Haldol decanoas (Janssen cilag spa)

Soluzione iniettabile im 3f 50mg 1ml

Principio attivo:Aloperidolo decanoato
Gruppo terapeutico:Antipsicotici
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rnr - non ripetibile (ex s/f)
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioPresente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • psicosi.</p
  • trattamento di mantenimento delle psicosi
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    Posologia

    L’uso del prodotto è limitato a pazienti psicotici cronici, adulti che richiedano un trattamento antipsicotico parenterale, di lunga durata.

    Questi pazienti dovrebbero essere precedentemente stabilizzati con una terapia antipsicotica prima di considerare una conversione ad HALDOL DECANOAS.

    HALDOL DECANOAS permette di offrire alla maggior parte dei pazienti un mese di terapia con una sola somministrazione per iniezione i.m. profonda.

    HALDOL DECANOAS non va somministrato per via e.v..

    Poiché somministrazioni i.m. di volumi superiori a 3 ml possono provocare disagio nel paziente, si sconsiglia l’impiego di tali volumi.

    Poichè la risposta individuale ai neurolettici è variabile il dosaggio deve essere determinato individualmente sotto stretta osservazione medica. La dose individuale iniziale dipenderà sia dalla gravità della sintomatologia, sia dalla dose orale che era necessaria al mantenimento del paziente prima di iniziare il trattamento depot. Si raccomanda che la dose iniziale di HALDOL DECANOAS corrisponda a 10-15 volte la precedente dose giornaliera orale di aloperidolo. Per la maggior parte dei pazienti la dose iniziale è compresa tra 25 e 75 mg di aloperidolo decanoato. Si consiglia di non superare la dose iniziale di 100 mg.

    A seconda della risposta individuale del paziente la dose può essere gradualmente aumentata di 50 mg fino ad ottenere l’effetto terapeutico ottimale. Durante l’aggiustamento della dose o in corso di episodi di esacerbazione dei sintomi psicotici, la terapia con HALDOL DECANOAS può essere completata con Haldol.

    La dose mensile più appropriata di aloperidolo decanoato è circa pari a 20 volte quella quotidiana orale di aloperidolo.

    Nei casi di media gravità è di solito sufficiente una dose di 1-3 ml di HALDOL DECANOAS (= 50 - 150 mg di aloperidolo) ogni 4 settimane; nei casi gravi è spesso necessario iniettare dosi superiori (fino a 6 ml = 300 mg di aloperidolo).

    Nei rari casi in cui si riveli necessaria una dose superiore a 6 ml, è possibile o aumentare la dose o ridurre l’intervallo tra le somministrazioni.

    Uso in pazienti anziani ed in pazienti debilitati

    La posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovrà valutare un’eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.

    È consigliabile una dose iniziale di 12,5-25 mg ogni 4 settimane, da aumentare solamente in accordo alla risposta del paziente.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti
  • altre
  • depressioni endogene
  • nevrosi
  • lesioni dei gangli della base
  • emiplegia
  • sclerosi a placche
  • allattamento
  • infarto
  • insufficienza cardiaca
  • aritmie
  • aritmia
  • torsione di punta
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    Interazioni
  • antipsicotici
  • aloperidolo
  • altro farmaco
  • itraconazolo
  • nefazodone
  • fluvoxamina
  • chinidina
  • fluoxetina
  • clorpromazina
  • ketoconazolo
  • paroxetina
  • induttori enzimatici
  • carbamazepina
  • fenobarbital
  • rifampicina
  • noto
  • neurolettici
  • alcool
  • ipnotici
  • sedativi
  • analgesici
  • metildopa
  • adrenalina
  • agenti
  • simpaticomimetici
  • ipotensivo
  • guanetidina
  • levodopa
  • antiaritmici
  • disopiramide
  • procainamide
  • amiodarone
  • sotalolo
  • antistaminici
  • antimalarici
  • chinina
  • meflochina
  • farmaci che determinano alterazioni degli elettroliti
  • diuretici
  • antidepressivi triciclici
  • interazione
  • litio
  • neurolettica
  • anticoagulante
  • fenindione
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    Avvertenze

    Usare con cautela nei pazienti con malattie cardiovascolari o con una storia famigliare di prolungamento QT.

    Effettuare un ECG di base prima di iniziare il trattamento (vedi sezione 4.3).

    Effettuare un monitoraggio dell’ECG nel corso della terapia, sulla base delle condizioni cliniche del paziente.

    Nel corso della terapia, ridurre il dosaggio se si osserva un prolungamento del QT e interrompere se il QTc è >500ms.

