Copaxone (Teva italia srl)

Soluzione iniettabile sc 12sir 40mg/ml

Principio attivo:Glatiramer acetato
Gruppo terapeutico:Immunostimolanti
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • sclerosi multipla (sm
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    Posologia

    La posologia raccomandata negli adulti è di 40 mg di Copaxone (una siringa preriempita), somministrato come iniezione sottocutanea tre volte alla settimana a distanza di almeno 48 ore l’una dall’altra.

    Attualmente non si sa per quanto tempo il paziente debba essere trattato.

    Una decisione concernente il trattamento a lungo termine deve essere presa caso per caso dal medico curante.

    Popolazione pediatrica

    Bambini e adolescenti: Non sono stati condotti studi clinici o studi di farmacocinetica su Copaxone in bambini o adolescenti. Non essendoci abbastanza informazioni disponibili sull’uso di Copaxone 40 mg/ml TIW in bambini e adolescenti sotto i 18 anni non è possibile farne alcuna raccomandazione d’uso. Di conseguenza, Copaxone 40 mg/ml TIW non deve essere utilizzato in questa popolazione.

    Pazienti anziani

    Copaxone non è stato studiato specificamente nell’anziano.

    Pazienti con danno renale

    Copaxone non è stato studiato specificamente in pazienti con danno

    renale (vedere paragrafo 4.4).

    Modo di somministrazione

    I pazienti devono essere istruiti sulle tecniche di auto–iniezione e devono essere seguiti da un operatore sanitario la prima volta che si iniettano da soli il prodotto e nei 30 minuti successivi.

    Deve essere scelta una diversa sede per ogni iniezione, in modo da ridurre le possibilità di un’eventuale irritazione o di dolore nella sede dell’iniezione. Le sedi dell’auto–iniezione comprendono l’addome, le braccia, le anche e le cosce.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo
  • gravidanza
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    Interazioni
  • dati sull’interazione
  • corticosteroidi
  • fenitoina
  • carbamazepina
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    Avvertenze

    Copaxone deve essere somministrato esclusivamente per via sottocutanea. Copaxone non deve essere somministrato per via endovenosa o intramuscolare.

    L’inizio del trattamento con Copaxone deve essere eseguito sotto controllo da parte di un neurologo o di un medico esperto nel trattamento della SM.

    Il medico curante deve spiegare al paziente che, entro alcuni minuti dopo l’iniezione di Copaxone, può verificarsi una reazione associata ad almeno uno dei seguenti sintomi: vasodilatazione (vampate di calore), dolore toracico, dispnea, palpitazioni o tachicardia. La maggior parte di questi sintomi è di breve durata e si risolve spontaneamente senza lasciare alcuna conseguenza. Se si manifesta un evento avverso grave, il paziente deve sospendere immediatamente il trattamento con Copaxone e contattare il medico curante o un medico del pronto soccorso. Un trattamento sintomatico può essere istituito a discrezione del medico.

    Non vi sono evidenze che suggeriscano che qualche particolare gruppo di pazienti sia esposto ad un rischio speciale di queste reazioni. Tuttavia bisogna esercitare cautela quando si somministra Copaxone a pazienti con disturbi cardiaci pre–esistenti. Questi pazienti devono essere seguiti regolarmente durante il trattamento.

    Raramente sono state segnalate convulsioni e/o reazioni anafilattoidi o allergiche. Raramente possono verificarsi serie reazioni di ipersensibilità (ad es. broncospasmo, anafilassi od orticaria). Se le reazioni sono gravi, bisogna istituire un trattamento appropriato e bisogna sospendere Copaxone.

    Anticorpi reattivi contro glatiramer acetato sono stati riconosciuti nel siero di pazienti durante il trattamento cronico giornaliero con Copaxone. I livelli massimi sono stati raggiunti dopo una durata media del trattamento di 3–4 mesi e, successivamente, sono diminuiti e si sono stabilizzati ad un livello leggermente superiore a quello basale.

    Non vi sono prove che facciano ritenere che questi anticorpi reattivi contro glatiramer acetato siano neutralizzanti o che la loro formazione influenzi probabilmente l’efficacia clinica di Copaxone.

