Keneil (Eg spa)

Compresse rivestite divisibili 30cpr riv 600mg

da16.20 €
Principio attivo:Gabapentin
Gruppo terapeutico:Antiepilettici
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • epilessia
  • nevralgia
  • Leggi l'intera sezione del foglietto
    Posologia

    Uso orale.

    Gabapentin può essere assunto con o senza cibo e deve essere deglutito per intero con una quantità sufficiente di liquidi (p. es. un bicchiere d’acqua). Se è necessario è possibile dividere le compresse in due parti uguali lungo la linea di frattura.

    Epilessia

    Generalmente l’epilessia richiede trattamenti a lungo termine. Il dosaggio viene stabilito dal medico curante in base alla tollerabilità e alla efficacia per il singolo paziente.

    La dose massima giornaliera deve essere suddivisa in tre somministrazioni singole e per prevenire la comparsa improvvisa di attacchi epilettici il massimo intervallo tra le dosi non deve superare le 12 ore. Non è necessario monitorare le concentrazioni plasmatiche di gabapentin per ottimizzare la terapia con gabapentin. Inoltre, gabapentin può essere utilizzato in combinazione ad altre sostanze antiepilettiche senza il rischio di alterare le concentrazioni plasmatiche di gabapentin o le concentrazioni sieriche di altri medicinali antiepilettici.

    Adulti e adolescenti:

    Dosaggi massimi giornalieri:

    • 1800 mg/die (1 compressa da 600 mg 3 volte al giorno);

    • 2400 mg/die (1 compressa da 800 mg 3 volte al giorno);

    • 3600 mg/die (2 compresse da 600 mg 3 volte al giorno).

    Il dosaggio di 4800 mg/die è stato ben tollerato nell’ambito di studi clinici a lungo termine condotti in aperto.

    Bambini di età uguale o superiore ai 6 anni e di peso superiore a 35 kg:

    Dosaggi massimi giornalieri:

    • 25–35 mg/kg/die

    Il dosaggio di 50 mg/kg/die è stato ben tollerato nell’ambito di uno studio clinico a lungo termine.

    Dolore neuropatico periferico

    Dosaggi massimi giornalieri:

    Adulti

    • 1800 mg/die (1 compressa da 600 mg 3 volte al giorno);

    • 2400 mg/die (1 compressa da 800 mg 3 volte al giorno);

    • 3600 mg/die (2 compresse da 600 mg 3 volte al giorno).

    Nel trattamento del dolore neuropatico periferico, quale la neuropatia diabetica dolorosa e la nevralgia posterpetica, l’efficacia e la sicurezza non sono state esaminate nell’ambito di studi clinici per periodi di trattamento superiori ai 5 mesi. Se un paziente necessita di un trattamento superiore ai 5 mesi per il dolore neuropatico periferico, il medico curante deve valutare le condizioni cliniche del paziente e determinare la necessità di un prolungamento del trattamento.

    Uso in pazienti anziani (età superiore a 65 anni)

    Nei pazienti anziani può essere necessario un aggiustamento del dosaggio a causa di una riduzione della funzionalità renale correlata all’età (vedere Tabella 1). Sonnolenza, edema periferico e astenia possono essere più frequenti nei pazienti anziani.

    Uso in pazienti con compromissione della funzionalità renale

    In pazienti con compromissione della funzionalità renale e/o in quelli sottoposti ad emodialisi, si raccomanda un aggiustamento della dose come descritto in Tabella 1.

    KENEIL non può essere utilizzato in pazienti con valori clearance della creatinina inferiori a 65 ml/min. Tabella 1

    DOSAGGIO DI GABAPENTIN NEGLI ADULTI IN BASE ALLA FUNZIONALITÀ RENALE
    Clearance della creatinina (ml/min) Dosaggio totale giornalieroa(mg/die)
    ≥80 900–3600
    65–79 900–1800

    aIl dosaggio totale giornaliero deve essere somministrato suddiviso in tre dosi.

    Uso in pazienti con anuria sottoposti ad emodialisi

    Nei pazienti con anuria sottoposti ad emodialisi che non sono mai stati trattati con gabapentin, si raccomanda una dose di carico da 300–400 mg, seguita da 300 mg di gabapentin dopo ogni seduta di emodialisi di 4 ore. Nei giorni liberi da emodialisi, non deve essere effettuato il trattamento con gabapentin. KENEIL non è adatto, per i dosaggi autorizzati, per il trattamento di pazienti sottoposti ad emodialisi con compromissione della funzionalità renale.

