Rocuronio hosp (Hospira italia srl)

Soluzione iniettabile 10fl 5ml10mg/ml

Principio attivo:Rocuronio bromuro
Gruppo terapeutico:Miorilassanti ad azione periferica
Tipo di farmaco:Farmaco generico
Rimborsabilità:Cn
Ricetta:Osp - uso ospedaliero
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • anestesia
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    Posologia

    Posologia

    Come per gli altri miorilassanti, la somministrazione di Rocuronio Hospira deve essere praticata o supervisionata soltanto da un medico esperto che conosca l’azione e le modalità di uso di questi farmaci.

    Come per gli altri miorilassanti, il dosaggio di Rocuronio Hospira deve essere stabilito per ogni paziente. Nello stabilire la dose devono essere prese in considerazione il tipo di anestesia, la durata prevista dell’intervento, il metodo di sedazione e la durata prevista della ventilazione meccanica, la possibile interazione con altri farmaci che vengono somministrati in concomitanza e le condizioni del paziente.

    Si consiglia l’uso di una tecnica di monitoraggio neuromuscolare adeguata per valutare il blocco neuromuscolare e il recupero.

    Interventi chirurgici

    Gli anestetici per inalazione potenziano l’effetto di blocco neuromuscolare indotto da Rocuronio Hospira.

    Questo potenziamento diventa clinicamente rilevante nel corso dell’anestesia, quando le sostanze volatili hanno raggiunto le concentrazioni tissutali necessarie per questa interazione. Di conseguenza, gli aggiustamenti posologici con Rocuronio Hospira devono essere fatti somministrando dosi di mantenimento più piccole ad intervalli meno frequenti o usando velocità di infusione inferiori in caso di interventi di lunga durata (oltre 1 ora) in anestesia inalatoria (si veda il paragrafo 4.5).

    Adulti

    Negli adulti le seguenti dosi consigliate possono essere usate come guida generale per l’intubazione endotracheale, per il miorilassamento in interventi di durata da breve a lunga e per l’impiego nelle unità di terapia intensiva.

    Intubazione endotracheale

    La dose standard per l’intubazione durante l’anestesia standard è pari a 0,6 mg /Kg di peso corporeo di Rocuronio Hospira che in quasi tutti i pazienti è sufficiente ad instaurare entro 60 secondi le condizioni adatte per l’intubazione. Per facilitare l’intubazione endotracheale durante l’induzione dell’anestesia in sequenza rapida si consiglia una dose pari a 1,0 mg/kg di peso corporeo di Rocuronio Hospira che in quasi tutti i pazienti è sufficiente ad instaurare entro 60 secondi le condizioni adatte per l’intubazione. Se per l’induzione dell’anestesia in sequenza rapida si somministra Rocuronio Hospira alla dose di 0,6 mg/kg di peso corporeo, si raccomanda di attendere 90 secondi prima di intubare il paziente.

    Per l’impiego di Rocuronio Hospira durante l’induzione dell’anestesia in sequenza rapida nelle pazienti sottoposte al taglio cesareo, si veda il paragrafo 4.6.

    Dosi di mantenimento

    La dose di mantenimento raccomandata di Rocuronio Hospira è pari a 0,15 mg /Kg di peso corporeo; in caso di anestesia inalatoria a lungo termine, la dose va ridotta a 0,075–0,1 mg/kg di peso corporeo. Le dosi di mantenimento devono essere somministrate quando l’ampiezza della risposta alla stimolazione neuromuscolare è tornata al 25% del valore di controllo, o quando sono presenti 2 o 3 risposte alla stimolazione con treno di quattro stimoli (TOF).

    Infusione continua:

    Se Rocuronio Hospira viene somministrato in infusione continua, si raccomanda di dare una dose di carico pari a 0,6 mg/Kg di peso corporeo di Rocuronio Hospira e, ai primi segni di recupero dal blocco neuromuscolare, di iniziarne la somministrazione per infusione. La velocità di infusione deve essere regolata in maniera tale da mantenere l’ampiezza della risposta neuromuscolare al 10% del valore di controllo o da mantenere 1 o 2 risposte alla stimolazione TOF. Negli adulti, la velocità d’infusione necessaria a mantenere il blocco neuromuscolare a questi livelli, varia da 0,3 a 0,6 mg/kg/h in caso di anestesia endovenosa e da 0,3 a 0,4 mg/kg/h nel caso dell’anestesia inalatoria.

