Fluoxetina doc (Doc generici srl)

Capsule rigide 12cps 20mg

Principio attivo:Fluoxetina cloridrato
Gruppo terapeutico:Antidepressivi
Tipo di farmaco:Farmaco generico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutinePresente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • depressione maggiore
  • disturbo ossessivo compulsivo
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    Posologia

    Per somministrazione orale.

    Posologia

    Episodi di depressione maggiore

    Adulti ed anziani

    La dose raccomandata è 20 mg al giorno. Se necessario il dosaggio deve essere riesaminato e corretto entro 3–4 settimane dall’inizio della terapia e quindi valutato se clinicamente appropriato.

    Sebbene ai dosaggi più alti vi possa essere un potenziale aumento di effetti indesiderati, in alcuni pazienti, con insufficiente risposta terapeutica ai 20 mg, la dose può essere gradualmente aumentata fino ad un massimo di 60 mg (vedere paragrafo 5.1). Variazioni del dosaggio devono essere effettuate con attenzione su ogni singolo individuo, per mantenere il paziente alla più bassa dose efficace.

    I pazienti con depressione devono essere trattati per un periodo sufficiente di almeno 6 mesi per essere sicuri che siano privi di sintomatologia.

    Disturbo ossessivo compulsivo

    Adulti ed anziani

    La dose raccomandata è 20 mg al giorno. Sebbene a dosaggi più alti di 20 mg al giorno, in alcuni pazienti vi possa essere un potenziale aumento di effetti indesiderati, la dose può essere gradualmente aumentata fino ad un massimo di 60 mg se dopo due settimane c’è un’insufficiente risposta terapeutica ai 20 mg.

    Se entro 10 settimane non si osserva alcun miglioramento, il trattamento con fluoxetina deve essere riconsiderato. Se è stata ottenuta una buona risposta terapeutica, il trattamento può essere continuato ad un dosaggio adattato su base individuale. Anche se non ci sono studi sistematici che consentano di stabilire per quanto tempo continuare il trattamento con fluoxetina, il Disturbo Ossessivo Compulsivo è una condizione cronica ed è ragionevole considerare un prolungamento della terapia oltre le 10 settimane nei pazienti che rispondono al trattamento. Variazioni del dosaggio devono essere effettuate con attenzione su ogni singolo individuo, per mantenere il paziente alla più bassa dose efficace. La necessità di un trattamento deve essere rivalutata periodicamente. Nei pazienti che hanno risposto bene alla farmacoterapia alcuni clinici ritengono utile una contemporanea psicoterapia comportamentale.

    Nel Disturbo Ossessivo Compulsivo non è stata dimostrata una efficacia nel lungo termine (oltre le 24 settimane).

    Bulimia nervosa

    Adulti ed anziani

    Si raccomanda una dose di 60 mg al giorno. Nella bulimia nervosa non è stata dimostrata una efficacia nel lungo termine (oltre i 3 mesi).

    Adulti

    Tutte le indicazioni

    La dose raccomandata può essere aumentata o diminuita. Non sono state sistematicamente valutate dosi superiori a 80 mg al giorno.

    Quando la somministrazione viene sospesa, le sostanze farmacologicamente attive persisteranno nell’organismo per settimane. Ciò deve essere tenuto presente quando si inizia o si interrompe il trattamento.

    Le capsule e le preparazioni in forma liquida sono bioequivalenti.

    Bambini e adolescenti di 8 anni di età ed oltre (Episodio di depressione maggiore di grado da moderato a grave)

    Il trattamento deve essere iniziato e controllato sotto la supervisione dello specialista. La dose iniziale è 10 mg al giornosomministrata come 2,5 ml di FLUOXETINA DOC Generici soluzione orale. Aggiustamenti posologici devono essere effettuati con attenzione, su base individuale, per mantenere il paziente alla dose minima efficace.

    Dopo una–due settimane, la dose può essere aumentata a 20 mg al giorno. L’esperienza clinica con dosi giornaliere superiori ai 20 mg è minima. Esistono solo dati limitati sul trattamento oltre le 9 settimane.

