Losartan id pe (Pensa pharma spa)

Compresse rivestite divisibili 28cpr100mg+25mg

Principio attivo:Losartan potassico/idroclorotiazide
Gruppo terapeutico:Antagonisti dell'angiotensina ii, associazioni
Tipo di farmaco:Farmaco generico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • ipertensione essenziale
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    Posologia

    LOSARTAN E IDROCLOROTIAZIDE PENSA può essere somministrato con altri farmaci antiipertensivi (vedere paragrafi 4.3, 4.4, 4.5 e 5.1).

    Le compresse di LOSARTAN E IDROCLOROTIAZIDE PENSA devono essere assunte con un bicchiere di acqua.

    LOSARTAN E IDROCLOROTIAZIDE PENSA può essere somministrato indipendentemente dai pasti.

    Ipertensione

    Losartan/HCTZ non si deve usare come terapia iniziale, ma in pazienti in cui la pressione arteriosa non è adeguatamente controllata con losartan potassico o con idroclorotiazide da soli.

    È raccomandata la titolazione del dosaggio con i singoli principi attivi (losartan e idroclorotiazide).

    Quando ritenuto appropriato dal punto di vista clinico, può essere preso in considerazione un cambiamento diretto dalla monoterapia all’associazione fissa nei pazienti in cui la pressione arteriosa non è controllata adeguatamente.

    Il dosaggio abituale di LOSARTAN E IDROCLOROTIAZIDE PENSA è di una compressa da 50 mg/12,5 mg (losartan 50 mg/ idroclorotiazide 12,5 mg) in monosomministrazione giornaliera.

    Per i pazienti che non rispondono adeguatamente a LOSARTAN E IDROCLOROTIAZIDE PENSA 50 mg + 12,5 mg, il dosaggio può essere aumentato ad una compressa di LOSARTAN E IDROCLOROTIAZIDE PENSA 100 mg + 25 mg (losartan 100 mg/idroclorotiazide 25 mg) in monosomministrazione giornaliera.

    Il dosaggio massimo è di una compressa di LOSARTAN E IDROCLOROTIAZIDE PENSA 100 mg + 25 mg in monosomministrazione giornaliera.

    In generale l’effetto antiipertensivo viene raggiunto entro tre–quattro settimane dall’inizio della terapia.

    È disponibile Losartan/Idroclorotiazide 100 mg + 12,5 mg per i pazienti titolati a 100 mg di Lortaan che richiedono un ulteriore controllo pressorio.

    Uso in pazienti con compromissione della funzione renale e pazienti emodializzati:

    Non è necessario alcun aggiustamento del dosaggio iniziale in pazienti con compromissione moderata della funzione renale (cioè clearance della creatinina 30–50 ml/min). Losartan e idroclorotiazide compresse non è raccomandato nei pazienti in emodialisi. Losartan/HCTZ compresse non deve essere usato in pazienti con compromissione grave della funzione renale (clearance della creatinina <30 ml/min) (vedere paragrafo 4.3).

    Uso in pazienti con deplezione del volume intravascolare

    La deplezione di volume e/o di sodio deve essere corretta prima della somministrazione di Losartan/HCTZ compresse.

    Uso in pazienti con compromissione della funzione epatica

    Losartan/HCTZ è controindicato nei pazienti con compromissione grave della funzione epatica (vedere paragrafo 4.3).

    Uso negli anziani

    Solitamente non è necessario un aggiustamento del dosaggio negli anziani.

    Uso nei bambini e negli adolescenti (< 18 anni di età)

    Non ci sono dati nei bambini e negli adolescenti. Losartan/idroclorotiazide non deve pertanto essere somministrato a bambini e adolescenti.