    Si raccomanda di monitorare continuamente il blocco neuromuscolare, poiché la velocità d’infusione varia da paziente a paziente e a seconda della tecnica usata per l’anestesia.

    Essendo la dose individuale il monitoraggio è quindi essenziale. Le dosi suddette devono essere intese come guida.

    Pazienti pediatrici

    Per i neonati (0–27 giorni), i lattanti (28 giorni–2 mesi), i bambini piccoli (3–23 mesi), i bambini (2–11 anni) e gli adolescenti (12–17 anni) la dose raccomandata per l’intubazione durante l’anestesia standard e la dose di mantenimento sono simili a quelle consigliate per l’adulto.

    Tuttavia, la durata di azione della singola dose per l’intubazione sarà più lunga nei neonati e nei lattanti rispetto a quanto avviene nei bambini (si veda il paragrafo 5.1).

    Per l’infusione continua in pediatria, salvo che nel caso dei bambini (2–11 anni), le velocità di infusione sono le stesse usate per l’adulto.

    Nel caso dei bambini di età compresa fra i 2 e gli 11 anni potrebbero essere necessarie velocità di infusione superiori.

    Nel caso dei bambini (2–11 anni) si consiglia pertanto di partire con la stessa velocità iniziale di infusione usata per gli adulti e quindi di regolarla successivamente in modo da mantenere l’ampiezza della risposta neuromuscolare al 10% del valore di controllo o da mantenere 1 o 2 risposte alla stimolazione TOF durante l’intervento.

    Nei pazienti pediatrici l’esperienza con rocuronio per l’induzione dell’anestesia in sequenza rapida è limitata.

    In questa categoria di pazienti non è raccomandato dunque l’uso di Rocuronio Hospira per agevolare l’intubazione endotracheale durante l’induzione in sequenza rapida.

    Pazienti geriatrici e pazienti con malattie epatiche e/o delle vie biliari e/o insufficienza renale

    La dose standard per l’intubazione dei pazienti geriatrici e di quelli con malattie epatiche e/o delle vie biliari e/o insufficienza renale durante l’anestesia di routine è pari a 0,6 mg/kg di peso corporeo di Rocuronio Hospira. Nel caso di induzione dell’anestesia in sequenza rapida nei pazienti per i quali si prevede una durata d’azione prolungata deve essere considerata una dose da 0,6 mg/kg di peso corporeo.

    Indipendentemente dalla tecnica impiegata per l’anestesia, la dose di mantenimento raccomandata per questa categoria di pazienti è compresa tra 0,075–0,1 mg/kg di peso corporeo di Rocuronio Hospira, con una velocità di infusione compresa tra 0,3–0,4 mg/kg/h (si veda anche il paragrafo Infusione continua).

    Pazienti sovrappeso ed obesi

    Quando il medicinale viene usato nei pazienti sovrappeso od obesi (definiti come pazienti con un peso corporeo di oltre il 30% superiore a quello ideale), il dosaggio deve essere ridotto prendendo in considerazione il peso corporeo ideale.

    Procedure di Terapia Intensiva

    Intubazione endotracheale

    Per quanto riguarda l’intubazione endotracheale, si faccia riferimento alle medesime dosi sopra indicate a proposito degli interventi chirurgici.

    Dosi di mantenimento

    Si raccomanda la somministrazione di una dose di carico iniziale di Rocuronio Hospira pari a 0,6 mg/kg di peso corporeo, seguita dall’infusione continua non appena l’ampiezza della risposta si riporta al 10% o a partire dal momento della ricomparsa di 1 o 2 risposte alla stimolazione TOF. Il dosaggio deve sempre essere titolato in relazione all’effetto osservato in ogni singolo paziente. Nei pazienti adulti, la velocità di infusione iniziale consigliata per il mantenimento di un blocco neuromuscolare dell’80–90% (presenza di 1 o 2 risposte alla stimolazione TOF) è compresa tra 0,3–0,6 mg/kg/h per la prima ora di somministrazione, edovrà poi essere ridotta nelle successive 6–12 ore in base alla risposta individuale. Successivamente, la dose individuale necessaria rimane relativamente costante.

