Principio attivo:Leuprorelina acetato
Gruppo terapeutico:Ormoni e sostanze correlate
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rnr - non ripetibile (ex s/f)
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • trattamento del cancro della prostata ormono–dipendente
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    Posologia

    Posologia

    Pazienti adulti di sesso maschile

    ELIGARD 45 mg deve essere somministrato sotto il controllo di personale sanitario in grado di controllare la risposta al trattamento.

    ELIGARD 45 mg deve essere somministrato mediante una singola iniezione sottocutanea ogni sei mesi. La soluzione iniettata forma un deposito di medicinale, garantendo il rilascio prolungato di leuprorelina acetato per sei mesi.

    Di norma, la terapia del cancro della prostata in stadio avanzato con ELIGARD 45 mg richiede un trattamento a lungo termine e non deve essere sospesa quando si verifica una remissione o miglioramento della patologia.

    La risposta a ELIGARD 45 mg deve essere monitorata mediante parametri clinici e rilevando i livelli sierici dell’antigene prostatico specifico (PSA). Gli studi clinici hanno dimostrato che i livelli di testosterone aumentano nel corso dei primi 3 giorni di trattamento nella maggior parte dei pazienti non sottoposti a orchiectomia e successivamente si riducono al di sotto dei livelli di castrazione medica nell’arco di 3–4 settimane. Una volta raggiunti, i livelli di castrazione sono mantenuti per l’intera durata del trattamento (episodi di rialzo del testosterone inferiori all’1%). Qualora la risposta di un paziente si riveli subottimale, è necessario verificare che i livelli di testosterone sierico abbiano raggiunto o mantengano i livelli di castrazione. Poiché una mancanza di efficacia può verificarsi in seguito a una preparazione, ricostituzione o somministrazione non corretta, i livelli di testosterone devono essere valutati nei casi di errori di manipolazione sospetti o accertati (vedere il paragrafo 4.4).

    Popolazione pediatrica

    La sicurezza e l’efficacia non sono state stabilite nei bambini da 0 a 18 anni di età (vedere anche paragrafo 4.3).

    Particolari gruppi di pazienti

    Non sono stati condotti studi clinici su pazienti con compromissione epatica o renale.

    Modo di somministrazione

    ELIGARD 45 mg deve essere preparato, ricostituito e somministrato solamente da professionisti sanitari che hanno familiarità con queste procedure. Vedere il paragrafo 6.6: Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione. Se il medicinale non è preparato in modo adeguato, non deve essere somministrato.

    Il contenuto delle due siringhe sterili preriempite deve essere miscelato immediatamente prima della somministrazione di ELIGARD 45 mg mediante iniezione sottocutanea.

    In base ai dati raccolti su animali, le iniezioni endoarteriose o endovenose, devono essere rigorosamente evitate.

    Analogamente ad altri farmaci somministrati mediante iniezione sottocutanea, la sede dell’iniezione deve essere cambiata periodicamente.

    Controindicazioni
  • donne
  • età pediatrica
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    Interazioni
  • stati effettuati studi
  • interazione
  • noti
  • antiaritmici
  • chinidina
  • disopiramide
  • amiodarone
  • sotalolo
  • metadone
  • antipsicotici
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    Avvertenze

    A causa di una non corretta ricostituzione del medicinale può verificarsi una mancanza di efficacia clinica. Vedere il paragrafo 4.2 e il paragrafo 6.6 per le istruzioni per la preparazione e la somministrazione del medicinale e per la valutazione dei livelli di testosterone nei casi di errori di manipolazione sospetti o accertati.

    La terapia di deprivazione androgenica può prolungare l’intervallo QT.

    In pazienti con una storia di o con fattori di rischio per il prolungamento dell’intervallo QT e in pazienti che ricevono una terapia concomitante con prodotti medicinali che possono prolungare l’intervallo QT (vedere paragrafo 4.5) i medici devono accertare il profilo di rischio beneficio, incluso il rischio potenziale di Torsione di punta, prima di iniziare la terapia con Eligard 45 mg.

    Come altri agonisti del GnRH, la leuprorelina acetato determina un aumento transitorio delle concentrazioni sieriche di testosterone, diidrotestosterone e fosfatasi acida durante la prima settimana di trattamento. I pazienti possono notare un peggioramento dei sintomi o l’insorgenza di nuovi sintomi – inclusi dolore osseo, neuropatia, ematuria od ostruzione ureterale o al deflusso vescicale (vedere paragrafo 4.8). Tali sintomi di solito regrediscono con il proseguimento della terapia.

    La somministrazione aggiuntiva di un antiandrogeno appropriato deve essere considerata iniziando 3 giorni prima della terapia con la leuprorelina e continuando per le prime due o tre settimane di trattamento. È stato segnalato che tale procedura previene le conseguenze di un iniziale aumento del testosterone sierico.

    In seguito a castrazione chirurgica, ELIGARD 45 mg non determina un’ulteriore diminuzione dei livelli di testosterone sierico nei pazienti di sesso maschile.

