Captopril my (Mylan spa)

Compresse 24cpr 50mg

da3.95 €
Principio attivo:Captopril
Gruppo terapeutico:Ace inibitori non associati
Tipo di farmaco:Farmaco generico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • ipertensione
  • insufficienza cardiaca
  • infarto.</p
  • diabete
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    Posologia

    La dose deve essere regolata sulla base del profilo di ciascun paziente e della risposta della pressione sanguigna (vedere 4.4).

    La dose massima giornaliera raccomandata è di 150 mg.

    Captopril Mylan Generics può essere assunto prima, durante o dopo i pasti.

    Ipertensione : La dose iniziale raccomandata è di 25-50 mg/die suddivisa in 2 somministrazioni giornaliere. La dose può essere aumentata, gradualmente, ad intervalli di almeno 2 settimane, fino a 100-150 mg/die suddivisi in 2 somministrazioni a seconda delle necessità, come richiesto per raggiungere la pressione desiderata.

    Captopril può essere usato da solo o associato con un altro agente anti-ipertensivo, specialmente con diuretici tiazidici.

    Un regime di dose singola giornaliera può essere appropriato quando viene associata una concomitante terapia anti-ipertensiva come quella con diuretici tiazidici.

    In pazienti con sistema renina-angiotensina-aldosterone fortemente attivato (ipovolemia, ipertensione reno-vascolare, scompenso cardiaco) è preferibile iniziare il trattamento con una dose singola di 6,25 mg o 12,5 mg. La fase iniziale del trattamento deve avvenire preferibilmente sotto attenta supervisione medica.

    Queste dosi saranno somministrate 2 volte al giorno. Il dosaggio può essere gradualmente aumentato a 50 mg al giorno in una o due somministrazioni e se necessario fino a 100 mg/die in una o due somministrazioni.

    Insufficienza cardiaca : la terapia per l’insufficienza cardiaca con Captopril deve essere iniziata sotto attento controllo medico. La dose iniziale è solitamente di 6,25 mg – 12,50 mg, 2 o 3 volte al giorno. L’incremento posologico finoa raggiungere la dose di mantenimento (75-150 mg/die) deve essere condotto sulla base della risposta individuale, dello stato clinico e della tollerabilità, fino ad un massimo di 150 mg/die in dosi suddivise. La dose deve essere aumentata gradualmente, ad intervalli di almeno 2 settimane per valutare la risposta del paziente.

    Infarto del miocardio :

    -trattamento a breve termine: il trattamento con Captopril deve iniziare in ospedale il prima possibile dopo la comparsa dei segni e/o sintomi, in pazienti con emodinamica stabile. Deve essere somministrata una dose test di 6.25 mg seguita da una dose di 12.5 mg dopo 2 ore ed una di 25 mg dopo 12 ore. Dal giorno successivo Captopril deve essere somministrato ad una dose di 100 mg/die suddivisa in 2 somministrazioni giornaliere, per 4 settimane, se è garantita l’assenza di reazioni avverse di tipo emodinamico. Alla fine delle 4 settimane di trattamento, lo stato del paziente deve essere riesaminato prima di prendere una decisione per il trattamento della fase post-infartuale.

    - trattamento cronico: se il trattamento con Captopril non è iniziato durante le prime 24 ore da un infarto acuto del miocardio, si suggerisce di iniziare il trattamento tra il terzo ed il sedicesimo giorno del periodo post-infartuale, quando sono state raggiunte le condizioni necessarie per il trattamento (emodinamica stabile e controllo dell’ischemia residua). Il trattamento deve essere iniziato in ospedale sotto stretta sorveglianza (in particolare della pressione sanguigna) fino al raggiungimento della dose di 75 mg. La dose iniziale deve essere bassa (vedi 4.4) particolarmente se il paziente mostra una pressione bassa o normale all’inizio della terapia. Il trattamento deve iniziare con una dose di 6,25 mg seguiti da 12,5 mg 3 volte al giorno per 2 giorni e poi 25 mg 3 volte al giorno se è consentito dall’assenza di reazioni avverse emodinamiche.

    La dose raccomandata per un’effettiva cardioprotezione durante il trattamento a lungo termine va da 75 a 150 mg/die in 2-3 somministrazioni. In caso di ipotensione asintomatica, come nell’insufficienza cardiaca, la dose dei diuretici e/o di altri vasodilatatori somministrati contemporaneamente, può essere ridotta al fine di raggiungere la dose stazionaria di captopril. Quando necessario la dose di captopril deve essere aggiustata secondo le risposte cliniche del paziente. Captopril può essere usato in combinazione con altre terapie per l’infarto del miocardio come gli agenti trombolitici, i beta-bloccanti e l’acido acetilsalicilico.