    Bambini di ridotto peso corporeo

    A causa dei più alti livelli plasmatici che si raggiungono nei bambini di ridotto peso corporeo, l’effetto terapeutico può essere raggiunto con dosaggi più bassi (vedere paragrafo 5.2).

    Nei pazienti pediatrici che rispondono al trattamento, la necessità di continuare il trattamento dopo 6 mesi deve essere rivalutata. Se entro 9 settimane non è stato raggiunto alcun beneficio clinico, il trattamento deve essere riconsiderato.

    Anziani

    Si raccomanda cautela quando si aumenta la dose e la dose giornaliera non deve generalmente superare i 40 mg. La dose massima raccomandata è 60 mg al giorno.

    Una dose più bassa o meno frequente (per esempio 20 mg a giorni alterni) deve essere presa in considerazione nei pazienti con compromissione epatica (vedere paragrafo 5.2), o nei pazienti in cui vi è la possibilità di un’interazione tra FLUOXETINA DOC Generici ed i medicinali assunti in associazione (vedere paragrafo 4.5).

    Sintomi da sospensione osservati in seguito ad interruzione del trattamento con FLUOXETINA DOC Generici

    Si deve evitare un’interruzione brusca del trattamento. Quando si interrompe il trattamento con FLUOXETINA DOC Generici la dose deve essere ridotta gradualmente in un periodo di almeno 1–2 settimane per ridurre il rischio di reazioni da sospensione (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).

    Se si dovessero manifestare, a seguito della riduzione della dose o al momento della interruzione del trattamento, sintomi non tollerabili, si può prendere in considerazione il ripristino della dose prescritta in precedenza. Successivamente il medico può continuare a ridurre la dose, ma in modo più graduale.

    Modo di somministrazione

    Fluoxetina può essere somministrata in dose singola o frazionata, durante o lontano dai pasti.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo
  • insufficienza cardiaca
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    Interazioni
  • fluoxetina
  • irreversibile della monoamino ossidasi
  • neurolettici
  • dantrolene
  • interazione
  • dopo
  • stata riportata un’interazione
  • tamoxifene
  • alcool
  • fenitoina
  • litio
  • tramadolo
  • triptani
  • stati effettuati studi
  • altri medicinali
  • antiaritmici
  • antipsicotici
  • fenotiazinici
  • pimozide
  • aloperidolo
  • antidepressivi triciclici
  • agenti
  • eritromicina
  • pentamidina
  • antistaminici
  • astemizolo
  • anticoagulanti orali
  • antiaggreganti piastrinici
  • aspirina
  • antidepressiva
  • diuretici
  • carbamazepina
  • fenotiazine
  • butirrofenoni
  • meflochina
  • clorochina
  • propafenone
  • metoprololo
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    Avvertenze

    Popolazione pediatrica – Bambini ed adolescenti di età inferiore ai 18 anni

    Comportamenti correlati al suicidio (tentativo di suicidio e pensieri suicidari) ed atteggiamento ostile (aggressività soprattutto comportamento aggressivo, oppositivo e ira) sono stati osservati più frequentemente in studi clinici su bambini ed adolescenti trattati con antidepressivi rispetto a quelli trattati con placebo. FLUOXETINA DOC Generici deve essere utilizzato nei bambini e adolescenti di età compresa tra gli 8 e i 18 anni di età solo per il trattamento degli episodi di depressione maggiore di grado da moderato a grave e non deve essere usato in altre indicazioni. Qualora, in base ad esigenze mediche, dovesse essere presa la decisione di effettuare il trattamento, il paziente deve essere attentamente monitorato per la comparsa di sintomi suicidari.

    Inoltre, nei bambini e negli adolescenti sono disponibili solo dati limitati per quanto concerne gli effetti a lungo termine sulla sicurezza, inclusi gli effetti sulla crescita, sulla maturazione sessuale e sullo sviluppo cognitivo, emotivo e comportamentale (vedere paragrafo 5.3).