    Si raccomanda un controllo periodico degli elettroliti.

    Evitare una terapia concomitante con altri neurolettici.

    Sono stati riportati rari casi di morte improvvisa in pazienti psichiatrici trattati con farmaci antipsicotici, tra cui HALDOL DECANOAS.

    Sono stati riportati casi di tromboembolismo venoso (TEV) con farmaci antipsicotici. Spesso i pazienti trattati con farmaci antipsicotici presentano fattori di rischio acquisiti per TEV; pertanto devono essere identificati tutti i possibili fattori di rischio per TEV prima e durante la terapia con HALDOL DECANOAS e devono essere intraprese misure preventive.

    Aumento della mortalità nelle persone anziane con demenza

    Dati ottenuti da due ampi studi osservazionali hanno dimostrato che nelle persone anziane con demenza trattate con antipsicotici il rischio di morte è lievemente aumentato rispetto alle persone non trattate. Non ci sono dati a sufficienza per stimare esattamente l’entità del rischio e non è nota la causa dell’aumentato rischio.

    HALDOL DECANOAS non è autorizzato per il trattamento dei disturbi del comportamento correlati a demenza.

    Pazienti anziani affetti da psicosi correlata a demenza trattati con farmaci antipsicotici mostrano un aumentato rischio di morte. L’analisi di diciassette studi clinici controllati verso placebo (durata modale di 10 settimane), prevalentemente in pazienti in terapia con farmaci antipsicotici atipici, ha rivelato un rischio di morte compreso tra 1,6 e 1,7 volte maggiore in pazienti trattati con farmaco rispetto ai trattati con placebo. Nel corso di uno studio clinico controllato della durata di 10 settimane con un farmaco tipico il tasso di mortalità è stato di circa il 4,5% nei pazienti trattati con farmaco rispetto a circa il 2,6 % nel gruppo placebo. Sebbene le cause di morte erano varie, la maggior parte dei decessi è sembrata essere di natura cardiovascolare (ad esempio insufficienza cardiaca, morte improvvisa) o di natura infettiva (ad esempio polmonite). Studi osservazionali suggeriscono che, come gli antipsicotici atipici, il trattamento con antipsicotici convenzionali può aumentare la mortalità. In tale ambito non è chiaro se l’aumentata mortalità osservata negli studi osservazionali possa essere attribuita agli antipsicotici o al contrario ad alcune caratteristiche dei pazienti.

    Effetti cardiovascolari

    Con aloperidolo sono stati riportati molto raramente casi di prolungamento dell’intervallo QT e/o aritmie ventricolari, in aggiunta a rari casi di morte improvvisa. Essi potrebbero verificarsi più frequentemente con alti dosaggi di farmaco e in pazienti predisposti.

    Dal momento che nel corso della terapia con aloperidolo è stato osservato un prolungamento dell’intervallo QT, si raccomanda cautela nei pazienti con condizioni che predispongono ad un prolungamento del QT (sindrome da QT prolungato, ipokalemia, squilibrio elettrolitico, farmaci che causano prolungamento del QT, malattie cardiovascolari, storia familiare di prolungamento del QT) specialmente se la somministrazione avviene per via parenterale (vedi sezione 4.5). Il rischio di prolungamento dell’intervallo QT e/o di aritmie ventricolari può aumentare con dosi elevate (vedi sezioni 4.5, 4.8 e 4.9) o con l’uso parenterale, in particolare endovenoso. Deve essere effettuato un ECG per monitorare l’insorgenza di un prolungamento dell’intervallo QT o di grave disritmia cardiaca se aloperidolo viene somministrato per via endovenosa. HALDOL DECANOAS non deve essere somministrato per via endovenosa.

    Sono state inoltre riportate tachicardia e ipotensione in pazienti occasionali.

    Sindrome neurolettica maligna

    Come gli altri farmaci antipsicotici, anche HALDOL DECANOAS è stato associato a sindrome neurolettica maligna: una risposta rara ed idiosincrasica caratterizzata da ipertermia, rigidità muscolare generalizzata, instabilità autonomica, stato di coscienza alterato. L’ipertermia è spesso un sintomo precoce di tale sindrome. Il trattamento antipsicotico deve essere sospeso immediatamente e devono essere istituite appropriate terapie di supporto ed un attento monitoraggio.