    Nefropatia diabetica di tipo I : in pazienti con nefropatia diabetica di tipo I la dose giornaliera raccomandata è di 75-100 mg, suddivisa in più somministrazioni. Se si desidera un ulteriore abbassamento della pressione sanguigna, possono essere aggiunte terapie anti-ipertensive addizionali.

    Disfunzione renale : poiché captopril viene escreto principalmente per via renale, in pazienti con alterata funzionalità renale, la dose deve essere ridotta o devono essere aumentati gli intervalli tra una dose e l’altra. Quando è richiesta una concomitante terapia diuretica in pazienti con gravi alterazioni renali, è preferibile un diuretico dell’ansa (ad es. furosemide) piuttosto che un diuretico tiazidico.

    In pazienti con alterata funzionalità renale, al fine di evitare l’accumulo di Captopril, si raccomandano le seguenti dosi:

    Clearance della creatinina (ml/min/1,73 m²) Dose giornaliera iniziale (mg) Dose giornaliera massima (mg)
    >40 25-50 150
    21-40 25 100
    10-20 12,5 75
    <10 6,25 37,5

    Anziani : come per altri anti-ipertensivi si deve prendere in considerazione l’opportunità di cominciare la terapia con una dose iniziale ridotta (6,25 mg 2 volte al giorno), nei pazienti anziani in cui possono essere presenti una ridotta funzione renale e disfunzioni di altri organi (vedere sopra e paragrafo 4.4).

    Il dosaggio deve essere modificato in base alla risposta della pressione sanguigna e tenuto il più basso possibile per ottenere un adeguato controllo.

    Bambini ed adolescenti : l’efficacia e la sicurezza di Captopril non sono state completamente valutate. L’uso di Captopril in bambini ed adolescenti deve iniziare sotto attento controllo medico. La dose iniziale di Captopril è di circa 0.3 mg/kg di peso corporeo. Per pazienti che richiedono speciali precauzioni (bambini con disfunzioni renali, prematuri, neonati ed infanti, poiché la loro funzionalità renale è differente da quella di bambini di età maggiore e degli adulti) la dose iniziale deve essere di soli 0,15 mg/kg di peso. Di solito Captopril va somministrato ai bambini 3 volte al giorno, ma la dose e gli intervalli di somministrazione devono essere adattati individualmente secondo la risposta del paziente.

    Controindicazioni
  • eccipiente
  • angioedema
  • gravidanza
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    Interazioni
  • spironolattone
  • triamterene
  • amiloride
  • diuretico
  • ipotensivo
  • idroclorotiazide
  • furosemide
  • state riscontrate interazioni
  • farmaci anti-ipertensivi
  • captopril
  • agenti
  • beta-bloccanti
  • calcio
  • nitroglicerina
  • nitrati
  • vasodilatatori
  • acido acetilsalicilico
  • trombolitici
  • litio
  • diuretici tiazidici
  • antidepressivi triciclici
  • antipsicotici
  • procainamide
  • citostatici
  • anti-infiammatori non steroidei
  • antiipertensivo
  • dopo
  • anti-ipertensivo
  • insulina
  • antidiabetici
  • sulfaniluree
  • interazione
  • antidiabetico
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    Avvertenze

    Ipotensione : nei pazienti affetti da ipertensione senza complicazioni, l’ipotensione sintomatica insorge raramente, ma è più probabile che si verifichi nei pazienti ipertesi in cui è presente una deplezione del volume e/o sodio dopo il trattamento intenso con diuretici, limitazione del sale nella dieta, emodialisi, diarrea o vomito. La deplezione del volume e/o del sodio devono essere corrette prima della somministrazione di un ACE-inibitore e deve essere considerato l’uso di una dose iniziale inferiore. Pazienti con insufficienza cardiaca presentano un rischio maggiore di ipotensione ed una dose iniziale minore è raccomandata quando si inizia una terapia con ACE-inibitori. Cautela deve essere usata in questi pazienti quando la dose di Captopril o di diuretici viene aumentata. Come per tutti gli agenti anti-ipertensivi, un eccessivo abbassamento della pressione sanguigna in pazienti con malattia ischemica cardiovascolare o cerebrovascolare, può aumentare il rischio di infarto del miocardio o di ictus. In caso di ipotensione, il paziente deve essere adagiato in posizione supina. Può essere richiesto un ripristino del volume con normale soluzione fisiologica salina endovenosa.