    In uno studio clinico della durata di 19 settimane, nei bambini e negli adolescenti trattati con fluoxetina sono stati osservati una riduzione dell’altezza ed un aumento di peso (vedere paragrafo 5.1). Non è stato stabilito se ci sia un effetto sul conseguimento dell’altezza normale in età adulta. Non può essere esclusa la possibilità di un ritardo nella pubertà (vedere paragrafi 5.3 e 4.8). La crescita e lo sviluppo puberale (altezza, peso e stadiazione secondo TANNER) devono pertanto essere monitorati durante e dopo il trattamento con fluoxetina. Se entrambi risultano rallentati, deve essere richiesta una valutazione pediatrica.

    In studi clinici pediatrici, mania e ipomania sono state riportate frequentemente (vedere paragrafo 4.8). Pertanto, si raccomanda di effettuare un regolare monitoraggio per la comparsa di mania/ipomania.

    Fluoxetina deve essere sospesa in qualunque paziente che stia entrando in una fase maniacale.

    È importante che il medico discuta attentamente i rischi ed i benefici del trattamento con il ragazzo o il giovane e/o i loro genitori.

    Eruzione cutanea e reazioni allergiche

    Sono stati riportati eruzione cutanea, eventi anafilattoidi ed eventi sistemici progressivi, talvolta gravi (coinvolgenti la cute, i reni, il fegato o i polmoni). Alla comparsa dell’eruzione cutanea o di altri fenomeni di natura allergica per i quali non può essere identificata una diversa etiologia, la somministrazione di fluoxetina deve essere sospesa.

    Convulsioni

    Le convulsioni costituiscono un rischio potenziale con i farmaci antidepressivi. Pertanto, come per altri antidepressivi, fluoxetina deve essere somministrata con cautela nei pazienti con anamnesi di convulsioni. Il trattamento deve essere sospeso in qualunque paziente che manifesti la comparsa di convulsioni o in cui si osservi un aumento nella frequenza delle convulsioni. La somministrazione di fluoxetina deve essere evitata nei pazienti con disturbi convulsivi instabili/epilessia ed i pazienti con epilessia controllata devono essere attentamente monitorati (vedere paragrafo 4.5).

    Terapia elettroconvulsiva (ECT)

    Sono state riportate rare convulsioni prolungate nei pazienti trattati con fluoxetina che ricevono un trattamento con ECT, per cui si consiglia cautela.

    Mania

    Gli antidepressivi devono essere usati con cautela nei pazienti con anamnesi di mania/ipomania. Come con tutti i farmaci antidepressivi, fluoxetina deve essere sospesa in qualunque paziente che stia entrando in una fase maniacale.

    Funzionalità Epatica/Renale

    La fluoxetina è ampiamente metabolizzata dal fegato ed eliminata dai reni. Nei pazienti con disfunzione epatica significativa è consigliata una dose più bassa, per esempio un dosaggio a giorni alterni. Quando fluoxetina 20 mg al giorno è stata somministrata per 2 mesi, i pazienti con grave insufficienza renale (GFR < 10 ml/min) che necessitavano della dialisi non hanno mostrato alcuna differenza nei livelli plasmatici di fluoxetina o norfluoxetina rispetto ai soggetti di controllo con normale funzionalità renale.

    Tamoxifene

    Fluoxetina, un potente inibitore del citocromo CYP2D6, può portare a ridotte concentrazioni di endoxifene, uno dei più importanti metaboliti attivi del tamoxifene. Pertanto, ogni qual volta sia possibile, la fluoxetina deve essere evitata durante il trattamento con tamoxifene (vedere paragrafo 4.5).

    Effetti cardiovascolari

    Nel periodo successivo alla commercializzazione sono stati riportati casi di prolungamento dell’intervallo QT e di aritmia ventricolare inclusa la torsione di punta (vedere paragrafi 4.5, 4.8 e 4.9).

    La fluoxetina deve essere usata con cautela nei pazienti con patologie quali la sindrome congenita del QT lungo, una familiarità per il prolungamento dell’intervallo QT ed altre condizioni cliniche che predispongono alle aritmie (per esempio, ipopotassiemia, ipomagnesemia, bradicardia, infarto acuto del miocardio o insufficienza cardiaca non compensata) o ad un’aumentata esposizione alla fluoxetina (per esempio compromissione epatica).

