Rocaltrol (Roche spa)

Capsule molli 30cps 0,25mcg

Principio attivo:Calcitriolo
Gruppo terapeutico:Vitamine a e d, comprese le loro associazioni
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioPresente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • insufficienza renale
  • emodialisi
  • ipoparatiroidismo
  • pseudoipoparatiroidismo
  • osteoporosi
  • mieloma multiplo
  • osteolisi tumorali
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    Posologia

    La dose giornaliera ottimale di Rocaltrol va stabilita accuratamente in ogni paziente sulla base dei valori della calcemia.

    Osteodistrofia renale:

    l’efficacia del trattamento è condizionata dalla contemporanea assunzione di calcio: nei soggetti adulti l’apporto supplementare di calcio deve essere di 600–1000 mg al giorno.

    La dose iniziale raccomandata di Rocaltrol è di 0,25 mcg al giorno: nei pazienti con calcemia normale o solo leggermente ridotta, sono sufficienti dosi iniziali di 0,25 mcg ogni 2 giorni. Se dopo 2–4 settimane non si osservano miglioramenti del quadro clinico e dei parametri biochimici, la dose di Rocaltrol va aumentata di 0,25 mcg al giorno ad intervalli di 2–4 settimane. Durante questo periodo, la calcemia va controllata almeno due volte la settimana e, se si riscontra ipercalcemia, la somministrazione di Rocaltrol e quella addizionale di calcio vanno immediatamente sospese sinché la calcemia rientra nei limiti normali. La terapia sarà quindi ripresa con una posologia giornaliera inferiore di 0,25 mcg rispetto alla precedente. La dose giornaliera ottimale di Rocaltrol, da stabilire secondo le modalità prima indicate, è nella maggior parte dei pazienti compresa tra 0,5 mcg e 1 mcg. Posologie più elevate possono rendersi necessarie in caso di contemporanea somministrazione di barbiturici o di anticonvulsivanti.

    Ipoparatiroidismo e rachitismo:

    la dose iniziale raccomandata di Rocaltrol è di 0,25 mcg al giorno, da somministrarsi al mattino. Nel caso non si noti miglioramento nei parametri clinici e biochimici, la dose può essere aumentata, ogni 2–4 settimane. Durante questo intervallo, la calcemia va determinata almeno 2 volte la settimana. Nei pazienti con ipoparatiroidismo, si può osservare talvolta una sindrome da malassorbimento: in questi casi possono occorrere dosi più elevate di Rocaltrol.

    Osteoporosi post–menopausale:

    si consiglia di iniziare con la somministrazione di 0,5 mcg due volte al giorno e, se i livelli calcemici non presentano variazioni significative, continuare con questo dosaggio. A differenza dell’osteodistrofia renale, è assolutamente da evitare un apporto supplementare di calcio.

    Durante il primo mese di terapia la calcemia va controllata almeno una volta la settimana. In caso di ipercalcemia (>11,5 mg/100 ml), la somministrazione di Rocaltrol va sospesa sino al ripristino della normocalcemia. A giudizio del medico è possibile l’associazione con la calcitonina (soprattutto in caso di osteoporosi ad alto turnover).

    Informazioni di carattere generale:

    stabilita la posologia ottimale, è sufficiente un controllo della calcemia una volta al mese. Nel caso in cui il livello sierico del calcio superi di 1 mg per 100 ml i valori normali (9–11 mg /100 ml), la dose di Rocaltrol va ridotta considerevolmente o il trattamento va interrotto fino a quando si sia ristabilita la normale calcemia. Per favorire la rapida normalizzazione dei valori del calcio sierico si può anche cessare la somministrazione supplementare di calcio, prevista nel trattamento dell’osteodistrofia renale, dell’ipoparatiroidismo e del rachitismo. Deve pure essere limitato il quantitativo di calcio introdotto con la dieta. Nel periodo di ipercalcemia, è necessario eseguire quotidianamente il controllo dei livelli sierici del calcio e del fosforo. Ripristinati i valori normali, il trattamento con Rocaltrol può essere ripreso con una dose giornaliera più bassa di 0,25 mcg rispetto a quella precedente.