    Interruzione di gabapentin

    In accordo all’attuale pratica clinica, se il trattamento con gabapentin deve essere interrotto si raccomanda che ciò avvenga in maniera graduale almeno nell’arco di una settimana indipendentemente dall’indicazione trattata.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti
  • Leggi l'intera sezione del foglietto
    Interazioni
  • morfina
  • state osservate interazioni
  • fenobarbital
  • fenitoina
  • acido valproico
  • carbamazepina
  • agenti
  • antiepilettici
  • contraccettivi orali
  • etinilestradiolo
  • antiacidi
  • alluminio
  • magnesio
  • dopo
  • probenecid
  • cimetidina
  • Leggi l'intera sezione del foglietto
    Avvertenze

    Casi di pensiero e comportamento suicida

    Casi di pensiero e comportamento suicida sono stati riportati nei pazienti in trattamento con farmaci antiepilettici nelle loro diverse indicazioni. Una meta–analisi di trials randomizzati di farmaci antiepilettici verso placebo ha, inoltre, evidenziato un piccolo incremento di rischio di pensiero e comportamento suicida.

    Il meccanismo di tate rischio non è stato stabilito e i dati disponibili non escludono la possibilità di un incremento di rischio con gabapentin.

    Pertanto, i pazienti devono essere monitorati per segni di pensiero e comportamento suicida ed in tal caso deve essere preso in considerazione un appropriato trattamento. I pazienti (e chi ne ha cura) devono essere istruiti ad avvertire il medico curante qualora emergano i segni di pensiero o comportamento suicida.

    Pancreatite acuta

    Se un paziente sviluppa una pancreatite acuta durante il trattamento con gabapentin, deve essere presa in considerazione l’interruzione del trattamento con gabapentin (vedere paragrafo 4.8).

    Crisi epilettiche

    Sebbene non vi siano evidenze di recidive di crisi epilettiche con gabapentin, l’interruzione improvvisa degli anticonvulsivanti in pazienti epilettici può stimolare lo stato epilettico (vedere paragrafo 4.2).

    Con gabapentin, come con altri medicinali antiepilettici, in alcuni pazienti può verificarsi un aumento della frequenza delle crisi epilettiche o l’insorgenza di nuovi tipi di crisi.

    Come con altri antiepilettici, i tentativi di sospendere gli antiepilettici somministrati contemporaneamente a gabapentin, in pazienti refrattari al trattamento con più farmaci antiepilettici, al fine di raggiungere la monoterapia con gabapentin, hanno una bassa percentuale di successo.

    Gabapentin non è considerato efficace nel trattamento degli attacchi epilettici in presenza di crisi generalizzate di epilessia primaria, come ad esempio le assenze, e può aggravare queste crisi in alcuni pazienti. Pertanto, gabapentin deve essere impiegato con cautela in pazienti con attacchi epilettici misti, incluse le assenze.

    Uso nei pazienti anziani

    Non sono stati condotti studi sistematici con gabapentin in pazienti di età superiore o uguale a 65 anni. In uno studio in doppio cieco in pazienti con dolore neuropatico, si sono verificati sonnolenza, edema periferico ed astenia in una percentuale leggermente maggiore in pazienti di età superiore o uguale a 65 anni rispetto a pazienti più giovani. A parte questi dati, le valutazioni cliniche in questo gruppo di pazienti non indicano un profilo di sicurezza diverso da quello osservato in pazienti più giovani.

    Popolazione pediatrica

    Gli effetti della terapia a lungo termine (superiore a 36 settimane) sull’apprendimento, l’intelligenza e lo sviluppo nei bambini e negli adolescenti non sono stati studiati in modo adeguato. I benefici della terapia prolungata devono pertanto essere valutati rispetto ai potenziali rischi di tale terapia.

    Abuso e dipendenza

    Casi di abuso e dipendenza sono stati riportati nei database post–marketing. I pazienti devono essere valutati attentamente al fine di individuare l’esistenza di una storia di abuso di droga e osservati per possibili segnali di abuso di gabapentin, come comportamento di ricerca di farmaco, aumento della dose, sviluppo di tolleranza.