    Se vengono trattati pazienti con malattia cardiaca stabile, deve essere preso in considerazione un ECG di controllo prima di iniziare il trattamento. Se durante il trattamento con fluoxetina si manifestano segni di aritmia cardiaca, il trattamento deve essere interrotto e deve essere effettuato un ECG.

    Perdita di peso

    Nei pazienti che assumono fluoxetina può verificarsi perdita di peso, ma questa è abitualmente proporzionale al peso corporeo di partenza.

    Diabete

    Nei pazienti diabetici, il trattamento con un SSRI può alterare il controllo glicemico. Durante terapia con fluoxetina si è verificata ipoglicemia, mentre iperglicemia si è sviluppata dopo sospensione del farmaco.

    Può essere necessario un aggiustamento del dosaggio dell’insulina e/o dell’ipoglicemizzante orale.

    Suicidio/ideazione suicidaria o peggioramento clinico

    La depressione è associata ad un aumentato rischio di pensieri suicidari, autolesionismo e suicidio (suicidio/eventi correlati). Tale rischio persiste fino a che si verifichi una remissione significativa. Poiché possono non verificarsi miglioramenti durante le prime settimane di trattamento o in quelle immediatamente successive, i pazienti devono essere attentamente controllati fino ad avvenuto miglioramento. E’ esperienza clinica in generale che il rischio di suicidio può aumentare nelle prime fasi del processo di miglioramento.

    Altre patologie psichiatriche per le quali FLUOXETINA DOC Generici è prescritto possono anche essere associate ad un aumentato rischio di eventi correlati al suicidio. Inoltre, queste condizioni possono essere in co–morbidità al disturbo depressivo maggiore. Quando si trattano pazienti con disturbi depressivi maggiori si devono, pertanto, osservare le stesse precauzioni seguite durante il trattamento di pazienti con altre patologie psichiatriche.

    Tra i pazienti con una storia di eventi correlati al suicidio, coloro che manifestino un grado significativo di ideazione suicidaria prima dell’inizio del trattamento, sono a rischio maggiore di ideazione suicidaria o di tentativi di suicidio, e devono essere attentamente controllati durante il trattamento. Una metanalisi degli studi clinici condotti con farmaci antidepressivi in confronto con placebo nella terapia di disturbi psichiatrici ha mostrato un aumento del rischio di comportamento suicidario nella fascia di età inferiore a 25 anni dei pazienti trattati con antidepressivi rispetto al placebo.

    La terapia farmacologica deve essere associata ad una stretta sorveglianza dei pazienti, in particolare di quelli ad alto rischio, specialmente nelle fasi iniziali del trattamento e dopo cambiamenti di dose. I pazienti (o chi si prende cura di loro) devono essere avvertiti della necessità di monitorare e di riportare immediatamente al proprio medico curante qualsiasi peggioramento del quadro clinico, l’insorgenza di comportamento o pensieri suicidari o di cambiamenti comportamentali.

    Acatisia/Irrequietezza psicomotoria

    L’uso di fluoxetina è stato associato allo sviluppo di acatisia, caratterizzata da un’irrequietezza soggettivamente spiacevole o penosa e dal bisogno di muoversi spesso accompagnato da incapacità a stare seduto o immobile. Ciò è più probabile che accada entro le prime settimane di trattamento. In pazienti che sviluppino questi sintomi, l’aumento della dose può essere dannoso.

    Sintomi da sospensione osservati in seguito ad interruzione del trattamento con SSRI

    I sintomi da sospensione sono comuni quando il trattamento viene interrotto, in particolare in caso di brusca interruzione (vedere paragrafo 4.8). In studi clinici, si sono verificati eventi avversi in circa il 60% dei pazienti in seguito all’interruzione brusca del trattamento in entrambi i gruppi con fluoxetina e placebo. Di questi eventi avversi, il 17% nel gruppo con fluoxetina ed il 12% nel gruppo con placebo sono stati di natura grave.