    Con gli agonisti del GnRH sono stati segnalati casi di ostruzione ureterale e compressione del midollo spinale, che possono contribuire alla paralisi con o senza complicazioni fatali. Qualora insorgano compressione del midollo spinale o alterazione della funzionalità renale, deve essere effettuato il trattamento standard previsto per tali complicanze.

    I pazienti con metastasi vertebrali e/o cerebrali così come i pazienti con ostruzione delle vie urinarie devono essere monitorati attentamente nel corso delle prime settimane di trattamento.

    Una percentuale di pazienti presenta tumori che non sono sensibili alla manipolazione ormonale. La mancanza di miglioramenti clinici nonostante una soppressione adeguata del testosterone è elemento diagnostico per tale condizione, la quale non migliorerebbe con un ulteriore trattamento con ELIGARD.

    Nella letteratura medica sono stati segnalati casi di riduzione della densità ossea in uomini sottoposti a orchiectomia o trattati con gli agonisti del GnRH (vedere paragrafo 4.8).

    La terapia antiandrogenica determina un aumento significativo del rischio di fratture dovute a osteoporosi. Al riguardo sono disponibili soltanto dati limitati. Fratture dovute a osteoporosi sono state osservate nel 5% dei pazienti a 22 mesi dall’inizio della terapia farmacologica di deprivazione androgenica e nel 4% dei pazienti a 5–10 anni di trattamento. Il rischio di fratture dovute a osteoporosi è generalmente più elevato del rischio di fratture patologiche. Oltre a una carenza di testosterone nel lungo periodo, anche fattori quali l’aumento dell’età, il fumo e il consumo di alcolici, l’obesità e l’insufficiente esercizio fisico possono influenzare lo sviluppo dell’osteoporosi.

    Nel corso di studi post–marketing, sono stati registrati rari casi di apoplessia ipofisaria (sindrome clinica secondaria all’infarto della ghiandola pituitaria), in seguito a somministrazione di agonisti del GnRH. La maggior parte dei casi si sono verificati nelle prime due settimane successive alla prima dose, ed alcuni nella prima ora. In questi casi l’apoplessia ipofisaria si è presentata come cefalea improvvisa, vomito, visione disturbata, oftalmoplegia, alterazione dello stato mentale e talvolta collasso cardiocircolatorio. In tali situazioni è richiesto un intervento medico immediato.

    Iperglicemia e diabete: in uomini in trattamento con agonisti del GnRH sono stati segnalati iperglicemia e aumentato rischio di sviluppare diabete. L’iperglicemia può essere conseguenza dell’insorgenza di diabete mellito o del peggioramento del controllo glicemico in pazienti diabetici. Si controlli periodicamente il glucosio ematico e/o l’emoglobina glicosilata (HbA1c) in pazienti che assumono un agonista del GnRH e si tratti l’iperglicemia o il diabete in accordo alla corrente pratica clinica.

    Malattie cardiovascolari: in associazione all’uso negli uomini di agonisti del GnRH è stato segnalato un aumentato rischio di insorgenza di infarto miocardico, morte cardiaca improvvisa e ictus. Sulla base delle probabilità riportate, il rischio sembra basso e deve essere attentamente valutato sulla base dei fattori di rischio cardiovascolari nel momento in cui viene impostato il trattamento dei pazienti con cancro alla prostata. I pazienti trattati con agonisti del GnRH devono essere controllati per i sintomi e i segni che possono suggerire lo sviluppo di una malattia cardiovascolare e devono essere gestiti in accordo alla corrente pratica clinica.

    Gravidanza

    Non pertinente in quanto ELIGARD 45 mg è controindicato nelle donne.

    Effetti Collaterali

    Le reazioni avverse osservate durante il trattamento con ELIGARD 45 mg sono dovute principalmente all’azione farmacologica specifica della leuprorelina acetato, cioè all’aumento e alla diminuzione di taluni livelli ormonali. Le reazioni avverse segnalate più comunemente sono: vampate di calore, nausea, malessere, affaticamento e irritazione locale transitoria nella sede di iniezione. Vampate di calore in forma lieve o moderata si verificano approssimativamente nel 58% dei pazienti.

    Elenco tabellare delle reazioni avverse

    Nel corso di studi clinici, in pazienti con carcinoma prostatico in stadio avanzato e trattati con ELIGARD, sono stati osservati gli eventi avversi di cui sotto, classificati, in base alla frequenza, come molto comuni (≥1/10), comuni (≥1/100, <1/10), non comuni (≥1/1000, <1/100), rari (≥1/10.000, <1/1000), molto rari (<1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