    Rash farmacologico con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS)

    In pazienti che assumono antiepilettici, incluso il gabapentin, sono state riportate gravi reazioni di ipersensibilità sistemica, anche pericolose per la vita, come rash farmacologico con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) (vedere paragrafo 4.8).

    È importante osservare che possono verificarsi manifestazioni precoci di ipersensibilità, come febbre e linfoadenopatia, anche se il rash non è evidente. Se sono presenti tali segni o sintomi il paziente deve essere visitato immediatamente. Se non può essere stabilita un’eziologia alternativa per questi segni o sintomi il trattamento con gabapentin deve essere interrotto.

    Esami di laboratorio

    Nella determinazione semi–quantitativa della proteinuria totale con il dipstick test si possono ottenere falsi positivi. Si raccomanda pertanto di verificare un risultato positivo al dipstick test con metodi che si basino su un principio analitico diverso, quale il metodo di Biuret, i metodi turbidimetrico o di legame colorimetrico, oppure di utilizzare questi metodi alternativi sin dall’inizio.

    Gravidanza

    Gravidanza

    Rischi generalmente correlati all’epilessia ed ai medicinali antiepilettici

    II rischio di difetti della nascita aumenta di 2–3 volte nella prole di donne trattate con un medicinale antiepilettico. I difetti segnalati con maggiore frequenza sono labbro leporino, malformazioni cardiache e difetti del tubo neurale. Una terapia con diversi farmaci antiepilettici può essere associata ad un maggiore rischio di malformazioni congenite rispetto alla monoterapia e pertanto è importante avvalersi della monoterapia ogni qualvolta sia possibile. Alle donne che probabilmente possono avere una gravidanza o che sono in età fertile deve essere fornita una consulenza specialistica e la necessità del trattamento antiepilettico deve essere rivalutata quando una donna sta programmando una gravidanza. Non deve essere effettuata un’interruzione improvvisa della terapia antiepilettica perché ciò può causare la comparsa di attacchi epilettici che possono avere conseguenze gravi sia per la mamma sia per il bambino. Raramente è stato osservato un ritardo nello sviluppo dei bambini nati da donne epilettiche. Non è possibile distinguere se il ritardo dello sviluppo sia causato da fattori genetici o sociali, dall’epilessia della madre o dal trattamento antiepilettico.

    Rischi correlati al gabapentin

    Non vi sono dati adeguati provenienti dall’uso di gabapentin in donne in gravidanza.

    Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto. Gabapentin non deve essere utilizzato durante la gravidanza a meno che il potenziale beneficio per la madre superi chiaramente il potenziale rischio per il feto.

    Non è possibile trarre conclusioni definitive in merito alla possibile associazione tra gabapentin ed un aumento del rischio delle malformazioni congenite quando il medicinale viene assunto durante la gravidanza; ciò a causa dell’epilessia stessa e della presenza di farmaci antiepilettici usati in concomitanza nel corso delle singole gravidanze esaminate.

    Allattamento

    Gabapentin viene escreto nel latte materno. Poiché non si conoscono gli effetti sul bambino durante l’allattamento, è necessario prestare attenzione quando gabapentin viene somministrato alle donne durante l’allattamento. Gabapentin deve essere usato durante l’allattamento solo se i benefici superano chiaramente i rischi.

    Effetti Collaterali

    Le reazioni avverse osservate nel corso degli studi clinici condotti nell’epilessia (in terapia aggiuntiva e in monoterapia) e nel dolore neuropatico sono riportati nella lista sottostante suddivisi per classificazione sistemica organica e frequenza (molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100; < 1/10), non comune (≥ 1/1.000; < 1/100), raro (≥ 1/10.000; < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000)). Quando un effetto indesiderato è stato osservato con frequenze diverse negli studi clinici, è stato assegnato alla frequenza più alta segnalata.

    Altre reazioni segnalate durante la fase di commercializzazione del medicinale sono incluse con una frequenza non nota (non può essere stimata in base ai dati disponibili) in corsivo nella lista sottostante.

    Nell’ambito di ogni gruppo di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine di gravità decrescente.