    Da studi clinici è emersa una spiccata variabilità individuale della velocità di infusione, che varia in media da 0,2 a 0,5 mg/kg/h a seconda della natura e dell’estensione dell’insufficienza d’organo(i), dei medicinali somministrati in concomitanza e delle caratteristiche del singolo paziente. Per assicurare il controllo ottimale del paziente è fortemente raccomandato il monitoraggio della trasmissione neuromuscolare. È stata studiata la somministrazione per un periodo fino a 7 giorni.

    Speciali popolazioni di pazienti

    Rocuronio Hospira non è raccomandato per facilitare la ventilazione meccanica in terapia intensiva nei pazienti pediatrici e geriatrici, poiché mancano dati su sicurezza ed efficacia.

    Modo di somministrazione

    Rocuronio Hospira viene somministrato per via endovenosa sia come bolo che come infusione continua (vedere paragrafo 6.6).

    Controindicazioni
  • bromuro
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    Interazioni
  • evidenziato
  • miorilassanti non depolarizzanti
  • altri medicinali
  • anestetici
  • alotano
  • enflurano
  • metossiflurano
  • inibitori dell’acetilcolinesterasi
  • suxametonio
  • agenti
  • corticosteroidi
  • aminoglicosidi
  • lincosamidi
  • lincomicina
  • clindamicina
  • antibiotici
  • tetracicline
  • metronidazolo
  • chinidina
  • chinina
  • sali di magnesio
  • calcio
  • litio
  • lidocaina
  • fenitoina
  • stati segnalati
  • carbamazepina
  • azatioprina
  • teofillina
  • piridostigmina
  • miorilassante
  • interazione
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    Avvertenze

    Poiché Rocuronio Hospira determina la paralisi dei muscoli respiratori, per i pazienti trattati con questo medicinale è indispensabile la respirazione artificiale fino a quando non si ripristina la respirazione spontanea. Come con tutti i miorilassanti, è importante prevedere le eventuali difficoltà di intubazione, specie se il medicinale viene impiegato nell’ambito di una tecnica di induzione in sequenza rapida. In caso di difficoltà di intubazione caratterizzata da necessità clinica di immediata inversione del blocco neuromuscolare indotto da rocuronio, si deve considerare l’uso di sugammadex.

    Sono stati segnalati casi di curarizzazione residua con Rocuronio Hospira come con altri miorilassanti. Onde evitare le complicanze derivanti da un’eventuale curarizzazione residua, si raccomanda di estubare il paziente soltanto dopo che questi si sia sufficientemente ripreso dal blocco neuromuscolare. Occorre inoltre considerare altri fattori (per es. le eventuali interazioni farmacologiche o le condizioni del paziente) in grado di provocare una curarizzazione residua dopo l’estubazione in fase postoperatoria. Qualora non faccia già parte della normale prassi clinica, si consideri l’uso di agenti antagonizzanti (come sugammadex o inibitori dell’acetilcolinesterasi), specie nei casi in cui è più probabile il verificarsi di una curarizzazione residua.

    È essenziale accertarsi che il paziente respiri spontaneamente, profondamente e regolarmente prima di lasciarlo da solo dopo l’anestesia.

    A seguito della somministrazione di miorilassanti possono verificarsi reazioni anafilattiche. Devono essere sempre prese le necessarie precauzioni per trattare tali reazioni. Specie nel caso di precedenti reazioni anafilattiche ai miorilassanti, devono essere adottate precauzioni particolari dal momento che sono stati segnalati casi di allergie crociate ai miorilassanti.

