Ventavis (Bayer spa)

Soluzione per nebulizzazione neb 30f 2ml 10mcg/ml

Principio attivo:Iloprost sale di trometamolo
Gruppo terapeutico:Antitrombotici
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rrl - limitativa ripetibile
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • ipertensione
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    Posologia

    Il trattamento con Ventavis deve essere iniziato e controllato soltanto da parte di un medico con esperienza nel trattamento dell’ipertensione polmonare.

    Posologia

    Dose per seduta inalatoria

    All’inizio del trattamento con Ventavis, la prima dose inalata deve corrispondere a 2,5 mcg di iloprost (erogati al boccaglio del nebulizzatore). Se questa dose è ben tollerata, la dose deve essere aumentata a 5 mcg e mantenuta tale. In caso di scarsa tollerabilità della dose di 5 mcg , la dose deve essere ridotta a 2,5 mcg .

    Dose quotidiana

    La dose per ciascuna seduta inalatoria deve essere somministrata da 6 a 9 volte al giorno secondo le necessità e la tollerabilità individuale.

    Durata del trattamento

    La durata del trattamento dipende dallo stato clinico del paziente ed è a discrezione del medico. Nel caso che il paziente presenti un aggravamento con questo trattamento, si dovrà prendere in considerazione il trattamento con prostaciclina per via endovenosa.

    Pazienti con compromissione epatica

    L’eliminazione di iloprost è ridotta nei pazienti con disfunzione epatica (vedere paragrafo 5.2).

    Per evitare un accumulo indesiderato del prodotto nel corso della giornata, è necessario prestare particolare attenzione con questi pazienti durante la determinazione della dose iniziale. All’iniziodevono essere somministrate dosi da 2,5 mcg con intervalli fra le somministrazioni di 3–4 ore (pari ad un massimo di 6 somministrazioni al giorno). Successivamente gli intervalli fra le somministrazioni possono essere ridotti con attenzione a seconda della tollerabilità individuale. Nel caso che sia indicata una dose fino a 5 mcg , all’inizio si devono nuovamente mantenere degli intervalli di 3–4 ore fra le singole somministrazioni che saranno ridotti in seguito, a seconda della tollerabilità individuale. È improbabile un accumulo di iloprost dopo un trattamento di diversi giorni a causa della sospensione della somministrazione del medicinale durante la notte.

    Pazienti con compromissione renale

    Non è necessario un aggiustamento della dose nei pazienti con clearance della creatinina >30 ml/min (determinata dalla creatinina sierica secondo la formula di Cockroft e Gault). I pazienti con una clearance della creatinina ≤30 ml/min non sono stati studiati durante le sperimentazioni cliniche.

    Dati relativi all’uso endovenoso di iloprost indicano che l’eliminazione è ridotta in pazienti con insufficienza renale sottoposti a dialisi. Devono quindi essere applicate le stesse raccomandazioni per l’aggiustamento della dose come per i pazienti con insufficienza epatica (vedere sopra).

    Popolazione pediatrica

    La sicurezza e l’efficacia di Ventavis nei bambini di età inferiore ai 18 anni non sono state stabilite.

    Non ci sono dati disponibili da studi clinici controllati.

    Modo di somministrazione

    Ventavis è destinato all’uso inalatorio tramite nebulizzatore. La soluzione per nebulizzatore di Ventavis 10 mcg /ml pronta all’uso viene somministrata tramite un dispositivo per inalazione idoneo (nebulizzatore) (vedere paragrafo 6.6).

    Due sistemi di nebulizzazione ad aria compressa, HaloLite e Prodose, hanno dimostrato di essere nebulizzatori adatti alla somministrazione di Ventavis. Con entrambi i sistemi, il diametro di massa mediana aerodinamica (Mass Median Aerodynamic Diameter, MMAD) delle goccioline di aerosol con iloprost era compreso fra 2,6 e 2,7 micrometri. Per ciascuna seduta inalatoria, il contenuto di una fiala da 2 ml di soluzione per nebulizzatore Ventavis deve essere trasferito nella camera del nebulizzatore immediatamente prima dell’uso. HaloLite e Prodose sono dei dispositivi dosimetrici. Essi si bloccano automaticamente dopo l’erogazione della dose prestabilita. Il tempo d’inalazione dipende dal pattern respiratorio del paziente.

    Dispositivo Dose di iloprost al boccaglio Tempo stimato d’inalazione (frequenza di 15 atti respiratori/minuto)
    HaloLite e Prodose 2,5 mcg 4 – 5 min
    5 mcg 8 – 10 min

    Per una dose di 5 mcg di iloprost al boccaglio si raccomanda di eseguire due cicli di inalazione con un programma di dose predefinita da 2,5 mcg caricando una fiala contenente 2 ml di soluzione per nebulizzatore Ventavis, contrassegnata con due anelli colorati (bianco – rosa).

