Claritromicina al (Almus srl)

Compresse rivestite 14cpr 500mg

da10.35 €
Principio attivo:Claritromicina
Gruppo terapeutico:Macrolidi, lincosamidi e streptogramine
Tipo di farmaco:Farmaco generico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • tonsilliti
  • faringiti
  • otiti);</p
  • polmonite
  • bronchiti acute
  • bronchiti croniche
  • erisipela
  • follicoliti
  • foruncoliti
  • ferite infette
  • ulcera duodenale
  • infezioni stomatologiche
  • paradontiti
  • ascesso
  • sinusiti
  • gengiviti
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    Posologia

    Per gli adulti, la dose abituale è di 250 mg due volte al giorno. La durata usuale del trattamento è compresa tra 6 -14 giorni.

    Nelle infezioni gravi, la dose può essere aumentata fino a 500 mg due volte al giorno per 6-14 giorni.

    Per i bambini di età superiore ai 12 anni o con un peso superiore ai 30 Kg e per gli anziani, può essere utilizzata la stessa posologia degli adulti.

    Per i bambini di età inferiore ai 12 anni o con un peso inferiore ai 30 Kg, l’uso di claritromicina compresse non è raccomandato. Deve essere usata un’altra forma farmaceutica più adatta per i bambini (ad esempio claritromicina sospensione pediatrica).

    Eradicazione dell’H. pylori

    Terapia triplice:

    Claritromicina 500 mg due volte al giorno e amoxicillina 1000 mg due volte al giorno, devono essere somministrati con omeprazolo 20 mg una volta al giorno per 7-10 giorni.

    Claritromicina 500 mg due volte al giorno e lansoprazolo 30 mg due volte al giorno devono essere somministrati con 1000 mg di amoxicillina due volte al giorno per 10 giorni.

    Terapia doppia:

    La dose abituale di claritromicina è 500 mg tre volte al giorno per 14 giorni, somministrata con 40 mg di omeprazolo per via orale una volta al giorno, seguita da una somministrazione di 20 mg o 40 mg di omeprazolo una volta al giorno per più di 14 giorni.

    Infezioni micobatteriche:

    Claritromicina 500 mg due volte al giorno (se al termine di 3-4 settimane non vi sono miglioramenti, la dose quotidiana può essere aumentata fino a 1000 mg per due volte al giorno).

    Infezioni stomatologiche:

    Claritromicina 250 mg due volte al giorno per 5 giorni.

    Dosaggio nell’insufficienza epatica e renale:

    In genere la claritromicina può essere usata senza aggiustamenti nel dosaggio in pazienti con insufficienza epatica ed una funzionalità renale normale. Tuttavia, in pazienti con clearance della creatinina inferiore ai 30 ml/minuto con o senza insufficienza epatica, il dosaggio deve essere dimezzato oppure raddoppiato l’intervallo di dosaggio della claritromicina.

    Claritromicina Almus può essere somministrata indipendentemente dall’assunzione dei pasti poiché il cibo non ha effetto sulla biodisponibilità.

    Controindicazioni
  • antibiotici macrolidi
  • gravidanza
  • insufficienza epatica grave
  • cisapride
  • pimozide
  • astemizolo
  • terfenadina
  • aritmie
  • tachicardia
  • fibrillazione ventricolare
  • torsioni di punta
  • ipokaliemia
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    Interazioni
  • altri medicinali
  • claritromicina
  • omeprazolo
  • antiacidi
  • ranitidine
  • rifampicina
  • fenitoina
  • carbamazepina
  • fenobarbitale
  • chinidina
  • disopiramide
  • cisapride
  • terfenadina
  • pimozide
  • simvastatina
  • atorvastatina
  • interazione
  • diidroergotamina
  • ergotamina
  • derivati dell’ergot
  • alcaloidi dell’ergot
  • midazolam
  • dopo
  • benzodiazepine
  • triazolam
  • tacrolimus
  • ciclosporina
  • immunosoppressori
  • digossina
  • warfarin
  • teofillina
  • zidovudina
  • contraccettivi orali
  • efavirenz
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    Avvertenze

    La claritromicina viene escreta principalmente attraverso il fegato e i reni. È necessario porre attenzione durante la somministrazione di questo antibiotico in pazienti con insufficienza epatica o renale.

    - L’uso prolungato o ripetuto della claritromicina può portare ad una crescita eccessiva di batteri o funghi non sensibili. Se si verifica una super-infezione, la claritromicina deve essere sospesa ed iniziata una terapia appropriata.