    In pazienti con danno renale, la funzione renale deve essere monitorata durante il trattamento con Copaxone. Sebbene non vi siano prove di un deposito a livello glomerulare di immunocomplessi nei pazienti, non si può escludere tale possibilità.

    Gravidanza

    Gravidanza

    I dati relativi all’uso di Copaxone in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. Gli studi sugli animali non sono sufficienti a dimostrare effetti sulla gravidanza, sullo sviluppo embrio–fetale, sul parto e sullo sviluppo postnatale (vedere paragrafo 5.3). Non si conoscono i potenziali rischi per l’uomo. Copaxone è controindicato durante la gravidanza.

    Durante l’utilizzo di questo prodotto, deve essere presa in considerazione una misura contraccettiva.

    Allattamento

    Non sono disponibili dati riguardanti l’escrezione di glatiramer acetato, dei suoi metaboliti o di anticorpi nel latte materno umano. Bisogna usare cautela quando si somministra Copaxone a madri che allattano al seno. Occorre considerare i rischi e i benefici relativi per la madre e il bambino.

    Effetti Collaterali

    La maggior parte dei dati di sicurezza è stata ottenuta con Copaxone 20 mg/ml somministrato come iniezione sottocutanea una volta al giorno. Questo paragrafo presenta i dati di sicurezza ottenuti in quattro studi controllati verso placebo su Copaxone 20 mg/ml somministrato una volta al giorno e in uno studio controllato verso placebo su Copaxone 40 mg/ml somministrato tre volte alla settimana.

    Non è stato effettuato un confronto diretto nello stesso studio tra la sicurezza di Copaxone 20 mg/ml (somministrato una volta al giorno) e quella di Copaxone 40 mg/ml (somministrato tre volte alla settimana).

    Copaxone 20 mg/ml (somministrato una volta al giorno)

    In tutti gli studi clinici su Copaxone 20 mg/ml le reazioni avverse osservate più frequentemente sono state reazioni nella sede dell’iniezione che sono state segnalate dalla maggior parte dei pazienti trattati con Copaxone. In studi controllati, la percentuale di pazienti che hanno riferito queste reazioni, almeno una volta, era più elevata dopo trattamento con Copaxone 20 mg/ml (70%) rispetto a quanto segnalato dopo iniezioni di un placebo (37%). Le reazioni segnalate più di frequente nella sede dell’iniezione, riportate con maggior frequenza nei pazienti trattati con Copaxone 20 mg/ml rispetto ai pazienti trattati con placebo, erano: eritema, dolore, presenza di masse, prurito, edema, infiammazione e ipersensibilità.

    Come reazione immediata dopo l’iniezione è stata descritta una reazione associata ad almeno uno o più dei seguenti sintomi: vasodilatazione, dolore toracico, dispnea, palpitazione o tachicardia. Questa reazione può verificarsi entro alcuni minuti dopo l’iniezione di Copaxone. Almeno un componente di questa reazione immediata dopo l’iniezione è stato segnalato almeno una volta dal 31% dei pazienti trattati con Copaxone 20 mg/ml rispetto al 13% del gruppo trattato con placebo.

    Tutte le reazioni avverse segnalate con maggior frequenza nei pazienti trattati con Copaxone 20 mg/ml rispetto ai pazienti trattati con placebo vengono presentate nella tabella riportata qui di seguito. Questi dati derivano da quattro studi clinici–pivotal, in doppio cieco, controllati con placebo, eseguiti su un totale di 512 pazienti trattati con Copaxone 20 mg/giorno e di 509 pazienti trattati con placebo fino a 36 mesi. Tre studi hanno incluso un totale di 269 pazienti affetti da sclerosi multipla recidivante–remittente (RRMS) trattati con Copaxone 20 mg/giorno e 271 pazienti trattati con placebo fino a 35 mesi. Il quarto studio, eseguito in pazienti che avevano manifestato un primo episodio clinico e che erano considerati essere ad alto rischio di sviluppare SM clinicamente definita, ha incluso 243 pazienti trattati con Copaxone 20 mg/giorno e 238 pazienti trattati con placebo fino a 36 mesi.