    Ipertensione renovascolare : il rischio di ipotensione ed insufficienza renale è maggiore per i pazienti affetti da stenosi arteriosa renale bilaterale o unilaterale in pazienti con un unico rene funzionante, a cui vengono somministrati gli ACE-inibitori. La perdita della funzionalità renale può avvenire con lievi modificazioni della creatinina sierica. In questi pazienti il trattamento deve essere iniziato sotto attento controllo medico, utilizzando una dose bassa, un attento adattamento della dose e un monitoraggio della funzione renale.

    Insufficienza renale : in caso di insufficienza renale (clearance della creatinina ≤ 40 ml/min), la dose iniziale di captopril deve essere aggiustata secondo la clearance della creatinina del paziente (vedere 4.2), e poi in funzione della risposta del paziente al trattamento. Il monitoraggio di routine del potassio e della creatinina sono parte della normale pratica medica per questi pazienti.

    Angioedema : con gli ACE-inibitori, particolarmente durante le prime settimane di trattamento, possono insorgere angioedema del viso, delle estremità, delle labbra, delle membrane mucose, della lingua, della glottide e/o della laringe. Se un edema angioneurotico grave si sviluppa, come può raramente accadere, dopo il trattamento di lunga durata con un ACE-inibitore, si deve interrompere immediatamente il trattamento. L’angioedema che interessa la lingua, la glottide o la laringe può essere letale, ed è necessario prestare le cure d’emergenza, il paziente deve essere ospedalizzato, posto in osservazione per almeno 12-24 ore e non deve essere dimesso fino alla completa risoluzione dei sintomi.

    Tosse : il trattamento con gli ACE-inibitori è associato a tosse, non produttiva, persistente che scompare quando si interrompe il trattamento.

    Insufficienza epatica : raramente gli ACE-inibitori sono stati associati ad una sindrome che inizia con un ittero colestatico e si evolve in una necrosi epatica fulminante (a volte) fatale. Il meccanismo di questa sindrome non è conosciuto. I pazienti che assumono ACE-inibitori e che sviluppano ittero o marcati aumenti degli enzimi epatici, devono interrompere il trattamento e ricevere un adeguato controllo medico.

    Iperpotassemia : aumenti del potassio sierico sono stati osservati in alcuni pazienti trattati con ACE-inibitori, tra cui il captopril. I pazienti a rischio di iperpotassemia includono quelli con insufficienza renale, diabete mellito, o quelli che assumono contemporaneamente diuretici potassio-risparmatori, integratori di potassio o sostituti del sale contenenti potassio, oppure quei pazienti che assumono altri farmaci che possono provocare aumenti del potassio nel siero (es.: eparina). Se l’uso concomitante di detti farmaci è ritenuto appropriato, si raccomanda un regolare monitoraggio del potassio sierico.

    Litio : l’associazione di litio e Captopril Mylan Generics non è raccomandata (vedere 4.5).

    Stenosi aortica e mitralica/cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva : gli ACE-inibitori devono essere usati con cautela nei pazienti affetti da ostruzione valvolare e del tratto di eflusso del ventricolo sinistro ed evitati in casi di shock cardiogenico e di ostruzione emodinamicamente significativa.

    Neutropenia/agranulocitosi : neutropenia/agranulocitosi, trombocitopenia ed anemia sono state riportate in pazienti trattati con ACE-inibitori, tra cui il captopril. In pazienti con funzione renale normale e senza altri fattori di rischio, la neutropenia compare raramente. Captopril deve essere usato con estrema cautela in pazienti con malattie vascolari del collagene ed in corso di terapia con immunosopressori, allopurinolo o procainamide, o con una combinazione di questi fattori di rischio, specialmente in presenza di una pre-esistente alterazione della funzione renale. Alcuni di questi pazienti possono sviluppare gravi infezioni che in rari casi non rispondono ad una terapia antibiotica intensiva. Se Captopril Mylan Generics viene usato in questi pazienti, si raccomanda di effettuare un conteggio dei leucociti e la formula leucocitaria prima della terapia, ogni due settimane durante i primi 3 mesi di terapia e periodicamente nel periodo successivo. Durante il trattamento tutti i pazienti devono essere istruiti a riportare ogni segno di infezione (ad es. mal di gola, febbre), in tal caso deve essere determinata la formula leucocitaria del sangue. Captopril ed altri trattamenti concomitanti (vedere 4.5) devono essere interrotti se viene evidenziata o sospettata una neutropenia (neutrofili minori di 1000/mm³ ). Nella maggior parte dei pazienti il conteggio ritorna rapidamente normale dopo l’interruzione della somministrazione di Captopril Mylan Generics.