    Controindicazioni
  • idroclorotiazide
  • ipercalcemia
  • grave compromissione epatica
  • gotta
  • gravidanza
  • grave compromissione renale
  • diabete mellito
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    Interazioni
  • rifampicina
  • fluconazolo
  • spironolattone
  • triamterene
  • amiloride
  • altri medicinali
  • litio
  • antagonisti dell’angiotensina
  • acido acetilsalicilico
  • antinfiammatorie
  • antipertensivo
  • dopo
  • antinfiammatori
  • antidepressivi triciclici
  • antipsicotici
  • agente
  • diuretici tiazidici
  • barbiturici
  • narcotici
  • antidiabetici
  • insulina
  • tolleranza al glucosio
  • antidiabetico
  • metformina
  • idroclorotiazide
  • antiipertensivi
  • colestiramina
  • adrenalina
  • amine pressorie
  • tubocurarina
  • miorilassanti
  • probenecid
  • sulfinpirazone
  • allopurinolo
  • uricosurici
  • tiazidico
  • anticolinergici
  • atropina
  • ciclofosfamide
  • metotrexato
  • salicilati
  • metildopa
  • ciclosporina
  • digitale
  • medicinali influenzati da alterazioni del potassio sierico
  • digitalici
  • antiaritmici
  • chinidina
  • idrochinidina
  • disopiramide
  • amiodarone
  • sotalolo
  • clorpromazine
  • pimozide
  • aloperidolo
  • droperidolo
  • cisapride
  • pentamidine
  • terfenadine
  • vincamine
  • calcio
  • corticosteroidi
  • lassativi
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    Avvertenze

    Losartan

    Angioedema

    I pazienti con storia di angioedema (gonfiore del volto, delle labbra, della gola, e/o della lingua) devono essere strettamente monitorati (vedere paragrafo 4.8).

    Ipotensione e deplezione del volume intravascolare

    Può verificarsi ipotensione sintomatica, specialmente dopo la prima dose, in pazienti volume e/o sodio–depleti da forte terapia diuretica, dieta iposodica, diarrea o vomito. Queste condizioni devono essere corrette prima della somministrazione di LOSARTAN E IDROCLOROTIAZIDE PENSA compresse (vedere paragrafi 4.2 e 4.3).

    Squilibri elettrolitici

    Gli squilibri elettrolitici si verificano comunemente in pazienti con compromissione della funzione renale, con o senza diabete, e devono essere tenuti in considerazione.

    Pertanto le concentrazioni plasmatiche di potassio e i valori della clearance della creatinina devono essere attentamente monitorati; soprattutto i pazienti con insufficienza cardiaca e clearance della creatinina tra 30–50 ml/min devono essere attentamente monitorati.

    L’uso concomitante di diuretici risparmiatori di potassio, supplementi di potassio e sostituti del sale contenenti potassio con losartan/idroclorotiazide non è raccomandato (vedere paragrafo 4.5).

    Compromissione della funzione epatica

    In base a dati di farmacocinetica che dimostrano significativi aumenti delle concentrazioni plasmatiche di losartan nei pazienti cirrotici, LOSARTAN E IDROCLOROTIAZIDE PENSA deve essere usato con cautela in pazienti con anamnesi di compromissione epatica da lieve a moderata. Non c’è esperienza terapeutica con losartan in pazienti con compromissione epatica grave. LOSARTAN E IDROCLOROTIAZIDE PENSA non deve pertanto essere somministrato a pazienti con compromissione epatica grave (vedere paragrafi 4.2, 4.3 e 5.2).

    Compromissione della funzione renale

    Come conseguenza dell’inibizione del sistema renina–angiotensina–aldosterone, sono stati riportati cambiamenti della funzione renale inclusa l’insufficienza renale (in particolare, in pazienti la cui funzione renale dipende dal sistema renina–angiotensina–aldosterone, quali quelli con insufficienza cardiaca grave o con disfunzione renale preesistente).

