Sulamid (Laboratori baldacci spa)

Compresse 12cpr 50mg

da12.90 €
Principio attivo:Amisulpride
Gruppo terapeutico:Antipsicotici
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:C
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • trattamento (a breve-medio termine) della distimia
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    Posologia

    Una compressa al giorno o secondo parere medico.

    Pazienti anziani: amisulpride deve essere impiegata con particolare attenzione per il possibile rischio di ipotensione o sedazione. La posologia deve essere attentamente stabilita dal Medico che dovrà valutare una eventuale riduzione del dosaggio sopraindicato.

    Bambini: l’efficacia e la sicurezza di amisulpride dalla pubertà all’eta di 18 anni non sono state stabilite. Pertanto, l’uso di amisulpride dalla pubertà all’età di 18 anni non è raccomandato. Amisulpride è controindicata nei bambini fino alla pubertà (vedere sezione 4.3).

    Insufficienza renale: amisulpride viene eliminata per via renale. In caso di insufficienza renale, la dose deve essere ridotta della metà nei pazienti con clearance della creatinina compresa tra 30 e 60 ml/min e a un terzo nei pazienti con clearance compresa tra 10 e 30 ml/min. Non essendo disponibili dati in pazienti con grave insufficienza renale (clearance creatinina <10 ml/min) si raccomanda la massima cautela in questi pazienti (vedere sezione 4.4).

    Insufficienza epatica: amisulpride è scarsamente metabolizzata, non è pertanto necessaria una riduzione della dose.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti
  • gravidanza
  • allattamento
  • donne
  • età pediatrica
  • torsioni di punta
  • chinidina
  • cisapride
  • eritromicina
  • levodopa
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    Interazioni
  • altri psicofarmaci
  • interazione
  • neurolettici
  • antiaritmici
  • chinidina
  • disopiramide
  • amiodarone
  • sotalolo
  • cisapride
  • metadone
  • eritromicina
  • vincamina
  • pentamidina
  • levodopa
  • farmaci che determinano alterazioni degli elettroliti
  • diuretici
  • lassativi
  • tetracosactidi
  • alcol
  • beta-bloccanti
  • calcio
  • diltiazem
  • verapamil
  • clonidina
  • digitalici
  • pimozide
  • aloperidolo
  • antidepressivi imipraminici
  • litio
  • ipnotici
  • tranquillanti
  • anestetici
  • analgesici
  • antistaminici
  • barbiturici
  • benzodiazepine
  • ansiolitici
  • antiipertensivi
  • ipotensivi
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    Avvertenze

    • In corso di trattamento con farmaci neurolettici è stato riportato un complesso di sintomi, potenzialmente fatale, denominato Sindrome Neurolettica Maligna. Tale sindrome è caratterizzata da: iperpiressia, rigidità muscolare, acinesia, disturbi vegetativi (irregolarità del polso e della pressione arteriosa, sudorazione, tachicardia, aritmia), valori elevati della creatinfosfochinasi, alterazioni dello stato di coscienza che possono progredire fino allo stupore e al coma. In caso di ipertermia, particolarmente ad alte dosi, il trattamento con tutti i farmaci antipsicotici, compresa amisulpride, deve essere sospeso.

    • Come per gli altri antidopaminergici, particolare cautela è richiesta nella prescrizione di amisulpride a pazienti parkinsoniani, in quanto si può avere un peggioramento della malattia. Amisulpride deve essere utilizzata soltanto quando il trattamento neurolettico non può essere evitato.

    • Prolungamento dell’intervallo QT

    Usare con cautela nei pazienti con malattie cardiovascolari o con una storia familiare di prolungamento QT.

    Evitare una terapia concomitante con altri neurolettici.

    Amisulpride determina un prolungamento dose-dipendente dell’intervallo QT (vedere sezione 4.8). È noto che questo effetto aumenta il rischio di aritmie ventricolari gravi, quali torsioni di punta.

    Prima della somministrazione e, se possibile, in funzione dello stato clinico del paziente, si raccomanda il monitoraggio dei fattori che potrebbero favorire l’insorgenza di tale disturbo del ritmo, quali ad esempio:

    • bradicardia inferiore a 55 battiti al minuto;

    • squilibrio elettrolitico, in particolare ipokaliemia;

    • intervallo QT prolungato congenito o acquisito;

    • trattamento in corso con farmaci in grado di indurre marcata bradicardia (<55 bpm), ipokaliemia, diminuzione della conduzione intracardiaca o prolungamento dell’intervallo QTc (vedere sezione 4.5).