    Proteinuria : la proteinuria può manifestarsi particolarmente in pazienti con preesistente alterazione della funzionalità renale o se si somministrano dosi relativamente alte di ACE inibitori. Proteine urinarie totali maggiori di 1 g/die sono state osservate in circa lo 0.7% dei pazienti che assumono captopril. La maggior parte dei pazienti aveva un’anamnesi di malattie renali o aveva ricevuto dosi relativamente alte di captopril (oltre 150 mg/die) o entrambe queste condizioni. La sindrome nefrotica è comparsa in circa un quinto dei pazienti proteinurici. Nella maggior parte dei casi la proteinuria decresce o scompare entro sei mesi indipendentemente dalla sospensione di captopril. I parametri della funzione renale, come azotemia e creatinina, raramente risultano alterati in pazienti con proteinuria. Pazienti con precedenti malattie renali devono essere sottoposti ad un dosaggio delle proteine urinarie (“dip-stick” sulla prima urina del mattino) prima del trattamento e poi periodicamente.

    Reazioni anafilattoidi durante la desensibilizzazione : reazioni anafilattoidi ritardate e tali da costituire un rischio per la vita, sono state raramente riportate in pazienti sottoposti a desensibilizzazione con veleno di imenotteri mentre erano in trattamento con un altro ACE-inibitore. In questi pazienti tali reazioni sono state evitate sospendendo temporaneamente l’ACE-inibitore, ma sono riapparse in caso di “rechallenge” involontario. Pertanto deve essere usata cautela nei pazienti in trattamento con ACE-inibitori e sottoposti a procedure di desensibilizzazione.

    Reazioni anafilattoidi durante esposizione a membrane a flusso elevato per dialisi o aferesi delle lipoproteine : reazioni anafilattoidi sono state riportate in pazienti dializzati con membrane da dialisi ad alto flusso o sottoposti ad aferesi delle lipoproteine a bassa densità con assorbimento di destrano solfato. In questi pazienti deve essere considerata la possibilità di usare tipi diversi di membrane da dialisi o una differente classe di farmaci.

    Interventi chirurgici/anestesia : ipotensione può manifestarsi in pazienti sottoposti ad intervento di chirurgia maggiore o durante l’anestesia con agenti noti per diminuire la pressione sanguigna. Se compare ipotensione deve essere corretta con espansione della volemia.

    Pazienti diabetici : i livelli di glicemia devono essere attentamente monitorati in pazienti diabetici precedentemente trattati con antidiabetici orali o insulina, particolarmente durante il primo mese di terapia con un ACE-inibitore.

    Lattosio : Captopril Mylan Generics contiene lattosio pertanto non deve essere somministrato in caso di galattosemia congenita, malassorbimento di glucosio e galattosio o di sindrome da deficienza della lattasi (rara sindrome metabolica).

    Differenze etniche : come per altri ACE-inibitori, captopril è apparentemente meno efficace nel ridurre la pressione sanguigna negli individui di razza nera che nelle altre popolazioni, probabilmente per una maggior prevalenza di un basso livello di renina nella popolazione nera ipertesa.

    Gravidanza : la terapia con ACE inibitori non deve essere iniziata durante la gravidanza. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antiipertensivi alternativi, con comprovato profilo di sicurezza per l’uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un ACE inibitore. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con ACE inibitori deve essere interrotto immediatamente e, se appropriato, deve essere iniziata una terapia alternativa (vedere paragrafi 4.3 e 4.6).

    Gravidanza

    Gravidanza

    L’uso degli ACE inibitori non è raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.4). L’uso degli ACE inibitori è controindicato durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).

    L’evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicità a seguito dell’esposizione ad ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia non può essere escluso un piccolo aumento del rischio.

    Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antipertensivi alternativi, con comprovato profilo di sicurezza per l’uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un ACE inibitore.

    Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con ACE inibitori deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa. È noto che nella donna l’esposizione ad ACE inibitori durante il secondo ed il terzo trimestre induce tossicità fetale (ridotta funzionalità renale, oligoidramnios, ritardo nell’ossificazione del cranio) e tossicità neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia) (vedere paragrafo 5.3).