    Il rischio di comparsa dei sintomi da sospensione può dipendere da diversi fattori, compresi la durata e la dose della terapia e la velocità di riduzione della dose. Le reazioni più comunemente riportate sono capogiro, disturbi del sensorio (compresa parestesia e sensazione di scossa elettrica), disturbi del sonno (compresi insonnia e sogni vividi), astenia, agitazione o ansia, nausea e/o vomito, tremore, confusione, sudorazione, cefalea, diarrea, palpitazioni, instabilità emotiva, irritabilità e disturbi visivi. Generalmente, questi sintomi sono di intensità da lieve a moderata, tuttavia in alcuni pazienti possono essere di grave intensità. In genere questi sintomi compaiono entro i primi giorni di sospensione del trattamento, ma vi sono stati casi molto rari nei quali sono comparsi in pazienti che avevano inavvertitamente saltato una dose. Di solito tali sintomi sono auto–limitanti ed abitualmente si risolvono entro due settimane, sebbene in alcuni individui possano durare più a lungo (2–3 mesi o più). Si raccomanda, pertanto, di ridurre gradualmente la dose di FLUOXETINA DOC Generici in un periodo di almeno 1–2 settimane prima dell’interruzione del trattamento, in base alle necessità del paziente (vedere Sintomi da sospensione osservati in seguito ad interruzione del trattamento con FLUOXETINA DOC Generici, paragrafo 4.2).

    Emorragia

    Con l’impiego di SSRI sono stati riportati sanguinamenti anomali a livello cutaneo come ecchimosi e porpora. Durante il trattamento con fluoxetina l’ecchimosi è stata riportata come un evento non frequente. Altre manifestazioni emorragiche (per esempio emorragie ginecologiche, sanguinamenti a carico del tratto gastrointestinale ed altri sanguinamenti a livello cutaneo o mucoso) sono state riportate raramente. Nei pazienti che assumono SSRI si raccomanda cautela, specialmente durante l’uso contemporaneo con anticoagulanti orali, farmaci noti per influenzare la funzione piastrinica (per esempio gli antipsicotici atipici come la clozapina, le fenotiazine, la maggior parte degli antidepressivi triciclici, l’aspirina, i FANS) o altri farmaci che possono aumentare il rischio di sanguinamento, così come nei pazienti con una storia di disturbi caratterizzati da sanguinamento (vedere paragrafo 4.5).

    Midriasi

    E’ stata riportata midriasi in associazione con l’uso di fluoxetina; pertanto, deve essere usata cautela nel prescrivere fluoxetina a pazienti con aumentata pressione intraoculare o a quelli a rischio di glaucoma acuto ad angolo stretto.

    Sindrome serotoninergica o eventi simili alla sindrome maligna da neurolettici

    In rare occasioni lo sviluppo di una sindrome serotoninergica o di eventi simili alla sindrome maligna da neurolettici sono stati riportati in associazione al trattamento con fluoxetina, particolarmente quando la fluoxetina viene somministrata in associazione con altri farmaci serotoninergici (fra gli altri L–triptofano) e/o neurolettici (vedere paragrafo 4.5). Poiché queste sindromi possono dare luogo a condizioni potenzialmente pericolose per la vita del paziente, se si verificano tali eventi (caratterizzati da raggruppamenti di sintomi quali ipertermia, rigidità, mioclono, instabilità del sistema nervoso autonomo con possibili fluttuazioni rapide dei segni vitali, modificazioni dello stato mentale che comprendono stato confusionale, irritabilità ed agitazione estrema fino al delirio ed al coma) il trattamento con fluoxetina deve essere sospeso e deve essere iniziato un trattamento sintomatico di supporto.

    Inibitori della Monoamino ossidasi non selettivi, irreversibili (per esempio iproniazide)

    Alcuni casi di reazioni gravi e talvolta fatali sono stati riportati in pazienti che assumevano un SSRI in associazione con un inibitore non selettivo, irreversibile della monoamino ossidasi (IMAO).