    In generale, a seguito della somministrazione a lungo termine di miorilassanti in Unità di Terapia Intensiva sono state osservate paralisi prolungata e/o debolezza dei muscoli scheletrici. Onde evitare il possibile prolungamento del blocco neuromuscolare e/o il sovradosaggio, in corso di somministrazione di miorilassanti è fortemente raccomandato il monitoraggio della trasmissione neuromuscolare. I pazienti devono inoltre ricevereun’adeguata analgesia e sedazione. La dose dei miorilassanti deve poi essere titolata in base alla risposta individuale da o sotto la supervisione di un medico esperto che conosca l’azione di tali medicinali e le appropriate tecniche di monitoraggio neuromuscolare.

    È stata regolarmente segnalata l’insorgenza di miopatia a seguito della somministrazione a lungo termine di altri miorilassanti non depolarizzanti in Unità di Terapia Intensiva, in associazione alla terapia con corticosteroidi. Pertanto, nei pazienti trattati con corticosteroidi e miorilassanti, si deve limitare il più possibile il periodo di impiego di questi ultimi.

    Se per l’intubazione viene usato suxametonio, la somministrazione di Rocuronio Hospira deve essere rinviata fino a quando il paziente non si è clinicamente ripreso dal blocco neuromuscolare indotto dal suxametonio.

    Le proprietà farmacocinetiche e/o farmacologiche di Rocuronio Hospira possono essere influenzate dalle seguenti condizioni:

    Malattie epatiche e/o delle vie biliari e insufficienza renale

    Dal momento che il rocuronio viene escreto con le urine e con la bile, esso deve essere usato con cautela in pazienti con malattie epatiche e/o biliari clinicamente significative e/o con insufficienza renale. In questi pazienti è stato osservato un prolungamento dell’azione del bromuro di rocuronio con dosi da 0,6 mg /kg di peso corporeo.

    Prolungato tempo di circolo

    Condizioni associate ad un prolungato tempo di circolo quali malattie cardiovascolari, età avanzata e stato edematoso che comportano un aumento del volume di distribuzione, possono contribuire ad un prolungamento del tempo di latenza. Anche la durata d’azione può risultare prolungata per via della ridotta clearance plasmatica.

    Malattie neuromuscolari

    Al pari degli altri miorilassanti, Rocuronio Hospira deve essere usato con estrema cautela in pazienti con malattie neuromuscolari o dopo poliomielite, poiché in questi casi la risposta ai miorilassanti può essere considerevolmente alterata. L’ampiezza e l’orientamento di questa alterazione possono variare notevolmente. Poiché nei pazienti affetti da miastenia grave o sindrome miastenica (Eaton–Lambert), la somministrazione di piccole dosi di Rocuronio Hospira può produrre un effetto profondo, il medicinale deve essere titolato in base alla risposta ottenuta.

    Ipotermia

    Durante interventi chirurgici in condizioni di ipotermia, l’effetto di blocco neuromuscolare indotto da Rocuronio Hospira aumenta di intensità e durata.

    Obesità

    Al pari di altri medicinali miorilassanti, Rocuronio Hospira può indurre, nei pazienti obesi, un prolungamento della durata d’azione e del tempo di recupero spontaneo quando le dosi somministrate vengono calcolate sulla base del peso corporeo effettivo.

    Ustioni

    Dal momento che i pazienti ustionati possono sviluppare resistenza ai miorilassanti non depolarizzanti, si raccomanda la titolazione del dosaggio in base alla risposta osservata.

    Pazienti sottoposte a taglio cesareo

    L’inversione del blocco neuromuscolare indotto da miorilassanti può essere inibita o insoddisfacente nei pazienti che assumono sali di magnesio per tossiemia in gravidanza, poiche i sali di magnesio potenziano il blocco neuromuscolare. Pertanto, in queste pazienti ildosaggio di rocuronio deve essere diminuito e somministrato a dosi scalari in base alla risposta muscolare stimolatoria.

    Condizioni che possono aumentare gli effetti di Rocuronio Hospira

    Ipopotassiemia (per es. dopo gravi episodi di vomito, diarrea e terapia con diuretici), ipermagnesemia, ipocalcemia (dopo trasfusioni massive), ipoproteinemia, disidratazione, acidosi, ipercapnia, cachessia.

    È dunque necessario correggere, se possibile, gravi stati di squilibrio elettrolitico, di alterazione del pH ematico o di disidratazione.