    Se dovesse verificarsi un’esposizione ad un ACE inibitore dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalità renale e del cranio. I neonati le cui madri abbiano assunto ACE inibitori devono essere attentamente seguiti per quanto riguarda l’ipotensione (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).

    Allattamento

    Limitati dati di farmacocinetica dimostrano concentrazioni molto basse nel latte materno (vedere paragrado 5.2). Sebbene queste concentrazioni sembrano essere clinicamente irrilevanti, l’uso di Captopril in allattamento non è raccomandato per i neonati pretermine e nelle prime settimane dopo il parto, a causa del rischio ipotetico di effetti cardiovascolari e renali e perché non c’è abbastanza esperienza clinica.

    Nei neonati più grandi, se ritenuto necessario per la madre, Captopril può essere assunto durante l'allattamento, ma in questo caso il neonato deve essere seguito per la possibile comparsa di effetti avversi.

    Effetti Collaterali

    Effetti indesiderati riportati con captopril e/o altri ACE-inibitori comprendono:

    Patologie del sistema emolinfopoietico :

    molto raro: neutropenia/agranulocitosi (vedere 4.4), pancitopenia particolarmente in pazienti con disfunzione renale (vedere 4.4), anemia (inclusa anemia aplastica ed emolitica), trombocitopenia, linfoadenopatia, eosinofilia, malattia auto-immune e positività agli anticorpi antinucleari.

    Disturbi del metabolismo e della nutrizione :

    raro: anoressia

    molto raro: iperkaliemia, ipoglicemia (vedi 4.4)

    Disturbi psichiatrici :

    comune: disturbi del sonno

    molto raro: confusione, depressione.

    Patologie del sistema nervoso :

    comune: alterazioni del gusto, vertigine

    raro: sudorazione, cefalea e parestesia

    molto raro: accidenti cerebrovascolari, incluso ictus e sincope.

    Patologie dell’occhio :

    molto raro: visione offuscata.

    Patologie cardiache :

    non comune: tachicardia o tachiaritmia, angina pectoris, palpitazioni

    molto raro: arresto cardiaco, shock cardiogeno.

    Patologie vascolari :

    non comune: ipotensione (vedi 4.4), sindrome di Raynaud, vampate, pallore.

    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche :

    comune: tosse, tosse irritativa (non produttiva) (vedere 4.4) e dispnea

    molto raro: broncospamo, rinite, alveolite allergica/ polmonite eosinofila.

    Patologie gastrointestinali :

    comune: nausea, vomito, irritazione gastrica, dolore addominale, diarrea, stipsi, secchezza delle fauci

    raro: stomatiti/ulcerazioni aftose

    molto raro: glossite, ulcera peptica, pancreatiti.

    Patologie epatobiliari :

    molto raro: disfunzione epatica e colestasi (incluso ittero), epatite inclusi necrosi, aumento degli enzimi epatici e della bilirubina.

    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo :

    comune: prurito con o senza arrossamento, rash, alopecia

    non comune: angioedema (vedere 4.4)

    molto raro: orticaria, sindrome di Stevens Johnson, eritema multiforme, fotosensibilità, eritroderma, reazioni pemfigoidi e dermatite esfoliativa.

    Patologie del sistema muscolo-scheletrico, del tessuto connettivo e delle ossa :

    molto raro: mialgia, artralgia.

    Patologie renali ed urinarie :

    raro: disturbi della funzionalità renale inclusi insufficienza renale, poliuria, oliguria, aumentato stimolo ad urinare

    molto raro: sindrome nefrotica.

    Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella :

    molto raro: impotenza, ginecomastia.

    Patologie sistemiche :

    non comune: dolore toracico, senso di affaticamento, malessere

    molto raro: febbre.

    Esami diagnostici :

    molto raro: proteinuria, eosinofilia, aumento del potassio sierico, diminuzione del sodio sierico, aumento di azotemia, creatinina e bilirubina sieriche, diminuzione di emoglobina, dell’ematocrito, dei leucociti, dei trombociti, titolo positivo degli anticorpi antinucleari, aumento della VES.

    Eccipienti

    Le compresse di Captopril Mylan Generics da 50 mg contengono:

    Cellulosa microcristallina

    Lattosio anidro

    Amido di mais

    Acido stearico

    Carbossimetilamido sodico

    Conservazione

    Non conservare a temperatura superiore ai 25°C e proteggere dalla luce.