    • Eventi cerebrovascolari

    In studi clinici randomizzati versus placebo condotti in una popolazione di pazienti anziani con demenza trattati con alcuni antipsicotici atipici è stato osservato un aumento di circa tre volte del rischio di eventi cerebrovascolari. Il meccanismo di tale aumento del rischio non è noto. Non può essere escluso un aumento del rischio per altri antipsicotici o in altre popolazioni di pazienti. Sulamid deve essere usato con cautela in pazienti con fattori di rischio per ictus.

    • Pazienti anziani con demenza

    Pazienti anziani con psicosi correlate alla demenza trattati con farmaci antipsicotici presentano un aumento del rischio di morte.

    Le analisi di diciassette studi clinici controllati verso placebo (durata modale 10 settimane), su pazienti che, in gran parte, assumevano farmaci antipsicotici atipici, hanno rivelato un rischio di morte, nei pazienti trattati con il farmaco, da 1,6 a 1,7 volte rispetto a quello rilevato nei pazienti trattati con placebo. Nel corso di uno studio controllato, di 10 settimane, la percentuale dei decessi nei pazienti trattati con il farmaco è stata di circa il 4,5%, rispetto al 2,6% di quella del gruppo trattato con placebo.

    Sebbene le cause di morte durante gli studi clinici con antipsicotici atipici siano state varie, la maggior parte è sembrata essere o di natura cardiovascolare (ad es. insufficienza cardiaca, morte improvvisa) o infettiva (ad es. polmonite).

    Studi osservazionali suggeriscono che, come con i farmaci antipsicotici atipici, anche il trattamento con farmaci antipsicotici convenzionali possa incrementare la mortalità.

    La misura in cui il rilievo di una maggiore mortalità negli studi osservazionali può essere attribuita ai farmaci antipsicotici piuttosto che ad alcune caratteristiche peculiari dei pazienti non è chiara.

    • Tromboembolia venosa

    Casi di tromboembolia venosa (TEV) sono stati riportati con farmaci antipsicotici.

    Dal momento che i pazienti trattati con antipsicotici presentano spesso fattori di rischio acquisiti per la TEV, tutti i possibili fattori di rischio per la TEV devono essere identificati, prima e durante il trattamento con Sulamid e devono essere adottate delle misure preventive.

    • In pazienti trattati con alcuni antipsicotici atipici, fra cui amisulpride, è stata osservata iperglicemia. Pertanto i pazienti con diagnosi certa di diabete mellito o con fattori di rischio per diabete dovranno essere sottoposti a un appropriato monitoraggio glicemico se in terapia con amisulpride.

    • Amisulpride può abbassare la soglia epilettogena. Pertanto i pazienti con anamnesi positiva per episodi epilettici devono venire strettamente seguiti durante il trattamento.

    • Poiché il farmaco è eliminato per via renale, in caso di insufficienza renale la dose deve essere ridotta o può essere prescritto un trattamento intermittente (vedere sezione 4.2).

    • Nei pazienti anziani amisulpride, come gli altri farmaci neurolettici, deve essere utilizzata con particolare cautela per il possibile rischio di ipotensione e sedazione.

    • Dopo interruzione repentina di alte dosi terapeutiche di farmaci antipsicotici sono stati descritti sintomi da astinenza. Con amisulpride è stata riportata l’insorgenza di disordini del movimento involontario (quali acatisia, distonia e discinesia). Pertanto si raccomanda l’interruzione graduale di amisulpride.

    Informazioni importanti su alcuni eccipienti

    SULAMID contiene lattosio, quindi i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.

    Gravidanza

    Gravidanza

    È controindicato in caso di gravidanza accertata o presunta.

    I neonati esposti agli antipsicotici convenzionali o atipici, incluso Sulamid, durante il terzo trimestre di gravidanza sono a rischio di effetti indesiderati inclusi sintomi extrapiramidali o di astinenza che possono variare per gravità e durata dopo la nascita. Ci sono state segnalazioni di agitazione, ipertonia, ipotonia, tremore, sonnolenza, stress respiratorio, disturbi dell’assunzione di cibo. Pertanto i neonati dovrebbero essere attentamente monitorati.

