Chetofen (S.f.group srl)

Compresse rp 15cpr 2mg rp

da3.68 €
Principio attivo:Ketotifene fumarato acido
Gruppo terapeutico:Antistaminici per uso sistemico
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutinePresente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • rinite allergica
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    Posologia

    Adulti: 2 mg una volta al dì preferibilmente la sera; se necessario 2 mg due volte al dì (mattina e sera, intervallo 12 ore).

    Bambini sopra i 3 anni: 2 mg una volta al giorno, preferibilmente la sera.

    Controindicazioni
  • epilessia
  • allattamento
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    Interazioni
  • antistaminici
  • alcool
  • anticoagulanti
  • antidiabetici
  • broncodilatatori
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    Avvertenze

    Il ketotifene non è efficace per la prevenzione o il trattamento degli attacchi acuti d’asma.

    All’inizio del trattamento a lungo termine con CHETOFEN i farmaci anti–asmatici sintomatici e profilattici precedentemente usati non devono essere interrotti bruscamente. Questa precauzione vale soprattutto per i corticosteroidi sistemici, a causa di una possibile comparsa di insufficienza surrenalica in pazienti steroido–dipendenti; in tali casi il ripristino di una normale funzionalità dell’asse ipofisi–surrene può richiedere fino ad un anno.

    Può verificarsi trombocitopenia nei pazienti che assumono CHETOFEN contemporaneamente a farmaci antidiabetici orali. Si deve quindi evitare la somministrazione concomitante di questi farmaci.

    Molto raramente sono state riportate convulsioni durante il trattamento con CHETOFEN. Dato che CHETOFEN può abbassare la soglia convulsiva, questo deve essere usato con cautela nei pazienti con storia di epilessia.

    Monitorare segni di grave sonnolenza. La comparsa di sonnolenza, presente soprattutto nei primi giorni di terapia, può compromettere alcune abilità pratiche, ad esempio la guida o il lavoro con macchinari (vedere anche paragrafo 4.7). In caso di ridotta attenzione, che può essere dovuta all’effetto sedativo di CHETOFEN, la dose deve essere ridotta.

    Durante la terapia con CHETOFEN si sconsiglia l’uso di bevande alcoliche e di farmaci deprimenti il sistema nervoso centrale (ad esempio sedativi–ipnotici, altri antistaminici).

    Le compresse a rilascio prolungato contengono lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di lattasi o da malassorbimento di glucosio–galattosio, non devono assumere questo medicinale.

    Gravidanza

    Gravidanza

    Anche se gli studi sugli animali non hanno evidenziato effetti sulla gravidanza e sullo sviluppo peri– e post–natale a carico del ketotifene ai livelli di dosaggio tollerati dalle madri, pur dimostrando la capacità di attraversare la placenta, la sua sicurezza sulla gravidanza umana non è stata stabilita. In mancanza di dati sull’uomo, l’uso di CHETOFEN in gravidanza deve essere fatto solo in caso di effettiva necessità e sotto stretto controllo medico.

    Allattamento

    Il ketotifene è escreto nel latte materno di ratto. Si presume che questo farmaco sia escreto anche nei latte materno, quindi le madri che assumono CHETOFEN non devono allattare.

    Effetti Collaterali

    Le reazioni avverse (Tabella 1) sono classificate in base alla frequenza, in ordine decrescente di frequenza secondo la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥ 1/1.000, <1/100), raro (≥ 1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), compresi casi isolati. All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono classificate in ordine decrescente di gravità.

    Tabella 1

    Infezioni e infestazioni

    Non comune: cistite

    Disturbi del sistema immunitario

    Molto raro: eritema multiforme, sindrome di Stevens–Johnson, reazione cutanea grave

    Alterazioni del metabolismo e della nutrizione

    Raro: aumento di peso

    Disturbi psichiatrici

    Comune: eccitazione, irritabilità, insonnia, nervosismo

    Patologie nervose

    Non comune: vertigini

    Raro: sedazione

    Patologie gastrointestinali

    Non comune: secchezza delle fauci

    Alterazioni del sistema epatobiliare

    Molto raro: epatite, aumento degli enzimi epatici

    Sonnolenza e sedazione, secchezza delle fauci e vertigini possono verificarsi all’inizio del trattamento, ma di solito scompaiono spontaneamente con il proseguimento della terapia. Sono stati segnalati casi di nausea, vomito, cefalea, convulsioni, orticaria e rash cutaneo. I sintomi di stimolazione del SNC quali eccitazione, irritabilità, insonnia e nervosismo, sono stati osservati soprattutto nei bambini.

    Eccipienti

    Compresse a rilascio prolungato: lattosio, cellulosa acetoftalato, ipromellosa, silice precipitata, magnesio stearato, talco, polietilenglicole 6000, titanio diossido (E171), ossido di ferro giallo (E172).

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna particolare condizione per la conservazione.