    Come per altri farmaci che hanno effetti sul sistema renina–angiotensina–aldosterone, sono stati riportati anche aumenti dell’urea ematica e della creatinina sierica in pazienti con stenosi bilaterale dell’arteria renale o stenosi dell’arteria tributaria di un rene unico; queste alterazioni della funzione renale possono essere reversibili con l’interruzione della terapia.

    Losartan deve essere usato con cautela nei pazienti con stenosi bilaterale dell’arteria renale o stenosi dell’arteria di un rene unico.

    Trapianto renale

    Non ci sono dati disponibili in pazienti con recente trapianto renale.

    Iperaldosteronismo primario

    I pazienti con aldosteronismo primario generalmente non rispondono alle terapie antipertensive che agiscono tramite inibizione del sistema renina–angiotensina. Pertanto l’uso delle compresse di LOSARTAN E IDROCLOROTIAZIDE PENSA non è raccomandato.

    Patologia cardiaca coronarica e patologia cerebrovascolare

    Come con altri agenti antipertensivi, un abbassamento eccessivo della pressione sanguigna in pazienti con patologia ischemica cardiovascolare e cerebrovascolare può provocare infarto del miocardio o ictus.

    Duplice blocco del sistema renina–angiotensina–aldosterone (RAAS)

    Esiste l’evidenza che l’uso concomitante di ACE–inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II o aliskiren aumenta il rischio di ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalità renale (inclusa l’insufficienza renale acuta). Il duplice blocco del RAAS attraverso l’uso combinato di ACE–inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II o aliskiren non è pertanto raccomandato (vedere paragrafi 4.5 e 5.1).

    Se la terapia del duplice blocco è considerata assolutamente necessaria, ciò deve avvenire solo sotto la supervisione di uno specialista e con uno stretto e frequente monitoraggio della funzionalità renale, degli elettroliti e della pressione sanguigna.

    Gli ACE–inibitori e gli antagonisti del recettore dell’angiotensina II non devono essere usati contemporaneamente in pazienti con nefropatia diabetica.

    Insufficienza cardiaca

    In pazienti con insufficienza cardiaca, con o senza compromissione renale, c’è – come con altri farmaci che agiscono sul sistema renina–angiotensina – un rischio di grave ipotensione arteriosa, e compromissione renale (spesso acuta).

    Stenosi della valvola mitralica e aortica, cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva

    Come con altri vasodilatatori, particolare cautela è indicata in pazienti che soffrono di stenosi aortica o mitralica, o di cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva.

    Differenze etniche

    Come osservato per gli inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina, losartan e gli altri antagonisti dell’angiotensina sono apparentemente meno efficaci nell’abbassare la pressione sanguigna in persone di razza nera che in quelle di razza non–nera, possibilmente a causa di una maggiore prevalenza di condizioni di bassa renina nella popolazione ipertesa nera.

    Gravidanza

    La terapia con antagonisti del recettore dell’angiotensina II (AIIRA) non deve essere iniziata durante la gravidanza. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antipertensivi alternativi, con comprovato profilo di sicurezza per l’uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un AIIRA. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con AIIRA deve essere interrotto immediatamente, e, se appropriato, deve essere iniziata una terapia alternativa (vedere paragrafi 4.3 e 4.6).

    Idroclorotiazide

    Ipotensione e squilibrio idroelettrolitico

    Come con tutte le terapie antiipertensive, può verificarsi ipotensione sintomatica in alcuni pazienti. Si devono osservare i pazienti per la comparsa di segni clinici di squilibrio idroelettrolitico, come ad esempio deplezione del volume, iponatremia, alcalosi ipocloremica, ipomagnesemia, o ipokalemia che può verificarsi nel corso di diarrea o vomito intercorrenti. In questi pazienti deve essere effettuata la determinazione periodica degli elettroliti sierici ad intervalli appropriati. Iponatremia da diluizione può verificarsi in pazienti edematosi in acqua calda.

