Principio attivo:Atropina solfato
Gruppo terapeutico:Belladonna e derivati, non associati
Tipo di farmaco:Farmaco generico
Rimborsabilità:C
Ricetta:Osp - uso ospedaliero
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioPresente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
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Posologia

Medicazione pre–anestetica

Adulti: la dose consigliata è di 0,3–0,6 mg per iniezione endovenosa subito prima dell’induzione dell’anestesia o per iniezione sottocutanea o intramuscolare 30–60 minuti prima dell’induzione.

Bambini: la dose consigliata è di 0,02 mg/kg (dose massima 0,6 mg).

Trattamento della bradicardia sinusale

La dose consigliata è compresa tra 0,3 e 1,0 mg per via endovenosa.

Antidoto negli avvelenamenti da organofosforici

Adulti: la dose consigliata è di 2 mg (per via intramuscolare o endovenosa tenendo conto della gravità dell’avvelenamento) ogni 5–10 minuti fino a quando la pelle diviene arrossata e secca, le pupille si dilatano e compare tachicardia.

Bambini: la dose consigliata è di 0,02 mg/kg.

Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti
  • stenosi pilorica
  • colite ulcerosa
  • ipertrofia prostatica
  • ileo paralitico
  • atonia intestinale
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    Interazioni
  • anticolinergica
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    Avvertenze

    Precauzioni d’impiego devono essere prese in pazienti geriatrici per i quali può essere necessario un aggiustamento della dose per possibile comparsa di eventi avversi a carico del sistema cardiovascolare e del sistema nervoso centrale.

    Usare con cautela in pazienti con ileostomia o colostomia; la comparsa di diarrea pub indicare ostruzione intestinale incompleta.

    Usare con cautela in caso di miastenia grave, ipertiroidismo, alterazioni coronariche, ischemia acuta del miocardio, tachicardia, tachiaritmia, ipertrofia prostatica e altre uropatie ostruttive.

    Informazioni importanti su alcuni eccipienti: la soluzione di atropina contiene sodio metabisolfito, un solfito che può causare reazioni di tipo allergico inclusi sintomi anafilattici o fatali o episodi asmatici gravi nei pazienti suscettibili.

    Gravidanza

    Gli studi sugli animali sono insufficienti per evidenziare gli effetti legati all’uso del farmaco durante la gravidanza o l’allattamento. II rischio potenziale per gli esseri umani non è noto.

    Usare con cautela e solo in caso di necessità.

    Effetti Collaterali

    Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati della chinina organizzati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza del singoli effetti elencati.

    Patologie endocrine

    Variazione del livelli dell’ormone della crescita.

    Disturbi del metabolismo e della nutrizione

    Porfiria, ipertermia, ipotermia.

    Patologie del sistema nervoso

    Sedazione, disorientamento, vertigine, alterazioni della memoria a breve termine, psicosi.

    Patologie dell’occhio

    Diplopia, disturbi nell’accomodazione, midriasi, variazioni della pressione intraoculare.

    Patologie cardiache

    Angina, aritmie, bradicardia transitoria (seguita da tachicardia, palpitazioni e aritmie), blocco atrioventricolare, ipertensione, tachicardia.

    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

    Riduzione delle secrezioni bronchiali.

    Patologie gastrointestinali

    Rigurgito esofageo.

    Patologie della cute del tessuto sottocutaneo

    Arrossamento e secchezza della cute. Nei casi di somministrazione intramuscolare, si può osservare riduzione dell’attività delle ghiandole sudoripare.

    Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazione

    Reazioni di ipersensibilità – Reazioni anafilattiche.

    Eccipienti

    Sodio metabisolfito, Acqua per preparazioni iniettabili.

    Conservazione

    Conservare al riparo dalla luce. La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato. Non usare oltre tale data.