    Popolazione pediatrica

    La sicurezza e l’efficacia delle capsule di calcitriolo nei bambini non è stata sufficientemente studiata per permettere raccomandazioni sul dosaggio. Sono disponibili dati limitati sull’uso di capsule di calcitriolo in pazienti pediatrici.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo (o a principi attivi
  • ipercalcemia
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    Interazioni
  • vitamina
  • calcio
  • diuretico tiazidico
  • digitale
  • corticosteroidi
  • magnesio
  • antiacidi
  • agenti
  • induttori enzimatici
  • fenitoina
  • fenobarbital
  • colestiramina
  • vitamine
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    Avvertenze

    Esiste una stretta correlazione tra il trattamento con calcitriolo e lo sviluppo di ipercalcemia.

    Un aumento improvviso dell’apporto di calcio dovuto ad un cambiamento della dieta (ad esempio, in caso di maggiore aumento del consumo di latticini) o all’di assunzione non controllata di preparati contenenti calcio può determinare l’insorgenza di ipercalcemia.

    È essenziale comunicare ai pazienti e ai loro familiari la necessità di attenersi scrupolosamente alla dieta prescritta e spiegare loro come riconoscere i sintomi di ipercalcemia.

    Non appena i livelli sierici di calcio superano di 1 mg/100 ml (250 mcmol/l) i valori normali (9–11 mg/100 ml o 2250–2750 mcmol/l) o la creatinina sierica supera i 120 mcmol/l, il trattamento con Rocaltrol deve essere immediatamente interrotto fino al ripristino della normocalcemia (vedere paragrafo 4.2).

    I pazienti immobilizzati, ad esempio quelli sottoposti a intervento chirurgico, sono particolarmente esposti al rischio di ipercalcemia.

    Il calcitriolo aumenta i livelli sierici di fosfato inorganico.

    Tale effetto è auspicabile nei pazienti con ipofosfatemia, mentre richiede attenzione nei pazienti con insufficienza renale a causa del rischio di calcificazione ectopica. In questi casi, la concentrazione plasmatica di fosfato deve essere mantenuta al livello normale (2–5 mg/100 ml o 0,65–1,62 mmol/l) mediante la somministrazione orale di appropriati agenti leganti il fosfato e una dieta a basso contenuto di fosfato.

    Il prodotto calcio–fosfato (Ca x P) sierico non deve superare la soglia di 70 mg²/dl².

    I pazienti con rachitismo vitamina D–resistente (ipofosfatemia familiare) trattati con Rocaltrol devono continuare la terapia orale con fosfato.

    Tuttavia, si deve tenere conto del possibile aumento dell’assorbimento intestinale del fosfato esercitata da Rocaltrol, poiché questo effetto potrebbe modificare la necessità di un’integrazione di fosfato.

    Il calcitriolo è un metabolita attivo della vitamina D, pertanto non devono essere assunti altri preparati a base di vitamina D durante il trattamento con Rocaltrol, in modo tale da evitare lo sviluppo di ipervitaminosi D.

    Se il paziente è passato dal trattamento con ergocalciferolo (vitamina D2) a quello con calcitriolo, possono essere necessari diversi mesi prima che la concentrazione nel sangue di ergocalciferolo torni al valore basale (vedere paragrafo 4.5).

    I pazienti con funzionalità renale normale trattati con Rocaltrol devono evitare la disidratazione. Mantenere un apporto adeguato di liquidi.

    Nei pazienti con funzionalità renale normale, l’ipercalcemia cronica può essere associata a un aumento della creatinina sierica.

    Nelle pazienti affette da osteoporosi post–menopausale è indispensabile un controllo accurato della funzionalità renale e della calcemia prima di iniziare la terapia e ad intervalli regolari nel corso del trattamento con Rocaltrol (vedere paragrafo 4.2).

    Informazioni importanti su alcuni eccipienti

    Rocaltrol contiene sorbitolo. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio non devono assumere questo medicinale.

    Gravidanza

    Gravidanza

    La somministrazione di dosi orali quasi letali di vitamina D a coniglie incinte ha determinato lo sviluppo di stenosi aortica sopravalvolare nei feti. Non esistono evidenze che suggeriscano un effetto teratogeno della vitamina D nell’uomo, anche a dosi molto elevate. Rocaltrol deve essere somministrato in gravidanza solo se i benefici superano il rischio potenziale per il feto.

    Allattamento

    Si suppone che il calcitriolo esogeno venga secreto nel latte materno. Alla luce del potenziale rischio di ipercalcemia nella madre e di reazioni avverse a Rocaltrol nei neonati allattati con latte materno, le madri possono proseguire l’allattamento durante l’assunzione di Rocaltrol purché venga effettuato un monitoraggio dei livelli sierici di calcio nella madre e nel neonato.