    Tabella 1. Effetti indesiderati negli studi clinici con ELIGARD
    Infezioni e infestazioni  
    comuni rinofaringiti
    non comuni infezioni delle vie urinarie, infezioni cutanee locali
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione  
    non comuni aggravamento del diabete mellito
    Disturbi psichiatrici  
    non comuni sogni anomali, depressione, calo della libido
    Patologie del sistema nervoso  
    non comuni capogiri, cefalea, ipoestesia, insonnia, disturbi del gusto, disturbi dell’olfatto
    rari movimenti involontari anomali
    Patologie cardiache  
    non nota prolungamento dell’intervallo QT (vedere paragrafi 4.4 e 4.5)
    Patologie vascolari  
    molto comuni vampate di calore
    non comuni ipertensione, ipotensione
    rari sincope e collasso
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche  
    non comuni rinorrea, dispnea
    Patologie gastrointestinali  
    comuni nausea, diarrea
    non comuni stipsi, secchezza della bocca, vomito, dispepsia
    rari flatulenza, eruttazione
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo  
    molto comuni ecchimosi, eritema
    comuni prurito, sudorazione notturna
    non comuni sudorazione fredda, aumento della sudorazione
    rari alopecia, eruzioni cutanee
    Patologie del sistema muscoloscheletrico, del tessuto connettivo  
    comuni artralgia, dolore agli arti, mialgia
    non comuni mal di schiena, crampi muscolari
    Patologie renali e urinarie  
    comuni riduzione della frequenza di minzione, difficoltà alla minzione, disuria, nicturia, oliguria
    non comuni spasmi vescicali, ematuria, aumento della frequenza urinaria, ritenzione urinaria
    Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella  
    comuni tensione mammaria, atrofia testicolare, dolore testicolare, infertilità, ipertrofia mammaria
    non comuni ginecomastia, impotenza, disturbi testicolari
    rari dolore mammario
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione  
    molto comuni affaticamento, bruciore nella sede d’iniezione, parestesia nella sede d’iniezione
    comuni malessere, dolore nella sede di iniezione, ecchimosi nella sede d’iniezione, sensazione di puntura nella sede d’iniezione, rigidità, debolezza
    non comuni prurito nella sede d’iniezione, letargia, dolore, febbre
    raro ulcerazione nella sede d’iniezione
    molto raro necrosi nella sede d’iniezione
    Patologie del sistema emolinfopoietico  
    comuni alterazioni ematologiche
    Esami diagnostici  
    comuni aumento dei livelli ematici della creatinina–fosfochinasi, prolungamento del tempo di coagulazione
    non comuni aumento dei livelli di alanina aminotransferasi, aumento dei livelli ematici dei trigliceridi, prolungamento del tempo di protrombina, aumento ponderale

    Altri eventi avversi segnalati in generale a seguito del trattamento con la leuprorelina acetato comprendono edema periferico, embolia polmonare, palpitazioni, mialgia, debolezza muscolare, alterazione della sensibilità cutanea, brividi, vertigini periferiche, eruzioni cutanee, amnesia, disturbi visivi. Raramente, dopo la somministrazione di agonisti del GnRH sia a breve sia a lunga durata d’azione, è stato segnalato infarto di un preesistente adenoma ipofisario. Ci sono state rare segnalazioni di trombocitopenia e leucopenia. Sono state segnalate variazioni della tolleranza al glucosio.

    Gli eventi avversi locali osservati dopo l’iniezione di ELIGARD sono tipici di quelli frequentemente associati a farmaci iniettati per via sottocutanea di natura simile.

    Generalmente, tali eventi avversi localizzati segnalati in seguito a iniezione sottocutanea si presentano in forma lieve e vengono descritti come effetti di breve durata.

    Variazioni della densità ossea

    Nella letteratura medica è stata segnalata una riduzione della densità ossea in uomini sottoposti a orchiectomia o trattati con un agonista del GnRH. Si può prevedere che lunghi periodi di trattamento con la leuprorelina acetato possano provocare segni crescenti di osteoporosi. Riguardo l’aumento del rischio di fratture dovute all’osteoporosi vedere paragrafo 4.4.

    Esacerbazione dei segni e dei sintomi della patologia

    Il trattamento con la leuprorelina acetato può determinare un’esacerbazione dei segni e dei sintomi della patologia nel corso delle prime settimane di trattamento. In caso di aggravamento di condizioni quali le metastasi vertebrali e/o l’ostruzione delle vie urinarie o l’ematuria, possono verificarsi disturbi neurologici quali debolezza e/o parestesia degli arti inferiori o peggioramento dei sintomi urinari.

    Segnalazione delle reazioni avverse sospette

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili.

    Eccipienti

    Solvente (siringa A)

    – Copolimero degli acidi DL–lattico e glicolico (85:15)

    – N–metilpirrolidone

    Polvere (siringa B)

    – nessuno

    Conservazione

    Conservare in frigorifero (2° C – 8° C) nella confezione originale per tenerlo al riparo dall’umidità.

    Prima dell’iniezione questo medicinale deve essere portato a temperatura ambiente. Togliere dal frigorifero circa 30 minuti prima dell’uso. Una volta fuori dal frigorifero questo medicinale può essere conservato nella confezione originale a temperatura ambiente (inferiore ai 25° C) fino a quattro settimane.