Domperidone giuliani (Giuliani spa)

Granulato 20bust

da7.50 €
Principio attivo:Domperidone
Gruppo terapeutico:Procinetici
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:C
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutinePresente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • nausea
  • vomito
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    Posologia

    Domperidone Giuliani deve essere utilizzato alla minima dose efficace per la durata più breve necessaria per il controllo di nausea e vomito.

    Si raccomanda di assumere Domperidone Giuliani prima dei pasti. In caso di assunzione dopo i pasti, l’assorbimento del farmaco risulta piuttosto ritardato.

    I pazienti devono cercare di assumere ogni dose all’orario prestabilito. Se una dose è dimenticata, questa deve essere tralasciata e si deve riprendere il programma di dosaggio consueto. Non si deve assumere una dose doppia per compensare la dimenticanza della dose.

    Di norma, la durata di trattamento massima non deve essere superiore a una settimana.

    Adulti e adolescenti (età uguale o superiore a 12 anni e peso uguale o superiore a 35 kg)

    Compresse masticabili: prendere una o due compresse (contenenti 5 mg di domperidone per compressa) fino a tre volte al giorno per una dose massima di 30 mg al giorno.

    Granulato effervescente: una o due bustine (contenenti 5 mg di domperidone per bustina) fino a tre volte al giorno per una dose massima di 6 bustine al giorno.

    A causa della necessità di un dosaggio accurato, le formulazioni di domperidone compresse masticabili, granulato effervescente, compresse, compresse orodispersibili e supposte non sono adatte per l’utilizzo nei bambini e negli adolescenti di peso inferiore a 35 Kg.

    Compromissione epatica

    Domperidone Giuliani è controindicato in caso di compromissione epatica moderata o grave (vedere paragrafo 4.3). Non è tuttavia necessario modificare il dosaggio in caso di compromissione epatica lieve (vedere paragrafo 5.2).

    Compromissione renale

    Dato che l’emivita di eliminazione di domperidone è prolungata in presenza di compromissione renale grave, in caso di somministrazione ripetuta la frequenza di dosaggio di Domperidone Giuliani deve essere ridotta a una o due volte al giorno a seconda della gravità della compromissione e può essere necessario ridurre il dosaggio.

    Controindicazioni
  • emorragie gastrointestinali
  • ostruzione meccanica
  • perforazione
  • insufficienza cardiaca congestizia
  • ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti
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    Interazioni
  • interazione
  • ketoconazolo
  • eritromicina
  • disopiramide
  • idrochinidina
  • chinidina
  • amiodarone
  • sotalolo
  • antipsicotici
  • aloperidolo
  • pimozide
  • antidepressivi
  • citalopram
  • antibiotici
  • agenti
  • pentamidina
  • antimalarici
  • cisapride
  • antistaminici
  • metadone
  • macrolidi
  • claritromicina
  • diltiazem
  • verapamil
  • azitromicina
  • levodopa
  • vincamina
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    Avvertenze

    Attenersi rigorosamente alle dosi consigliate e non utilizzare mai il prodotto per trattamenti protratti.

    Utilizzo in pazienti con insufficienza epatica

    Poiché il domperidone è prevalentemente metabolizzato nel fegato, il medicinale non deve essere usato nei pazienti con insufficienza epatica.

    Utilizzo in pazienti con insufficienza renale

    In caso di insufficienza renale grave l’emivita di eliminazione di domperidone è prolungata.

    In caso di somministrazione ripetuta, la frequenza di dosaggio di domperidone deve essere ridotta a una o due volte al giorno, a seconda della gravità della compromissione renale. Può inoltre essere necessario ridurre il dosaggio.

    Tali pazienti in terapia prolungata devono essere seguiti con regolarità.

    Somministrazione con potenti inibitori del CYP3A4

    La co–somministrazione con ketoconazolo orale, eritromicina o altri potenti inibitori del CYP3A4 che prolungano l’intervallo QTc deve essere evitata (vedere paragrafo 4.5 "Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione" ).

    Somministrazione contemporanea di levodopa: sebbene non sia ritenuto necessario un aggiustamento del dosaggio di levodopa, è stato osservato un aumento della concentrazione plasmatica di levodopa (max 30–40%) quando domperidone è somministrato contemporaneamente a levodopa (vedere paragrafo 4.5).

    Effetti cardiovascolari

    Domperidone è stato associato al prolungamento dell’intervallo QT all’elettrocardiogramma. Durante la sorveglianza post–commercializzazione, sono stati riscontrati casi molto rari di prolungamento dell’intervallo QT e torsioni di punta nei pazienti che assumevano domperidone. Tali casi includevano pazienti con fattori di rischio confondenti, disturbi elettrolitici e trattamento concomitante che potrebbero essere stati fattori contribuenti (vedere paragrafo 4.8).

    Studi epidemiologici hanno dimostrato che domperidone era associato a un maggiore rischio di gravi aritmie ventricolari o morte cardiaca improvvisa (vedere paragrafo 4.8). È stato osservato un rischio maggiore nei pazienti di età superiore a 60 anni, nei pazienti che assumevano dosi quotidiane superiori a 30 mg e nei pazienti che assumevano in concomitanza farmaci che prolungano l’intervallo QT o inibitori del CYP3A4.

    Domperidone deve essere usato al più basso dosaggio efficace negli adulti e negli adolescenti.