    Nell’animale amisulpride non ha evidenziato tossicità diretta sulla funzione riproduttiva. È stato osservato un calo di fertilità legato agli effetti farmacologici del farmaco (effetto mediato dalla prolattina). Non sono stati osservati effetti teratogeni.

    Allattamento

    Non è noto se amisulpride venga escreta nel latte materno; pertanto l’uso durante l’allattamento al seno è controindicato.

    Effetti Collaterali

    Gli effetti collaterali sono stati ordinati in classi di frequenze, utilizzando la seguente convenzione:

    molto comuni (≥ 1/10); comuni (≥ 1/100; < 1/10); non comuni (≥ 1/1000; < 1/100); rari (≥ 1/10.000; < 1/1.000); molto rari (< 1/10.000); frequenza non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

    Dati da Studi Clinici

    I seguenti effetti collaterali sono stati osservati in studi clinici controllati. Si deve notare come in alcuni casi può essere difficile distinguere gli eventi avversi dai sintomi della sottostante malattia.

    • Patologie del Sistema Nervoso

    Molto comuni: possono comparire sintomi extrapiramidali come: tremore, rigidità, ipocinesi, ipersalivazione, acatisia, discinesia. Questi sintomi sono generalmente lievi ai dosaggi ottimali e parzialmente reversibili con la somministrazione di farmaci antiparkinson, anche senza la sospensione di amisulpride. L’incidenza di sintomi extrapiramidali, correlata alla dose, rimane estremamente bassa a dosi comprese fra 50 e 300 mg/die.

    Comuni: può comparire distonia acuta (torcicollo spasmodico, crisi oculogire, trisma), che è reversibile con la somministrazione di un farmaco antiparkinson, anche senza sospendere la terapia con amisulpride.

    Sonnolenza.

    Non comuni: è stata riportata discinesia tardiva caratterizzata da movimenti ritmici involontari prevalentemente a carico della lingua e/o del viso, generalmente come con tutti i neurolettici dopo trattamenti a lungo termine. Il trattamento con farmaci antiparkinson è inefficace o può indurre l’aggravamento dei sintomi.

    Convulsioni.

    • Disturbi Psichiatrici

    Comuni: insonnia, ansia, agitazione, eccitabilità psicomotoria, anomalie dell’orgasmo.

    • Patologie Gastrointestinali

    Comuni: stipsi, nausea, vomito, secchezza delle fauci.

    • Patologie Endocrine

    Comuni: amisulpride causa un aumento dei livelli di prolattina plasmatica reversibile dopo la sospensione del farmaco. Tale aumento può essere associato alla comparsa di galattorrea, amenorrea, dismenorrea, ginecomastia, dolore al seno e disfunzione erettile.

    • Disturbi del Metabolismo e della Nutrizione

    Non comuni: iperglicemia (vedere sezione 4.4).

    • Patologie Cardiovascolari

    Comuni: ipotensione.

    Non Comuni: bradicardia.

    • Esami diagnostici

    Comuni: aumento di peso.

    Non Comuni: innalzamento degli enzimi epatici soprattutto transaminasi.

    • Disturbi del Sistema Immunitario

    Non Comuni: rReazioni allergiche.

    Sono stati anche osservati: tendenza a brividi di debole intensità, dispnea di debole intensità, dolori muscolari.

    Dati da post-marketing

    Le seguenti reazioni avverse sono state riportate solo come segnalazioni spontanee:

    • Patologie del Sistema Nervoso

    Frequenza non nota: sindrome Neurolettica Maligna (vedere sezione 4.4).

    • Patologie Cardiache

    Frequenza non nota: prolungamento del QT, aritmie ventricolari come torsione di punta,

    tachicardia ventricolare, che possono portare a fibrillazione ventricolare o arresto cardiaco, morte improvvisa (vedere sezione 4.4.).

    • Patologie vascolari

    Frequenza non nota: Tromboembolia venosa, inclusa embolia polmonare, qualche volta fatale, e trombosi venosa profonda (vedere sezione 4.4).

    • Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:

    Frequenza non nota: angioedema, orticaria.

    • Gravidanza, puerperio e condizioni perinatali

    Frequenza non nota: Sindrome da astinenza neonatale, sintomi extrapiramidali (vedere sezione 4.6)

    Eccipienti

    carbossimetilamido sodico (tipo A), lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, ipromellosa, magnesio stearato.

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.