    Discinesia tardiva

    Come per tutti i farmaci antipsicotici, può comparire discinesia tardiva in alcuni pazienti in terapia a lungo termine o dopo sospensione della terapia. Tale sindrome è principalmente caratterizzata da movimenti ritmici involontari della lingua, del viso, della bocca o della mandibola. Le manifestazioni possono essere permanenti in alcuni pazienti. La sindrome può essere mascherata con la ripresa del trattamento, con l’aumento del dosaggio o passando ad un altro antipsicotico. Il trattamento deve essere interrotto appena possibile.

    Sintomi extrapiramidali

    Come per tutti i neurolettici, possono insorgere sintomi extrapiramidali, ad esempio tremore, rigidità, ipersalivazione, bradicinesia, acatisia, distonia acuta.

    Farmaci antiparkinson anticolinergici possono essere prescritti se necessario, ma non dovrebbero essere usati routinariamente come misura preventiva. Se è necessario il trattamento concomitante con farmaci antiparkinson deve essere protratto dopo la sospensione di HALDOL DECANOAS, se la loro escrezione è più rapida rispetto a quella di HALDOL, allo scopo di evitare lo sviluppo o l’aggravamento di sintomi extrapiramidali. Il medico deve considerare il possibile aumento della pressione intraoculare dovuta ai farmaci anticolinergici, inclusi gli agenti antiparkinson, quando somministrati in concomitanza con HALDOL DECANOAS.

    Attacchi epilettici/Convulsioni

    È stata riportata l’insorgenza di attacchi epilettici scatenati da HALDOL DECANOAS. Si raccomanda cautela nei pazienti epilettici e in condizioni che predispongono alle convulsioni (ad esempio sospensione dell’alcool e danno cerebrale).

    Effetti epatobiliari

    Dato che HALDOL DECANOAS è metabolizzato dal fegato, si raccomanda cautela in pazienti con malattia epatica. Sono stati riportati casi isolati di anomalie nella funzionalità epatica o epatiti, più spesso colestatiche.

    Effetti sul sistema endocrino

    La tiroxina può facilitare la tossicità di HALDOL DECANOAS. La terapia antipsicotica in pazienti con ipertiroidismo deve essere intrapresa solo con grande cautela e deve essere sempre accompagnata da una terapia per raggiungere uno stato eutiroideo.

    Gli effetti ormonali degli antipsicotici neurolettici includono iperprolattinemia, che può causare galattorrea, ginecomastia e oligo- o amenorrea. Sono stati riportati casi molto rari di ipoglicemia e di Sindrome da Inappropriata Secrezione di ADH.

    Considerazioni aggiuntive

    Si raccomanda che i pazienti potenzialmente idonei ad essere trattati con HALDOL DECANOAS vengano prima trattati con aloperidolo per via orale, al fine di escludere la possibilità di una inaspettata reazione di ipersensibilità all’aloperidolo.

    Come tutti gli antipsicotici, HALDOL DECANOAS non deve essere usato in monoterapia nei casi in cui la depressione è predominante. Può essere associato a farmaci antidepressivi nelle condizioni in cui coesistano depressione e psicosi.

    Gravidanza

    Studi condotti sugli animali hanno mostrato un effetto teratogeno di aloperidolo (vedi sezione 5.3).

    In neonati esposti nell’utero ad aloperidolo durante l’ultimo trimestre della gravidanza sono stati osservati sintomi extrapiramidali reversibili.

    Da non impiegarsi in caso di gravidanza accertata o presunta, nè durante l’allattamento.

    Effetti Collaterali

    Dati da studi clinici

    Dati da studi di confronto e in aperto - Reazioni avverse al farmaco riportate con incidenza ≥ 1%

    La sicurezza di HALDOL DECANOAS (15-500 mg/mese) è stata valutata in 410 soggetti partecipanti a 13 studi clinici per il trattamento della schizofrenia o del disturbo schizoaffettivo.

    Le reazioni avverse al farmaco (Adverse Drug Reactions, ADR) riportate con incidenza ≥ 1% in soggetti trattati con HALDOL DECANOAS in questi studi sono riportate in Tabella 1.

    Tabella 1. Reazioni avverse al farmaco riportate con incidenza ≥ 1% in soggetti trattati con HALDOL DECANOAS in studi clinici di confronto e in aperto

    Classificazione sistemica organica Aloperidolo decanoato (n=410) %
    Reazione avversa
    Patologie del sistema nervoso
    Disturbi extrapiramidali 13,6
    Tremore 8,0
    Parkinsonismo 7,3
    Sonnolenza 4,9
    Facies a maschera 4,1
    Acatisia 3,4
    Sedazione 2,7
    Patologie gastrointestinali
    Secchezza delle fauci 3,4
    Costipazione 2,0
    Ipersecrezione salivare 1,2
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Rigidità muscolare 6,1
    Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
    Disfunzione sessuale 1,5
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Reazioni al sito di iniezione 1,2
    Esami diagnostici
    Aumento di peso 2,9

    Dati da studi di confronto e in aperto - Reazioni avverse al farmaco riportate con incidenza <1%

    Ulteriori ADR presentatesi in < 1% dei soggetti trattati con HALDOL DECANOAS negli studi sopra citati sono elencate in Tabella 2.