    Domperidone è controindicato nei pazienti con preesistente prolungamento degli intervalli di conduzione cardiaca, in particolare dell’intervallo QTc, nei pazienti con significativi disturbi elettrolitici (ipokaliemia, iperkaliemia, ipomagnesiemia), o bradicardia, o nei pazienti affetti da malattie cardiache preesistenti, quali insufficienza cardiaca congestizia a causa del maggiore rischio di aritmia ventricolare (vedere paragrafo 4.3). Disturbi elettrolitici (ipokaliemia, iperkaliemia, ipomagnesiemia) o bradicardia sono noti per essere condizioni che aumentano il rischio proaritmico.

    Il trattamento con domperidone deve essere interrotto in presenza di segni o sintomi associati ad aritmia cardiaca e i pazienti devono consultare il medico.

    Si deve consigliare ai pazienti di segnalare tempestivamente eventuali sintomi cardiaci.

    Informazioni importanti su alcuni eccipienti

    • Il granulato effervescente contiene aspartame, una fonte di fenilalanina, che rende il medicinale non adatto per i soggetti con fenilchetonuria o altri difetti del metabolismo della fenilalanina. Non utilizzare in pazienti che presentano rischio di iperfenilalaninemia.

    • Le compresse masticabili contengono sorbitolo, pertanto i soggetti con rare forme ereditarie di intolleranza al fruttosio non devono assumere questo medicinale.

    • Il granulato effervescente e le compresse masticabili contengono sodio. Di ciò devono tenere conto i pazienti in dieta iposodica.

    Gravidanza

    Gravidanza

    Vi sono pochi dati di post–marketing sull’utilizzo di domperidone nelle donne in gravidanza.

    Uno studio sui ratti ha mostrato tossicità sul sistema riproduttivo ad una dose elevata, tossica per la madre. Il rischio potenziale per l’uomo è sconosciuto. Pertanto, il domperidone deve essere usato in gravidanza solo se ciò è giustificato dai benefici terapeutici attesi.

    Allattamento al seno

    In ratti femmina in allattamento, il farmaco viene escreto nel latte materno (principalmente come metaboliti: concentrazione di picco pari a 40 e 800 ng/ml dopo somministrazione orale ed endovenosa, rispettivamente, di una dose di 2,5 mg/kg).

    Domperidone viene escreto nel latte umano e i bambini allattati al seno ricevono meno dello 0,1% della dose materna regolata in base al peso. Dopo l’esposizione attraverso il latte materno non può essere esclusa la comparsa di effetti avversi, in particolare di effetti cardiaci. In tal caso occorre decidere se interrompere l’allattamento al seno o interrompere/evitare la terapia a base di domperidone, valutando i vantaggi dell’allattamento al seno per il bambino e i benefici della terapia per la madre. Si deve usare cautela in caso di fattori di rischio che prolungano l’intervallo QTc nei neonati allattati al seno.

    Effetti Collaterali

    Le reazioni avverse al farmaco sono di seguito elencate, in ordine di frequenza, usando la seguente convenzione: molto comuni (≥1/10), comuni (≥1/100, <1/10); non comuni (≥1/1000, < 1/100); rari (≥1/10000, < 1/1000); molto rari (<1/10000) e non nota (la frequenza non può essere stabilita sulla base dei dati disponibili).

    – Disturbi del sistema immunitario: molto rari (<1/10000): reazioni allergiche incluse anafilassi, shock anafilattico, reazione anafilattica e angioedema

    – Patologie endocrine: rari (≥1/10000, <1/1000): aumento dei livelli di prolattina

    – Disturbi psichiatrici: molto rari (<1/10000): agitazione, nervosismo

    – Patologie del sistema nervoso: molto rari (<1/10000): effetti collaterali extrapiramidali. Non nota: sindrome delle gambe senza riposo*

    – Disturbi cardiaci: non nota: aritmie ventricolari, prolungamento dell’intervallo QTc, torsioni di punta, morte cardiaca improvvisa (vedere paragrafo 4.4)

    – Patologie gastrointestinali: rari (≥1/10000, <1/1000): disordini gastrointestinali, inclusi crampi intestinali passeggeri; molto rari (<1/10000): diarrea

    – Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: molto rari (<1/10000): orticaria, prurito, rash.

    – Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella: rari (≥1/10000, <1/1000): galattorrea, ginecomastia, amenorrea

    Esami diagnostici: molto rari (<1/10000): esami di funzionalità epatica anormali

    * Esacerbazione della sindrome delle gambe senza riposo in pazienti con malattia di Parkinson

    Poiché l’ipofisi è situata all’esterno della barriera ematoencefalica, il domperidone può causare un aumento dei livelli di prolattina. In rari casi tale iperprolattinemia può causare effetti collaterali di tipo neuro–endocrino come galattorrea, ginecomastia e amenorrea.

    Gli effetti collaterali extrapiramidali sono molto rari nei neonati e nei bambini piccoli ed eccezionali in soggetti adulti. Tali effetti scompaiono spontaneamente e completamente con la sospensione del trattamento.

    Altri effetti sul sistema nervoso centrale come convulsioni, agitazione e anche sonnolenza sono molto rari ed essenzialmente rilevati in infanti e bambini.

    Segnalazione delle reazioni avverse sospette

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione del sito: http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili

    Eccipienti

    Compresse masticabili

    Trometamolo, sodio citrato, acido citrico, acido maleico, sorbitolo, magnesio stearato, talco, saccarina, aroma liquirizia.

    Granulato effervescente

    Mannitolo, acido tartarico, sodio bicarbonato, miscela di aromi, aspartame, povidone, trometamolo, silice colloidale.

    Conservazione

    Nessuna particolare condizione di conservazione