    Classificazione per sistemi e organi (SOC) Molto comune (≥1/10) Comune (≥1/100, <1/10) Non comune (≥1/1000, <1/100)
    Infezioni ed infestazioni Infezioni, Influenza Bronchite, gastroenteriti, Herpes Simplex, otite media, rinite, ascesso dentale, candidiasi vaginale* Ascessi, cellulite, foruncolosi, Herpes Zoster, pielonefrite
    Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi)   Neoplasie benigne della pelle, neoplasie Cancro della pelle
    Patologie del sistema emolinfopoietico   Linfoadenopatia* Leucocitosi, leucopenia, splenomegalia, trombocitopenia, morfologia linfocitaria anormale
    Disturbi del sistema immunitario   Ipersensibilità  
    Patologie endocrine     Gozzo, ipertiroidismo
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione   Anoressia, aumento di peso* Intolleranza all’alcool, gotta, iperlipidemia, aumento dei livelli di sodio nel sangue, diminuzione dei livelli sierici di ferritina
    Disturbi psichiatrici Ansia*, depressione Nervosismo Sogni anormali, stato confusionale, euforia, allucinazioni, ostilità, comportamenti maniacali, disturbi della personalità, tentativi di suicidio
    Patologie del sistema nervoso Cefalea Disgeusia, ipertonia, emicrania, disordini della parola, sincope, tremore* Sindrome del tunnel carpale, disturbi cognitivi, convulsioni, disgrafia, dislessia, distonia, disfunzione motoria, mioclono, nevriti, blocco neuromuscolare, nistagmo, paralisi, paralisi del nervo peroneale, stupor, difetti del campo visivo
    Patologie dell’occhio   Diplopia, disturbi oculari* Cataratta, lesione alla cornea, occhi secchi, emorragie oculari, ptosi palpebrali, midriasi, atrofia ottica
    Patologie dell’orecchio e del labirinto   Disturbi dell’orecchio  
    Patologie cardiache   Palpitazioni* , tachicardia* Extrasistole, bradicardia sinusale, tachicardia parossistica
    Patologie vascolari Vasodilatazione*   Vene varicose
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Dispnea* Tosse, rinite stagionale Apnea, epistassi, iperventilazione, laringospasmo, patologie polmonari, sensazione di soffocamento
    Patologie gastrointestinali Nausea* Patologie ano–rettali, costipazione, carie dentali, dispepsia, disfagia, incontinenza fecale, vomito* Colite, polipi al colon, enterocoliti, eruttazione, ulcera esofagea, periodontite, emorragie rettali, ingrossamento delle ghiandole salivari
    Patologie epatobiliari   Test di funzionalità epatica anormale Colelitiasi, epatomegalia
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Eruzione cutanea * Ecchimosi, iperidrosi, prurito, patologie della cute*, orticaria Angioedema, dermatite da contatto, eritema nodoso, nodulo cutaneo
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Artralgia, dolore alla schiena* Dolore al collo Artrite, borsite, dolore al fianco, atrofia muscolare, osteoartrite
    Patologie renali ed urinarie   Urgenza minzionale, pollachiuria, ritenzione urinaria Ematuria, nefrolitiasi, patologie del tratto urinario, disturbi urinari
    Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali     Aborto
    Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella     Ingorgo mammario, disfunzione erettile, prolasso pelvico, priapismo, disfunzioni della prostata, striscio cervicale anormale, disturbo testicolare, emorragie vaginali, disturbi vulvovaginali
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Astenia, dolore al petto*, reazioni al sito di iniezione*§, dolore* Brividi*, edema facciale*, atrofia nella sede dell’iniezione#, reazioni locali*, edema periferico, edema, piressia Cisti, effetti tipo postumi da sbornia, ipotermia, reazione immediata dopo l’iniezione, infiammazione, necrosi nella sede dell’iniezione, disturbi delle mucose.
    Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura     Sindrome post–vaccinica

    * incidenza superiore al 2% (>2/100) nel gruppo trattato con Copaxone rispetto al gruppo trattato con placebo. Gli effetti indesiderati senza il simbolo * riportano un’incidenza inferiore o uguale al 2%.