    Anche Venta–Neb, nebulizzatore portatile ad ultrasuoni alimentato a batteria, si è rivelato idoneo per la somministrazione di Ventavis. Il valore misurato di MMAD delle gocce di aerosol è pari a 2,6 micrometri.

    Per ciascuna sessione d’inalazione, il contenuto di una fiala da 2 ml di soluzione per nebulizzatore Ventavis, contrassegnata con due anelli colorati (bianco – rosa), sarà trasferito nella camera del nebulizzatore subito prima dell’uso.

    È possibile utilizzare due programmi:

    P1 Programma 1: 5 mcg di principio attivo su 25 cicli d’inalazione al boccaglio.

    P2 Programma 2: 2,5 mcg di principio attivo su 10 cicli d’inalazione al boccaglio.

    Il programma preimpostato viene selezionato dal medico.

    Venta–Neb segnala al paziente l’inalazione con un segnale ottico e uno acustico. Si arresta al termine della somministrazione della dose preimpostata.

    Per ottenere gocce di misura ottimale per la somministrazione di Ventavis, si raccomanda di utilizzare il deflettore verde. Per maggiori dettagli si rimanda al manuale di istruzioni del nebulizzatore Venta–Neb.

    Dispositivo Dose di iloprost al boccaglio Tempo stimato d’inalazione
    Venta–Neb 2,5 mcg 4 min
    5 mcg 8 min

    Il Sistema I–Neb AAD è un nebulizzatore portatile, manuale, basato sulla tecnologia a rete vibrante. Per generare le goccioline, tale sistema si avvale degli ultrasuoni, che spingono la soluzione attraverso una rete a maglia. Anche il nebulizzatore I–Neb AAD è indicato per la somministrazione di Ventavis. Il valore misurato di MMAD delle goccioline di aerosol è pari a 2,1 micrometri.

    Questo nebulizzatore registra il pattern respiratorio per determinare gli intervalli di rilascio dell’aerosol necessari per erogare la dose prestabilita di 2,5 o 5 mcg di iloprost.

    La dose prestabilita erogata dal sistema I–Neb AAD è sotto il controllo della camera del nebulizzatore, in combinazione con un disco di controllo. Esistono due camere del nebulizzatore, caratterizzate da colori differenti. A ciascuna camera del nebulizzatore corrisponde un disco di controllo colorato:

    per erogare una dose di 2,5 mcg , usare la camera del nebulizzatore con il fermo di sicurezza rosso insieme al disco di controllo rosso.

    Per erogare una dose di 5 mcg , usare la camera del nebulizzatore con il fermo di sicurezza porpora insieme al disco di controllo porpora.

    Per ciascuna seduta inalatoria con il sistema I–Neb AAD, trasferire il contenuto di una fiala di Ventavis da 1 ml, contrassegnata con due anelli colorati (bianco – giallo), nella camera del nebulizzatore appropriata, immediatamente prima dell’uso.

    Dispositivo Dose di iloprost al boccaglio Tempo stimato d’inalazione
    I–Neb AAD 2,5 mcg 3,2 min
    5 mcg 6,5 min

    I pazienti stabilizzati con un nebulizzatore non devono passare ad un altro dispositivo senza la supervisione del medico, poiché è stato riscontrato che il dispositivo I–Neb produce un aerosol con caratteristiche fisiche leggermente differenti a quelle dei dispositivi HaloLite, Prodose e Venta–Neb e che rilascia la soluzione più rapidamente (vedere paragrafo 5.2).

    L’efficacia e la tollerabilità di iloprost somministrato mediante altri sistemi di nebulizzazione, che producono caratteristiche di nebulizzazione differenti della soluzione di iloprost, non sono state stabilite.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo
  • emorragie
  • ulcera peptica
  • emorragia intracranica
  • angina instabile
  • ictus
  • ipertensione
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    Interazioni
  • agenti
  • vasodilatatori
  • anti–ipertensivi
  • anticoagulanti
  • eparina
  • cumarinici
  • inibitori dell’aggregazione piastrinica
  • acido acetilsalicilico
  • ticlopidina
  • clopidogrel
  • digoxina
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    Avvertenze

    L’uso di Ventavis non è raccomandato nei pazienti con ipertensione polmonare instabile e con insufficienza ventricolare in stadio avanzato. In caso di deterioramento o di aggravamento dell’insufficienza del cuore destro, è necessario considerare il passaggio ad altri medicinali.