    - H. pylori può sviluppare resistenza alla claritromicina.

    - I pazienti ipersensibili alla lincomicina o alla clindamicina possono essere ipersensibili anche alla claritromicina. Pertanto, porre attenzione in caso di prescrizione della claritromicina a tali pazienti.

    - Con l’uso di antibiotici ad ampio spettro sono state osservati casi di coliti pseudomembranose. È importante pertanto effettuare tale diagnosi in pazienti che sviluppano diarrea grave durante o dopo il trattamento con claritromicina.

    - Come per gli altri macrolidi, la claritromicina può causare inasprimento o peggioramento della miastenia grave e deve essere perciò usata con cautela nei pazienti con miastenia grave.

    - A causa del rischio di un prolungamento dell’intervallo QT, la claritromicina deve essere usata con cautela nei pazienti con malattie coronariche, storia di aritmia ventricolare, grave insufficienza cardiaca, ipokalemia e/o ipomagnesemia non compensata, bradicardia (<50 bpm), o quando co-somministrata con altri prodotti medicinali con l’effetto di un prolungamento dell’intervallo QT.

    - La claritromicina non deve essere usata in pazienti con prolungamento del QT congenito o acquisito (vedere paragrafo 4.3e 4.5).

    - La claritromicina deve essere usata con cautela quando indicata per l’uso in pazienti che ricevono cure con induttori del citocromo CYP3A4 (vedere paragrafo 4.5).

    - La claritromicina è un inibitore del CYP3A e l’uso concomitante di altri prodotti medicinali che subiscono metabolismo esteso da parte di questo enzima deve essere limitato a situazioni dove è chiaramente indicato (vedere paragrafo 4.5).

    La claritromicina inibisce il metabolismo di alcuni inibitori dell’HMG-CoA reduttasi, ciò porta ad un aumento delle concentrazioni plasmatiche di queste sostanze (vedere paragrafo 4.5).

    - A causa dell’insorgere della resistenza dello Streptococcus pneumoniae verso i macrolidi la claritromicina non è il farmaco di prima scelta nella polmonite acquisita in comunità. In caso di polmonite acquisita in ospedale la claritromicina deve essere usata solo in associazione con altri antibiotici appropriati.

    - Faringiti/ tonsilliti: La claritromicina non è il farmaco di scelta per la cura di faringiti e tonsilliti causate da Streptococcus pyogenes. Per queste e per la profilassi della febbre reumatica acuta la penicillina è il farmaco di scelta.

    - Infezioni del tessuto molle. Il principale responsabile delle infezioni del tessuto molle, Staphylococcus aureus, è frequentemente resistente alla claritromicina. Perciò, il test di sensibilità è considerato un presupposto per il trattamento delle infezioni del tessuto molle con claritromicina.

    - Sinusiti batteriche acute. La claritromicina non è la sostanza di prima scelta per il trattamento delle sinusiti.

    Gravidanza

    Gravidanza:

    I dati sull’uso della claritromicina nel primo trimestre in più di 200 gravidanze non hanno dimostrato una chiara evidenza di effetti teratogeni o avversi sulla salute dei neonati. I dati su di un numero limitato di donne in gravidanza che hanno ricevuto la claritromicina nel primo trimestre suggeriscono la possibilità di un aumentato rischio di aborto. Non sono fino ad ora disponibili altri dati epidemiologici rilevanti.

    I dati provenienti dagli studi sugli animali hanno dimostrato la presenza di tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).

    Il rischio potenziale nell’uomo non è noto. Claritromicina Almus non deve inoltre essere usata durante la gravidanza a meno che non strettamente necessario.

    Allattamento:

    La claritromicina e i suoi metaboliti attivi sono escreti attraverso il latte materno. Pertanto, diarrea e infezioni fungine delle membrane mucose possono verificarsi nei bambini allattati, così da rendere necessario interrompere l’allattamento. Si deve considerare anche la possibilità di sensibilizzazione. La claritromicina deve inoltre essere usata solo se i benefici per la madre sono superiori ai potenziali rischi per il feto.

    Effetti Collaterali

    Gli effetti indesiderati più frequentemente riportati in soggetti adulti che ricevono la claritromicina includono diarrea (3%), nausea (3%), gusto alterato (3%), dispepsia (2%), dolore addominale/disagio (2%) e emicranie (2%).