    Effetti endocrini e metabolici

    La terapia con i tiazidi può alterare la tolleranza al glucosio. Può essere richiesto un aggiustamento del dosaggio dei farmaci antidiabetici, inclusa l’insulina (vedere paragrafo 4.5). Diabete mellito latente può diventare manifesto durante la terapia con tiazidi.

    I tiazidi possono diminuire l’escrezione di calcio urinario e possono causare un aumento lieve ed intermittente del calcio sierico. Un’ipercalcemia marcata può evidenziare un iperparatiroidismo latente. I tiazidi devono essere interrotti prima di effettuare test della funzione paratiroidea.

    Aumenti dei livelli di colesterolo e trigliceridi possono essere associati con la terapia diuretica tiazidica.

    La terapia tiazidica può precipitare iperuricemia e/o gotta in alcuni pazienti. Poiché losartan diminuisce l’acido urico, losartan in associazione con idroclorotiazide attenua l’iperuricemia indotta da diuretici.

    Compromissione della funzione epatica

    I tiazidi devono essere usati con cautela nei pazienti con compromissione della funzione epatica o epatopatia progressiva, in quanto possono causare colestasi intraepatica e poichè alterazioni minori dell’equilibrio idroelettrolitico possono precipitare un coma epatico.

    LOSARTAN E IDROCLOROTIAZIDE PENSA è controindicato nei pazienti con compromissione epatica grave (vedere paragrafi 4.3 e 5.2).

    Altri

    Nei pazienti trattati con tiazidi, possono verificarsi reazioni di ipersensibilità con o senza una storia di allergia o asma bronchiale. Con l’uso di tiazidi è stato riportato aggravamento o attivazione di lupus eritematoso sistemico.

    Eccipienti

    I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di lattasi di Lapp, o malassorbimento di glucosio–galattosio, non devono assumere questo farmaco (vedere paragrafo 6.1).

    Per chi svolge attività sportiva: l’uso del farmaco senza necessità terapeutica costituisce doping e può determinare comunque positività ai test anti–doping.

    Gravidanza

    Gravidanza

    Antagonisti del Recettore dell’Angiotensina II (AIIRA):

    L’uso degli Antagonisti del Recettore dell’Angiotensina II (AIIRA) non è raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.4). L’uso degli AIIRA è controindicato durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).

    L’evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicità a seguito all’esposizione ad ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia non può essere escluso un piccolo aumento del rischio. Sebbene non siano disponibili dati epidemiologici controllati sul rischio con Antagonisti del Recettore dell’Angiotensina II (AIIRA), un simile rischio può esistere anche per questa classe di medicinali. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antipertensivi alternativi, con comprovato profilo di sicurezza per l’uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un AIIRA. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con AIIRA deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa.

    È noto che nella donna l’esposizione ad AIIRA durante il secondo ed il terzo trimestre induce tossicità fetale (ridotta funzionalità renale, oligoidramnios, ritardo nell’ossificazione del cranio) e tossicità neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia) (vedere paragrafo 5.3).

    Se dovesse verificarsi un’esposizione ad un AIIRA dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalità renale e del cranio.

    I neonati le cui madri abbiano assunto AIIRA devono essere attentamente osservati per quanto riguarda l’ipotensione (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).

    Idroclorotiazide:

    C’è limitata esperienza con idroclorotiazide durante la gravidanza, specialmente durante il primo trimestre. Gli studi sugli animali sono insufficienti.

    Idroclorotiazide attraversa la placenta. In base al suo meccanismo d’azione l’uso di idroclorotiazide durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza può compromettere la perfusione feto placentare e può causare effetti fetali e neonatali come ittero, alterazioni del bilancio elettrolitico e trombocitopenia.

    Idroclorotiazide non deve essere usata per il trattamento dell’edema gestazionale, l’ipertensione gestazionale o la preeclampsia a causa del rischio di riduzione del volume plasmatico e di ipoperfusione placentare senza un effetto benefico sul decorso della malattia.

