Doxazosin ratio (Ratiopharm italia srl)

Compresse divisibili 20cpr 4mg

Principio attivo:Doxazosina mesilato
Gruppo terapeutico:Sostanze antiadrenergiche ad azione periferica
Tipo di farmaco:Farmaco generico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • ipertensione essenziale
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    Posologia

    Posologia

    Se non diversamente prescritto, si raccomanda la seguente posologia:

    La dose iniziale è 1 mg di doxazosina una volta al giorno. In base all’efficacia, la dose può essere aumentata in base alle esigenze individuali, dopo 1 – 2 settimane di trattamento, a 2 mg di doxazosina una volta al giorno e, successivamente, a 4 mg di doxazosina una volta al giorno ed infine a 8 mg di doxazosina una volta al giorno.

    La dose media giornaliera per la terapia di mantenimento è 2 – 4 mg di doxazosina una volta al giorno.

    La massima dose giornaliera è 16 mg di doxazosina.

    Si può raccomandare il seguente schema posologico all’inizio della terapia:

    Giorni 1 – 8 1 mg di doxazosina al mattino
    Giorni 9 – 14 2 mg di doxazosina al mattino

    Di seguito, la dose di mantenimento viene determinata sulla base delle esigenze individuali.

    Doxazosin ratiopharm 2 mg compresse

    A questo scopo sono disponibili anche compresse contenenti 4 mg di doxazosina.

    Doxazosin ratiopharm 4 mg compresse

    A questo scopo sono disponibili anche compresse contenenti 2 mg di doxazosina.

    Popolazione pediatrica

    La sicurezza e l’efficacia di doxazosina in bambini e adolescenti non è stata stabilita.

    Uso negli anziani e nei pazienti con insufficienza renale

    Poiché le proprietà farmacocinetiche della doxazosina non variano nei pazienti anziani né in quelli con insufficienza renale, tali pazienti possono essere trattati con la dose abituale.

    Tuttavia, la dose va mantenuta più bassa possibile e gli incrementi devono essere attuati sotto stretta supervisione.

    Uso nei pazienti con insufficienza epatica

    Bisogna fare particolare attenzione quando si determina la dose in pazienti con insufficienza epatica. I dati clinici sull’impiego del farmaco in pazienti con grave disfunzione epatica sono carenti (vedere paragrafo 4.4).

    Modo di somministrazione

    Le compresse vanno assunte con una quantità sufficiente di liquido. La durata della terapia viene stabilita dal medico curante.

    Controindicazioni
  • ipotensione
  • allattamento
  • anuria
  • insufficienza renale
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    Interazioni
  • tadalafil
  • digossina
  • warfarin
  • fenitoina
  • indometacina
  • diuretici tiazidici
  • beta–bloccanti
  • anti–infiammatori non steroidei
  • antibiotici
  • ipoglicemizzanti orali
  • agenti
  • anticoagulanti
  • interazione
  • antipertensiva
  • antipertensivi
  • cimetidina
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    Avvertenze

    Inizio della terapia

    In relazione alle proprietà alfa–bloccanti della doxazosina, i pazienti possono presentare ipotensione posturale evidenziata da capogiri e debolezza o raramente, da perdita della coscienza (sincope), particolarmente all’inizio della terapia. Pertanto, è buona pratica medica monitorare la pressione sanguigna all’inizio della terapia per minimizzare i potenziali effetti posturali. Il paziente deve essere avvertito di evitare situazioni in cui possano derivargli infortuni in caso di capogiri o debolezza durante l’inizio della terapia con doxazosina.

    Uso nei pazienti con Condizioni Cardiache Acute

    Come per ogni altro agente antipertensivo vasodilatatore, è buona pratica medica prestare particolare attenzione quando si somministra doxazosina a pazienti con le seguenti condizioni cardiache acute:

    – edema polmonare da stenosi aortica o mitralica

    – grave insufficienza della gittata cardiaca

    – insufficienza cardiaca ventricolare destra da embolia polmonare o effusione pericardica

    – insufficienza cardiaca ventricolare sinistra con bassa pressione di riempimento.

    Uso in pazienti con funzionalità epatica compromessa

    Come con ogni altro medicinale interamente metabolizzato dal fegato, la doxazosina deve essere utilizzata con particolare cautela in pazienti con diminuita funzionalità epatica.

    Poiché non esiste esperienza clinica in pazienti con compromissione grave della funzionalità epatica, l’impiego della doxazosina in questi pazienti non è raccomandato.

    Uso con gli inibitori della PDE–5

    La somministrazione concomitante di Doxazosin ratiopharm e inibitori della 5–fosfodiesterasi (ad es. sildenafil, tadalafil e vardenafil) può portare a ipotensione sintomatica in alcuni pazienti. Al fine di ridurre il rischio di ipotensione ortostatica i pazienti devono essere emodinamicamente stabilizzati con la terapia con alfa bloccanti prima di iniziare l’uso con gli inibitori della 5–fosfodiesterasi.