    Ogni ml contiene 1,56 mg di sodio. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per dose, cioè è praticamente "senza sodio".

    Gravidanza

    Gravidanza

    Non sono disponibili dati clinici relativi all’esposizione al bromuro di rocuronio in gravidanza. Da studi su animali non emergono effetti dannosi diretti o indiretti sulla gravidanza, lo sviluppo embrionale/fetale, il parto o lo sviluppo postnatale. È necessaria cautela nel prescrivere Rocuronio Hospira a donne in stato di gravidanza.

    Taglio cesareo

    Nelle pazienti sottoposte a taglio cesareo, Rocuronio Hospira può essere impiegato come parte della tecnica di induzione in sequenza rapida, a condizione che non si prevedano difficoltà di intubazione e che venga somministrata una dose sufficiente di anestetico oppure dopo aver eseguito l’intubazione facilitata con suxametonio.

    Rocuronio Hospira somministrato in dosi pari a 0,6 mg/kg di peso corporeo, si è dimostrato sicuro nelle partorienti sottoposte a taglio cesareo. Rocuronio Hospira non influisce sul punteggio di Apgar, sul tono muscolare fetale o sull’adattamento cardiorespiratorio. L’analisi del sangue del cordone ombelicale indica che il bromuro di rocuronio attraversa la placenta solo in minima parte senza dar luogo ad effetti clinici avversi osservabili a carico del neonato.

    Nota 1: sono state studiate dosi pari a 1,0 mg/kg di peso corporeo nell’induzione dell’anestesia in sequenza rapida, ma non nelle pazienti sottoposte a taglio cesareo. Pertanto, in questa categoria di pazienti si consiglia di utilizzare solo una dose da 0,6 mg/kg di peso corporeo.

    Nota 2: la reversibilità del blocco neuromuscolare indotto dai miorilassanti può essere inibita o non soddisfacente nelle pazienti trattate con sali di magnesio per tossiemia gravidica, poiché i sali di magnesio aumentano il blocco neuromuscolare. Pertanto, in queste pazienti la dose di Rocuronio Hospira deve essere ridotta ed attentamente adattata in relazione alla risposta alla stimolazione.

    Allattamento

    Non è noto se Rocuronio Hospira venga escreto nel latte umano. Studi condotti su animali hanno riscontrato concentrazioni insignificanti di Rocuronio Hospira nel latte della madre.

    Rocuronio Hospira deve essere somministrato alle donne che allattano soltanto se il medico ritiene che i benefici superino i rischi.

    Fertilità

    Non vi sono dati relativi agli effetti di bromuro di rocuronio sulla fertilità.

    Effetti Collaterali

    La frequenza degli effetti indesiderati e classificata nelle seguenti categorie:

    Non comune/raro (≥ 1/10.000, < 1/100); Molto raro (< 1/10.000)

    Non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

    Le frequenze sono delle stime ricavate dai rapporti di sorveglianza successivi all’immissione in commercio dalla letteratura generale.

    I dati di sorveglianza successivi all’immissione in commercio non riescono a generare dati precisi di incidenza. Per questo motivo, la frequenza di segnalazione è stata suddivisa in tre categorie piuttosto che cinque.

    Le reazioni avverse al medicinale osservate più comunemente successivamente all’immissione in commercio comprendono reazioni anafilattiche e anafilattoidi e sintomi correlati. Vedere anche le spiegazioni in fondo alla tabella.

    Classe Sistema e Organo MedDRA Terminologia MedDRA preferita
    Non comune/ Raro (≥1/10.000, <1/100) Molto raro (<1/10.000)
    Disturbi del sistema immunitario   ipersensibilità, reazione anafilattica, reazione anafilattoide, shock anafilattico, shock anafilattoide
    Patologie del sistema nervoso   paralisi flaccida
    Patologie cardiache tachicardia  
    Patologie vascolari ipotensione collasso e shock circolatorio, vampate
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche   broncospasmo
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo   edema angioneurotico, orticaria, rash, rash cutaneo eritematoso
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo   debolezza muscolo– scheletrica a, miopatia steroidea a
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione farmaco inefficace, effetto del medicinale/risposta terapeutica diminuita, effetto del medicinale/risposta terapeutica aumentata, reazioni in sede di iniezione, dolore in sede di iniezione edema facciale
    Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura blocco neuromuscolare prolungato, risveglio ritardato dall’anestesia complicazione respiratoria di anestesia

    a Dopo l’uso a lungo termine in terapia intensiva.