    Questi casi si sono manifestati con caratteristiche simili alla sindrome serotoninergica (che può assomigliare (od essere diagnosticata) come sindrome maligna da neurolettici). La ciproeptadina o il dantrolene possono essere di beneficio ai pazienti che presentano tali reazioni. Sintomi di un’interazione farmacologica con un IMAO comprendono: ipertermia, rigidità, mioclono, instabilità del sistema nervoso autonomo con possibili fluttuazioni rapide dei segni vitali, modificazioni dello stato mentale che comprendono stato confusionale, irritabilità ed agitazione estrema fino al delirio ed al coma.

    Pertanto, la fluoxetina è controindicata in associazione con un IMAO non selettivo irreversibile (vedere paragrafo 4.3). Poiché l’effetto degli IMAO si protrae per due settimane, il trattamento con fluoxetina deve essere iniziato solo 2 settimane dopo la sospensione di un IMAO irreversibile non selettivo. Allo stesso modo, devono trascorrere almeno 5 settimane dopo la sospensione del trattamento con fluoxetina prima dell’inizio della terapia con un IMAO irreversibile non selettivo.

    FLUOXETINA DOC Generici capsule rigide contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio–galattosio, non devono assumere questo medicinale.

    FLUOXETINA DOC Generici soluzione orale contiene sorbitolo. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio non devono assumere questo medicinale.

    Gravidanza

    Gravidanza

    Alcuni studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di malformazioni cardiovascolari associate all’assunzione di fluoxetina durante il primo trimestre di gravidanza. Il meccanismo non è noto. Nel complesso i dati suggeriscono che il rischio di avere un neonato con malformazioni cardiovascolari in seguito ad esposizione materna alla fluoxetina è nell’ordine di 2/100 rispetto una frequenza attesa di circa 1/100 nella popolazione generale.

    Dati epidemiologici suggeriscono che l’uso degli SSRI in gravidanza, soprattutto verso la fine della gravidanza, può aumentare il rischio di ipertensione polmonare persistente nel neonato (PPHN). Il rischio osservato è stato di circa 5 casi ogni 1.000 gravidanze. Nella popolazione generale si verificano da 1 a 2 casi di PPHN ogni 1.000 gravidanze.

    Inoltre, sebbene la fluoxetina possa essere usata durante la gravidanza, si deve prestare cautela, specialmente durante la fine della gravidanza o subito prima dell’inizio del travaglio di parto, poiché nei neonati sono stati riportati i seguenti effetti: irritabilità, tremore, ipotonia, pianto persistente, difficoltà a succhiare o a dormire. Questi sintomi possono indicare sia effetti serotoninergici, sia una sindrome da astinenza. Il momento di insorgenza e la durata di questi sintomi possono essere correlati alla lunga emivita di fluoxetina (4–6 giorni) e del suo metabolita attivo, norfluoxetina (4–16 giorni).

    Allattamento

    È noto che la fluoxetina ed il suo metabolita attivo norfluoxetina vengono escreti nel latte materno umano. Eventi avversi sono stati riportati nei neonati allattati al seno. Se il trattamento con fluoxetina è ritenuto necessario, deve essere presa in considerazione la sospensione dell’allattamento al seno; comunque, se l’allattamento al seno viene continuato, deve essere prescritta la più bassa dose efficace di fluoxetina.

    Fertilità

    I dati sugli animali hanno dimostrato che fluoxetina può influire sulla qualità dello sperma (vedere paragrafo 5.3).

    Nell’uomo, segnalazioni provenienti da pazienti trattati con SSRI hanno dimostrato che l’effetto sulla qualità dello sperma è reversibile.

    Finora non è stato osservato impatto sulla fertilità.

    Effetti Collaterali

    a) Riassunto del profilo di sicurezza

    Le reazioni avverse più comunemente riportate nei pazienti trattati con fluoxetina sono state cefalea, nausea, insonnia, affaticamento e diarrea. Gli effetti indesiderati possono diminuire di intensità e frequenza proseguendo il trattamento e generalmente non comportano l’interruzione della terapia.

    b) Tabella delle reazioni avverse

    La tabella sottostante riporta le reazioni avverse osservate con fluoxetina negli adulti e nella popolazione pediatrica. Alcune di queste reazioni avverse sono comuni ad altri SSRI.