    Gli eventi avversi sono qui di seguito elencati secondo il "System Organ Class" (sistema di apparato) e la frequenza. Le frequenze sono definite come:

    molto comuni (≥1/10), comuni (da ≥1/100 a <1/10), non comuni (da ≥1/1000 a <1/100), rari (da ≥1/10.000 a <1/1000), molto rari (<1/10.000), incluse manifestazioni isolate.

    Sistema di apparati Frequenza Eventi avversi
    Infezioni ed infestazioni Comune Eccessiva crescita di organismi resistenti
    Candidosi orale
    Patologie del sistema emolinfopoietico Non comune Leucopenia
    Molto raro Trombocitopenia
    Disordini del sistema immunitario Non comune Reazioni allergiche (la gravità di queste variano dall’orticaria, alla lieve eruzione cutanea fino all’anafilassi)
    Disturbi psichiatrici Molto raro Ansia
    Insonnia
    Allucinazioni
    Psicosi
    Disorientamento
    Depersonalizzazione
    Incubi
    Confusione
    Patologie del sistema nervoso Comune Mal di testa
    Alterazione dell’olfatto
    Molto raro Convulsioni
    Capogiri
    Vertigini
    Parestesia
    Patologie dell’orecchio e del labirinto Raro Tinnito
    Molto raro Perdita reversibile dell’udito
    Patologie cardiache Molto raro Prolungamento QT
    Torsioni di punta
    Tachicardia ventricolare
    Patologie gastrointestinali Comune Nausea
    Diarrea
    Vomito
    Dolore addominale
    Dispepsia
    Stomatiti
    Glossiti
    Scolorimento reversibile dei denti
    Scolorimento reversibile della lingua
    Alterazione del gusto (come sapore metallico o amaro)
    Molto raro Pancreatiti
    Colite pseudomembranosa
    Patologie epatobiliari Non comune Disfunzione epatica
    Epatiti
    Colestasi
    Itterizia
    Molto raro Insufficienza epatica a decorso fatale è stata riportata particolarmente nei pazienti con malattia epatica pre-esustente o nei pazienti che ricevono altri medicinali epatotossici
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune Pruriti
    Molto raro Sindrome di Stevens-Johnson
    Necrolisi epidermica tossica
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Non comune Artralgia
    Mialgia
    Patologie renali e urinarie Molto raro Nefrite interstiziale
    Insufficienza renale
    Esami diagnostici Comune Alto BUN
    Non comune Prolungamento del tempo di protrombina
    Elevata creatinina sierica
    Alterazioni nei test di funzionalità epatica (elevati livelli di transaminasi)
    Molto raro È stata riportata ipoglicemia in porticolare dopo la somministrazione concomitante con medicinali antidiabetici ed insulina
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune Astenia

    Pazienti immunocompromessi:

    Nei pazienti con AIDS e per altri pazienti immunocompromessi trattati con un’elevata dose di claritromicina per un lungo periodo di tempo per le infezioni micobatteriche, è spesso difficile distinguere i potenziali effetti indesiderati associati all’uso di claritromicina dai segni tipici dell’HIV e delle relative condizioni.

    In pazienti adulti, gli effetti indesiderati più frequentemente riportati dai pazienti trattati con dosi giornaliere di 1000 mg di claritromicina sono stati: nausea, vomito, alterazione del gusto, dolore addominale, diarrea, rash cutaneo, flautulenza, mal di testa, costipazione, indebolimento dell’udito, aumento di SGOT e SGPT. Altri effetti indesiderati meno comuni sono dispnea, insonnia, e secchezza della bocca.

    In questi pazienti immunocompromessi, i parametri di laboratorio sono stati valutati attraverso l’analisi di quei valori che risultavano molto fuori dai non normali livelli (ad es.il limite assoluto più alto e più basso) per il test specifico.Usando questo criterio, circa il 2-3% dei pazienti che ricevono 1000 mg di claritromicina al giorno ha avuto un anormale innalzamento dei livelli di SGOT e SGPT ed un anormale abbassamento di leucociti e piastrine. Una percentuale inferiore di pazienti ha anche avuto un’elevata concentrazione di urea nel sangue.

    Eccipienti

    Nucleo: amido pregelatinizzato; croscarmellosa sodica; povidone; cellulosa microcristallina; silice colloidale anidra; magnesio stearato.

    Rivestimento: ipromellosa; titanio diossido; talco e glicole propilenico.

    Conservazione

    Conservare nella confezione originale.

    Questo medicinale non richiede condizioni particolari di conservazione.