti affetti da asma bronchiale devono essere strettamente controllati durante la terapia; se compare broncospasmo, il trattamento deve essere immediatamente sospeso.
Questo medicinale contiene sodio: da tenere in considerazione in persone con ridotta funzionalità renale o che seguono una dieta a basso contenuto di sodio.
Tenere il medicinale fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.
Gli studi teratologici condotti con ALTERSOL sugli animali non hanno evidenziato alcun effetto teratogeno; non sono però disponibili studi controllati nell'uomo. Pertanto la sua somministrazione nel corso della gravidanza potrà essere effettuata solo in caso di effettiva necessità sotto il diretto controllo del medico. In assenza di studi relativi all'eventuale escrezione nel latte materno, l'uso di ALTERSOL va evitato durante l'allattamento.
Sono stati registrati dati di letteratura che riportano un caso di diminuzione della frequenza cardiaca fetale in seguito alla somministrazione di N-acetilcisteina per via endovenosa.
Disturbi del sistema immunitario
L’impiego del prodotto per via sistemica e per aerosol può, raramente, essere seguito da reazioni di ipersensibilità come orticaria, rash e broncospasmo. L’impiego del prodotto per via sistemica può, raramente, causare reazioni anafilattiche, molto raramente accompagnate da arresto cardiaco.
Patologie cardiache
Arresto cardiaco, diminuzione frequenza cardiaca fetale.
Patologie gastrointestinali
L'assunzione del prodotto per aerosol può, occasionalmente, essere seguita da nausea, vomito e stomatite.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Rinorrea.
Sodio edetato - Sodio idrossido - Potassio idrossido - Acqua per preparazioni iniettabili
Conservare a temperatura non superiore a 25°C.
Le fiale aperte di soluzione per nebulizzatore sono utilizzabili solo se conservate in frigorifero e per un massimo di 24 ore. Le fiale conservate aperte non devono più essere usate per somministrazione per via endovenosa.