Cleocin (Pfizer italia srl)

Ovuli vaginali 3 ov vag 100mg

Principio attivo:Clindamicina fosfato
Gruppo terapeutico:Antimicrobici ed antisettici, escl.le assoc.con corticoster.
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:C
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioPresente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • vaginosi batteriche
  • vaginite
  • vaginiti
  • vaginosi da anaerobi
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    Posologia

    La dose raccomandata è un ovulo per somministrazione intravaginale prima di andare a letto, per tre giorni consecutivi (per le istruzioni per l’uso, vedere paragrafo 6.6).

    Uso in Pazienti Pediatrici: l’uso di CLEOCIN Ovulo Vaginale non è stato studiato in pazienti di età inferiore ai 16 anni.

    Uso in Pazienti Anziani: l’uso di CLEOCIN Ovulo Vaginale non è stato studiato in pazienti di età superiore ai 65 anni.

    Uso in Pazienti con alterazioni della funzionalità renale: l’uso di CLEOCIN Ovulo Vaginale non è stato studiato in pazienti con alterazioni della funzionalità renale.

    Si devono tenere in considerazione le linee guida ufficiali sull’uso appropriato degli agenti antibatterici.

    Controindicazioni
  • clindamicina
  • lincomicina
  • acidi grassi
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    Interazioni
  • clindamicina
  • agenti
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    Avvertenze

    Prima o dopo aver iniziato la terapia con CLEOCIN Ovulo Vaginale, può essere necessario ricercare mediante adeguati test di laboratorio la presenza di altre infezioni, incluse infezioni da Trichomonas vaginalis, Candida albicans, Chlamidia trachomatis ed infezioni gonococciche.

    L’uso di CLEOCIN Ovulo Vaginale può provocare la crescita eccessiva di organismi non sensibili, in particolare lieviti.

    Durante o dopo la terapia antimicrobica, è possibile la comparsa di sintomi indicativi di colite pseudomembranosa. La colite pseudomembranosa è stata segnalata con quasi tutti gli agenti antibatterici, inclusa la clindamicina, e può variare da una intensità lieve fino a diventare rischiosa per la vita. E’ quindi importante tenerlo in considerazione nei pazienti che presentano diarrea a seguito di somministrazione di agenti antibatterici. I casi di gravità moderata possono migliorare con l’interruzione del farmaco.

    Il trattamento con la clindamicina deve essere interrotto in caso di insorgenza di colite pseudomenbranosa, e deve essere prescritta un’adeguata terapia antibatterica. I farmaci inibitori della peristalsi sono controindicati in questa situazione.

    Si raccomanda cautela nei pazienti in caso di prescrizione di Cleocin 100 mg Ovuli Vaginali in individui con malattia infiammatoria intestinale, come il morbo di Crohn o la colite ulcerosa.

    Come nel caso di tutte le infezioni vaginali, durante il trattamento con CLEOCIN Ovulo Vaginale non sono raccomandati i rapporti sessuali. I preservativi di lattice e i diaframmi possono essere indeboliti se posti in contatto con la sostanza base dell’ovulo usato nella formulazione di CLEOCIN Ovulo Vaginale (vedere paragrafo 6.2 Incompatibilità). L’uso di tali dispositivi entro le 72 ore successive al trattamento con CLEOCIN Ovulo vaginale non è raccomandato, poiché può comportare una riduzione dell’efficacia contraccettiva e della protezione verso malattie trasmesse sessualmente.

    Durante il trattamento con CLEOCIN Ovulo Vaginale non è raccomandato l’uso di altri prodotti per via vaginale (es: tamponi e lavande vaginali).

    Non sono stati condotti studi relativi alla sicurezza d’impiego e all’efficacia di CLEOCIN Ovulo Vaginale, nelle seguenti popolazioni: durante la gravidanza, durante l’allattamento, pazienti con alterazioni della funzionalità epatica, con immunodeficienze o affette da colite.

    Uso pediatrico

    La sicurezza e l’efficacia nei pazienti pediatrici non sono state accertate (vedere paragrafo 4.2).