    Miopatia

    Sono stati segnalati casi di miopatia in seguito all’uso di diversi medicinali miorilassanti in Unità di Terapia Intensiva in associazione a corticosteroidi (si vedano i paragrafi 4.4 e 4.5).

    Reazioni locali in sede di iniezione

    Durante l’induzione dell’anestesia in sequenza rapida è stato riportato dolore in sede di iniezione, soprattutto nei casi in cui il paziente non aveva ancora completamente perso conoscenza ed in particolare quando per l’induzione è stato utilizzato il propofol. Negli studi clinici, il dolore in sede di iniezione è stato riscontrato nel 16% dei pazienti sottoposti ad induzione dell’anestesia in sequenza rapida con propofol, ed in meno dello 0,5% dei pazienti sottoposti ad induzione dell’anestesia in sequenza rapida con fentanil e tiopentale.

    Effetti di classe

    Reazioni anafilattiche

    Sebbene molto rare sono state descritte reazioni anafilattiche gravi ai miorilassanti, Rocuronio Hospira compreso. Le reazioni anafilattiche/anafilattoidi sono: broncospasmo, alterazioni a livello cardiovascolare (per es. ipotensione, tachicardia, collasso circolatorio, shock) e alterazioni cutanee (per es. angioedema, orticaria). Tali reazioni hanno avuto in alcuni casi esito letale.

    Considerata la possibile gravità di queste reazioni, bisogna sempre tener conto della possibilità che esse si verifichino e prendere tutte le necessarie precauzioni (vedere paragrafo 4.4).

    Aumenti dei livelli di istamina

    Poiché i miorilassanti possono indurre la liberazione di istamina sia a livello locale in sede di iniezione che a livello sistemico, quando si somministrano questi medicinali, si deve sempre tenere in considerazione la possibile insorgenza di prurito e reazioni eritematose nel sito d’iniezione e/o reazioni istaminoidi (anafilattoidi) generalizzate come broncospasmo e modifiche cardiovascolari ad esempio ipotensione e tachicardia. Rash, esantema, orticaria, broncospasmo e ipotensione sono stati segnalati molto raramente nei pazienti trattati con bromuro di rocuronio.

    Negli studi clinici è stato osservato solo un lieve aumento dei valori medi plasmatici di istamina in seguito a rapida somministrazione in bolo di 0,3–0,9 mg /Kg di peso corporeo di bromuro di rocuronio.

    Blocco neuromuscolare prolungato

    La reazione avversa più frequente della classe dei miorilassanti non depolarizzanti è il protrarsi dell’azione farmacologica del composto oltre il periodo di tempo necessario. Gli effetti possono andare dalla debolezza dei muscoli scheletrici fino a una profonda e prolungata paralisi degli stessi che può indurre insufficienza respiratoria o apnea.

    Pazienti pediatrici

    Una meta–analisi di 11 studi clinici con pazienti pediatrici (n=704) trattati con rocuronio (fino 1 mg/kg) ha rilevato tachicardia, identificata come effetto indesiderato al medicinale, con frequenza del 1,4%.

    Segnalazione delle reazioni avverse sospette

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili

    Eccipienti

    • Sodio acetato anidro (E262)

    • Cloruro di sodio

    • Acido acetico glaciale (per correggere il pH) (E260)

    • Idrossido di sodio (per correggere il pH) (E524)

    • Acqua per preparazioni iniettabili

    Conservazione

    Conservare in frigorifero (tra 2° C e 8° C).

    Rocuronio Hospira può essere conservato fuori dal frigorifero ad una temperatura massima di 30oC per un periodo massimo di 12 settimane. Il medicinale non deve essere rimesso in frigorifero se conservato fuori frigorifero. Il periodo di conservazione non deve superare il periodo di stabilità.