    Uso nei pazienti da sottoporre a chirurgia della cataratta

    La sindrome intraoperativa dell’iride a bandiera (IFIS – Intraoperative Floppy Iris Syndrome), una variante della sindrome della piccola pupilla, è stata osservata durante la chirurgia della cataratta, in alcuni pazienti in trattamento o precedentemente trattati con tamsulosina. Si sono verificati casi isolati con altri antagonisti alfa–1 adrenergici e non può essere esclusa la possibilità di un effetto di classe. Poiché l’IFIS può portare ad un aumento delle complicanze chirurgiche durante l’intervento alla cataratta, il chirurgo prima di procedere con l’intervento, dovrebbe essere avvertito del trattamento in corso o precedente con antagonisti alfa–1 adrenergici.

    I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, carenza di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio–galattosio non devono assumere questo medicinale.

    Gravidanza

    Gravidanza

    Poiché non si dispone di studi adeguati e ben controllati in donne in gravidanza, la sicurezza della doxazosina durante la gravidanza non è stata stabilita. Di conseguenza, durante la gravidanza, la doxazosina deve essere usata solo se il potenziale beneficio supera il rischio. Benché non siano stati osservati effetti teratogeni nei test sugli animali, da dosi estremamente alte è stata osservata una ridotta sopravvivenza fetale negli animali (vedere il paragrafo 5.3).

    Allattamento

    La doxazosina è controindicata durante l’allattamento poiché il farmaco si accumula nel latte di ratti che allattano e non vi sono informazioni circa l’escrezione del farmaco nel latte di donne che allattano.

    In alternativa le madri devono sospendere l’allattamento al seno se il trattamento con doxazosina è necessario (vedere il paragrafo 5.3).

    Effetti Collaterali

    I seguenti effetti indesiderati sono stati osservati e segnalati durante il trattamento con doxazosina con le seguenti frequenze:

    Molto comune (≥ 1/10);

    Comune (≥ 1/100, < 1/10);

    Non comune (≥1/1.000, <1/100);

    Raro (≥1/10.000, <1/1.000);

    Molto raro (<1/10.000);

    Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

    Classificazione per sistemi e organi Molto Comune (≥1/10) Comune (≥1/100, <1/10) Non Comune (≥1/1.000, <1/100) Raro (≥1/10.000 to <1/1.000) Molto Raro (<1/10.000) Non nota
    Infezioni e infestazioni   Infezioni del tratto respiratorio, infezioni del tratto urinario        
    Patologie del sistema emolinfopoietico         Leucopenia, trombocitopenia  
    Disturbi del sistema immunitario     Reazioni allergica al farmaco      
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione     Gotta, aumento dell’appetito, anoressia      
    Disturbi psichiatrici     Agitazione, depressione, ansia, insonnia, nervosismo      
    Patologie del sistema nervoso   Sonnolenza, capogiri, cefalea Accidente cerebrovascolare, ipoestesia, sincope, tremore   Capogiri posturali, parestesia  
    Patologie dell’occhio         Visione offuscata Sindrome dell’iride a bandiera intraoperatoria (vedere paragrafo 4.4)
    Patologie dell’orecchio e del labirinto   Vertigini Tinnito      
    Patologie cardiache   Palpitazioni tachicardia Angina pectoris, infarto del miocardio   Bradicardia aritmia cardiaca  
    Patologie vascolari   Ipotensione, ipotensione posturale     Vampate di calore  
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche   Bronchite, tosse, dispnea, rinite Epistassi   Broncospasmo  
    Patologie gastrointestinali   Dolore addominale, dispepsia, secchezza della bocca, nausea Stipsi, flatulenza, vomito, gastroenteriti diarrea      
    Patologie epato biliari     Risultati anomali dei test di funzionalità epatica   Colestasi, epatite, ittero,  
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo   Prurito Esantema della cute   Orticaria, alopecia, porpora  
    Patologie del sistema muscoloscheletrico, del tessuto connettivo e delle ossa   Mal di schiena, mialgia Artralgia Crampi muscolari, debolezza muscolare    
    Patologie renali e urinarie   Cistite, incontinenza urinaria Disuria, minzione frequenza, ematuria Poliuria Aumento della diuresi, disturbi della minzione, nicturia  
    Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella     Impotenza   Ginecomastia, priapismo Eiaculazione retrograda
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione   Astenia, dolore toracico, sintomi di tipo influenzale, edema periferico Dolore, edema facciale   Stanchezza, malessere  
    Esami diagnostici     Aumento di peso      

    Segnalazione delle reazioni avverse sospette

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

    Eccipienti

    Cellulosa microcristallina, lattosio anidro, sodio amido glicolato Tipo A, silice (colloidale anidra), sodio laurilsolfato, magnesio stearato.

    Conservazione

    Non conservare a temperatura superiore ai 30° C.