    Gravidanza

    Gravidanza

    L’uso di CLEOCIN Ovulo Vaginale non è raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza, in quanto non esistono studi adeguati e ben controllati condotti in donne gravide durante tale periodo.

    Negli studi clinici, l’uso intravaginale di CLEOCIN Crema Vaginale in donne gravide durante il secondo trimestre e l’uso sistemico di clindamicina fosfato durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza, non sono stati associati ad anormalità congenite.

    CLEOCIN Ovulo Vaginale può essere somministrato a donne gravide durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza se strettamente necessario. Durante la gravidanza è consigliabile l’applicazione dell’ovulo vaginale con le dita.

    Studi sulla riproduzione condotti su ratti e topi somministrando dosi di clindamicina per via orale e parenterale in un intervallo che variava da 100 a 600 mg/kg/die, non hanno mostrato evidenza di danno al feto imputabile alla clindamicina. In una razza di topo, nei feti della specie trattata è stata osservata la palatoschisi; tale risultato non si è manifestato in altre razze di topo o in altre specie animali, ed è pertanto considerato essere un effetto specifico su tale razza. La dose clinica di clindamicina relativa alla somministrazione di CLEOCIN Ovulo Vaginale è di 22,5 volte inferiore, quando espressa in mg/m², rispetto a quella utilizzata negli studi sugli animali che non aveva determinato effetti avversi.

    Allattamento

    Non è noto se dopo l’uso di clindamicina ovuli vaginali somministrati per via vaginale, la clindamicina viene escreta nel latte materno. Comunque è stato riportato che a seguito di somministrazione orale e parenterale, la clindamicina è presente nel latte materno.

    Tuttavia quando si considera la possibilità di somministrare clindamicina ovuli vaginali ad una madre che allatta, deve essere fatta una completa valutazione del rapporto rischio/beneficio.

    Effetti Collaterali

    La sicurezza d’impiego di uno schema posologico di 3 giorni di trattamento con CLEOCIN Ovulo Vaginale è stata valutata nel corso di studi clinici, durante i quali sono stati segnalati gli eventi riportati nella Tabella 1, considerati correlati al trattamento. Le frequenze sono riportate come segue: comune: ≥ 1/100 e < 1/10; non comune: ≥ 1/1.000 e < 1/100.

    Tabella 1

    Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Frequenza Effetti indesiderati
    Patologie gastrointestinali Non comune Crampi addominali, diarrea, nausea, dolore addominale localizzato, vomito.
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Non comune Dolore al sito di applicazione, febbre, dolore generalizzato, edema localizzato.
    Infezioni ed infestazioni Comune Candidiasi vaginale
    Non comune Infezione fungina, pielonefrite, vaginite/infezione vaginale, candidiasi (diffusa)
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Non comune Dolore al fianco
    Patologie del sistema nervoso Non comune Cefalea
    Patologie renali e urinarie Non comune Disuria
    Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Comune Disturbi vulvovaginali, dolore vaginale.
    Non comune Disturbi mestruali, perdite vaginali.
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non comune Prurito, rash

    Gli eventi avversi correlati al trattamento di seguito riportati nella Tabella 2 sono stati segnalati durante la vigilanza post-marketing. Frequenze riportate: Molto raro <1/10.000.

    Tabella 2

    Classificazione per sistemi e organi, secondo MedDRA Frequenza Effetti indesiderati
    Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Molto raro Irritazione vulvovaginale, Dolore vaginale

    Gli eventi avversi correlati al trattamento di seguito riportati nella Tabella 3 sono stati segnalati durante la terapia con le formulazioni sistemiche della clindamicina. Frequenze riportate: Molto raro <1/10.000.

    Tabella 3

    Classificazione per sistemi e organi, secondo MedDRA Frequenza Effetti indesiderati
    Patologie del sistema emolinfopoietico Molto raro Neutropenia transitoria (leucopenia), agranulocitosi, trombocitopenia
    Disturbi del sistema immunitario Molto raro Reazioni anafilattoidi
    Patologie epatobiliari Molto raro Ittero
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Molto raro Eritema multiforme, reazioni tipo sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica

    Eccipienti

    Gliceridi di acidi grassi saturi.

    Conservazione

    Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.