    Le seguenti frequenze sono state calcolate sulla base di studi clinici su pazienti adulti (n=9297) e di segnalazioni spontanee.

    Le classi di frequenza sono definite come segue: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, <1/10); non comune (≥ 1/1.000, ≤1/100), raro (≥ 1/10.000, ≤1/1.000).

    Molto comune Comune Non comune Raro
    Patologie del sistema emolinfopoietico
          Trombocitopenia Neutropenia Leucopenia
    Disturbi del sistema immunitario
          Reazione anafilattica Malattia da siero
    Patologie endocrine
          Secrezione inappropriata di ormone antidiuretico
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
      Diminuzione dell’appetito¹   Iponatriemia
    Disturbi psichiatrici
    Insonnia² Ansia Nervosismo Irrequietezza Tensione Diminuzione della libido³ Disturbi del sonno Sogni anomali4 Depersonalizzazione Umore elevato Umore euforico Pensiero anomalo Orgasmo anomalo5 Bruxismo Ideazioni e comportamento suicidario6 Ipomania Mania Allucinazioni Agitazione Attacchi di panico Confusione Disfemia Aggressività
    Patologie del sistema nervoso
    Cefalea Alterazione dell’attenzione Capogiro Disgeusia Letargia Sonnolenza7 Tremore Iperattività psicomotoria Discinesia Atassia Disturbo dell’equilibrio Mioclono Compromissione della memoria Convulsioni Acatisia Sindrome bucco–linguale Sindrome serotoninergica
    Patologie dell’occhio
      Visione offuscata Midriasi  
    Patologie dell’orecchio e del labirinto
        Tinnito  
    Disturbi cardiaci
      Palpitazioni   Aritmia ventricolare comprendente la torsione di punta Intervallo QT dell’elettrocardiogramma prolungato
    Patologie vascolari
      Rossore8 Ipotensione Vasculite Vasodilatazione
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
      Sbadiglio Dispnea Epistassi Faringite Eventi polmonari (processi infiammatori di istopatologia variabile e/o fibrosi)9
    Patologie gastrointestinali
    Diarrea Nausea Vomito Dispepsia Bocca secca Disfagia Emorragia gastrointenstinale10 Dolore esofageo
    Patologie epatobiliari
          Epatite idiosincrasica
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
      Eruzione cutanea11 Orticaria Prurito Iperidrosi Alopecia Tendenza all’ecchimosi aumentata Sudore freddo Angioedema Ecchimosi Reazione di fotosensibilità Porpora Eritema multiforme Sindrome di Stevens– Johnson Necrolisi epidermica tossica (Sindrome di Lyell)
    Patologie del sistema muscolo–scheletrico e del tessuto connettivo
      Artralgia Contrazione muscolare Mialgia
    Patologie renali e urinarie
      Minzione frequente12 Disuria Ritenzione urinaria Disturbo della minzione
    Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
      Sanguinamento vaginale13 Disfunzione erettile Disturbo dell’eiaculazione14 Disfunzione sessuale Galattorea Iperprolattinemia Priapismo
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Affaticamento15 Sentirsi nervoso Brividi Malessere Sentirsi strano Sensazione di freddo Sensazione di caldo Emorragia della mucosa
    Esami diagnostici
      Peso diminuito   Transaminasi aumentate Gamma–glutamiltransferasi aumentata

    ¹ Inclusa anoressia.

    ² Inclusi risveglio mattutino precoce, insonnia iniziale, insonnia centrale.

    ³ Inclusa perdita della libido.

    4Inclusi incubi.

    5Inclusa anorgasmia.

    6Inclusi suicidio riuscito, depressione suicida, autolesionismo intenzionale, ideazione autolesiva, comportamento suicida, ideazione suicidaria, tentativo di suicidio, pensieri morbosi, comportamento autolesivo. Questi sintomi possono essere dovuti alla patologia di base.

    7Incluse ipersonnia e sedazione.

    8Incluse vampate di calore.

    9Incluse atelettasia, malattia polmonare interstiziale, polmonite.

    10Inclusi, più frequentemente, sanguinamento gengivale, ematemesi, ematochezia, emorragia del retto, diarrea emorragica, melena ed ulcera gastrica emorragica.