    Idroclorotiazide non deve essere usata per il trattamento dell’ipertensione in donne in gravidanza eccetto che in rare situazioni dove nessun altro trattamento potrebbe essere usato.

    Allattamento

    Antagonisti del Recettore dell’Angiotensina II (AIIRA):

    Poiché non sono disponibili dati riguardanti l’uso di LOSARTAN E IDROCLOROTIAZIDE PENSA durante l’allattamento, LOSARTAN E IDROCLOROTIAZIDE PENSA non è raccomandato e sono da preferire trattamenti alternativi con comprovato profilo di sicurezza per l’uso durante l’allattamento, specialmente in caso di allattamento di neonati o prematuri.

    Idroclorotiazide:

    Idroclorotiazide viene escreta nel latte materno in piccole quantità. I diuretici tiazidici ad alte dosi provocano intensa diuresi che può inibire la produzione di latte. L’uso di LOSARTAN E IDROCLOROTIAZIDE PENSA durante l’allattamento al seno non è raccomandato. Se LOSARTAN E IDROCLOROTIAZIDE PENSA viene assunto durante l’allattamento, le dosi devono essere mantenute ai livelli più bassi possibili.

    Effetti Collaterali

    Gli eventi avversi di seguito sono riportati, dove appropriato, secondo la classificazione per sistemi e organi, e le frequenza secondo le seguenti convenzioni

    Molto comuni: ≥ 1/10

    Comuni: ≥ 1/100, < 1/10

    Non comuni: ≥ 1/1,000, ≤ 1/100

    Rari: ≥ 1/10.000, ≤ 1/1.000

    Molto rari: ≤ 1/10.000

    Non nota: ≤ 1/10.000

    (la frequenza non può essere definite sulla base dei dati disponibili)

    Negli studi clinici condotti con losartan potassico e idroclorotiazide non sono stati osservati eventi indesiderati specifici di questo farmaco di associazione. Gli eventi indesiderati sono stati limitati a quelli riportati in precedenza con losartan potassico e/o idroclorotiazide.

    Negli studi clinici controllati sull’ipertensione essenziale, il capogiro è stato l’unico effetto indesiderato riportato come correlato al farmaco, che si è verificato con un’incidenza più elevata di quella osservata con placebo nell’1% o più dei pazienti trattati con losartan e idroclorotiazide.

    Oltre a questi effetti, le seguenti ulteriori reazioni avverse sono state riportate dopo l’introduzione del prodotto sul mercato:

    Patologie epatobiliari

    Rare: epatite

    Esami diagnostici

    Rare: iperkalemia, aumento delle ALT

    Ulteriori eventi avversi osservati con uno dei singoli componenti e che possono essere potenziali eventi avversi di losartan potassico/idroclorotiazide sono i seguenti:

    Losartan

    Patologie del sistema emolinfopoietico

    Non comuni: anemia, porpora di Henoch–Schonlein, ecchimosi, emolisi

    Disturbi del sistema immunitario

    Rari: reazioni anafilattiche, angioedema, orticaria

    Disturbi del metabolismo e della nutrizione

    Non comuni: anoressia, gotta

    Disturbi psichiatrici

    Comuni: insonnia

    Non comuni: ansia, disturbi legati all’ansia, panico, confusione, depressione, anormalità dei sogni, disturbi del sonno, sonnolenza, alterazione della memoria

    Patologie del sistema nervoso

    Comuni: cefalea, capogiro

    Non comuni: nervosismo, parestesia, neuropatia periferica, tremore, emicrania, sincope

    Patologie dell’occhio

    Non comuni: visione offuscata, bruciore/dolore puntorio nell’occhio, congiuntivite, diminuzione dell’acuità visiva

    Patologie dell’orecchio e del labirinto

    Non comuni: vertigini, tinnito

    Patologie cardiache

    Non comuni: ipotensione, ipotensione ortostatica, sternalgia, angina pectoris, blocco atrio–ventricolare di grado II, eventi cerebrovascolari, infarto del miocardio, palpitazioni, aritmie (fibrillazioni striali, bradicardia sinusale, tachicardia, tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare)