    Ipotensione

    La pressione sanguigna deve essere controllata quando si inizia il trattamento con Ventavis. Nei pazienti con una bassa pressione sistemica e in pazienti con ipotensione posturale o che ricevono medicinali che riducono la pressione sanguigna, è necessario fare quanto possibile per evitare un ulteriore abbassamento della pressione. Il trattamento con Ventavis non deve essere iniziato nei pazienti con ipotensione arteriosa sistolica con valori inferiori a 85 mmHg. I medici devono considerare scrupolosamente la presenza di situazioni concomitanti o di medicinali che possono aumentare il rischio di ipotensione e sincope.(Vedere paragrafo 4.5)

    Sincope

    L’effetto di vasodilatazione polmonare dell’iloprost assunto per inalazione è di breve durata (una o due ore). La sincope è un sintomo comune dell’ipertensione polmonare, e si può manifestare anche durante il trattamento.

    I pazienti che presentano sincope associata ad ipertensione polmonare devono evitare sforzi eccessivi, ad esempio durante l’esercizio fisico. Prima di svolgere esercizio fisico, può essere utile fare un’inalazione. L’aumento di incidenza di sincope può essere segno di insufficienza terapeutica e/o di peggioramento della malattia. In tale caso è necessario considerare un aggiustamento e/o la sostituzione della terapia (vedere paragrafo 4.8).

    Pazienti affetti da patologie dell’apparato respiratorio

    L’inalazione di Ventavis può implicare il rischio di broncospasmo, in particolare nei pazienti con iperattività bronchiale (vedere paragrafo 4.8). Inoltre, il beneficio di Ventavis non è stato stabilito per i pazienti con malattia polmonare ostruttiva cronica (COPD) concomitante e asma di grado severo. I pazienti con infezioni polmonari acute concomitanti, COPD e asma di grado severo devono essere controllati attentamente.

    Nel caso che si verifichino segni di edema polmonare durante la somministrazione di iloprost per via inalatoria a pazienti con ipertensione polmonare, è necessario considerare la possibilità di una malattia polmonare veno–occlusiva associata. In tale caso è necessario interrompere il trattamento.

    Malattia polmonare veno–occlusiva

    I vasodilatatori polmonari possono peggiorare significativamente la condizione cardiovascolare dei pazienti con malattia polmonare veno–occlusiva. Nel caso in cui si manifestino segni di edema polmonare, deve essere considerata la possibilità di una malattia polmonare veno–occlusiva associata e il trattamento con Ventavis deve essere interrotto.

    Interruzione del trattamento

    In caso di interruzione del trattamento con Ventavis, non si può escludere del tutto il rischio di un effetto rebound. È necessario controllare attentamente il paziente in caso di interruzione del trattamento con iloprost e si deve considerare un trattamento alternativo nei pazienti critici.

    Compromissione renale o epatica

    Dati relativi all’uso endovenoso di iloprost indicano che l’eliminazione di iloprost risulta ridotta nei pazienti con compromissione epatica ed in pazienti con insufficienza renale che necessitano di dialisi (vedere il paragrafo 5.2). Si raccomanda di procedere con cautela nella determinazione della dose iniziale tramite intervalli di 3–4 ore (vedere paragrafo 4.2).

    Livelli di glucosio nel siero

    Il trattamento prolungato con iloprost clatrato per via orale nei cani fino ad un anno è stato associato ad un lieve aumento dei livelli del glucosio nel siero a digiuno. Non si può del tutto escludere che ciò possa avere una rilevanza anche per gli esseri umani in caso di trattamento prolungato con Ventavis.

    Esposizione accidentale a Ventavis

    Per ridurre al minimo l’esposizione accidentale al prodotto, si raccomanda di utilizzare Ventavis con nebulizzatori dotati di dispositivi azionati dall’atto inalatorio (come HaloLite/Prodose, I–Neb), e tenere il locale ben aerato.

    I neonati, i lattanti e le donne in gravidanza non devono essere esposti a Ventavis attraverso l’aria dell’ambiente.

    Contatto con la pelle e con gli occhi, ingestione orale

    La soluzione per nebulizzatore Ventavis non deve venire in contatto con la pelle e con gli occhi; l’ingestione orale della soluzione di Ventavis deve essere evitata. Durante le sessioni inalatorie si deve evitare l’uso di una maschera, mentre si dovrà utilizzare soltanto il boccaglio.

    Ventavis contiene etanolo

    Ventavis contiene piccole quantità di etanolo (alcool) (inferiori a 100 mg per dose).