    Classificazione sistemica organica Reazioni avverse
    Infezioni e infestazioni  
    Molto comune infezione virale
    Comune polmonite, infezione respiratoria, infezione delle vie urinarie, infezione, otite media.
    Patologie del sistema emolinfopoietico  
    Comune leucopenia
    Non nota trombocitopenia
    Disturbi del sistema immunitario  
    Non comune reazioni allergiche (p. es. orticaria)
    Non nota sindrome da ipersensibilità, una reazione sistemica con una manifestazione variabile che può comprendere febbre, rash, epatite, linfoadenopatia, eosinofilia, e talvolta altri segni e sintomi.
    Disturbi dei metabolismo e della nutrizione  
    Comune anoressia, aumento dell’appetito
    Disturbi psichiatrici  
    Comune ostilità, confusione e instabilità emotiva, depressione, ansia, nervosismo, anomalie del pensiero
    Non nota allucinazioni
    Patologie del sistema nervoso  
    Molto comune sonnolenza, capogiri, atassia
    Comune convulsioni, ipercinesia, disartria, amnesia, tremori, insonnia, cefalea, sensazioni come parestesia, ipoestesia, coordinazione anomala, nistagmo, aumento, riduzione o assenza di riflessi
    Non comune ipocinesia
    Non nota altri disturbi del movimento (p. es. coreoatetosi, discinesia, distonia)
    Patologie dell’occhio  
    Comune disturbi della vista come ambliopia, diplopia
    Patologie dell’orecchio e del labirinto  
    Comune vertigini
    Non nota tinnito
    Patologie cardiache  
    Non comune palpitazioni
    Patologie vascolari  
    Comune ipertensione, vasodilatazione
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche  
    Comune dispnea, bronchite, faringite, tosse, rinite
    Patologie gastrointestinali  
    Comune vomito, nausea, anomalie dentali, gengivite, diarrea, dolore addominale, dispepsia, stipsi, secchezza delle fauci o della gola, flatulenza
    Non nota pancreatite
    Patologie epatobiliari  
    Non nota epatite, ittero
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo  
    Comune edema facciale, porpora più spesso descritta come lividi a seguito di traumi fisici, rash, prurito, acne
    Non nota sindrome di Stevens–Jonnson, angioedema, eritema multiforme, alopecia, rash farmacologico con eosinofilia e sintomi sistemici (vedere paragrafo 4.4)
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo  
    Comune artralgia, mialgia, dolore alla schiena, contrazioni muscolari
    Non nota rabdomiolisi, mioclono
    Patologie renali e urinarie  
    Non nota insufficienza renale acuta, incontinenza
    Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella  
    Comune impotenza
    Non nota ipertrofia mammaria, ginecomastia
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione  
    Molto comune affaticamento, febbre
    Comune edema periferico, disturbi della deambulazione, astenia, dolore, malessere, sindrome influenzale
    Non comune edema generalizzato
    Non nota reazioni da sospensione (per la maggior parte ansia, insonnia, nausea, dolori, sudorazione), dolore al torace. Sono stati segnalati casi di morte improvvisa inspiegati per i quali non è stata stabilita una relazione di causalità con il trattamento a base di gabapentin.
    Esami diagnostici  
    Comune riduzione dei globuli bianchi (conta dei globuli bianchi), aumento di peso
    Non comune aumento degli indici di funzionalità epatica SGOT (AST), SGPT (ALT) e bilirubina
    Non nota variazioni dei livelli di glucosio ematico in pazienti diabetici, aumento della creatinfosfochinasi ematica
    Traumatismo ed avvelenamento  
    Comune ferite accidentali, fratture, abrasioni

    In corso del trattamento con gabapentin sono stati segnalati casi di pancreatite acuta. Non è chiaro il rapporto di causalità con gabapentin (vedere paragrafo 4.4.).

    In pazienti sottoposti ad emodialisi, in seguito a danno renale in fase terminale, sono stati segnalati miopatia e livelli elevati di creatinchinasi.

    Infezioni delle vie respiratorie, otite media, convulsioni e bronchite sono stati segnalati solo nel corso degli studi clinici condotti nei bambini, inoltre, negli studi clinici condotti nei bambini sono stati comunemente segnalati comportamento aggressivo ed ipercinesia.

    Segnalazione delle reazioni avverse sospette

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

    Eccipienti

    Poloxamer 407

    Copovidone

    Amido di mais

    Magnesio stearato

    Ipromellosa

    Titanio diossido (E171)

    Talco

    Macrogol 6000

    Conservazione

    Conservare a temperatura non superiore ai 30°C nella confezione originale.