    Patologie vascolari

    Non comuni: vasculite

    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

    Comuni: tosse, infezioni del tratto respiratorio superiore, congestione nasale, sinusite, disturbi sinusali

    Non comuni: fastidio faringeo, faringite, laringite, dispnea, bronchite, epistassi, rinite, congestione respiratoria

    Patologie gastrointestinali

    Comuni: dolore addominale, nausea, diarrea, dispepsia

    Non comuni: stipsi, dolore dentale, secchezza delle fauci, flatulenza, gastrite, vomito

    Patologie epatobiliari

    Non nota: anormalità della funzione epatica

    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

    Non comuni: alopecia, dermatite, cute secca, eritema, arrossamento, fotosensibilità, prurito, rash cutaneo, orticaria, sudore.

    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

    Comuni: crampi muscolari, dolore alla schiena, dolore alle gambe, mialgia.

    Non comuni: dolore alle braccia, gonfiore alle articolazioni, dolore alle ginocchia, dolore muscoloscheletrico, dolore alle spalle, intorpidimento, artralgia, artrite, coxalgia, fibromialgia, debolezza muscolare.

    Patologie renali ed urinarie:

    Non comuni: nicturia, elevata frequenza della minzione, infezione del tratto urinaro

    Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella

    Non comuni: diminuzione della libido, impotenza

    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

    Comuni: astenia, affaticamento, dolore al torace

    Non comuni: edema facciale, febbre

    Indagini diagnostiche

    Comuni: iperkalemia, lieve riduzione dell’ematocrito e dell’emoglobina

    Non comuni: lieve aumento dei livelli di urea e creatinina sierica

    Molto rari: aumento degli enzimi epatici e della bilirubina

    Idroclorotiazide:

    Patologie del sistema emolinfopoietico

    Non comuni: agranulocitosi, anemia aplastica, anemia emolitica, leucopenia, porpora, trombocitopenia

    Patologie del sistema immunitario

    Rari: reazioni anafilattiche

    Disturbi del metabolismo e della riproduzione

    Non comuni: anoressia, iperglicemia, iperuricemia, ipokalemia, iponatremia

    Disturbi psichiatrici

    Non comuni: insonnia

    Patologie del sistema nervoso:

    Comuni: cefalalgia

    Patologie dell’occhio:

    Non comuni: visione offuscata transitoria, xantopsia

    Patologie vascolari

    Non comuni: angite necrotizzante (vasculite, vasculite cutanea)

    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche:

    Non comuni: sindrome da distress respiratorio inclusa polmonite e edema polmonare

    Patologie gastrointestinali:

    Non comuni: sialoadenite, spasmi, irritazione allo stomaco, nausea, vomito, diarrea, stipsi

    Patologie epatobiliari:

    Non comuni: ittero (colestasi intraepatica), pancreatite

    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:

    Non comuni: fotosensibilità, orticaria, necrolisi epidermica tossica

    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo:

    Non comuni: crampi muscolari

    Patologie renali ed urinarie:

    Non comuni: glicosuria, nefrite interstiziale, disfunzione renale, insufficienza renale

    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

    Non comuni: febbre, capogiro

    Segnalazione delle reazioni avverse sospette

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

    Eccipienti

    Nucleo della compressa:

    Cellulosa Microcristallina (E460),

    Lattosio Monoidrato

    Amido di Mais Pregelatinizzato

    Amido di Sodio Glicolato Tipo A,

    Magnesio Stearato (E572)

    Rivestimento:

    Idrossi–propilcellulosa (E463),

    Idrossi–propil–metilcellulosa 6cP (E464),

    Diossido di Titanio (E171)

    Conservazione

    Conservare a temperatura non superiore a 25° C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.