    Tabella 2. Reazioni avverse al farmaco riportate con incidenza <1% in soggetti trattati con HALDOL DECANOAS in studi clinici di confronto e in aperto

    Patologie del sistema nervoso
    Acinesia
    Discinesia
    Oculogiro
    Ipertonia
    Distonia
    Rigidità a scatti
    Patologie dell’occhio
    Visione offuscata
    Disturbi visivi
    Patologie cardiache
    Tachicardia

    Di seguito è riportato un elenco delle ulteriori ADR identificate in studi clinici con altre formulazioni di aloperidolo:

    Patologie endocrine: iperprolattinemia.

    Patologie del sistema nervoso: sindrome neurolettica maligna; discinesia tardiva; bradicinesia; vertigini.

    Patologie vascolari: ipotensione.

    Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella: amenorrea, galattorrea, disturbi mestruali, disfunzione erettile.

    Dati postmarketing

    Gli eventi avversi primi identificati come ADR durante l’esperienza postmarketing con aloperidolo sono inclusi in Tabella 3. La revisione postmarketing è basata sulla revisione di tutti i casi in cui è stata somministrata la parte attiva di aloperidolo (HALDOL e HALDOL DECANOAS). In ogni tabella le frequenze sono fornite in accordo alla seguente convenzione:

    Molto comune ≥ 1/10
    Comune ≥ 1/100 e < 1/10
    Non comune ≥ 1/1000 e < 1/100
    Raro ≥ 1/10000 e < 1/1000
    Molto raro < 1/10000 inclusi i casi isolati

    Nella Tabella 3 le ADR sono mostrate in base alla classe di frequenza basata sul tasso di segnalazione spontanea.

    Tabella 3. Reazioni avverse al farmaco durante l’esperienza postmarketing con aloperidolo (orale, soluzione o decanoato) riportate per categoria di frequenza stimata dai tassi di segnalazione spontanee

    Patologie del sistema emolifopoietico
    Molto raro    Agranulocitosi, pancitopenia, trombocitopenia, leucopenia, neutropenia
    Disturbi del sistema immunitario
    Molto raro Reazione anafilattica, ipersensibilità
    Patologie endocrine
    Molto raro Inappropriata secrezione dell’ormone antidiuretico
    Disturbi della nutrizione e del metabolismo
    Molto raro Ipoglicemia
    Disturbi psichiatrici
    Molto raro Disordini psicotici, agitazione, stato confusionale, depressione, insonnia
    Patologie del sistema nervoso
    Molto raro Convulsioni, mal di testa
    Patologie cardiache
    Molto raro Torsade de pointes (torsione di punta), fibrillazione ventricolare, tachicardia ventricolare, extrasistole
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Molto raro Broncospasmo, laringospasmo, edema laringeo, dispnea
    Patologie Gastrointestinali
    Molto raro Vomito, nausea
    Patologie epatobiliari
    Molto raro Insufficienza epatica acuta, epatite, colestasi, ittero, anomalie nei test di funzionalità epatica
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Molto raro Vasculite leucocitoclastica, dermatite esfoliativa, orticaria, reazioni di fotosensibilità, rash, prurito, iperidrosi
    Patologie renali ed urinarie
    Molto raro Ritenzione urinaria
    Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
    Molto raro Priapismo, ginecomastia
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Molto raro Morte improvvisa, edema facciale, edema, iponatriemia, ipertermia
    Esami diagnostici
    Molto raro Elettrocardiogramma con QT prolungato, diminuzione di peso

    Sono stati osservati con HALDOL DECANOAS e altri farmaci della stessa classe casi rari di prolungamento del QT, aritmie ventricolari come torsione di punta, tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare ed arresto cardiaco.

    Casi molto rari di morte improvvisa.

    Sono stati riportati con farmaci antipsicotici casi di tromboembolismo venoso, inclusi casi di embolia polmonare e casi di trombosi venosa profonda - Frequenza non nota.

    Eccipienti

    Alcool benzilico, olio di sesamo.

    Conservazione

    Conservare a temperatura non superiore a 25°C. Conservare nel contenitore originale per tenerlo al riparo dalla luce.