    § il termine "reazioni nella sede dell’iniezione" (varie tipologie) include tutti gli effetti indesiderati osservati nella sede dell’iniezione ad eccezione dell’atrofia e della necrosi nella sede dell’iniezione che sono riportati separatamente nella tabella.

    # include i termini correlati alla lipoatrofia localizzata nella sede dell’iniezione.

    Nel quarto studio descritto sopra, una fase di trattamento in aperto ha seguito il periodo di controllo con placebo. Nessun cambiamento nel profilo di rischio noto di Copaxone 20 mg/ml è stato osservato durante il periodo di follow–up in aperto fino a 5 anni.

    Segnalazioni rare (≥1/10.000, <1/1.000) di reazioni anafilattoidi sono state raccolte da pazienti affetti da SM trattati con Copaxone in studi clinici non controllati e dalle esperienze successive all’immissione in commercio del prodotto.

    Copaxone 40 mg/ml (somministrato tre volte alla settimana)

    La sicurezza di Copaxone 40 mg/ml è stata valutata in uno studio clinico in doppio cieco, controllato verso placebo, su pazienti affetti da RRMS; in totale, 943 pazienti sono stati trattati con Copaxone 40 mg/ml tre volte alla settimana e 461 pazienti sono stati trattati con placebo per 12 mesi.

    In generale, le reazioni avverse osservate nei pazienti trattati con Copaxone 40 mg/ml somministrato tre volte alla settimana sono state quelle già note e descritte per Copaxone 20 mg/ml somministrato una volta al giorno. In particolare, reazioni avverse nella sede dell’iniezione (ISR, injection site reactions) e reazioni immediate dopo l’iniezione (IPIR, immediate post–injection reactions) sono state segnalate con una frequenza inferiore con Copaxone 40 mg/ml somministrato tre volte alla settimana rispetto a Copaxone 20 mg/ml somministrato una volta al giorno (rispettivamente 35,5% vs. 70% per le ISR e 7,8% vs. 31% per le IPIR).

    Reazioni nella sede dell’iniezione sono state riferite dal 36% dei pazienti trattati con Copaxone 40 mg/ml, rispetto al 5% dei pazienti trattati con placebo. Reazioni immediate dopo l’iniezione sono state riferite dall’8% dei pazienti trattati con Copaxone 40 mg/ml, rispetto al 2% dei pazienti trattati con placebo.

    Sono state osservate alcune reazioni avverse specifiche:

    • Risposte anafilattiche sono state osservate raramente (≥1/10.000, <1/1.000) nei pazienti affetti da SM trattati con Copaxone 20 mg/ml in studi clinici non controllati e nell’esperienza post–marketing, mentre sono state riportate dallo 0,3% dei pazienti trattati con Copaxone 40 mg/ml (non comuni: ≥1/1.000, <1/100).

    • Non sono stati segnalati casi di necrosi in sede di iniezione.

    • Eritema cutaneo e dolore alle estremità, non descritti per Copaxone 20 mg/ml, sono stati riportati ciascuno dal 2,1% dei pazienti trattati con Copaxone 40 mg/ml (comuni: ≥1/100, <1/10).

    • Lesione epatica indotta da farmaci ed epatite tossica, osservate raramente nella sorveglianza post–marketing nei pazienti affetti da SM trattati con Copaxone 20 mg/ml, sono state riportate ciascuna da un paziente (0,1%) trattato con Copaxone 40 mg/ml (non comuni: ≥1/1.000, <1/100).

    Segnalazione delle reazioni avverse sospette

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

    Eccipienti

    Mannitolo;

    acqua per preparazioni iniettabili.

    Conservazione

    Tenere le siringhe preriempite nell’imballaggio esterno, per proteggere il medicinale dalla luce.

    Conservare in frigorifero (2° C – 8° C).

    Non congelare.

    Se non è possibile conservare le siringhe preriempite in frigorifero, esse possono essere conservate a temperatura ambiente (tra 15° C e 25° C) una sola volta fino ad un massimo di 1 mese.

    Dopo questo mese, se le siringhe preriempite di Copaxone non sono state usate e sono ancora nella loro confezione originale devono essere messe in frigorifero (2° C – 8° C).