    Effetti Collaterali

    Le reazioni avverse elencate di seguito riflettono l’esperienza di studi clinici e l’esperienza post–marketing.La reazione avversa più comunemente riportata è stata l’ipercalcemia.

    Studi clinici

    Le reazioni avverse elencate nella Tabella 1 sono presentate per classificazione sistemica organica e categorie di frequenza, definite secondo la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, <1/10), non comune (≥ 1/1, 000 a <1/100), rara (≥ 1/10, 000, <1/1, 000), molto rara (<1/10, 000), non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.

    Tabella 1 Riepilogo delle reazioni avverse verificatesi in pazienti trattati con Rocaltrol (calcitriolo)

    Classificazione per sistemi ed organi secondo MedDRA Molto comune Comune Non Comune Non nota
    Disturbi del sistema immunitario       Ipersensibilità, orticaria
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione Ipercalcemia   Riduzione dell’appetito Polidipsia, disidratazione, perdita di peso
    Disturbi psichiatrici       Apatia
    Patologie del sistema nervoso   Cefalea   Debolezza muscolare, disturbi sensoriali
    Patologie gastrointestinali   Dolore addominale, nausea Vomito Stipsi, dolore addominale superiore
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo   Eruzione cutanea   Eritema, prurito
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo       Ritardo nella crescita
    Patologie renali e urinarie   Infezioni del tratto urinario   Poliuria
    Patologie sistemiche e condizioni relative al sito di somministrazione       Calcinosi, piressia, sete
    Esami diagnostici     Aumento della creatininemia  

    Poiché il calcitriolo esercita un’attività simile alla vitamina D, possono manifestarsi eventi avversi simili a quelli riscontrati in caso di assunzione di una dose eccessiva di vitamina D, ovvero sindrome da ipercalcemia o intossicazione da calcio (a seconda della gravità e della durata dell’ipercalcemia) (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).

    Occasionalmente possono essere osservati sintomi acuti come riduzione dell’appetito, cefalea, nausea, vomito, dolore addominale o dolore nella parte alta dell’addome e stipsi.

    A causa della breve emivita biologica del calcitriolo, indagini farmacocinetiche hanno mostrato la normalizzazione della calcemia entro pochi giorni dalla sospensione del trattamento, ovvero con maggiore rapidità rispetto al trattamento con preparati contenenti vitamina D3.

    Gli effetti cronici possono comprendere debolezza muscolare, perdita di peso, disturbi sensoriali, piressia,sete, polidipsia, poliuria, disidratazione, apatia, ritardo nella crescita e infezioni delle vie urinarie.

    Per i segni e sintomi di intossicazione acuta o cronica da calcitriolo, vedere paragrafo 4.9.

    In caso di ipercalcemia e iperfosfatemia concomitanti > 6 mg/100 ml o > 1,9 mmol/l, si può verificare calcinosi, che può essere osservata radiograficamente.

    Nei soggetti sensibili possono verificarsi reazioni di ipersensibilità inclusi eruzione cutanea, eritema, prurito e orticaria.

    Anomalie di laboratorio

    Nei pazienti con funzionalità renale normale, l’ipercalcemia cronica può essere associata a un aumento della creatinina ematica.

    Sono stati descritti alcuni casi di aumento anomalo dei neutrofili e di linfopenia.

    Esperienza post–marketing

    Il numero di eventi avversi segnalati durante l’uso clinico di Rocaltrol per un periodo di 15 anni, in tutte le indicazioni, è molto basso e per ogni singolo evento, compresa l’ipercalcemia, l’incidenza è pari o inferiore allo 0,001%.

    Segnalazione delle reazioni avverse sospette

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

    Eccipienti

    Trigliceridi saturi a catena media, butilidrossianisolo, butilidrossitoluene.

    L’involucro della capsula contiene gelatina, glicerolo 85%, Karion 83 (sorbitolo, mannitolo, amido idrogenato idrolizzato), titanio diossido (E 171), ossido di ferro giallo (E 172) e ossido di ferro rosso (E 172).

    Conservazione

    Conservare a temperatura non superiore a 30° C.

    Conservare nella confezione originale e tenere il flacone saldamente chiuso per proteggerlo dalla luce e dall’umidità.