    11Inclusi eritema, eruzione esfoliativa, eruzione da calore, eruzione cutanea, esantema eritematoso, esantema follicolare, eruzione cutanea generalizzata, esantema maculare, esantema maculo–papulare, esantema morbilliforme, esantema papulare, esantema pruriginoso, esantema vescicolare, esantema eritematoso ombelicale.

    12Inclusa pollachiuria.

    13Inclusi emorragia della cervice uterina, disfunzione uterina, sanguinamento uterino, emorragia genitale, menometrorragia, menorragia, metrorragia, polimenorrea, emorragia post–menopausale, emorragia uterina, emorragia vaginale.

    14Incluse mancata eiaculazione, disfunzione dell’eiaculazione, eiaculazione precoce, eiaculazione ritardata, eiaculazione retrograda.

    15Inclusa astenia.

    c) Descrizione delle reazioni avverse selezionate

    Suicidio/ideazione suicidaria o peggioramento clinico

    Casi di ideazione suicidaria e comportamento suicidario sono stati riportati durante la terapia con fluoxetina o nelle fasi precoci dopo la sospensione del trattamento (vedere paragrafo 4.4).

    Fratture ossee

    Studi epidemiologici, condotti principalmente in pazienti di età uguale o superiore a 50 anni, mostrano un aumentato rischio di fratture ossee nei pazienti trattati con SSRI e TCA. Il meccanismo alla base di questo rischio non è noto.

    Sintomi da sospensione osservati in seguito ad interruzione del trattamento

    L’interruzione del trattamento con fluoxetina porta comunemente alla comparsa di sintomi da sospensione. Le reazioni più comunemente riportate sono capogiro, disturbi del sensorio (compresa la parestesia e sensazione di scossa elettrica), disturbi del sonno (compresi insonnia e sogni vividi), astenia, agitazione o ansia, nausea e/o vomito, tremore e cefalea. Generalmente questi sintomi sono di intensità variabile da lieve a moderata e sono auto–limitanti, tuttavia in alcuni pazienti possono essere di intensità grave e/o prolungati (vedere paragrafo 4.4). Si raccomanda pertanto di effettuare un’interruzione graduale mediante una progressiva riduzione della dose quando il trattamento con FLUOXETINA DOC Generici non è più necessario (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).

    d) Popolazione pediatrica (vedere paragrafi 4.4 e 5.1)

    Le reazioni avverse osservate specificamente o con una frequenza diversa in questa popolazione sono descritte qui di seguito. Le frequenze per questi eventi si basano sulle esposizioni di pazienti pediatrici durante studi clinici (n = 610).

    In studi clinici pediatrici comportamenti correlati al suicidio (tentativo di suicidio e pensieri suicidari), ostilità (sono stati segnalati i seguenti eventi: rabbia, irritabilità, aggressività, agitazione, sindrome da attivazione) reazioni maniacali, incluse mania e ipomania (senza precedenti episodi riportati in questi pazienti) ed epistassi sono stati comunemente riportati e più frequentemente osservati nei bambini e negli adolescenti trattati con antidepressivi rispetto a quelli trattati con placebo.

    Nell’impiego clinico sono stati riportati casi isolati di ritardo della crescita (altezza e peso inferiori) (vedere paragrafo 5.1).

    In studi clinici pediatrici il trattamento con fluoxetina è stato associato ad un decremento dei livelli ematici di fosfatasi alcalina.

    Nell’impiego clinico in pediatria sono stati riportati casi isolati di eventi avversi potenzialmente indicanti un ritardo della maturazione sessuale o una disfunzione sessuale (vedere paragrafo 5.3).

    Segnalazione delle reazioni avverse sospette

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

    Eccipienti

    Capsule: Amido di mais; lattosio; magnesio stearato; sodio lauril solfato.

    Costituenti della capsula: ossido di ferro giallo (E 172); biossido di titanio (E 171); gelatina.

    Soluzione: Acido benzoico; sorbitolo soluzione al 70%; glicerina; aroma di menta; acqua depurata.

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare per lo smaltimento e la manipolazione.