    Gravidanza

    Gravidanza

    Gli studi sugli animali hanno mostrato effetti sulla riproduzione (vedere paragrafo 5.3).

    I dati relativi all’uso di iloprost in donne in gravidanza sono in numero limitato.

    Tenendo in considerazione il beneficio potenziale per la donna, l’uso di Ventavis durante la gravidanza può essere considerato nelle donne che desiderano proseguire la gravidanza, nonostante i noti rischi di ipertensione polmonare durante la gravidanza.

    Allattamento

    Non è noto se iloprost/metaboliti siano escreti nel latte materno. Livelli molto bassi di iloprost nel latte sono stati riscontrati nel ratto (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per i lattanti non può essere escluso e quindi è preferibile evitare l’allattamento al seno durante la terapia con Ventavis.

    Fertilità

    Gli studi sugli animali non hanno mostrato effetti dannosi di iloprost sulla fertilità.

    Effetti Collaterali

    Sintesi del profilo di sicurezza

    Oltre ad effetti a livello locale derivanti dalla somministrazione di iloprost per inalazione, quale la tosse, le reazioni avverse provocate da iloprost sono legate alle proprietà farmacologiche delle prostacicline.

    Gli effetti indesiderati osservati più frequentemente (≥20%) negli studi clinici includono vasodilatazione (inclusa ipotensione), cefalea e tosse. Le reazioni avverse più gravi sono state ipotensione, episodi emorragici e broncospasmo.

    Elenco tabellare delle reazioni avverse

    Le reazioni avverse riportate di seguito sono basate su un insieme di dati clinici raccolti in studi di fase II e III che hanno arruolato 131 pazienti che assumevano Ventavis 10 mcg /ml e sui dati ottenuti durante l’osservazione post–marketing. Le frequenze delle reazioni avverse sono definite come molto comune (>1/10) e comune (≥1/100, <1/10). Le reazioni avverse identificate solo durante gli studi post–marketing e per i quali una frequenza non può essere stimata dai dati clinici sono elencate sotto "Frequenza non nota".

    All’interno di ciascun gruppo di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine di gravità decrescente

    Classificazione per sistemi e organi (MedDRA) Molto comune (1/10) Comune (1/100, <1/10) Frequenza non nota
    Patologie del sistema emolinfopoietico Episodi emorragici*§   Trombocitopenia
    Disturbi del sistema immunitario     Ipersensibilità
    Patologie del sistema nervoso Cefalea Vertigini  
    Patologie cardiache   Tachicardia, palpitazioni  
    Patologie vascolari Vasodilatazione, Vampate Sincope§ (vedere paragrafo 4.4) ipotensione*  
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Fastidio o dolore al torace, tosse Dispnea, dolore alla faringe e alla laringe Irritazione della gola. Broncospasmo* (vedere paragrafo 4.4), respiro sibilante
    Patologie gastrointestinali Nausea Diarrea, vomito, irritazione della bocca e della lingua comprendente dolore Disgeusia
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo   Rash  
    Patologie del sistema muscolo– scheletrico e del tessuto connettivo Dolore mandibolare, trisma    
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Edema periferico§    

    * Sono stati segnalati casi potenzialmente fatali e/o fatali.

    § Vedere paragrafo "Descrizione di reazioni avverse selezionate"

    Descrizione di reazioni avverse selezionate

    Gli episodi emorragici (soprattutto epistassi ed emottisi) sono risultati molto comuni, come era da attendersi in tale popolazione di pazienti con un elevato numero di soggetti che assumeva contemporaneamente anticoagulanti. Il rischio emorragico può essere aumentato se ai pazienti vengono somministrati contemporaneamente dei potenziali antiaggreganti piastrinici od anticoagulanti (vedere paragrafo 4.5). Nei casi fatali sono state comprese emorragie cerebrali e intracraniche.

    La sincope è un sintomo comune della patologia di base, ma si può anche verificare durante la terapia. L’aumento della frequenza dei casi di sincope può essere associato all’aggravamento della malattia o ad una insufficiente efficacia del prodotto (vedere paragrafo 4.4).

    L’edema periferico è un sintomo molto comune della patologia di base, ma può anche comparire durante la terapia. La comparsa dell’edema periferico può essere correlata al peggioramento della malattia o ad una insufficiente efficacia del prodotto.

    Segnalazione delle reazioni avverse sospette

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.

    Eccipienti

    Trometamolo

    Etanolo 96%

    Sodio cloruro

    Acido cloridrico (per l’aggiustamento del pH)

    Acqua per preparazioni iniettabili

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.